BLOG di Luciano Testi

Mercoledì 20 Giugno 2007

Periodo di prenotazioni turistiche e minacce web

È da venerdì scorso che in Italia è iniziato un attacco in grande stile di siti principalmente dedicati al turismo, i criminali del web, modificano i siti in modo da poter leggere i dati trasmessi dagli acquirenti. Molto grave la faccenda se prima ancora di partire per le vacanze, iniziano i problemi.
Il modo migliore per difendersi è informarsi e seguire i consigli che riporto pari pari dal sito symantec.it

Descrizione
Symantec ha verificato venerdì scorso la presenza di un attacco su larga scala lanciato verso siti web italiani che sfrutta un noto kit di distribuzione malware chiamato MPack. Il kit è costituito da una serie di script php progettati per infettare i visitatori non adeguatamente protetti. A fronte della connessione di un utente, MPack verifica la presenza di vulnerabilità lato browser e seleziona il modulo di attacco (exploit) da usare da una lista predefinita. E' venduto da un gruppo di cracker russi pronto per essere installato e completo di una serie di exploit necessari a compromettere PC vulnerabili. Il kit utilizzato per attaccare i server italiani è MPack nella versione 0.86.

Il gruppo di cracker responsabili dell'attacco ha compromesso oltre 1800 siti residenti su 186 diversi indirizzi IP, la maggior parte dei quali ospitati presso un famoso service provider italiano. Symantec ha verificato che i siti compromessi contengono un iframe (riconosciuto da Symantec e Norton Antivirus come Trojan.Mpkit!html) che forza il browser a connettersi al server che ospita MPack e quindi a scaricare ed installare diversi codici dannosi, fra i quali una nuova versione del famoso Trojan.Anserin. Symantec stima un totale di 65.000 visite ai siti compromessi nella sola giornata di venerdì, con oltre 7.000 PC infettati con successo.

iframe

Durante il week-end Symantec ha notificato il service provider coinvolto del problema e sono ancora in corso le attività per eliminare i contenuti dannosi dai numerosi sistemi coinvolti. I clienti MSS di Symantec hanno ricevuto un report dettagliato dell'attacco già venerdì pomeriggio.

Si consiglia di aggiornare le signature antivirus (per i prodotti Symantec occorre almeno la versione rilasciata il 16 Giugno 2007) e di installare le patch di sicurezza di tutti i software presenti sul proprio PC. Nel caso di MPack, infatti, non è sufficiente aggiornare il solo sistema operativo, essendo presenti exploit che sfruttano anche vulnerabilità di prodotti di terze parti, quali QuickTime o WinZip.

Come proteggersi
Per ridurre la possibilità di essere colpiti da MPack, Symantec Security Response consiglia gli utenti di svolgere le seguenti operazioni:

1. Mantenere aggiornate le firme antivirus e di rilevazione IPS.
2. Non fare mai clic su allegati o collegamenti a indirizzi Web presenti in e-mail non richieste.
3. Applicare regolarmente le patch e gli aggiornamenti della sicurezza a tutto il principale software installato nel computer.
4. Utilizzare una soluzione per la sicurezza che contiene tecnologie antivirus e firewall client, come Symantec Client Security o Norton Internet Security per proteggersi dalle minacce conosciute di oggi e da quelle sconosciute che compariranno in futuro.
5. Le organizzazioni devono installare e mantenere un firewall perimetrale per proteggere l'intera rete interna. Assicurarsi di utilizzare regole di utilizzo con eccezioni sul firewall.
6. Le organizzazioni devono controllare la conformità alla sicurezza di tutti i sistemi esterni prima di autorizzare qualsiasi connessione a una rete interna.

Martedì 19 Giugno 2007

Perché rilasciare Safari per PC? In arrivo Mail?

Su macitynet.it si stanno chiedendo perché la Apple abbia realizzato una versione del suo navigatore, Safari, anche per PC e fanno tre ipotesi.
Tesi numero uno: Safari su Pc per guadagnare soldi con Google
Tesi numero due: Safari su Pc per dominare la rete
Tesi numero tre: Safari su Pc per rendere più sicuro iPhone.

Io risponderei che le tre ipotesi sono solo conseguenze positive di una scelta fatta per creare sistema con iPhone, il quale come iPod ha già quanto gli serve sia per Mac che PC. In teoria dovrebbe arrivare almeno un’altra applicazione su PC tra quelle che girano su iPhone, ad esempio Mail.

Staremo a vedere se la prossima migrazione su PC sarà Mail o un’altra applicazione.

