BLOG di Luciano Testi

Domenica 25 Febbraio 2007

Office da Google

La battaglia tra colossi per la conquista o mantenimento di quote di mercato è continua e incessante, il problema inizia quando ci si rivolge alle stesse aree di mercato, è quanto sta succedendo da tempo tra Google e Microsoft. Google con il suo motore di ricerca ha un successo così elevato da poter essere in grado di catturare facilmente con i propri servizi collaterali, degli utenti. Microsoft fonda le radici del suo business con la vendita di software, in primis il suo SO e OFFICE e nonostante il loro successo, la concorrenza ha affilato bene le armi fino a rendere sempre meno essenziali l’uno e l’altro. Esiste da anni un pacchetto che oggi si chiama OpenOffice.org che racchiude in sé tutte quelle applicazioni di produttività individuale e anche di più, offerte da OFFICE di Microsoft, comprende: Writer, Impress, Math, Draw, Calc e Base ed è localizzato in molte lingue compreso l’italiano con versioni per diversi SO, è disponibile gratuitamente facendo il download. La diffusione di OpenOffice.org è dipende in buona parte da quale nome c’è dietro e dalla sua semplicità d’uso.

L’arrivo di Google in questo mercato, per il momento con solo due applicativi, un foglio di calcolo e un programma per scrivere che chiama “Documenti e Fogli di lavoro” ha sicuramente un impatto più elevato di OpenOffice.org e la spallata contro Microsoft è più consistente, per due ragioni, tutti usano Google per le ricerche ed è tutto gratuito.
I due software sono semplici e utilizzabili dal web senza doverli scaricare e installare, con la possibilità d’usare i file ovunque ti trovi e con qualunque computer collegato a internet, ma non solo, si possono utilizzare i file in modo collaborativo anche con utenti localizzati all’atro capo del mondo e decidere se renderli pubblici o no. Da pochi giorni, Google ha aperto un servizio a pagamento per le aziende per l’uso “Documenti e Fogli di lavoro” ma in versione più professionale. Il prezzo proposto è di 40$ all’anno per ogni computer abbonato, per fare le stesse cose che Microsoft propone a centinaia di euro e a volte il computer risulta inadeguato, come pure inappropriata lo è la complessità del pacchetto per la maggioranza degli utenti.

L’attuale linea di prezzi e le numerose versioni dei software della Microsoft creano confusione e ripensamenti come rilevabile in molti forum, quindi, l’uscita di Google è quanto mai azzeccata per occupare una nicchia di mercato importante.



Sabato 24 Febbraio 2007

Legali Vs Ingegneri alla Microsoft

Vs Secondo una deduzione confermata dai fatti, la Microsoft è difesa da avvocati più bravi degli ingegneri che realizzano i software fonte di cause legali.

In questi ultimi anni si è ritrovata a sborsare in una dozzina di cause legali ben più di un miliardo di dollari (più di 786 milioni di Euro) per evitare condanne dell’antitrust, d’altronde per un’azienda che nell’ultimo anno ha fatto utili per 44 miliardi di dollari è una bazzecola ogni tanto mettere un tappo qui e uno là. Forse alla Microsoft pensano che con questi risultati non sia poi così importante fare software innovativi, ma copiare per introdursi in settori innovativi, sì. Pur di non vedere crescere gli avversari si fa di tutto. Anche il primo SO a finestre di Microsoft, Windows 95, è stato presentato con queste ambizioni, infatti, ci furono delle controversie legali con Apple, IBM e HP, risolte pagando con il denaro raccolto grazie all'enorme diffusione dello stesso SO.

Di pochi giorni la notizia che la ditta francese Alcatel-Lucent ha fatto causa alla Microsoft per violazione di due suoi brevetti e il tribunale federale di Seattle, nello Stato di Washington, ha accettato la tesi del denunciante e decretato una condanna alla Microsoft a pagare la somma di 1,52 miliardi di dollari di danni.

L’aspetto sorprendente della faccenda è l’oggetto della violazione e riguarda la trasformazione di file audio in MP3. Mi chiedo che hanno combinato alla MS per farsi fare una causa, dopo che ebbero pagato alla ditta tedesca Fraunhofer, proprietaria precedente del brevetto, 16 milioni di dollari. La stranezza è ancora più evidenziata dalla mancanza di cause simili nei confronti di altre aziende che hanno pagato i diritti all’uso degli stessi brevetti, tra queste la Apple, Nokia e Sony.

Domenica 11 Febbraio 2007

iPhone Vs Samsung F700

Questo è il secondo cellulare con touch screen annunciato dopo iPhone, come al solito una tabella di confronto che sarà completata quando se ne saprà di più.

