BLOG di Luciano Testi

Domenica 21 Marzo 2010

No liste elettorali? Allora risparmiamo!

Validazione votoTrovarsi all’estero e sentire ridere sulla politica italiana a causa d’episodi che rasentano il paradossale, c’è da vergognarsi, ci deridono, e con ragione, purtroppo in questo modo diventiamo il paese di bengodi, con un peso politico non adeguato alla nostra storia.
Questo è uno solo dei tanti episodi all’italiana, dove spesso politico è sinonimo di intrallazamenti, la politica usa toni accesi e distruttivi. E’ raro trovare chi è veramente interessato all’Italia, e se c’è fanno in modo che non “disturbi”.
L’ultima polemica che è montata oltre misura, riguarda le liste elettorali regionali 2010 e la sinistra, pardon il centro-sinistra ha pensato bene di cogliere l’occasione per godersi lo spettacolo, tipo Pierino che guarda dal buco della serratura, lasciando al centro-destra la sola possibilità degli appelli per l’ammissione delle proprie liste.
Si prefigura una vittoria a tavolino del centro sinistra in regioni chiave della politica italiana, sarebbe come se in una corsa di F1 tra ferrari e Mercedes, quest’ultima fosse esclusa per una formalità d’iscrizione del suo pilota, secondo voi la gara ha senso senza l’avversario? NO! Allora la Ferrari dovrebbe chiedere che l’avversario sia ammesso al fine di mostrare il suo reale valore sul campo, e farlo in tempo utile perché tutto si possa svolgere con regolarità.
Invece no, il centro-sinistra ha sfruttato la situazione come un Pierino che ruba la merenda, e all’estero fanno bene a usare la politica italiana nelle loro barzallette. Il centro-sinistra ha perso un’occasione per essere un’opposizione di valore con cui è possibile discutere di politica.

Visto che la situazione volge oramai al peggio, nel senso che è quasi certo che le lliste del maggior partito nazionale non saranno presenti in alcune regioni, allora che senso ha fare le votazioni, date la vittoria a tavolino alla sinistra la quale dovrà rinunciare ad ogni rimborso elettorale evitando ogni altra spesa per organizzare le votazioni nelle suddette regioni, idem se è stata la sinistra a presentare liste formalmente non corrette.

In poche parole, se Pierino vuol fregare la merenda, che prenda anche la purga.
Mi sembra giusto, e voi che ne dite?

Martedì 2 Giugno 2009

Tocca a NOI

A volte un canale televisivo dedito alla musica, quindi, principalmente ai giovani, offre spunti di riflessione interessanti su temi d’interesse comune molto importanti, è il caso del video pubblicato a questo link, a favore della popolazione della Birmania alluvionata o dello spot registrato il 28-Dic-2008 e pubblicato in fondo al post, per avvicinare i giovani alla politica dando voce ai loro problemi. Chi meglio di un programma musicale può avvicinare una certa fascia d'utenza che si suppone (il condizionale è d'obbligo), stia lontana dalla politica perché non si sentono rappresentati? E' impossibile aspettarsi che lo faccia un politico perché non otterrebbe materiale genuino, ma solo orientato o proveniente da una fascia giovanile diversa da quella cui si rivolge l'appello di MTV, che vorrei pensare ancora non politicizzata (nel senso di correntista).

Nel mio piccolo la speranza, è di portare qualche giovane in più a fare la sua scelta responsabile, durante le imminenti votazioni per il parlamento europeo e per le cariche locali, basta non pensare per 10 minuti al divertimento per costruire il tuo futuro, poco importa se non andrà come speri, perché non fare nulla è molto peggio.

Il sindaco di Modena, ospite fisso a TRC2, è abuso?

TRC2 è un’emittente televisiva locale, (Tele Radio Città) che settimanalmente ospita il primo cittadino per farlo parlare del più e del meno su Modena.Si tratta sicuramente di una buona iniziativa, perché oltre la stampa dei giornali locali, anche tramite la TV il cittadino può sapere cosa si fa o farà a Modena e dintorni. Ho però avuto l’impressione, dopo aver visto una sola puntata, che manchi un dibattito, spesso guardando ti chiedi che cosa avrebbe da dire la controparte, perché viene tirata in ballo in ogni argomento, e dopo due o tre volte mi sono chiesto perché non ci sono rappresentanti politici di destra, visto che il Dott. Pighi (sindaco di Modena) coglie ogni occasione per fare campagna elettorale gratis, facendo finta di fare la vittima.