Lunedì 18 Giugno 2007

iPhone, altri dati e difficoltà con i carrier EU

La Apple ha rilasciato altre informazioni sul suo cellulare, come ad esempio lo schermo che sarà in vetro e la batteria di maggior durata.

Del vetro al posto della plastica per lo schermo, pagando qualche grammo in più ma per evitare l’usura, ad esempio quando lo si mette in tasca insieme ad altri oggetti, poi hanno lavorato per far durare di più le batterie. La tabella (fonte macitynet.it) mette a confronto i dati di iPhone con la concorrenza.

Più difficile sembra trovare in Europa un fornitore di servizi di telefonia mobile disposto ad accettare le condizioni della Apple che viene definita arrogante, io sarei dell’idea che nel vecchio continente guadagnano troppi soldi i carrier, sono abituati troppo bene e occorrerebbe che qualcuno rubi loro dello spazio con offerte buone per il pubblico, ma chi lo fa? Nel 2005 già si parlava di un’eventuale entrata in campo della Apple come Mobile Virtual Network Operator (MVNO), ma in due anni le cose si sono evolute e ora Apple potrebbe diventare lei operatore mobile?

Venerdì 15 Giugno 2007

Requisiti tecnici, OSX Vs Vista

Il sistema operativo più recente della Apple, Mac OSX 10.4.x chiamato in gergo Tiger, ha un prezzo di Euro 129,00 e di Euro 199,00 per 5 licenze.
Stavo notando sul sito Apple che può essere installato su Mac con i seguenti processori: PowerPC G3, G4 o G5.
Nonostante usi solo il G5, possiedo ancora il vecchio G4 a 400 Mhz, uscito di produzione nella primavera del 2000, cioè ben sette anni fa, ma le specifiche indicano anche il G3 e si parla di processori, cioè computer, di almeno 9 anni fa su cui posso installare proficuamente l’ultima incarnazione del sistema operativo della Apple, sempre che abbia altri requisiti hardware minimi, come la FireWire integrata, 256MB di RAM e 3GB di spazio libero su disco (4GB se si installano gli strumenti per sviluppatori), dotazioni garantite dall’introduzione del primo iMac, se non sbaglio nel 1998.

Vista, ultima versione del sistema oiperativo della Microsoft e in commercio da pochi mesi, offre le stesse possibilità?
Una versione base costa più del doppio di OSX, e richiede un hardware minimo che molti PC negli scaffali in attesa di essere venduti, non hanno.

Se vi consola, i Mac attualmente a listino hanno il processore Intel e sono tutti idonei per far girare Vista.

Safari conquista internet, ma tralasciamo i primi 3 giorni

SafariAl World Wide Developer Conference (WWDC) di San Francisco, Giugno 2007 appena concluso, la Apple ha presentato alcuni suoi gioielli software tra cui Safari, per navigare in internet. Per gli utenti di computer Apple è solo una nuova versione di un software, di cui sono universalmente riconosciute le doti velocistiche.

Nel mondo dei navigatori per internet, c’è sempre stata battaglia, attualmente IE di Microsoft lascia sul campo circa il 20% a vantaggio di Firefox 15% (per PC, Linux e Mac) e Safari 5% (solo su Mac). La Apple in attesa che arrivi iPhone (un cellulare evoluto) su cui è installato Safari, ha pensato bene di rilasciare il suo navigatore ancora in fase beta, per il mondo Win, uniformando gli ambienti per navigare in rete, anche senza avere un Mac. Una bella mossa, pensando alla diffusione di QuickTime e iTunes, già si pensa che farà sfracelli, invece le attese di un prodotto superlativo (da Apple ci si aspetta solo questo) sono state deluse dalla scoperta di alcuni bug, alcuni ritenuti anche gravi. Ed in soli tre giorni dalla presentazione e anche se in versione beta, è troppo, quindi, è mia opinione che il rilascio di Safari per Win è stato deciso molto tardivamente, e forzatamente introdotto al WWDC, da notare che la versione per Mac non ha problemi.
Ma la cosa più sorprendente è che nella stessa giornata in cui si diffondono le notizie dei bug di Safari, la Apple ha rilasciato l’update 3.01 che elimina i problemi.

Nel male la tempestività dimostrata dalla Apple, è sicuramente sconosciuta al mondo Win.

