BLOG di Luciano Testi

Martedì 29 Aprile 2008

"Paris", Mostra fotografica di Gianni Giotti

Per tutti gli appassionati di fotografia, professionisti ed amatori, se siete vicini a Sant’Agata Bolognese questa mostra fotografica forse vi può interessare, di solito il momento più interessante è l’inaugurazione della mostra. Per chi abita più lontano è un’occasione per venire nella nostra terra, fare qualche scatto e mangiare un piatto di tortellini.

Per scaricare in altri formati la locandina:
Locandina mostra.pdf (280 kb)
Locandina mostra.doc (208 kb)

Sabato 22 Marzo 2008

Fotografiamo un body di cioccolato

Per i patiti della fotografia suggerisco ogni trucco su come si potrebbe realizzare quest’immagine.

  1. Serve una vasca da bagno con circa 40 cm di cioccolato liquido, da versare solo dopo aver messo a punto alcuni aspetti preliminari. Nel preparare il prodotto, eventualmente si possono trascurare alcuni componenti per facilitare la pulizia del corpo, come ad esempio il miele o lo zucchero. Se volete guarnire anche i capelli, preparatene un po' a parte e molto più denso per evitare che coli in modo indesiderato.
  2. La modella di pelle bianca è meglio che abbia la carnagione scura o sia un po’ abbronzata, se non lo è, inscurite un po’ con il trucco per evitare che la differenza di stop necessari per leggere bene le forme del corpo rivestito di cioccolato e il volto, non sia superiore al range di stop che regge la pellicola o il vostro sistema digitale. Una modella di pelle nera non andrebbe bene perché farebbe perdere la sensazione del corpo rivestito di cioccolata, anche lo sfondo bianco è adeguato per evidenziare al massimo il soggetto.
  3. Il trucco delle labbra deve assomigliare il più possibile alla fragola che a sua volta deve essere di belle dimensioni.
  4. Posizionate le luci, servono una coppia di bank di circa 50 x 150 cm (meglio se alto 200 cm) in posizione verticale, uno a fianco dell’altro, con in mezzo solo lo spazio per posizionare la fotocamera.
  5. Consiglio una focale, tra gli 100 e i 120 mm se riferito al sistema 24x36 mm e un diaframma non inferiore a f8 per essere sicuri che la modella sia perfettamente a fuoco dalla fragola alla spalla più lontana. Con il diaframma po’ chiuso, lo fondo bianco è meglio che sia dietro la modella di almeno tre metri per sfocare totalmente le piccole imperfezioni della sua superficie (e per non macchiarlo).
  6. Posizionate la modella dentro la vasca, e mentre è ancora in piedi fate delle prove con i flash per vedere quanta luce serve per leggere bene l’incarnato del volto, se avete dosato bene il trucco del volto o scelto bene la carnagione della modella i risultati saranno simili a quelli della foto sottostante. Durante queste operazioni usate un valido esposimetro.
  7. Ora è il momento di verificare la posizione della modella e quando la vasca sarà piena di cioccolato, dovrà essere in grado di alzarsi e mettersi in posizione da sola in pochi secondi, fare alcune prove per verificare gli ultimi dettagli.
  8. La modella s’immerge, e dopo che si è alzata con il cioccolato che sta ancora gocciolando, un assistente gli dà la fragola e voi dovete essere già dietro la fotocamera per fare lo scatto.
    Fate emergere la modella dalla vasca più volte fino a che non siete convinti d’aver fatto del vostro meglio.

Ora gustatevi il risultato insieme alla modella (foto reperita su ricettextorte.com).