1. Si parte con la ceramica IRIS, che lascia a casa 600 dipendenti, e qui dove le cose vanno bene è merito suo quelle che vanno male è colpa del governo.
2. Per la sicurezza, Pighi dà la colpa alla destra che dice che non c’è bisogno di nuovi agenti, io ricordo invece che la Polizia Urbana ben più ricca e attrezzata grazie alle Multe con i controlli elettronici della velocità, si sono rifiutati di fare turni di notte per sorvegliare meglio la città, in pratica non si sentono dei poliziotti, ma impiegati cui piace non dover fare nessun sacrificio per la propria città con un centro storico da cui fuggono negozi e residenti e dove sempre più numerosi sono i casi di microcriminalità. Non mi risulta che a Mantova dove è stato eletto un sindaco donna del centro sinistra ci sia la stessa situazione. Non dimentichiamo come è stata gestita la sicurezza al quartiere Braida a Sassuolo, dove avveniva ogni sorta di reato, una singola pattuglia per difendere la popria incolumità non poteva nemmeno fermarsi, come è stata risolta? Per saperlo leggetevi questo post scritto lo scorso anno.
3. Lo stesso dicasi per il progetto di due interventi urbanistici che avrebbero dato a Modena una svolta in campo culturale, mai appoggiati al 100% per timore di fare errori.
4. Infine arriva una domanda che chiosa quanto sospettato, l’intervistatrice ovviamente di parte, consente al sindaco Pighi di replicare su come i suoi colleghi della bassa (una decina di comuni a nord di Modena) possono adoperarsi per radicare bene il PD.

In conclusione, non ho sentito molto di quello che il sindaco ha fatto, ma di quello che pensa su quello che fanno gli altri, sì. E’ campagna elettorale in piena regola con la complicità di TRC2 che ha organizzato il tutto, senza prevedere un adeguato dibattito con l’opposizione.

Cercando su google con la parola chiave “Giorgio Pighi”, si scopre che il suddetto si è fatto cancellare per tre volte dal 2006, l’ultima il 22-Mag-2009, una pagina su wikipedia con il suo nome e cognome, in quanto unico redattore (sembra) di se stesso, e/o per mancanza di rispetto del regolamento.

Domenica 3 Maggio 2009

Terremoto in Abruzzo e castelli di sabbia

Siamo il paese dell’arte, e di certo non ci fa onore vedere arrivare contributi dall’estero perché non sappiamo gestire la nostra incolumità e beni. Gli aiuti vanno sempre bene, da qualunque parte arrivino, purché non ci mettiamo a litigare in casa su come usarli.

Di quello che è successo dopo il terremoto in Abruzzo, non mi sono piaciute tre cose.

1) Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, si è scagliato contro "quegli imbecilli che si divertono a diffondere notizie false", chiedendo una punizione esemplare, peccato che lo abbia detto dopo il terremoto devastante le cui immagini hanno fatto il giro del mondo mostrando case distrutte ovunque. Di certo con quest’affermazione Bertolaso non eccelle in tatto e tanto meno in intelligenza, visto che dei medesimi scienziati ha bisogno costante per la sua attività.

2) Il trasferimento del G8 all’Aquila per me equivale ad una richiesta di puntare l’attenzione su un evento triste che normalmente proviene come pressing dai media, dalla controparte politica, dalla popolazione colpita in primis. Ottimi i ritorni economici come extra finanziamenti istantanei per la ricostruzione per rendere possibile un vertice così importante in un luogo attualmente tra i più disagiati e agli inizi di una ricostruzione. Peccato che le stesse risorse economiche messe a disposizione, potrebbero servire per ricostruire prima le case per la popolazione, piuttosto che pensare d’ospitare il G8. Un’ulteriore riflessione m’impone di pensare che forse buona parte degli abruzzesi non sono d’accordo di lavorare per gli altri, prima che per se stessi. Butta caso se quando si riunisce il G8 si ripete il terremoto e ammazza i vertici politici in riunione?

3) L’ultima osservazione riguarda i criteri costruttivi delle case, esportiamo eccellenze nei più svariati campi della scienza e non siamo capaci di farci le case che stanno su. Qualcuno penserà che ci meritiamo quello che ci capita. Mettere in galera i responsabili non serve a nulla, occorre impedire loro di praticare per sempre attività a rischio, sequestrare i loro beni e metterli a disposizione di quelli che hanno subito i danni sarebbe l’unica e peggiore condanna che potrebbero subire.