Nota del 17/07/2007:
Il giorno 11 l'annuncio della disponibilità di Safari 3.0.
Il giorno 14 il mondo d’internet segnalava una serie di bug di Safari 3.0.
Il giorno 14 il Apple mette online Safari 3.0.1 che corregge numerose problematiche.
Il giorno 15, alla chiusura del WWDC, Apple annuncia che la nuova versione di Safari per PC, l’hanno scaricata un milione di volte. Non male per una beta ancora instabile.

È sorprendente la quantità di utenti PC che hanno voluto provare il software dell’Apple, e nonostante fosse ampiamente diffuso che la versione beta era ancora instabile, ma mi permetto di dare un taglio a metà al numero di utenti nuovi perché probabilmente chi ha scaricato la 3.0 ha poi scaricato la 3.01 appena disponibile.

Lunedì 4 Giugno 2007

Via il DRM e arriva il Bollino d’acquisto

Doveva capitare. La Apple e forse anche incoraggiata dai detentori dei diritti d’autore, ha iniziato da poco il servizio d’acquisto online di musica priva di protezione, rendendone possibile l’ascolto anche tramite altri player digitali, tutto ok, ma si è scoperto che la musica contiene informazioni sull’acquirente, permettendo di capire chi infrange la Legge.

Il concetto è molto chiaro, adesso che non c’è più il DRM ad impedire la diffusione della musica, è stato applicato quello che da tanto tempo si fa con il software, cioè, ci si registra per avere degli aggiornamenti gratuiti e quindi si abbina una licenza software a un acquirente. Immaginate di cedere a terzi il software appena acquistato, e che lo usino senza precauzioni, è possibile che possa essere individuato appena si collega per un aggiornamento, se dovesse capitare non avrebbero giustificazioni entrambi gli intrallazzatori. Più chiaramente, se un comportamento illegale porta all’identificazione, non ci sono santi che tengano, invece, NO!

Negli Stati Uniti già parlano di violazione della privacy, se ti rubano l’iPod sanno la tua email! Che allegria, sai cosa me ne fregherebbe a me? Per rubare l’iPod sono disposti a commettere crimini molto più gravi di una messa in chiaro dell’email per scopi giusti, se ti rubano l’auto a bordo c’è il libretto di circolazione con i dati del possessore, allora come la mettiamo? Almeno se ritrovano l’iPod mi possono scrivere o no? Ci sono persone che se gli portano via l’iPod, perdono un capitale maggiore della propria auto, e mi sembra giusto abbia a disposizione tutti i mezzi possibili per far tornare a sé il maltolto (ricordo che trascrivere il numero di serie dell’iPod su un pezzo di carta, fa sempre bene).

Io sono a favore di questo bollino d'acquisto della Apple e voi?

Sabato 2 Giugno 2007

Spia di un Dago

Nel post precedente c’è un link a un articoletto su dagospia.com, ovviamente per metterlo devi prima entrare nella pagina scelta e copiare l’indirizzo e fin qui nulla di strano.

Il mio livello di allarme personale, è salito enormemente quando visualizzando la home del mio blog, in alto a sinistra appariva il logo del sito di dagospia, così come vedete nell’immagine. Ad un esame rapido del sorgente della pagina non è emerso nulla, e pensavo che i miei lettori fossero vittime dell’icona invasiva di dagospia.
Ho controllato anche il link, era a posto, ho eliminato i cookie di dagospia, ma il problema è rimasto, allora ho svuotato la cache, ed è scomparso, ed ho avuto la certezza che era solo un mio problema. Forse.

Il sospetto era che qualunque visitatore di dagospia, quando entra in pagine che riportano link al medesimo gli appaia il logo in alto a sinistra come a me, sarebbe stata piuttosto fastidiosa e invasiva questa pubblicità che per riuscire ad essere presente in quel modo dovrebbe usare metodi piuttosto criticabili se non illegali. A titolo sperimentale ho riprovato a entrare nel sito di dagospia per metterlo automaticamente nella cache e ripristinare i suoi cookie, ma il logo di dagospia non è più apparso.

Se succede ancora non mi fermo qui, ma se qualcuno ha idea di come possa essere stato possibile una cosa del genere, me lo dica, grazie!

