BLOG di Luciano Testi

Domenica 15 Luglio 2007

L’occhio vuole la sua parte

Entrate in un ristorante, e a parte i saluti, la prima impressione si ha dall’aspetto più o meno gradevole, è quell’occhiata di controllo che si dà mentre si guarda se c’è un posto libero che ti piace.

Nella ristorazione i locali possono avere differenze estreme nell’aspetto, dalla mensa aziendale o scolastica ad un arredo complesso e articolato con richiami storici e culturali alle radici della propria terra, che non è esattamente quello che ci si aspetta entrando in un Mc Donald’s, anzi, controlli che ci sia un minimo di decoro e pulizia, solitamente nei posti molto affollati potrebbe essere difficile mantenere un buon livello (per non parlare dei servizi) e molte persone si allontanano e poi di riflesso non entrano più in un Mc Donald’s.

È vero che i Mc Donald’s da sempre rappresentano l’estrema razionalizzazione e risparmio nel campo dei fast-food, infatti, il cibo è preparato con un metodo che nell’industria manifatturiera si chiama “just in time”, sorpassando in questo modo ogni self-service nell’ottimizzazione degli sprechi, poi c’è la sala e lì il percorso per il cliente è un po’ più duro perché l’ottimizzazione è ottenuta con maggiori posti a sedere grazie ad una dimensione media della larghezza dei tavolini di poco maggiore a quella del vassoio. Si sceglie il posto a sedere in base allo spazio disponibile e non ai gusti personali e se il locale è affollato si sta gomito a gomito.

Insomma un Mc Donald’s descritto in questo modo sembrerebbe una soluzione d’emergenza per viaggiatori con i minuti contati, altrimenti non vi andresti mai, ebbene da un annetto il Mc Donald’s dei Portali di Modena, dopo una chiusura per lavori di ristrutturazione, si è ripresentato ai clienti con un aspetto tutt’altro che banale. Hanno fatto un lavoro eccezionale e ricercato nell’arredo della sala, sembra un salotto artistico, non è più uno spazio di passaggio angusto, ma da abitare e ogni angolo ha una soluzione d’arredo e architettura che manco pensi d’essere un Mc Donald’s. Ti siedi e mentre mangi non puoi evitare d’ammirare un angolino interessante, puoi stare sullo sgabello alto, basso, in centro sala, angolo Picasso o giovani, per non dimenticare quello dei bambini, insomma, arrivi e finisci di mangiare senza veder l’ora di scappare via e finalmente c’è un bagno che non sembra una latrina. Chi arriva oggi per la prima volta al Mc Donald’s dei Portali fa un'esperienza positiva.

Apprezzate quanto ho scritto in queste immagini raccolte dal sito Mc Donald’s, sul quale si possono vedere anche quali altri punti di ristorazione sono stati ristrutturati seguendo uno stile personalizzato, più o meno elaborato, ma migliorando in ogni caso la gradevolezza dell’ambiente.
Ne ho guardati molti e mi sono convinto che il Mc Donald’s dei Portali di MO è tra i meglio riusciti. Peccato per le fotografie (la prima l’ho dovuta ritagliare e ritoccare), molte sono occasioni fotografiche sprecate e mal presentano gli ambienti nella loro bellezza.