Domenica 15 Febbraio 2009

Tempo di crisi (auto vs treno, proposta)

Da qualche mese è tempo di crisi, in Italia la gente riempie le strade con automobili, SUV, ed ogni altro bolide purché sia alla moda, purtroppo quest’abitudine s’incrocia con il vizio di bere e non si contano in qualunque stagione, gli incidenti, con tanto di feriti e morti.
E’ tempo di crisi e i treni che notoriamente costano meno dell’auto, si stanno riorganizzando, ma potendo avere tariffe agevolate, saremmo mai disponibili ad accettare di salirvi se superaffollati come in questo video realizzato in Giappone il 13-Apr-2008?

Anche se accettassimo, mancherebbe sempre il personale in quantità adeguata per “aiutare” le persone a salire e garantire un tempo di sosta inferiore ai due minuti, la durata del video, perciò i treni sarebbero in ritardo di continuo, la gente non sfrutterebbe i mezzi pubblici realizzati con l’aiuto del contribuente che alla fine usa l’auto supertassata, con cui fa incidenti che gravano ulteriormente sulla società, e così si aumentano le spese per rendere sicure le strade, ritornando in un circolo vizioso.
Fare una campagna pubblicitaria per spingere le persone ad usare il treno è utile, ma secondo me manca ancora qualcosa.
Perciò lancio un’idea, lo stato, anzi le FS dovrebbero proporre a tutti coloro che non sono proprietari d’auto a combustione termica, delle agevolazioni consistenti per accedere ai servizi di trasporto su rotaia, ma lo potrebbero fare anche i comuni con i tram e gli autobus.
I vantaggi sarebbero notevoli per la società e pure per il contribuente, che non si vedrebbe penalizzato se acquista un’auto elettrica o funzionante con energia alternativa e l’industria automobilistica, finalmente riverserebbe le proprie risorse sull’elettrico e sarebbe ora.
In ogni caso a tariffe scontate, la spunterebbe il treno, ne sono sicuro, e ci sarebbero anche i fondi per fare programmi di manutenzione seri.

Venerdì 3 Ottobre 2008

Annozero, Santoro parla di silenzio stampa. FALSO.

Giovedì sera verso le 22:50 cambiando canale vedo per pochi minuti ANNOZERO condotto da Santoro, la puntata sembrava dedicata al razzismo presunto o vero esistente in Italia, stava parlando il nero pestato a Parma, del quale era in studio anche il padre. Quel ragazzo pur non parlando un perfetto italiano, sa quello che dice, è intelligente e asseconda alla perfezione l’intento “giornalistico” del conduttore.
Ma non sono qui per discutere di fatti di cronaca di cui si sa solo quello che dice il ragazzo nero, cioè Emmanuel Bonsu Foster, quando ad un certo punto uno degli ospiti chiede a Santoro perché in studio non c’era anche il sindaco di Parma e con mia sorpresa in risposta ottiene: “Loro hanno il silenzio stampa”, l’ospite insiste chiedendo se ha provato a chiamarli ma Gad Lerner interviene con una provocazione.

Si da il caso che la mattina dello stesso giorno ascoltando Radio24 ho sentito parlare un assessore del comune di Parma molto informato sulla vicenda “del pestaggio al nero” e grazie a lui ho saputo quello che nessuno diceva, cioè che tre dei presunti picchiatori sono finiti all’ospedale ed uno ha una prognosi di 20 giorni mentre il pestato era presente ad Annozero con il solo occhio sinistro un po’ tumefatto. Di certo quando i Vigili si sono presentati, non gli hanno teso la mano dicendo “piacere noi siamo clandestini”.

Comunque Emmanuel Bonsu Foster e padre in studio indossavano vestiti che per le mie tasche sono cari, e Santoro è un falso quando dichiara che a Parma hanno il silenzio stampa e dovrebbero impedirgli di sfruttare la TV pubblica per fare tendenza, che lo faccia a sue spese.

Venerdì 26 Settembre 2008

Ci stanno rubando 0,27 Euro/Litro di carburante

Non è che ci si appassiona troppo, c’è già chi lo fa tenendo il coltello dalla parte del manico, ma purtroppo è la verità, attualmente la media del prezzo del gasolio al litro è superiore di 0,289 Euro rispetto a quando il prezzo del barile valeva quanto oggi prima che giungesse oltre i 140$.