Mercoledì 2 Gennaio 2008

(20)08 Era scritto

Cercando immagini che rappresentino il 2008, mi sono imbattuto nel sito del museo di Liverpool, che ha messo in rete una mostra d’immagini che ha come comune denominatore il numero 08, a volte ben visibile e in altre occorre guardare con occhi fotografici, ma in tal caso ritengo sia stata una forzatura di chi ha scelto le immagini. Il sito offre anche una mappa con la localizzazione d’ogni fotografia (geolocalizzazione) tramite un servizio di google, e si evince che i fotografi hanno realizzato le foto per fare questa mostra sul web, infatti, non si tratta di foto d’archivio idonee allo scopo, la cui casualità sarebbe ben più rara (e a me gradita), e distribuita nel territorio e nel tempo, ma clic fatti in poche miglia quadrate. Che un museo faccia una mostra fotografica su internet è apprezzabile, d’altronde è un modo per farsi conoscere e far avvicinare un pubblico più ampio, ma le immagini avendo come scopo l’individuazione dello 08, tutto il resto è a tema libero, dando così l’impressione che chiunque poteva realizzarle, infatti, chi ha immagini che ritiene idonee allo scopo può inviarle tramite il modulo che hanno predisposto.
Ma se un museo, quello di Liverpool, non quello dietro casa, utilizza immagini del pubblico, significa che anche il linguaggio fotografico della gente comune influenza la comunicazione, un po’ come avviene nella parola scritta con gli SMS, chat e forum, la cui diffusione sta facendo cultura, affiancandosi a quella esistente.

Le immagini si possono guardare in slideshow su flickr:
http://www.flickr.com/groups/08/pool/show/

È possibile inviare immagini sullo stesso tema a questo link:
http://www.liverpoolmuseums.org.uk/online/photoupload/08/

Qui è possibile vedere la geolocalizzazione delle immagini:
http://www.liverpoolmuseums.org.uk/online/exhibitions/08/googlemap.aspx

Pagina del sito del museo di Liverpool, con la notizia:
http://www.liverpoolmuseums.org.uk/online/exhibitions/08/

Clicca le foto per avviare la slideshow, sul nome per vedere altre foto dello stesso autore

Da shamballah

Da marc e marc

Da new folder

Da marc e marc

Da new folder

Da marc e marc

Da marc e marc

Da marc e marc

Da marc e marc

Da new folder

Da Sam the sham and...

Da marc e marc

Da new folder

Da marc e marc

Da marc e marc

Da marc e marc

Da marc e marc

Da marc e marc

Da new folder

Da Sam the sham and...

Da Sam the sham and...

Da marc e marc

Da new folder

Da new folder

Da marc e marc

Da marc e marc

Da new folder

Da marc e marc

Martedì 21 Agosto 2007

Foto che non sarebbero foto

É un dilemma se le immagini satellitari sono da considerarsi delle foto o no, alcuni professionisti sostengono che dietro non c’è l’occhio indagatore dell’uomo che studia e rileva segni da interpretare.

Tecnicamente parlando le immagini satellitari sono delle foto, perché i file che giungono a terra non sono diversi da quelli prodotti dalle attuali fotocamere digitali ma all’osservazione che non sono vere foto perché non rimane traccia di quello che è passato per la mente del fotografo, allora, porto ad esempio chi per svincolarsi dagli schemi concettuali della fotografia, e scoprire qualche novità, si cala in una location di suo interesse e inizia a fare scatti brandendo il braccio e puntando la fotocamera a caso. Più che altro sono esperimenti con risultati a fortune alterne, ma poi si comincia a filtrare il movimento del braccio come per volerlo guidare verso tipologie di scatto più gradite, alla fine occorre recuperare la visione dello scatto ed eseguirlo mirando sempre alla perfezione (mai accontentarsi).
Adesso invece, immaginiamo che il braccio da brandire abbia lunghezze chilometriche, centinaia di km, e di poter indagare in ogni angolo della Terra alla ricerca di “picture” significative ai fini fotografici.
Quello che si vede in ogni caso, non è mai una conseguenza del singolo individuo, ma è conseguenza di quello che milioni di persone fanno giornalmente insieme perché la Terra va vista come un sistema complesso dove quello che tu fai oggi ha conseguenze in uno o più punti sul pianeta.

Che cosa c’è di meno verosimile o meno significativo in un’immagine satellitare che mostra gli effetti sulla natura, da quella di una marmitta che emette una nube di fumo in un’anonima via di una capitale del consumismo? Quella macchina stava portando il conducente al lavoro in vacanza o teneva solo acceso il motore per scaldarsi perché era in compagnia? In quest’ottica, un’immagine satellitare è un’immagine e tante immagini nello stesso tempo.

La ricerca delle immagini della galleria di trovate un link alla fine del post, è stata fatta a scopo dimostrativo cercando quelle che stimolano l’indagine e la ricerca di un significato per la particolare attrazione che esercita sull’occhio.

