BLOG di Luciano Testi

Giovedì 13 Settembre 2007

Un dopo Pavarotti inaspettato

Oggi sul quotidiano Il Resto Del Carlino, si riportava in prima pagina i retroscena che hanno preceduto l'ultimo periodo della vita di Pavarotti. La seconda e terza pagina sono interamente occupate per spiegare per filo e per segno ciò che i suoi amici hanno tenuto celato per sua volontà. Riporto solo alcuni aspetti salienti, Pavarotti fino a che è riuscito a guidare, si recava a trovare i suoi amici di nascosto dalla moglie Nicoletta, la quale s'operava per allontanarli, lei gli faceva firmare parecchi documenti, ed anche per manovre finanziarie poco convincenti. La moglie sembra lo minacciasse di non fargli più vedere la figlia per ottenere i suoi scopi, e sempre secondo i giornali ora si trova nel lussuoso appartamento che Pavarotti aveva nella grande mela a N.Y. insieme alla figlia per dimenticare, quando invece una moglie addolorata porterebbe i fiori tutti i giorni sulla tomba del marito e risponderebbe subito picche a queste basse accuse.

Nel mio commento http://blog.lucien.it/...in-ricordo-di-luciano-pavarotti ho scritto, quando non si sapeva ancora nulla, che è stato convinto a fare certe manovre finanziarie, e che di certo non erano iniziative sue o farina del suo sacco. Oggi i giornali confermano questo mio punto di vista o intuizione e mi fa piacere poterlo evidenziare.

P.S. ANCHE per questo motivo, e per evitare speculazioni su eBay, da oggi sarà possibile ricevere gratuitamente le foto-ricordo di Luciano Pavarotti presso gli sportelli del servizio informativo del Comune in piazza Grande. ... Gli sportelli del Comune saranno aperti dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.30. I ricordini — aggiunge il Comune — non verranno spediti a domicilio.

INTANTO al piccolo cimitero di Montale continua il pellegrinaggio degli ammiratori o di semplici cittadini, che si fermano davanti alla tomba del tenore lasciando fiori e messaggi. La sua tomba è destinata a diventare, come quella di altri ‘grandi’ della musica, un vero e proprio santuario.
Fonte della citazione e foto quotidiano.net

Sentirsi ricchi per un istante

Due sere fa ho acquistato a Grandemilia, noto ipermercato di Modena, delle bibite per un importo di poco inferiore a 40 Euro, ma che non riuscivo a pagare con le banconote di taglio piccolo che avevo ed era venuto il momento d’usare quel magnifico foglietto della Zecca di Stato del valore di 500 Euro che un incasso in contanti mi ha permesso di possedere per breve tempo. Appena la giovane cassiera lo vede fa la faccia leggermente incredula e ripetute verifiche al tatto applicando tutti i trucchi conosciuti per verificarne la validità, infine con la solerzia e una specie di solennità operativa di chi è cosciente che non tutti i giorni capita d’avere clienti che comprano meno di 40 Euro pagando con banconote di quel taglio. Fa tutte le operazioni successive con grande attenzione a partire dal calcolo del resto come se le indicazioni dello scontrino fossero da verificare, non si sa mai, infine preleva contante dalle vaschette sfilando vari foglietti, stavo per dire “Tagli grossi, grazie”, poi ho desistito e sono rimasto ad osservare le operazioni, mi sembrava d’essere andato a fare un prelievo in banca. Infine ha conteggiato il contante quattro volte, prima per conto suo due volte poi riconsegnandomeli, si sono fermati durante il primo conteggio sul tappetino, poi consegnandomi definitivamente le banconote a gruppi secondo il loro taglio, ebbi l’impressione che la cassiera avesse perfino una predilezione nei riguardi di quel taglio di banconote, o di chi le spende, e il solito rituale mi avrebbe visto allontanarmi più velocemente dalla cassa, infatti, lei (la cassiera) osserva tutte le operazioni di sparizione del resto di 500 dentro il mio portafoglio, durante questa fase solitamente iniziano a far passare dal lettore di codice a barre gli articoli del cliente successivo, appena ho finito mi saluta con un bellissimo sorriso che non avevo visto farle quando arrivai alla cassa.
Però, hai visto com’è cambiata? Mi sono detto tra me e me, e lasciando la cassiera mi sento soddisfatto per la piccola esperienza che mi ha fatto sentire osservato con occhi diversi, ma è solo sforzandomi che riesco a pensare (quello che penso normalmente quando non sono coinvolto) che spesso determinati contesti sono in grado di falsificare le relazioni.