Sono due settimane che il prezzo del petrolio a barile è sceso sotto i 100 $ ma il prezzo del carburante non ha seguito la stessa regola, ed è ancora ampiamente sopra a quello che valeva all’inizio di marzo di quest’anno quando il barile era quotato agli stessi prezzi d’oggi.

Ci stanno rubando 0,27 Euro/litro di gasolio per 40 litri, circa un pieno di un’utilitaria, corrispondono a ben 10, 80 Euro, non è una bazzecola, ma nessuna protesta.
Perché?
Dobbiamo essere contenti che sia calato quel po’ e dobbiamo stare zitti?

Quanti sono i balzelli di questo genere che l'utente finale ha subito in questi ultimi 30 anni? Perché il governo (di che colore non importa) ritiene opportuno fare proclami solo quando aumenta il prezzo del barile, ma nulla quando cala senza adeguati riscontri alle pompe? Perché ogni governo dovendo fare continuamente i conti con dei bilanci disastrosi, ha bisogno di quei 0,27 Euro/litro moltiplicati per parecchi milioni di litri fanno arrivare alle casse della Tesoreria di Stato denaro in modo mascherato, soldi che entrano senza farsi criticare con dei D.L. fanno sempre comodo ai politici.

prezzo barile
prezzo carburanti

Venerdì 22 Agosto 2008

Inversione di tendenza nel prezzo dei carburanti

Negli ultimi due mesi il prezzo del carburante si è dapprima stabilizzato e nellultimo mese ha iniziato la discesa, poche ore fa ho fatto il pieno di diesel al prezzo di 1,389 Euro/litro contro il prezzo Nazionale consigliato di 1,450 Euro/litro.
Non ho cercato un distributore con prezzi particolari, è sempre lo stesso (non quello del CONAD che per me è fuori mano), qui agli inizi di luglio pagavo il diesel 1,505 Euro/litro, oggi un pieno di 40 litri, costa 4,64 Euro di meno.
Questo calo ha ripristinato una leggera differenza tra il gasolio e la benzina che ora mediamente ha un prezzo consigliato di 1,472 Euro/litro, ma è solo una magra consolazione perché lo scorso anno nello stesso giorno i prezzi consigliati erano:
∑ benzina senza piombo 1,317 Euro/litro
∑ diesel 1,192 Euro/litro.

Il prezzo del petrolio al barile è calato, insieme ai metalli per l’industria e del carburante alle pompe, ci sarebbero state proteste epocali se non ci fossero stati ritocchi al ribasso. Una delle ragioni di questi ribassi, sta nello spauracchio della recessione che molti vedono dietro l’angolo, ciononostante in agosto non manca il solito ritornello di avvisi che entro Natale 2008 ogni famiglia si troverà a spendere circa 600 Euro in più.
Allora non capisco una cosa, se il prezzo del petrolio cala, cala anche il costo dell’energia, quindi della bolletta e tanti altri servizi, perché dicono che non è così?
Preparano altre tasse?

Non possono essere più chiari quando parlano dei soldi delle nostre tasche?

Giovedì 21 Agosto 2008

In Italia la giustizia è efficace

pappagalloIl tribunale di Chiavari ha condannato un quarantenne al quale un vicino di casa, che doveva farsi ricoverare in ospedale, aveva affidato due pappagalli. Al termine del ricovero, un pappagallo lo ha trovato morto e l’altro in cattive condizioni, ha quindi fatto intervenire la giustizia.
Il quarantenne dovrà farsi ben quattro mesi di carcere per un pennuto, ma faceva così fatica farlo bere e mangiare?

Teoricamente se la giustizia ha tempo per cose di questo genere, si suppone che gliene avanzi, ma se uno straniero vede che i tempi medi per le cause sono intorno agli 8 o 10 anni, si chiederà se questa era una delle più importanti tra quelle che c’erano in attesa.
Ma andare da un giudice di pace per cose di questo genere, non è meglio?

In Italia chi commette un omicidio potrebbe uscire dal carcere in breve tempo, mentre la giustizia è inflessibile contro chi lascia morire un pappagallo.

Se mai in futuro mi sarà affidato un pappagallo, lo rifiuto per paura che si ammali e mi si accusi di non averlo accudito.