Gli strumenti utilizzati sono:
- Google Earth (versione disponibile per Mac al 20-Ago-07)
- Monitor con risoluzione 1680x1050 pixel
- Cattura finestra (utility Apple)

Le immagini a pieno schermo, in basso a sinistra hanno in sovrimpressione le coordinate e la scala utilizzata, in alto a destra un cerchietto indica dove è orientato il punto cardinale Nord. Questi dati vi permettono di rintracciare i luoghi che ho scovato e casomai qualcuno più esperto di me, potrebbe essere in grado di spiegare quello che si vede in alcune immagini.
Siccome le riprese fotografiche sono bidimensionali da sempre, Google Earth offre la possibilità d’aggiungere artificialmente la terza dimensione in funzione dell’altezza sul livello del mare che ha in quel punto la terra, (non preoccupatevi, lo schermo rimane sempre piatto ;) ). L’intervento per produrre tridimensionalità va oltre, siccome le altezze degli edifici non permettono di riprodurli in elevazione con realismo come per le montagne, allora è possibile ricostruire edifici e monumenti e poi incastonarli con precisione sulla mappa di Google. Un paio d’immagini presentano un grado molto elevato di ricostruzione della terza dimensione grazie al contributo libero di cittadini che hanno utilizzato il software tridimensionale gratuito di Google SketchUp. Tale tipo d’intervento, sarebbe assimilabile all’uso di Photoshop su una foto, per incontrare meglio il gradimento del fotografo.

Da un certo punto di vista vi è una sorta di fatalismo nello scoprire che proprio dove è possibile generare interventi sofisticati per ottenere la terza dimensione sono i luoghi di maggior produzione delle scelte che determinano variazioni ambientali in luoghi remoti della terra visibili mediante il medesimo software, ma in questo non vi è nulla di diverso da un fotografo che fa degli scatti a Manhattan e poi con la medesima macchina riprende lo scioglimento dei ghiacciai.
E’ anche vero che gli oggetti tridimensionali sono visibili a discrezione dell’utente che naviga, ma è anche possibile fare abbinamenti inverosimili, come riprodurre le Torri Gemelle o La Mecca e collocarle a piacere in punti della mappa diversi al solo scopo d'usare il linguaggio delle immagini per fare della provocazione.
Se con delle semplici immagini da mappe satellitari è possibile ottenere questo, sono solo delle “immagini satellitari”? O siamo in una nuova era dove è difficile distinguere i confini tra immagini, foto e linguaggio? Non ultimo dove è arrivato l’intervento autorale per produrle e quali sono i diritti?

P.S. del 22-Ago-2007
Molti di voi conosceranno già Google Earth, qualcun altro no, ma tutti sanno cos'è maps.google.it, il fratello minore di Google Earth, ma la passione per la fotografia, mi ha portato a considerare l'utilizzo di questo strumento per ottenere immagini a loro modo ugualmente spettacolari. Spero che le poche immagini inserite abbiano il potere di catturare la vostra attenzione, come è successo a me quando ho visto "Color of ..."


- Clicca sull'immagine piccola per accedere alla galleria.
- In seguito clicca sull'immagine ingrandita per aprire la versione full(*) a piena risoluzione che sarà di peso variabile da 100 a 300 kb.

(*) L'immagine full può essere facilmente ridotta alla dimensione della finestra del navigatore, usando Firefox.
Color of ...


Domenica 22 Luglio 2007

Per TIM gli italiani abboccano solo con tette griffate

Canalis-TIMRiprendo a scrivere qualche riga nella categoria fotografia per criticare questa foto, la Canalis si salva e in teoria anche la foto, ma usata per promuovere un’offerta estiva di telefonia mobile, no!

La testimonial è bellissima, ha il massimo dell’evidenziazione, ma la contorsione della posa è uguale alla complicatezza dell’offerta (500 minuti gratis... purché paghi “x”...), oppure l’offerta funziona solo se il cellulare si usa stando in quella posa? Il bikini e l’aria sui capelli, che libera completamente il volto valorizzandolo, danno il senso dell’estate, della vacanza, ma che c’entra un pavimento bianco riflettente? Non poteva starci un asciugamano bianco con il marchietto TIM in un angolo?
Nella foto la Canalis ha il massimo d’evidenziazione, volto ben riconoscibile e sex-appeal ottenuto da tette che appaiono maggiorate per effetto della gravità terrestre, ovviamente la posizione scelta, da contorsionista, non offre scappatoie per un maschietto e penso anche per una donna, l’occhio cade sempre sui due pesi.
È evidente l’intento dei responsabili TIM, hanno pensato che un paio di tette e un volto conosciuto, siano un pass-partout di successo in ogni spot, specialmente per una pubblicità aggressiva e iniziative a corto raggio, limitate alla stagione in corso, ma qualcosa mi fa pensare che con in testa un cappellino da Babbo Natale andava bene anche a dicembre.