Venerdì 1 Giugno 2007

Surface di MS Vs Multi-touch di Apple

Stasera (30/05/2007) nel solito sito di news informatiche orientato al mondo Apple, leggo che Microsoft ha presentato Surface, è uno schermo da 30 pollici orizzontale che fa da tavolino e attraverso cui s’interagisce con il PC che lo gestisce. Surface è in grado di riconoscere una fotocamera o un cellulare, e di collegarsi in wireless per caricare o scaricare immagini con un gesto.
È un prodotto innovativo e il piccolo consumatore, per ragioni di costo, potrà disporne solo tra qualche anno, ma fin da ora permetterà la realizzazione d’attività impensabili, l’utilizzo di prodotti informatici da parte di persone senza preparazione, e nuovi modi d’interagire anche nel mondo dei giochi.
Occorre vederlo all’opera per capire se il prodotto è maturo per diventare uno strumento alla portata di tutti o se un giorno, la sua tecnologia, potrà con profitto essere utilizzata per le masse.

Prima ancora di leggere per intero l’articolo su Surface, ho pensato all’iPhone di Apple, la cui vendita al grande pubblico, inizierà negli USA a partire dal 20 Giugno 2007. iPhone che cos’ha di speciale e come è possibile confrontarlo con Surface? La domanda è pertinente perché iPhone è un cellulare ed ha una superficie d’interazione di 3,5 pollici, estremamente piccola rispetto ai 30 di Surface, ma dobbiamo ricordare che proprio le modalità d’interazione e l’assenza di tasti è il terreno di confronto. L’uso di iPhone sarà un’esperienza positiva, non stressante come qualunque altro gadget informatico tascabile. Questa tecnologia chiamata Multi-touch e brevettata sta alla base dell’interazione con la superficie dello schermo, è stata oggetto di studi approfonditi, i menu appaiono contestualmente all’ambiente operativo, sullo schermo di iPhone possono essere utilizzate più dita per comandi semplici di allargamento, riduzione o rotazione di un’immagine, e dai pochi filmati visti in rete, s’intuisce che se un computer potrà essere utilizzato in questo modo così semplice e disarmante, tutti avranno realmente la possibilità d’utilizzare con soddisfazione questa tecnologia da subito.
iPhone è stato presentato in Gennaio 2007 diventando il prodotto più discusso prima che il pubblico possa trovarlo in un negozio, ma è un prodotto maturo e con prezzi abbordabili, altrimenti la Apple non li farebbe costruire a milioni

Sono altresì convinto che Multi-touch di Apple non sarà una tecnologia che si fermerà dentro iPhone, tutti comprendono che un iMac può esserne dotato con maggiore profitto grazie alla potenza del processore. Può essere fatto nell’immediato perché il motore software che tiene sotto controllo l’interfaccia di iPhone, è una versione leggera da 200 Mb di MAC OS X di cui è dotato ogni iMac.

Chiudo questo post con una frase che mi ritroverò a ripetere frequentemente: “Ma la Microsoft, sarà costretta a seguire le orme della Apple?”, sembra di sì, Zune diventerà un cellulare entro l’anno.

Intanto se volete godervi le meraviglie di questa nuova tecnologia, godetevi il video di questo post, realizzato in modo autonomo da alcuni ricercatori.

Mercoledì 16 Maggio 2007

Gates incontra Dio e sceglie l'inferno

Bill Gates muore e Dio, avendolo saputo, incuriosito lo raggiunge al Purgatorio, dove Gates sta aspettando di sapere se finirà all'Inferno o in Paradiso.
- Salve, sono Dio - si presenta - avevo da lungo tempo desiderio di conoscerla, perché sa, noi di sopra, in Paradiso, usiamo tutti il Windows 2000 ma proprio perché non so decidere se la sua "creatura" sia diabolica o paradisiaca, ho deciso di fare una eccezione, di lasciar decidere lei dove vuole passare l'eternità, se all'Inferno o in Paradiso...
- Beh, grazie - fa Bill Gates - allora andiamo a vedere prima l'Inferno!
Scendono le scale fino all'Inferno, aprono il portone, e Bill Gates vede davanti a sé una distesa di sabbia bianchissima, delle splendide ragazze in bikini che giocano a palla in un'acqua cristallina.
- WOW - dice Bill - se questo è l'Inferno, figuriamoci cosa deve essere il Paradiso! Andiamo subito a vederlo!
Dio e Bill Gates emergono dall'Inferno, salgono su fino al Paradiso.
Spalancano il portone, e Gates si trova davanti ad una distesa infinita di nuvolette dove creature angeliche suonano l'arpa.
- Beh, signor Dio, è molto bello anche qui, ma... vuole mettere con l'Inferno? - dice Gates dando di gomito a Dio - Scelgo l'Inferno!
I due si lasciano, e dopo un mesetto Dio è curioso di vedere come si trova Gates all'Inferno.
Scende le scale, apre il portone, e trova Gates incatenato ad una parete di roccia, con molti demoni che lo bruciano e gli scarnificano la schiena.
- Dio, Dio, mi aiuti!!! Cos'è questo? Dov'è finita la sabbia bianca, il mare, quelle bellezze in bikini?!?
- Eh... - fa Dio - quello era lo screen saver!

