BLOG di Luciano Testi

Domenica 31 Dicembre 2006

Battute Gastronomiche :)

Battute ironiche in tema gastronomico by Luciano Testi.
Molte sono sbocciate in situazioni reali.

C = Cameriera
LT = io

LT - Sai perché ogni tanto Luciano Pavarotti stecca?
C - No
LT - Perché prima ha mangiato una bi-stecca.

LT - Sai cos’è un carpaccio?
C - No
LT - Una brutta carpa.

C - Vuole delle penne all’arrabbiata?
LT - … mmmh .. potrei averle all’arrabbiato?

C – Oggi ci sono gli strozzapreti, …
LT – e gli strozzasuocera no?

LT – Dammi quegli spaghetti lì senza pelo.
C – ha ha ha (risata incontenibile)

Una cameriera sta ritirando dalla teca dei bomboloni insieme alla frutta.
LT – quella frutta anche se non la metti in frigo, i moscerini non si vedranno mai.
p.s. La frutta era finta.

C – Te lo faccio io personalmente il caffè?
LT – (con faccia seria e interrogativa) Ma è una cosa che fa male?

C – Vuoi del riso oggi?
LT – Se non c’è il cioccolato, non basterebbe una risaia. :)

C – In questo caso è una barista: “Buonasera, vuole un caffè?”
LT – Ciao, a dire la verità nello scontrino c’è scritto Espresso … ci manca solo che aggiungano anche la destinazione e poi sembra che vogliono mandarmi via.

Siamo in tre in un bar ristorante, lei, lui ed io, stiamo facendo le ordinazioni, lei specifica la forma del piatto ovale o tondo, per associazione d’idee immagino un profilato metallico tondo, lui invece non ordina un tubo (e dai coi profilati), io rimanendo in tema inizio con un piatto (altro profilato metallico) di riso. Per rimanere in campo gastronomico, le bottiglie di vino sono dei birilli (anche se nessuno le chiama così), e ovviamente possono essere bianchi o neri.

C – Luciano metti il gelato sulla macedonia?
LT – Sì
C – Quante palline?
LT - Guardandola con un cenno di sorriso e un gesto delle mani come per dire “ma dai …” dico: “Le solite”
C – Ok, allora due.
LT – “Fra un po’ ti dico anche le misure”, ora è lei che mi guarda strano. Uno a uno, penso tra me e me.

La cameriera rivolgendosi ad un'altro cliente:
C - Ti do un litro e mezzo di gas?
Io m'intrometto. LT - Lo vuoi far morire?
La cameriera mi guarda in modo interrogativo ...
LT - ... se a uno gli dai del gas, che fine fa?
Risata liberatoria della cameriera (quando c'è di mezzo la morte, l'argomento è pesante).
C - Ma le vai a cercare proprio tutte!

Torroncini e anello dei tuoi sogni

Ho davanti a me l’ultimissimo e morbido torroncino rivestito di cioccolata di una confezione di 500 gr acquistata per fare un regalo ma quando ho letto che l’incarto dei torroncini poteva nascondere la notizia della vincita di un anello con un diamante del valore di 4000 Euro, ho tenuto la confezione. Mi sono sacrificato assai nel cercare di finirli, alla ricerca della news che mi rendeva felice. Non avreste fatto la stessa cosa? Non puoi non mangiarli, solo così saprai se uno degli incarti ti fa vincere, solo così il produttore aumenta i consumi, un circolo vizioso, golosità e desiderio di una vincita di 4000 Euro soddisfabile mangiando un tenerissimo, morbidissimo e semplicissimo torroncino. Secondo voi la confezione è durata molto? Confesso, 1 settimana, però se l’ultimo che ho ancora qui davanti non ha la magica scritta, non ne prenderò più, perché mi escono dai capelli che non ho.

Fatto.

Era rivestito di cioccolato bianco.

Anche il resto era bianco :(

Venerdì 8 Dicembre 2006

Una colazione speciale

Quello che non ci si inventa per offrire una colazione che sembri speciale e appetitosa è degno di nota e osservazione.

Stamane mentre in uno dei soliti bar dove consumo la prima colazione, con la coda dell’occhio ho visto la barista prendere due piattini con una sola mano e posarli con estrema abilità, sembravano incollati, poi vedo che mette il cappuccino sul piattino che stava sopra, su quello sotto che sporgeva poco più della metà, ha posato con un tovagliolino di carta una brioche, poi volevo vedere come prendeva su questi due piatti. Idem quello che avevo visto con la coda dell’occhio. Allora mi sporgo e guardo la pila da dove li aveva presi e sono un pezzo unico di ceramica, quindi col piffero che la barista era abilissima a manipolare i piatti, tant’è che ancora appeso ad un filo di nylon c’è un coccio di una tazzina rotta da lei. Avrà preso quei piattini per evitare di rompere le tazzine o no?

Scusate la mia ignoranza ma non ho mai visto un servizio così, mi sono però reso conto che ci sono persone che pensano a come rendere più gradevoli e semplici delle cose che normalmente appaiono già semplici per loro natura e senza complicarle a chi fornisce il servizio. Tutto al modico prezzo di qualche decina di centesimi d’euro in più.

Un’altra cosa carina è il dispensatore di cacao in polvere sopra la schiuma del cappuccino, che quando cade ha la forma di un cuoricino. Ma per ora ho visto solo donne che lo richiedono.

Invece per le mie modeste esigenze di fare colazione per rifornirmi, quando è il momento di prendere le bustine di zucchero, la cui confezione cambia con la stessa frequenza dei film in uscita nelle sale, a volte ti sbagli e becchi quella che di solito eviti, anche se per me sbagliare significa prenderne due di canna e se va male dietetiche, ma lì è difficile sbagliare perché sono più piccole e sottili. Impossibile sbagliare con le confezioni di miele, in compenso è facilissimo fare del gran “pacciugo”.

Adoro invece chi mette a fianco d’ogni tipo di zucchero dei pezzettini di torta di vario tipo, da spiluccare o per fare assaggini, e mentre prendo il latte macchiato mi solleticano, ma non riesco ad abbandonare l’abitudine per la mia brioche. Una mattina ho visto uno che ha consumato quasi tutti i pasticcini (quasi 15), poi si sposta e si fa servire il caffè, ed io sembravo essere il goloso che ha svuotato il vassoio. Per questo “cliente” il servizio di quel bar (diverso da quello della tazzina rotta) appare altrettanto gradito e “disponibile” allo stesso prezzo.