Secondo me vanno riviste le forzature evidenti, il sentirsi obbligati a produrre nuove immagini con la modella in posizioni strane, e solo per evidenziare le tette, non sfugge alla comprensione. Si poteva ottenere lo stesso effetto con qualcosa di più naturale e spontaneo, invece l’unica cosa che si rischia d’apprezzare sono gli attributi della Canalis per poi trascurare la proposta che TIM cerca di veicolare, anzi, si svela uno scopo a cui si reagisce perché tanto l'interazione con la testimonial termina con il godimento dell'immagine, dopo, qualsiasi cosa ha un interesse relativo. Le forzature in campo pubblicitario, le andrei ad esaminare in quest'ottica prima di proporle.

Non è attinente la fotografia, ma è significativo che la proposta tariffaria Maxxi Day, ai suoi esordi è stata bloccata dal Garante della Concorrenza e del Mercato, come si rileva dall’archivio dei bollettini il n° 16/2007, PI5941 - MAXXIDAY TIM Provvedimento n. 16760 a pagina 102.

Domenica 27 Maggio 2007

8 giorni su e giù per la Croisette di Cannes

La Croisette di Cannes è la piazza del “Festival du Cannes” e nello stesso tempo una passeggiata in un mondo lontano dai problemi del resto della Francia per buona parte dell'anno. Alcune giornate passate andando su e giù per la Croisette nel 1999, cercando di fare scatti fantastici e qui raccontate, portano a scoprire aspetti ignorati dai media. È anche un aspetto della Francia che da italiani dovremmo cercare di conoscere meglio.

Durante il Festival il centro della città vive solo per il cinema. Un cordone di sicurezza circonda il festival, con mezzi in abbondanza e reparti speciali della Polizia muniti di cani. Gli interessi e le iniziative a scopo di lucro hanno poco alla volta monopolizzato ogni spazio libero sulla spiaggia, addirittura gli artisti da strada sono disincentivati perché spesso la loro collocazione blocca il passaggio dei pedoni e la Polizia non vuole. La criminalità giovanile ha spinto il Magistrato di Grasse ad emettere un’ordinanza (che non so se è ancora in vigore) che obbligava un minore di 14 anni ad uscire di casa dopo le 23, solo se accompagnato. La Croisette ha perso il fascino che l’ha resa famosa nei decenni passati e oggi i giornali parlano solo del Festival, dei personaggi e di pellicole da vedere. Continua ...

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Venerdì 27 Aprile 2007

Nuove reflex DSLR da Sony della serie ALFA

Annunciate al lancio della A100, hanno fatto capolino dentro una teca al Photo Imaging Expo 2007 di Tokyo. Non una ma due reflex, una per fotoamatori esigenti ed un’altra per impiego professionale. Non si conoscono i nomi ufficiali e nemmeno le caratteristiche tecniche, ma entrambe hanno dimensioni più abbondanti rispetto alla sorella minore e secondo un portavoce con sensori più capaci rispetto i 10 megapixel. Ma chi ha fotografato le reflex, non si è accorto che c’erano anche le didascalie? Erano scritte in giapponese? Ora cosa non sappiamo di quello che si dovrebbe sapere? Il modello di punta, ad esempio sembra non avere il flash a scomparsa ma al suo posto vi è un cupolino a piramide che forse nasconde soluzioni tradizionali. Intanto in una foto si vede un luminoso e professionale Carl Zeiss Sonnar 135/1,8.

P.S. Non aspettiamoci gli annunci e molte informazioni con largo anticipo sulla effettiva disponibilità delle nuove reflex, come avvenuto per la A100 (vedi mia recensione) per la quale si era creata tanta attesa, potrebe risentirne nelle vendite la stessa A100, specialmente se il corpo della intermedia si aggira sui 1000 Euro o poco più.

Clicca per ingrandire le foto e vedere meglio certi dettagli

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Domenica 24 Dicembre 2006

Sotto l’albero, un libro fotografico.

