La colazione mattutina dovrebbe essere il pasto più importante perché lo stomaco è riposato (se non aprite di notte il frigo) e servono energie per affrontare la giornata, questa è la regola, ma chissà per quale futile ragione ciò avviene solo in vacanza, quindi, a mezzogiorno qualcosa di leggero e se iniziate a dormire tardi, e anche perché c’è più tempo a disposizione la cena può essere un po’ più ricca del pranzo anche se non dovrebbe mai essere il pasto più importante. Ma torniamo all’inizio della giornata, alla colazione che recentemente è un po’ sacrificata a causa del sempre più ridotto tempo che al mattino mi concedo per prepararmi ad uscire di casa.

Prima via.
Fino a qualche mese fa mi preparavo la colazione io, latte e caffè, due mescoli del primo e uno del secondo, biscotti da intingere e al posto dello zucchero un po’ di miele, non un po’, un cucchiaio ma non di quelli piccoli, il caffè era d’orzo, colazione consumata sedendo a tavola, con tranquillità e nessuno che ti scoccia, poi per vari motivi il giochino s’è rotto, la mamma che si è ammalata, la badante sempre nei piedi che ti frega pure i biscotti, allora ho iniziato a fare colazione fuori casa.

Seconda via.
Questa è una delle più efficienti e interessanti, secondo il percorso stradale che fai per recarti al lavoro c’è sempre un bar in cui fermarmi per fare colazione e lì mi sono innamorato della brioche prelevata dalla teca leggermente tiepida con dentro la marmellata e ancora meglio se è di mirtilli, la brioche con la crema mi piace ma possono succedere strani incidenti di percorso nel mangiarla, e poi finisco con un bel bicchiere di latte macchiato, se ha poca schiuma lo gradisco ancora di più, zuccherato con due bustine. Esci dal bar che ti sembra d’aver rimesso in moto il fisico, d’averlo un po’ svegliato dandogli delle preziose risorse energetiche, una sorta d’appagamento per una prima colazione consumata in piedi che non avevo provato da una lunga abitudine alla prima via.

Terza via.
Solitamente quando tardo molto non mi rado facendo finta che lo faccio un giorno sì e uno no, e poi non avendo tempo per fermarmi in nessun bar, consumo qualcosa di frugale in un distributore di bevande calde e merendine. Certo che il latte macchiato al gusto di cioccolato con extra zucchero, non sarà mai come quello del bar, ma la merendina invece si difende anche se sono prodotti preconfezionati. Però cercando di capire quanta energia in meno prendo rispetto la mia tradizione personale, scopro che sono più che sufficienti, però mi consolo della frugalità pensando che ho speso la metà di quello che mi costa al bar.

Quarta via.
Esiste anche una quarta possibilità e tutto dipende da quanta strada percorri per giungere sul posto di lavoro, a dire il vero non sono necessari tanti km. Ogni tanto capita che si deve praticare la terza via, ma quando capita spesso, non vuoi che si noti che hai dovuto volare perché ridotto a far colazione al distributore, allora, non c’è di meglio che portarsi in auto una banana, sì, è il frutto perfetto perché la sua sbucciatura è rapida e compatibile con la guida, al primo semaforo inizi a sbucciarla poi per mangiarla si tiene comodamente con una mano mentre guidi. Conosco una persona che si vergogna a mangiare davanti a tutti una banana, chi mi ha visto avrà pensato la stessa cosa di me. La banana non è nemmeno un frutto a caso, era il mio alimento preferito alle Canarie dove lì sono più nutrienti, dicono quasi come una bistecca. Finita la colazione apro il finestrino e mentre sono in marcia, butto la buccia di banana dal finestrino, e provate ad indovinare dove? Vicino a un incrocio così un’auto si ferma più avanti oppure sulle strisce pedonali? Non farei mai nessuna delle due cose, la butto nel fossato che ho alla sinistra mentre percorro una strada di campagna. Ok dopo un paio d’ore però un latte macchiato con extra zucchero ci sta bene.