Compensi dei medagliati olimpici

La tabella che segue indica il premio per la conquista di una medaglia olimpica in ogni nazione, e l’Italia è quella che paga di più con 140.000 Euro per un oro, superando abbondantemente la Russia, seconda in classifica che paga l’oro 100.000 Euro.
A questo punto verrebbe spontanea una domanda, ma perché l’Italia ha così poche medaglie se i premi sono così alti? Gli atleti dovrebbero spuntare come i funghi, ma purtroppo in Italia non ci sono i campus, come in altre nazioni, dedicati alla vita sportiva, perciò per allenarsi c’è da fare qualche sacrificio in più.
I premi immagino siano elargiti dal CONI che a sua volta ha una copertura garantita sia dalla precedente finanziaria che da quella del governo attuale, il quale ha stabilito (come scrive Gabriele Mastellarini per “Il Mondo”), che il CONI dal 2009 al 2011 riceverà un miliardo e 350 milioni di Euro, ma il solo presidente Giovanni Petrucci (in foto), percepisce annualmente 447.000 Euro.

Petrucci è proprio uno di quelli che fa il presidente per sport!!! ;)

Come si fa a finanziare la ricerca di nuovi campioni se i dirigenti portano via così tanti soldi?
E nonostante i premi per le medaglie siano i più alti, se chiedono che siano esenti da tasse come si fa a dire di no? D’altronde una medaglia è una una-tantum ogni quattro anni se ti va bene, ne avrebbero più diritto del presidente che ogni anno percepisce l’equivalente di 3 medaglie d’oro e una mezza di bronzo. Spesso però gli atleti che tornano vincitori dalle olimpiadi hanno anche dei gettoni di presenza e compensi per fare da testimonial, anche se non tutti avranno la stessa fortuna.

Martedì 12 Agosto 2008

Notizie di rilievo (Incidenti Vs Guerra)

Questa mattina (Lun-11-Ago-2008), mi aspettavo che i quotidiani si concentrassero sulla notizia della guerra in Georgia, ma Il Resto Del Carlino, l’ha collocata in sesta pagina.
In prima pagina è presente il pur grave incidente avvenuto sull’autostrada A4 tra Venezia e Trieste, dove a causa di un camionista polacco sono morte sette persone. Non era l’unico incidente grave, altri ne sono avvenuti nel fine settimana, per un totale di 43 morti.

Invece, una guerra iniziata poche ore dopo l’inizio delle olimpiadi e la cui concomitanza è voluta, che fa più di 1500 morti e più di 30.000 sfollati in 48 ore, non meritava la prima pagina, nemmeno facendo finta (con cinismo), di non sapere che in quel paese passano importanti oleodotti, come se all’Italia ciò non riguardasse, anzi l’energia qui da noi è gratuita.
Ecco come lavorano i giornalisti italiani, pensano a scrivere quello che secondo loro interessa di più, in questo caso la guerra non è la notizia più importante.
Oltretutto lo Stato finanzia le testate giornalistiche secondo le copie stampate, allora sospetto che l’andazzo dipenda anche da come la pensa il governo, che ovviamente ha difficoltà a stare da una sola parte, infatti, l’unica via d’uscita è la diplomazia o tramite il G8 e l’UE, azione intrapresa subito da Berlusconi.

Però il trafiletto che dice che il petrolio è già aumentato lo scrivono, tanto, come si fa a sbagliare, anche se non ci sono fonti ufficiali, è logico, invece, poche ore fa in TV dicevano che nonostante la guerra in Georgia il greggio continua la sua lenta discesa.
Deduco che per i giornalisti italiani, dovremmo interessarci alla guerra solo se il carburante aumenta, anzi, no, la notizia dell’aumento appare inventata (troppo poche le ore per stabilire l’andamento del greggio), quindi, provocano.

Sarò stato eccessivo, ma non ci sono giustificazioni per mettere quanto accade in Georgia in sesta pagina, e i russi hanno scelto bene le loro date, infatti, attenuano parecchio il danno politico e con le Olimpiadi avviate, per noi è più importante seguire il medagliere, e loro lo sapevano.