Da anni conosco Luciano Bovina, è un fotocinereporter che ha realizzato numerosi servizi per la TV, nel suo sito potrete rendervi conto di quanto abbia girato il mondo e raccolto meravigliose immagini, conoscendo gente e popoli diversi, cogliendo la loro quotidianità nei gesti, con semplicità e metodo, come nei paesaggi e sempre senza invadenza.

Cover del libro di Luciano BovinaIl libro di cui mi ha omaggiato Luciano Bovina, per il quale lo ringrazio, è stampato magnificamente, non è la solita stampa tipografica, ma una vera stampa fotografica, in formato orizzontale di qualche cm superiore all’A4. Di libri stampati in quel modo se ne trovano molto pochi e le foto a quelle dimensioni e qualità offrono una visione privilegiata di ciò che ha visto il fotografo, un viaggiatore non un turista, guardando quelle immagini puoi sognare un po’ e sarà, ma ho l’idea che noi esseri umani complichiamo le cose, la vita è anche più semplice un po’ come in “DIARIO DI VIAGGIO, Moments and memories” di Luciano Bovina.

Venerdì 17 Novembre 2006

Nudo artistico e Nudo commerciale

Una concorrente, Domiziana Giordano, ritiratasi da un noto programma televisivo che seguo, ha dato della pornogirl a Sara Tommasi per il suo calendario pubblicato da Max dandomi l'occasione di commentare una foto di nudo artistico ed una del calendario Max. -->> Continua

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Mercoledì 1 Novembre 2006

Foto da 8,6 Gpx - Record


Sembra un numero normalissimo, lo sarebbe se al posto di Gp ci fosse scritto Mp, che sarebbero 8.600.000 di Mb, cioè tantissimi, fuori dalla metrica di mercato e dai valori con cui siamo abituati a rapportarci.
Prima ancora di vedere il capolavoro ci viene voglia di capire quanta è grande una foto digitale di 8,6 Gp, facendo un rapido conteggio se immaginiamo una foto con lo stesso rapporto sui lati del 24x36 mm classico, otterremmo un valore di 75.718 pixel sul lato minore e 113.578 sul lato maggiore che moltiplicati fanno effettivamente 8.599.899.004 pixel totali. Fino a qui ci siamo?
Adesso con una stampa di qualità a 300 dpi, che sono 300 punti per pollice che corrisponde a punticini grandi 0,085 mm (8 centesimi e mezzo di mm), otterremmo una stampa unica come dimensioni che tradotto subito nel sistema metrico sono 6,41 x 9,61 mt, in qualità fotografica, poi spesso si ottengono risultatio accettabili anche a 150 dpi, allora le dimensioni sarebbero di 12,82 x 19,23 mt.
Una fotocamera per ottenere un risultato simile non esiste, al massimo con un singolo scatto si può arrivare a poche centinaia di Mp, però con tanti scatti e un certo metodo di ripresa poi è possibile assemblare i singoli scatti con grande precisione usando il computer.

Dopo aver stupito con i numeri è doverosa qualche considerazione su fotografia digitale e analogica. Diciamo che anche con la pellicola non è impossibile ricavare immagini giganti incollando insieme più scatti adeguatamente realizzati, ma i tempi richiesti condurrebbero all’uso forzato di un banco ottico, con formato minimo della pellicola 10x12 cm, equivalenti a 13,88 scatti con un 24x36 mm, si crea una matrice di 5 righe per 6 scatti cadauna e ottengo l’equivalente di 416 scatti in 24x36 mm. Ma il problema è in fase di stampa dove per ragioni di costi, alla fine dovrei accettare di vedere la linea d’interruzione tra gli scatti, ottenendo stampe di qualità elevata e dimensioni complessive di 6x5 mt. Un’impresa del genere è sicuramente un privilegio che occorre saper valorizzare con la propria arte per non sprecare i circa 3.500 Euro per pellicole, sviluppi e stampe da pellicola. Con il digitale è possibile una flessibilità di gestione impagabile e fino all’istante prima della effettiva stampa, non si è speso nulla in materiali, quindi si può concludere che oggi si aprono delle possibilità che fino a ieri non erano esaminate perché alcuni passaggi avevano delle limitazioni effettive, costringendo all'uso di grandi pellicole per fare grandi stampe.