(dal sito FTP di Andrea Menucci)

Secondo voi chi ha scritto questa barzelletta, ha avuto delle buone esperienze con il Sistema Operativo della Microsoft? Ho la mezza idea che ci voglia suggerire qualcosa ;)

Errore ciclopico di Wind-Infostrada

mailTutti riceviamo email spazzatura, che oramai cancelliamo velocemente o che fa al nostro posto un programma apposito. Spesso vi sarete chiesti come fanno ad avere la nostra email. Se si frequentano delle community dove ad ogni messaggio vi è abbinata la propria email o avete un sito o siete nella lista contatti, allora ci sono molte possibilità che di finire nel mirino degli spammer, coloro che inviano in modo abusivo email ad indirizzi raccolti automaticamente dalla rete. Appurato che la base per spammare è possedere una lista di indirizzi cui spedire messaggi, che cosa ne pensate se a recapitarti ben 43280 indirizzi di email ci pensa il Servizio Clienti Wind-Infostrada-Libero? Avete letto bene, mi hanno inviato una lista lunghissima di indirizzi che comprendeva anche il mio, e mi sento autorizzato a pensare che anche gli altri 43279 utenti abbiano ricevuto la stessa email. Speriamo che tra i destinatari non ci sia uno spammatore cui non parrebbe vero d’avere sotto mano una lista così lunga di email valide e pronte all’uso.

Tre giorni dopo s’accorgono dell’errore e scrivono:

Gentile Cliente,

a causa di un problema tecnico sono state inviate per errore delle e-mail contenenti indirizzi di posta elettronica.
Qualora Lei abbia ricevuto per errore tale comunicazione, La preghiamo di distruggere la copia in suo possesso.

Chiediamo scusa per gli eventuali inconvenienti.

Cordiali Saluti
Servizio Clienti Wind Infostrada

Ricordiamo che qualsiasi forma di riproduzione e utilizzo di informazioni, senza l'esplicito consenso dei legittimi titolari, è vietata ai sensi del Codice della Privacy (D.Lgs del 30 giugno 2003 n. 196).

Ricevete un email dalla Polizia di Stato, che fate?

occhio vigileCon apprensione e mista a un po’ di sospetto osservate il mittente, il soggetto, cliccate e leggete per bene il contenuto.
Fino a qui ci siamo tutti, ma l’italiano scadente e il contenuto, mi fanno capire che si tratta di spammatori che in un qualche modo cercano di farti eseguire un programma. Ero indeciso se avvisare la Polizia Postale, poi leggo le news in rete e non sono l’unico ad averla ricevuta, quello che segue è l’email con l'intestazione espansa, cui ho ovviamente tolto i miei dati:

Subject: Avviso 98361420 - Polizia
From: "Prisco Mazzi / Polizia" <primazzi@poliziadistato.it>
Date: Wed, 16 May 2007 19:34:13 +0900
To: *********@yahoo.it
X-UIDL: ALAKDNkAASnmRkpfnQShfB43iWE
X-Mozilla-Status: 0001
X-Mozilla-Status2: 10000000
X-Apparently-To: *********@yahoo.it via 217.12.10.176; Tue, 15 May 2007 18:34:21 -0700
X-YahooFilteredBulk: 61.109.53.170
X-Originating-IP: [61.109.53.170]
Authentication-Results: mta232.mail.re3.yahoo.com from=poliziadistato.it; domainkeys=neutral (no sig)
Received: from 61.109.53.170 (EHLO 61.109.53.170) (61.109.53.170) by mta232.mail.re3.yahoo.com with SMTP; Tue, 15 May 2007 18:34:21 -0700
Received: from your-22c3f42a9f (your-22c3f42a9f [61.109.53.170]) by your-22c3f42a9f (8.12.8p1/8.12.8) with ESMTP id i06D53E0B3373C for <*********@yahoo.it>; Wed, 16 May 2007 19:34:13 +0900 (envelope-from primazzi@poliziadistato.it)
Reply-To: "Prisco Mazzi / Polizia" <primazzi@poliziadistato.it>
X-Priority: 3 (Normal)
Message-ID: <15662734.20070516103413@poliziadistato.it>
MIME-Version: 1.0
Content-Type: multipart/mixed; boundary="----------58044E5B600E452"

Avviso
Sono capitano della polizia Prisco Mazzi. I rusultati dell'ultima verifica hanno rivelato che
dal Suo computer sono stati visitati i siti che trasgrediscono i diritti d'autore e sono stati
scaricati i file pirati nel formato mp3. Quindi Lei e un complice del reato e puo avere la
responsabilita amministrativa.