Specifiche iPhone SAMSUNG - Ultra Smart F700
Screen size 3.5 inches 2,78 inches
Screen resolution 320 by 480 at 160 ppi 240 x 440 pixel
Input method Multi-touch Touch Screen
Tasti esterni 0 tastiera QWERTY a scomparsa
Operating System OS X Interfaccia utente Macromedia Flash UI
Storage 4GB or 8GB microSD
GSM Quad-band (MHz: 850, 900, 1800, 1900) HSDPA 7.2Mbps, (900/1800/1900MHz) + 2,1GHz
Wireless data Wi-Fi (802.11b/g) + EDGE + Bluetooth 2.0 EDGE + Bluetooth 2.0
Camera 2.0 megapixels 5.0 megapixels autofocus
Funzioni cellulare
e-mail (Mail)
navigatore html (Safari)
GPS
fotocamera
iPod video
widget vari
cellulare
e-mail
fotocamera
player MP3
Audio e video AAC (da 16 a 320Kbps), Protected AAC (da iTunes Store), MP3 (da 16 a 320Kbps), MP3 VBR, Audible (formati 2, 3 e 4), Apple Lossless, AIFF, WAV, H.264, MPEG-4 MPEG4, H.263, H.264, Real Mp3, AAC(+), eAAC+, Real
Battery * Up to 5 hours Talk / Video / Browsing n.d.
Battery * Up to 16 hours Audio playback n.d.
Battery n.d. n.d.
Dimensions 115 x 61 x 11.6mm 104 x 50 x 16 mm
Weight 135 grammi n.d.
Prezzo 499 $ con 4 GB
599 $ con 8 GB
n.d.
Foto Samsung_F700.jpg
Clicca
sull'immagine per ingrandirla

Sabato 10 Febbraio 2007

Apple e DRM. La verità?

Steve Jobs presidente Apple, stanco di attacchi contro il DRM di iTunes provenienti principalmente dalla Norvegia, scrive una lettera dove spiega perché anche la musica digitale dovrebbe essere totalmente priva di DRM.

Immediate le repliche da Norvegia che sperava d’ottenere qualcosa dalla Apple senza avere a che fare con le case discografiche, e anche dalla Microsoft che accusa Jobs di irresponsabilità e ingenuità.

La palla ora è di nuovo al centro, o la Norvegia accetta il prodotto così com’è o le case discografiche accettano l’eliminazione del DRM, tanto per ogni iPod venduto sono stati acquistati 22 brani in media dallo store, ma risulta che ogni player contenga circa 1000 brani caricati, quindi, che senso ha mantenere il DRM?

La Apple riuscì sei anni fa a convincere le case discografiche della bontà e solidità della sua tecnologia Fairplay che dà la possibilità di copiare la musica su 5 computer e su un numero illimitato di iPod, ora vediamo se riesce a convincerle d’eliminare il DRM totalmente o chi altri ci riesce.

Sabato 3 Febbraio 2007

Prezzi di Vista da monopolio

L’elevato prezzo del nuovo SO di Microsoft, mai visto in precedenza, è la prova della posizione monopolistica che ha sul mercato. A Singapore alla presentazione di Windows 95 c’era una coda di migliaia di persone, pochi giorni fa meno di 5. Che stia per cambiare la tendenza? Basteranno le assicurazioni di Bill Gate sulla solidità del nuovo SO? Però cosa devono sistemare con l'annunciato arrivo entro l'anno di un Service Pack 1. Solo fra un anno ne sapremo di più.

Giovedì 1 Febbraio 2007

Vista era meglio se lo faceva la Apple

Per quello che si è saputo fino ad oggi di Vista, ci si chiede con ragione, se non era meglio se la Microsoft incaricava la Apple di realizzare la transizione dai sistemi basati su Windows ad uno moderno con una fase di transizione gestita da strumenti simili a quelli usati per passare da OS 9.2 a OSX, cioè Classic che avrebbe potuto chiamarsi Ombretta, e un aiuto per i softwaristi pervhé possano riscrivere il codice con il minimo sforzo. La Microsoft otteneva due vantaggi, costi enormemente inferiori, rispetto dei tempi se le specifiche di partenza non vengono modificate, segretezza e poche indiscrezioni fino a lavori avanzatissimi, il lavoro poteva anche guadagnare in originalità, in Apple molte tecnologie coi fiocchi vengono scartate e mai più utilizzate, per cui non si sa mai che dal nulla ne fosse uscito qualcosa di veramente alternativo. Probabilmente ad oggi dopo due anni la transizione da XP sarebbe già stata intorno al 50%, con guadagni per tutti, perché iPod ha rafforzato il marchio Apple e nella mente della gente significa qualità, sicurezza, ed anche buoni prezzi per software e hardware, l’utente di fronte a queste prospettive sarebbe anche più propenso a fare cambiamenti in meglio spendendo cifre giuste.