Non vi è mai capitato per alcune volte di seguito di rischiare d’essere fregati in piccoli acquisti? A me sì, e di recente, ma poi è arrivata anche l’inversione di tendenza, ma quello che mi rompe di più è essere obbligato a stare attenti per ogni scambio commerciale, come se avessi sempre a che fare con persone che potenzialmente “ci provano”. In realtà alcune volte si tratta di errori non voluti, ma in altre hai dei dubbi, vi farete un’idea anche voi dopo la lettura dei micro episodi accaduti tutti in due o tre giorni.

1° Episodio
Sono ad un distributore automatico di carburante, inserisco la carta di credito, ma non c’è connessione, scocciato prendo fuori 20 Euro, la ragazza che c’era dopo di me mi segnala di cambiare il verso d’introduzione, aveva ragione, premo il pulsante della mia pompa e mi affretto a fare il prelievo ma non esce nulla. Torno davanti alla pompa e vedo che di due pompe è selezionata solo quella che sta usando la ragazza. È un grosso distributore ed ha sempre una o due persone disponibili a risolvere piccoli problemini, se non è nei paraggi occorre suonare il citofono, lo faccio senza controllare, subito dopo vedendolo richiamo la sua attenzione, gli spiego la situazione, subito mi avverte che devo sempre verificare che la grafica mutasse dopo aver premuto il pulsante, non era la prima volta che la usavo e ho agito automaticamente. Nel frattempo, la ragazza sopra accennata, era ancora lì che stava facendo il pieno, il gestore le chiede quanto contante ha inserito, lei risponde 20 Euro, sul display c’era scritto 40, quindi, la ragazza spendendo 20 prelevava l’equivalente di 40 con il mio contributo. Vistasi scoperta, ha finto di non essersi accorta di nulla e al termine facendo una colletta con la sua amica mi hanno restituito 10+10 Euro. Comunque la ragazza ha avuto due occasioni per accorgersi che stava utilizzando anche i miei Euro, sul display dopo che ha inserito i suoi 20 Euro, c’era scritto 40, e quando stava facendo il prelievo, l’importo indicato sulla pompa era superiore. Io invece per un semplice fattore psicologico, la ragazza mi aveva appena aiutato per l’introduzione della banconota, manco ho pensato che se ne stava approfittando, però la sua amica aveva una faccia scocciata per essere obbligata a partecipare con 10 Euro, credo che in seguito ne hanno discusso per un po’.

2° Episodio
Sono in un McDonald’s, dopo l’ordinazione la ragazza urla qualcosa a chi sta in cucina, poi mi guarda e mi chiede se avevo capito, non capii nulla e mi disse che aveva segnalato l'ordinazione prima che il sistema informatico lo facesse al posto suo. Pago con 20 Euro un acquisto di 5,60 Euro e mi dà il resto come se avessi pagato con 10 Euro e si allontana subito, non me ne vado e quando torna le mostro il resto che mi ha dato e che mancano 10 Euro. Ah, scusa, e rimedia immediatamente. Non ho capito se mi ha preso per un addormentato (non avendo capito subito i suoi urli alla cucina), o se si è sbagliata veramente.

3° Episodio
Sono sempre in un McDonald’s, debbo aspettare il filetto di pesce, ma aspetto direttamente al banco facendomi da parte, nel frattempo mi accorgo che nel vassoio non c’era la confezione di maionese, se fossi andato ad un tavolo era difficile tornare indietro a chiedere una cosa che essendo sempre disponibile in quantità te la mettono subito sul vassoio, insomma, a me da fastidio dover essere creduto, chiedere qualcosa senza poter dimostrare che è vero. Lo segnalo prima ancora che arrivi il filetto e vengo subito accontentato.

4° Episodio
Prendo in un grosso centro commerciale un panino e una crostata, sbaglia a fare lo scontrino, lo riprende e ne fa un altro, al momento sono l’unico cliente e dietro il banco sono in due, la ragazza che consegna il cibo mi prepara solo la crostata, ed io aspetto il panino, quando ho capito da come si muoveva che lei aveva finito di servirmi, gli dico sorpreso: “E il panino?”, lei guarda la cassiera e lei prontamente le dice: “Si ha anche il panino” e tutto si sistema. Fuori dal centro commerciale, appena ho appoggiato il sacchettino dentro la macchina, mi viene voglia di guardare lo scontrino, e capperi, la ragazza aveva ragione, nello scontrino c’era solo la crostata, quindi controllo la moneta che ho in tasca anche se è difficile sapere esattamente quanta ne hai in ogni istante, avevo l’impressione d’averne di più, se era vero in questo caso era a mio vantaggio, invece al momento dell'acquisto, l'impressione era opposta.

5° Episodio
Sono in un self-service, alla cassa pago 9,85 euro con 10 Euro, ma restituisce 2,15 Euro, non c’è nemmeno bisogno di fare conti, appena mi mette nelle mani i due Euro, l’avviso subito che me ne sta dando di più. È stata un’azione piccola, ma essere onesti ti fa sentire bene, poi a chi non ti conosceva, rimane un ricordo positivo.