Il suo numero nel nostro registro e 00098361420.

Non si puo essere errore, abbiamo confrontato l'ora dell'entrata al sito nel registro del
server e l'ora del Suo collegamento al Suo provider. Come e l'unico fatto, puo sottrarsi
alla punizione se si impegna a non visitare piu i siti illegali e non trasgredire i diritti
d'autore.

Per questo per favore conservate l'archivio (avviso_98361420.zip parola d'accesso: 1605)
allegato alla lettera al Suo computer, desarchiviatelo in una cartella e leggete l'accordo
che si trova dentro.

La vostra parola d'accesso personale per l'archivio: 1605

E obbligatorio.

Grazie per la collaborazione.


avviso_98361420.zip
Content-Type: application/x-zip-compressed
Content-Encoding: base64

Part 1.3
Content-Type: text/plain



Immagino un utente PC con il sistema operativo Windows, immagino anche che grazie ai programmi diffusi per il download di file MP3, almeno qualche volta, spesso molto di più, si colleghi a siti da cui si possono scaricare le canzoni gratuitamente. Immagino anche le sensazioni di alcuni di questi utenti quando leggeranno il messaggio sopra citato, un senso di colpa che può essere cancellato accettando la lettera d’accordo per bonificare la tua posizione, però occorre scompattare il file.zip allegato. Io personalmente non ho mai scaricato canzoni, il mio iTunes ha solo canzoni importate dai CD, ed altra cosa importante, utilizzo un PowerMac G5 con OS X 10.4.9, quanto basta per essere immuni dai virus del mondo Win, quindi scarico l’allegato, lo scompatto introducendo la password e il mio antivirus, comunque aggiornato, interviene con una finestra di alert comunicandomi che il file.exe è infetto da Downloader, che non è in grado di ripararlo ed è in quarantena. Ora invece vediamo alcune informazioni su questo virus e la fine che farebbe un utente PC se si azzarda a scompattare ed eseguire questo programma:

Sistemi operativi minacciati: Windows 2000, Windows 95, Windows 98, Windows Me, Windows NT, Windows XP

Downloader esegue le azioni seguenti:
* Si collega a uno sito Web o FTP specifico creato dal proprio autore e tenta di scaricare nuovi cavalli di Troia, virus, worm, o loro componenti.
* Esegue i file dopo averli scaricati.

Immaginate se questa email viene spedita il giorno 1-Aprile-2007, pensando ad uno scherzo ci cliccano sopra tutti.

Tutte le informazioni sul virus Downloader a questa pagina del sito Symantec Italia

>>> NOTA BENE <<<
Le indagini informatiche le fa la Polizia Postale (tra l’altro già informata su queste email), non la Polizia di Stato, e quest'informazione da sola sbugiarda il mittente.

Venerdì 11 Maggio 2007

NIC.IT gestisce gli IP ma usa il FAX

È dal 26-Marzo-2007 che sto cercando di registrare un dominio, il primo inghippo è occorso per mancanza del CAP, il secondo a causa di un carattere che nel fax non si leggeva bene, ma si può pretendere questo da un fax? Ora mi accingo a spedire l’originale alla sede dell’Authority per il registro dei domini “.it” gestito dal CNR. Al portale puntoinformatico.it rilasciano interviste dove dichiarano tempi medi di registrazione inferiore a sette giorni, in realtà si leggono solo di malcontenti e in quegli uffici del CNR si lavora solo 7 ore al giorno, sabato e domenica, riposo sindacale. In passato c’era anche un comodo servizio via web, di verifica dello status del dominio in registrazione, molto comodo per regolarsi su cosa fare, ora non c’è nulla e occorre aspettare che il CNR invii una motivazione per email al maintainer o provider e che a sua volta, (se si ricorda) ti gira. In questo modo al minimo inghippo i tempi si dilatano all’infinito ed è pure sorto un sito di protesta.

