Mi chiedo se c’era bisogno di arrivare a denunciare un’insegnante per una punizione inflitta al figlio a scuola reo di un’azione di bullismo, ho qualche dubbio, è più deficiente il figlio o il papà? O è un problema di famiglia?

Insegnare al figlio a protestare perché tutto è dovuto, sforna solo generazioni capaci di chiedere senza dare, poi il confine di ciò che è lecito da quello che non lo è, spesso non esiste.

Mi piacerebbe sapere da quello studente, che tanto modello d’esempio non è, che cosa ha imparato da questa storia e se l’insegnante ha più fiducia nei suoi mezzi.

Durante gli anni delle elementari, se tornavo a casa con delle note negative, ero attento a come riferirle, o come attutire eventuali arrabbiature contro di me da parte dei miei genitori, insomma, avevo percezione di quello che era sbagliato o giusto, anche se una volta una bugia di un altro è valsa più della mia verità.

Per assurdo se si trova un vetro della macchina rotto molti non fanno neppure la denuncia, mentre certe categorie di genitori, forse avvezzi a farsi spazio in società sgomitando, appena qualcuno si permette di dare una lezione sgradevole al figlio, ricorrono immediatamente agli strumenti legali per verificare ciò che la loro stupidità non è in grado di capire.

Un impiegato o un operaio non può permettersi d’affrontare delle spese legali per stronzate di questo genere, e chi può farebbe meglio ad investire sulla cultura e l’educazione, di cui c’è una mancanza sempre più evidente.