L’immagine da 8,6 Gpx è stata ottenuta assemblando 1.145 scatti da 8,8 Mp
Successivamente elaborata con un PC multiprocessore:
4 X AMD Opteron 885 Dual Core 64bit, 16Gb di RAM e 1,8Tb di HD.

Per info complete sul record di 8,6 Gpx visita: http://haltadefinizione.deagostini.it/

Per la cosiddetta “camera bianca”, mi permetto da utente Apple di suggerire un Mac Pro così accessoriato:
# Due Intel Xeon dual-core a 3GHz
# 16GB (8 x 2GB)
# NVIDIA Quadro FX 4500 512MB, Stereo 3D (2 x DVI dual-link)
# n° 4 Serial ATA 750GB 7200 giri/min 3Gb/sec
# n° 2 Apple Cinema HD Display (flat-panel da 30")

La Apple ha sempre avuto un occhio di riguardo per i fotografi, basta visitare questi link per rendersene conto: http://www.apple.com/it/pro/profiles/colinprior/
http://www.apple.com/it/pro/profiles/takagi/
http://www.apple.com/it/pro/profiles/christianpopkes/
http://www.apple.com/it/pro/profiles/watson/
senza considerare che uno dei due soci fondatori della Apple, Steve Wozniak uscito dalla società negli anni '80, è anche un bravo e appassionato fotografo.

Domenica 15 Ottobre 2006

Fernanda Lessa - photosession con Olle Carlsson



A photosession behind scene with Olle Carlsson and the brasilian model Fernanda Lessa. Aired on Italian TV 2004.
Un video per gettare un breve sguardo dietro le quinte di un servizio fotografico con una modella famosa. É montato, ok, ma godetevelo lo stesso qualcosa di nuovo viene fuori ugualmente.

Martedì 10 Ottobre 2006

Diventi bella con le mie foto, ma questa videocamera ha del miracoloso!

É risaputo che una luce qui, un po' di trucco là, con questa posizione, con quel vestito, con questo filtro di photoshop alla fine quando guardi il calendario, quella reale sembra la sorella. Ad esempio guardate Sara Tommasi QUI sull'Isola dei Famosi, e poi guardatela sul calendario MAX in edicola in questi giorni e vi renderete conto. Direte, "tutto qui"? NO! C'è un prodotto miracoloso che riesce a sopperire a tutti i passaggi sopra enunciati, e non solo ... guardate con i Vs occhi il NATALE CANON

Mercoledì 9 Agosto 2006

SONY A100 - Gallerie foto - Sample gallery

Alcune gallerie di foto fatte con la SONY ALPHA 100 in versione "full image", cioè 3872x2592 pixel.
Vedi anche il mio articolo sulla SONY A100 scritto pochi giorni dopo la presentazione.


dpreview.com Sample gallery
19 foto realizzate a Londra.
©2006 di Phil Askey

pbase.com Sample gallery
79 foto
Questo fotografo oltre ad analizzare le caratteristiche della A100 l'ha confrontata con le Dynax D7 e D5 con risultati positivi.
©2006 David Kilpatrick

pbase.com Sample gallery 2
32 foto dal Canada.
©2006 di George

a-digital-eye.net Sample gallery
43 foto dall'Alaska.
©2006 di David Kamanski

picasaweb.google.com/cyjphotos
18 Foto realizzate in Giappone.
Questo fotografo, Yongjian è uno dei primi ad aver provato più di una volta la A100 avendo realizzato scatti anche il 21-Lug-2006.
©2006 Yongjian

Martedì 8 Agosto 2006

SONY annuncia un GPS per le camere digitali.

GPS SONY
SONY ANNOUNCES GPS DEVICE FOR SONY CAMERAS
Posted By David Kamanski On 1st August 2006 @ 21:00 In News, Sony, Accessories

This is a nice little accessory Sony just told us about, we thought we’d spend a moment to post it! Its a fairly small GPS unit that will organize your photos or videos by location by using the time and location recordings from the GPS-CS1 device and the time stamp from Sony Digital Cameras. It goes on sale in September for around $150. Later you can view a map and see the location of pictures. Check out the details in the press release below and photos. Looks great!