Mc Donald's ai Portali a Modena
Mc Donald's ai Portali a Modena

Mc Donald's ai Portali a Modena
Mc Donald's ai Portali a Modena

Mc Donald's di Farini a Milano

Sabato 14 Luglio 2007

Dose africana

Pochi giorni fa rivedendo una cameriera a pulire i tavoli in un self-service della catena Flunch, mi sono ricordato di quando la misero ai primi e vassoio alla mano le chiesi un piatto di riso, ma ne mise solo un cucchiaio, le dissi che ne volevo di più, ripetei facendo anche il gesto, lei ne mise un secondo e stava per ridarmelo ma le evidenziai che quella non è la solita quantità che qualunque cliente s’aspetta. Era una nera (non criticatemi per il termine è correttissimo, un giorno farò un post sull’argomento), d’origini africane, sembrava che non capisse cosa dicevo, ma quello che volevo era chiaro, riuscì a farmi capire che dovevo prenderlo così com’era, ma segnalai alla cassa quanto era successo. Ai primi non la rividi più per almeno un anno, ma rivederla improvvisamente mi è venuta la risposta del perché avrebbe messo un solo cucchiaio di riso nel piatto, in Africa quella sarebbe stata la giusta dose per tutti, quello che non capisco è come ha fatto lei ad ingrassare tanto con piccole dosi.

Parlando di piccole dosi, di riflesso penso ai Mc Donald’s e i posti ai tavolini che sembrano fatti per persone magre o minori d’età, io ad esempio debbo stare attento a non battere le ginocchia. Però nei fast-food MC il concetto di dosaggio non è lasciato al caso, giustamente è possibile scegliere un menu piccolo medio o grande, tutto in proporzione alla taglia (o fame) di ognuno di noi.

I No-Global sono contro i fast-food MC ma secondo me sbagliano, perché permettono ad una molteplicità di persone e categorie d’alimentarsi a basso prezzo e in modo corretto secondo le esigenze personali, infatti, i prezzi dall’introduzione dell’Euro non sono aumentati, hanno solo iniziato a far pagare la confezione di mayonese a parte e ogni confezione di cibo ha stampigliato la tabella nutrizionale rispettando le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Le tabelle nutrizionali, sono scaricabili dal loro sito http://www.mcdonalds.it/ e chiunque con una certa facilità può rendersi conto se sta alimentandosi in regola o no.

Guardando le tabelle nutrizionali è sorprendente scoprire che basta veramente poco per dare al fisico un apporto adeguato, viene da pensare di nuovo alle dosi africane, perciò ho voluto verificare il mio menu quando vado in un MC.

Il menu medio comprende:
- un Big-Mac
- patatine fritte medie con mayonese (vado ai MC prevalentemente per queste)
- fanta media (sempre senza ghiaccio)
e utilizzando il servizio on-line di calcolo del menu http://www.mcdonaldsmenu.info/, scopro che in base al mio profilo, con due pasti al giorno come questi, non sarebbero equilibrati, e pensando d’aggiungere una colazione a base di un latte macchiato (sempre con doppia bustina di zucchero) e brioche, aggiusto gli zuccheri ma aumento ancora i grassi già alti.

Purtroppo un impiegato che non fa sport, deve abituarsi alle dosi africane, se non vuole ingrassare. Anche se non andate mai in un MC, vi consiglio caldamente d’usare almeno una volta il Calcolatore Nutrizionale del sito Mc Donald’s.

Vi racconto un aneddoto sull’ultima volta che sono andato in un MC.
Vi ho già detto dei piccoli posti a sedere, e quando ho visto arrivare un signore alto come me ma largo il doppio (stazza stimata 150 kg), mi sono chiesto dove si metterà a sedere e ha scelto l’unico posto dove poteva infilarsi occupando due piazze. Ovviamente mi sono chiesto come ha fatto a diventare così grasso se è abituato ad alimentarsi al massimo con il menu big di un MC, inoltre, dalla tuta che indossava non sembra un sedentario. La risposta è arrivata pochi minuti dopo quando terminato il suo menu (io sono molto lento) si alza e se ne va’, ma di lì a poco riappare, non si era dimenticato nulla, aveva in mano un altro vassoio, ma per evitare che le persone circostanti notino che ha fatto replica, è andato a sedersi sull’estremo opposto del locale, di là di una parete in modo che i clienti circostanti lo vedono consumare un solo menu. Insomma. Sedersi proprio nello stesso posto, non avrebbe evitato gli sguardi significativi di tutti noi, del tipo: “Cacchio, adesso abbiamo capito perché sei così grosso!” ;)