BLOG di Luciano Testi

Mercoledì 27 Dicembre 2006

Azione d’eroismo?

Era un giorno come altri, sulla solita linea, solita discesa, seduto al posto guida di un bus di linea mentre percorre con facilità la strada, sembra pure di scendere dal seggiolone, oggi pare anche più scomoda del solito fino che un dolore intercostale assorbe la mia attenzione, sarà sia una specie di crampo passeggero, a volte capita anche in altre parti del corpo ma qui non era ancora capitato, non so come evitare che aumenti i miei occhi fissano nel vuoto senza vedere la strada, mi pare di sentire una signora preoccuparsi di come sto, se il mezzo fosse in salita, forse mi appoggio allo schienale e dopo qualche secondo cala d’intensità e mi riprendo, invece eccomi qui con il volante che si avvicina e poi più nulla, anzi apro gli occhi e vedo il barista, quasi quasi gli chiedo se mi ha messo della stricnina nel cappuccino ed ora è qui per chiedermi scusa, c’è caos intorno a me, tutti parlano, piangono pure, devo averla fatta grossa perché il mio bus si è allungato parecchio, no anzi sono due un po’ accorciati, ed io come faccio adesso, spero d’essere il più grave, qualcosa ci ha salvati dal cadere giù dalla scarpata.

Era un giorno come altri, sulla solita linea, solita salita, seduto al posto guida di un bus di linea mentre con il motore in tiro affronta il pezzo di strada più impegnativo, fra un po’, dopo quella curva ci sarà il mio collega di ritorno, speriamo non in curva, no la curva è libera, eccolo là su in cima, sembra allegro stamattina, non dovrebbe andare così. Perdinci ma cos’ha, sta male? Lo vedo piegato in avanti, in un istante capisco che non ha il mezzo sotto controllo e decido subito d’usare il mio bus per fermarlo, più avanti c’è la curva con il burrone nel quale troverebbero la morte, non ho esitazioni è assolutamente necessario pararsi di fronte per fermarlo, non c’è un istante da perdere, urlo ai passeggeri di tenersi forte e stare seduti, appena vedo che non posso sbagliare mira rallento il più possibile il mezzo aspettando con paura l’impatto e tutte le sue conseguenze, sono proprio in prima fila, come gli utenti RAI che hanno pagato il canone, peccato che non sia la RAI a pagare me ma per stare in prima fila altrove, mamma mia spero di non farmela addosso, speriamo al meglio, Angela aspettami non posso fare diversamente ti amo, nemmeno il tempo di pensarlo che un boato interrompe l’attesa e sono immerso di vetri e sento botte da tutte le parti, è finita, è finita, ecco ci siamo fermati, ce l’ho fatta, non ho sbagliato, G.R. stava ancora accasciato sul volante un istante prima dell’impatto, un dolore fortissimo al ginocchio destro mi consiglia di desistere, vedo escoriazioni sulle mani, mi sento stordito guardo intorno i passeggeri parlano concitatamente, qualcuno strilla, tutti sono spaventati e preoccupati, spero capiscano quello che ho fatto.

Improvvisamente nella tua vita hai la necessità di decidere in un istante come comportarsi dopo aver scoperto che c’è una grave emergenza, hai i mezzi per evitare il peggio ma serve un pizzico di follia, serve una decisione non prevista da nessun regolamento, serve un po’ di coraggio, non è possibile evitare danni collaterali, ma d’altronde entrambi i mezzi non facevano 100 km all’ora (avrebbe voluto dire un impatto a 200 km/h), perciò è più facile decidere, sì OK, bisogna farlo, il non farlo metterebbe in bilancio conseguenze ben più gravi per le vite dei passeggeri di quel bus, nelle tue mani un potere enorme, posso salvarli e lo farò. A fatti conclusi, e anche se non tutti i passeggeri hanno capito, ho fatto loro del bene e presto le botte spariranno ma rimarrà qualcosa di bello dentro di me e solo la luce dei miei occhi saprà raccontare più delle mie parole.

E’ opportuno ricordare che per aumentare la sicurezza degli automobilisti e a maggior ragione dei conducenti di mezzi pubblici, esistono sistemi di sicurezza per il guidatore (ne ho parlato QUI), in grado di prevenire le conseguenze di casi come questo, se tutti i bus di linea ne fossero forniti, il conducente del secondo bus non avrebbe avuto bisogno d’esporsi, e poi non è detto che in situazioni simili ci sia sempre qualcuno che ti faccia da paracadute. Secondo me potrebbe essere un'idea per renderne obbligatorio l'uso su mezzi pubblici.

Foto ANSA.

P.S. Il fatto è realmente accaduto a Napoli il 7/12/06 e la ricostruzione è totalmente personale, e voglio credere che sotto l’albero di Natale i familiari dell'autista del bus in salita lo guardino come un eroe buono.

Domenica 10 Dicembre 2006

Lamborghini per la Polizia

Lo scorso anno al MotorShow, nello stand della Polizia, era presente una Lamborghini Gallardo. La vettura, donata dalla Casa di Sant’Agata Bolognese, sarà utilizzata dalla Polizia stradale sull'autostrada Salerno-Reggio Calabria anche a scopo sanitario. Ha un motore da 5 litri, 500 CV e 310 Km/h, quattro ruote motrici e gomme speciali la rendono utilizzabile anche in condizioni disagiate. Quello che trovo strano, è che vengano a fare un servizio su questa dotazione della nostra Polizia di Stato dall'Australia con tanto di video (vedi sotto) e non trovi un video fatto da noi italiani.

Quest'anno allo stand della Polizia c'è il rottame di un'auto incidentata al fine d'educare la gente ad una guida più sicura.

Venerdì 8 Dicembre 2006

Al MotorShow 2006 - 2045 MEDUSA

Dal titolo sembrerebbe il nome in codice di un progetto, molto futuristico visto che all’anno 2045 mancano 39 anni e se penso agli sviluppi che ci sono stati nei precedenti 39 non oso pensare quali implementazioni potranno derivare da nuove scoperte in campo scientifico, ma penso che la legge della gravità potrà essere sconfitta verso il 3045, così non la pensa un certo Tibor Juhasz, con il suo progetto MEDUSA 2045 (vedi foto e disegni) crede d’essere sulla buona strada e andando nel suo sito, vedrete un modello d’auto la - Audi Calamaro | Flying Car 2100 - il cui nome dice tutto, no? L’anno l’avete visto? Nel 2100 non si andrà più dal gommista, ma in compenso se soffri per la decompressione in quota si andrà dall’otorino.

A parte le battute, un talento così, perché la FIAT non se lo piglia per qualche decennio? Lo incarichiamo di uno o due progetti e poi via a lavorare per la concorrenza?