Il CNR, simbolo italiano della ricerca tecnologica, non è in grado di dotarsi di un sistema di registrazione automatizzato come per i domini “.com”, utilizzano ancora il cartaceo (fax od originale) spedito dall’utente, come potremo pretendere dagli uffici pubblici che funzionino meglio? L’unico ad essere efficiente è l’Ufficio delle Entrate (ti pareva), e quello delle PT (guarda caso pure lì maneggiano molti soldini). Per il resto, il costo a carico del cittadino per produrre della documentazione ufficiale è molto più alta e il tempo perso per produrla non torna più indietro. Facciamo l’ipotesi di un qualunque ufficio pubblico dove un impiegato è in grado di servire, sempre per ipotesi 20 persone al giorno, le quali avranno perso come minimo un’ora di lavoro a testa e speso denaro in mezzi di trasporto producendo un danno globale, per mancato reddito, ben maggiore del costo di un solo impiegato statale, infatti, subisce un danno anche l’azienda in cui lavorano.

Internet è in grado di ribaltare la situazione creando degli sportelli online accessibili 24 ore su 24 sfruttando la connettività ad internet esistente nella maggioranza delle famiglie, a costi quasi zero e risposta immediata.

Evviva il CNR ed il suo protocollo, più stabile di un web server Apache.

Martedì 24 Aprile 2007

Ritorno alle origini per i nostri file

Nel mondo IT nulla va all’indietro, anzi, una famosa legge prevede che la velocità dei computer raddoppi ogni 18 mesi. Allora cosa torna alle origini? Vi torna il modo in cui si gestiscono i dati. Mi spiego meglio. Prima dell’era del PC, aperta da Apple nel 1978, vi erano solo i grossi mainframe aziendali cui era dedicato un locale apposito, climatizzato e con l’aria filtrata per preservare le memorie su dischi magnetici rigidi intercambiabili che avevano dimensioni paragonabili a padelle per fare una frittata per 10 persone. Il mainframe era l’unica unità munita di software che raccoglieva dati dalle tastiere dei terminali e restituiva le elaborazioni su schermo. In locale non si eseguiva nessuna elaborazione.

Poi arrivò un oggetto, il PC, con capacità elaborative, munito di un SO seppure ancora in forma grezza, con una memoria di massa su floppy-disk da 5”1/4, uno schermo ai fosfori e una tastiera ad un costo ridicolo rispetto il vecchio mainframe, aveva il vantaggio di poter eseguire con una certa elasticità delle elaborazioni in locale e potenziare la produttività individuale. Questo percorso ha portato in 30 anni il mondo IT a risultati estremi che hanno visto ben presto morire i mainframe per lasciare spazio ai PC o serie di PC aggregati, diversamente chiamati cluster, ma le periferiche ad esso collegate hanno comunque una potenza di calcolo fino a ieri impensabile sia essa una stampante o un PC.

Dieci anni fa una piccola start-up americana forte di un eccezionale algoritmo, ha creato un motore di ricerca intorno al quale ha costruito un sistema che consente oggi all’utente che vi si collega d’usufruire gratuitamente dei programmi più comuni per l’automazione d’ufficio, tutti realizzati con i proventi della pubblicità. Questa società è Google. Il futuro promette a chi non vuole spendere nulla in programmi d’acquistarsi un qualunque device in grado di connettersi a internet e munito di modalità d’input e visualizzazione più o meno evolute secondo che sia mobile o fisso e iniziare a consultare i suoi dati o a produrne altri (e sì, viviamo per produrre file). Rientrato a casa gli stessi dati sono consultabili dal computer fisso.

Oggi dopo tanti anni si è tornati alla centralità dei dati su larga scala, esattamente come quando esistevano solo i mainframe (anche se gestivano reti locali con protocolli diversi), con notevoli vantaggi economici per l’utente il quale potrebbe risparmiare, oltre che su certe caratteristiche del computer, anche sul SO usando Linux o il nuovissimo www.YouOS.com sistema operativo via web gratuito, sviluppato da ricercatori del MIT.

I detrattori di Google, paventano problemi di privacy, Google sa troppe cose di te, dimenticando che la banalissima email per giungere a destinazione è costretta da sempre a passare su computer che non sono gestiti dal mittente o dal destinatario e l’apertura di un account per usufruire di taluni servizi gratuiti funziona con le medesime modalità ed obblighi per ognuna delle parti. Vorrei inoltre citare Google come l’unica società americana che ha rifiutato di fornire dati sulle ricerche effettuate su internet, al presidente Bush a seguito dell’attentato dell’11 settembre, direi che questo è un bel biglietto da visita.