- Registra le coordinate GPS ogni 15 secondi nella sua memoria interna.
- Può fare 12840 letture (pari a 53 ore e 30 min)
- Finito il servizio fotografico, scaricate le foto sul MAC, collegate il GPS alla porta USB e ogni foto sarà messa in relazione ad una coordinata con il medesimo tempo.
- È compatibile con il formato JPEG EXIF 2.1 (spero siano compatibili tutte le fotocamere digitali che usano questa versione o superiore).
- Dispone di un led di memoria piena, un'altro di stato batteria e un pulsante di accensione.
- Le batterie durano 10 ore.
- Dimensioni: 9 cm per 4 cm (necessario per includere un'adeguata antenna), e 55 gr di peso.
- Si usa con le fotocamere rilasciate dalla SONY da luglio 2006, quindi, la SONY A100 è inclusa.
- Costa pochi Euro, con circa € 118,00 al cambio attuale, puoi avere a disposizione una funzione disponibile solo su fotocamere molto più costose.
- In vendita a partire dal mese di Settembre 2006.

Con un po’ di fantasia quest'oggetto potrebbe essere utilizzato anche per altri scopi ... peccato che la foto lo mostri privo di un display a cristalli liquidi per visualizzare le coordinate in tempo reale e magari anche l'altezza sul livello del mare ;)

Link, per leggere (in inglese) l'articolo completo:
http://www.a-digital-eye.net/?p=163

La stessa news nel sito SONY:
http://news.sel.sony.com/en/press_room/consumer/digital_imaging/release/23993.html

Domenica 23 Luglio 2006

No Casting nella repubblica Ceka

Ero a pranzo con alcuni colleghi di lavoro, un uomo ed una donna che non si occupano di fotografia, e un po’ per stupire e generare invidia in lui, annuncio d’aver rifiutato per mancanza di tempo d’accompagnare un mio amico titolare di un’agenzia di modelle a fare un casting nella Repubblica Ceka. Subito non avevano chiaro cos’è un casting, ma appena hanno capito cos’era e prima ancora di ogni chiarimento, lei dice totalmente contrariata: “Io fossi in te, non ci andrei.”, lui replica: “Io sono contrario a queste cose”. Lo dicevano con un tono che sembrava avessi confessato di voler commettere un reato. Ero sorpreso dalla reazione e mi rendevo conto che i luoghi comuni e le peggiori cose prendevano il sopravvento. E poi replicano dicendo: “Tanto si sa come vanno a finire quelle cose, … povere ragazze”, e ancora: “Ma quanto gli farete guadagnare a fare foto, faranno la fame, riusciranno a guadagnare 500,00 Euro/mese?”

In realtà le ragazze erano preselezionate da un’agenzia Ceka, si valutava il loro modo di fare nonché attributi, si stilava una lista di quelle che potrebbero interessare, gli si facevano alcune foto ed una volta ritornati in Italia, si raggruppano gli appuntamenti fotografici di un certo tipo per far venire una o due ragazze selezionate al casting. I lavori potrebbero essere per una pubblicità, un work-shop fotografico tenuto da noti professionisti del settore, o incontri fotografici su prenotazione per gruppi di fotoamatori. Oltre tutto, queste ragazze durante il loro periodo di permanenza in Italia, arrotondano le casse personali interessandosi in proprio per fare le cubiste. Insomma mi sono sentito additato per le peggiori cose, senza avere fatto nulla, a causa dell’ignoranza e della pretesa che alcuni fatti di cronaca siano uno standard del settore, e chiunque cerchi modelle nella repubblica Ceka lo fa solo per un motivo.

Sempre per ragioni d’ignoranza, le ragazze italiane, spesso quando vanno in un’agenzia secondo la loro età sono accompagnate o dalla mamma o dal fidanzato, portano con sé un book provvisorio, e il fidanzato stabilisce quali possono essere le foto da pubblicare sul web, poi vogliono guadagnare subito come le modelle che hanno visto in TV, non sono sempre disponibili, non sanno fare le modelle, non sanno sfilare, ne recitare, etc, spesso non sanno truccarsi, insomma il mercato interno è difficile, insoddisfacente, non affidabile, caro, e i clienti vogliono pagare sempre meno i servizi delle agenzie, perché appena sanno che nel servizio fotografico, c’è una ragazza dell’est vogliono un extra sconto. Ecco perché una piccola agenzia deve attingere la materia prima nei paesi dell’est. Ed io per avere annunciato d’aver rifiutato d’accompagnare questo mio amico per mancanza di tempo divento vittima di pregiudizi gratuiti e immotivati, se vogliamo anche lesivi della moralità. Ammetto che la cosa mi ha disturbato non poco.