Lunedì 23 Aprile 2007

DoubleClick, dispetti stratosferici o altro?

DoubleClick rappresenta una delle prime società che permetteva ai webmaster con siti ad alto traffico, di guadagnare esponendo banner pubblicitario, il guadagno era di un importo predeterminato per ogni transazione che si concludeva a seguito di un clic di un visitatore su di esso. Era possibile scegliere quale categoria di prodotti era meglio collocare nelle proprie pagine e il gioco era fatto.

Dopo l’arrivo di AdSense (altra forma di guadagno per i webmaster) di Google che sceglie automaticamente il tipo di link in base al contesto della pagina, i risultati sono diventati più soddisfacenti per tutti perché le aziende raggiungono gli utenti più facilmente, i webmaster vedono concretizzarsi qualcosa, Google ottimizza meglio le sue risorse, e lo sponsor ottiene migliori risultati se paragonate ad altre esperienze.

Nonostante le notevoli differenze sul principio di funzionamento di queste due forme di pubblicità, che vede in vantaggio AdSense, di recente Google ha acquisito DoubleClick per 3,1 Mld di dollari, per la serie chi si ferma è perduto la Microsoft entra in gioco con un’offerta molto più allettante di denaro, ma perdono l’affare, il CDA di DoubleClick va verso Mountain perché dice che è più “cool” di Redmond dove la Microsoft di recente sta stagnando. Microsoft ha chiesto all’antitrust d’indagare che non ci sia qualcos’altro sotto. Chiunque valga quella cifra, avrà avuto una visione del futuro che propone l’acquirente e in casa Google deve essere tale da lasciarci gli occhi, sull’altra sponda alla distanza forse c’è un vicolo è cieco, com’è capitato ad altre società acquisite da Microsoft. Intanto fanno indagare, che male non fa. La Microsoft non sa perdere e se può bloccare un avversario per mesi con una mossa che non costa nulla lo fa subito. Perché tanto allarmismo? Google a seguito di quest’accordo, avrebbe l’80% del mercato. Ma la Microsoft non ha oltre il 90% del mercato con il suo SO? E non contenta continua il suo percorso disseminato d’ostacoli e difficoltà per chi deve interfacciarsi con il suo SO. Finora Google non ha impedito a nessuna realtà esistente d’usufruire dei suoi servizi in modo lecito ed ha sempre saputo valorizzare i prodotti delle aziende acquisite. Insomma, non credo d’essere il solo a vedere le cose così, ma gli unici a non volerlo capire sono a Redmond.

Domenica 22 Aprile 2007

Borse a pannelli solari

Energia elettrica mobile. Questa borsetta tecnologica per donne, ha la caratteristica d'essere funzionale da subito e senza doverla opportunamente predisporre come richiedono altri pannelli solari portatili. Al suo interno ogni cellulare o gadget elettronico può ricaricarsi mentre si passeggia. Notare che i manici sono trasparenti per evitare che facciano ombra nei momenti in cui la si posa, ad esempio mentre si sorseggia un caffè o si mangia un gelato in un bar con tavolini all'aperto al mare. (foto da galleria di repubblica.it)

Ma una donna Rosanna Kilfedder cui non manca l'ingegno è andata oltre ed ha utilizzato la tecnologia per aiutare a trovare i propri oggetti all'interno della borsetta di notte, utilizzando, appunto, l'energia solare accumulata nelle batterie per illuminare l'interno, dovesse averne bisogno, anche qui è possibile ricaricare le batterie del cellulare, dell'iPod, fotocamera o videocamera digitale, etc.





Esistono anche soluzioni più tradizionali e professionali in questo sito sunload.de a costi praticabili più da chi ne ha bisogno che per sfizio (da 402,52 a 479,00 €), visto che hanno quasi tutte l'ingombro di una 24 ore.









Se il vostro bisogno di ricaricare iPod raggiunge livelli estremi ecco una soluzione che personalmente sconsiglio.
Un bikini solare per ricaricare l'iPod. Il costume da bagno - messo a punto dall'inventore americano Andrew Schneider - è totalmente ricoperto da alcune pellicole fotovoltaiche in grado di produrre energia. E grazie a un'uscita usb integrata nel costume si può ridare energia il proprio lettore mp3 anche quando si è al mare. Secondo l'inventore, presto arriverà anche una versione per i maschi. (da Repubblica.it)
Maschietti, se avete un'amica che è pazza quanto basta per usare indumenti simili, convincetela a prestarvi un pezzo per ricaricare il cell. sperando che se lo levi.