Mercoledì 30 Luglio 2008

Professionalità

Steve JobsJoe Nocera, editorialista del New York Time, ha intervistato l’amico Jobs, Ceo della Apple, in merito alla sua salute perché nel corso dell’ultima apparizione pubblica era molto dimagrito, e ciò aveva influito negativamente sul valore delle azioni AAPL.
Nocera dice che Jobs è in cura per un vecchio problema sotto controllo, il dimagrimento è solo una conseguenza e che non vi sono pericoli per la sua vita.
I cronisti italiani che riportano la notizia, hanno pure scritto, che Nocera non racconta dettagli sull'intervista a Jobs, per segreto professionale.
Questo è il punto che mi preme evidenziare, appena ho letto quanto sopra, l’ho subito associato ai giornalisti italiani, che dimentichi dell’etica professionale e in virtù del diritto di cronaca riporterebbero anche la terapia, bevande sorseggiate, auto usata, etc, ed ogni altra informazione per la maggiore, inutile.

Domenica 6 Luglio 2008

EURO2008 - Finalmente sono finiti

La nostra nazionale ha avuto un avvio dubbioso, un seguito speranzoso poi la bocciatura contro la vincitrice della coppa UEFA.

Finalmente perché i soldi che incassano certi giocatori sono immeritati per mille motivi, ma come in una specie di flash, mi è venuto in mente che agli ultimi mondiali Prodi è stato ospite in tribuna durante la semifinale della nostra nazionale, senza trasporto e con un finto entusiasmo.

Notavo come per un’occasione simile, che un Berlusconi molto coinvolto nelle vicissitudini calcistiche, non è andato ad assistere a nessuna partita della nazionale e ha continuato a lavorare rispettando il mandato di premier.

Questa piccola differenza di comportamento è forse significativa ed è di buon auspicio per il nostro futuro?

Privacy all’italiana (il buco della serratura)

In Italia la Legge sulla privacy è nata nel 1996 e poi rivista nel 2004, tutte le aziende sono tenute ad obblighi burocratici che diligentemente rispettano facendoti spuntare caselle e fare doppie firme, non si pagano tasse, ma si evitano sanzioni in caso di controlli, e questo solo per l’indirizzo di persone o società, per evitare lo sfruttamento intensivo di data base per altri scopi senza il nostro consenso, ma sono sempre dati.

Ora immaginiamo che A telefoni a B e che C intercetti la comunicazione per ordine dell’autorità giudiziaria, si tratta ovviamente di indagini che dovrebbero rimanere riservate fino al processo, non rese pubbliche, ma qui arriva l’anomalia italiana. Quando le intercettazioni riguardano un personaggio noto, prima o dopo grazie ad una gola profonda, i giornali riportano fedelmente la trascrizione delle intercettazioni e per colpa di un indagato A, si vengono a sapere i fatti di B che non c’entra nulla e che avrebbe ogni diritto alla privacy a riguardo le sue abitudini sociali o salute.

È evidente a chiunque che le intercettazioni telefoniche sono ben più delicate rispetto una Legge sulla privacy, ma ciononostante le fughe di notizie sono talmente diffuse da non credere che siano casuali.
Ad esempio, se si vuol colpire il premier basterebbe pubblicare solo le intercettazioni che lo riguardano, ma finirebbero per essere un caso isolato che prima di tutto colpirebbe chi parla e chi pubblica, allora si crea lo strumento, fughe diffuse di notizie e quando serve all’opposizione in mezzo ci finisce il politico preso di mira.

Ogni fazione politica ama così tanto avere la possibilità di colpire l’avversario, che pur di poterlo fare, evita accuratamente di proporre una Legge che impedisca il processo pubblico degli indagati.

Gli italiani amano così tanto il gossip che forse la nostra è la nazione con la più alta densità di riviste dedicate, come un improvvido Pierino che guarda dal buco della serratura, e giornalisti ed editori così concentrati a non perdere quote di mercato che oramai se non si ha l’ultima intercettazione non si vende più, allora accontentano volentieri il loro pubblico (pur sapendo che non è ne perfettamente legale e ne etico), voglioso di puntare il dito.

Mercoledì 2 Luglio 2008

Impronte digitali

Mi ha sorpreso che l’organo di stampa Famiglia Cristiana, abbia dichiarato razzista la “pratica” di rilevare le impronte digitali ai bambini ROM.

Io invece, mi sorprendo che in un paese “civile” ci siano ancora delle persone senza identità, come animali allo stato libero.

Per assurdo, nella società civile è più importante la targhetta identificativa per il proprio cane.

Concordo con l’iniziativa d’identificare tutte le persone prive di documenti d’identità con le impronte digitali, soprattutto se permette di monitorare chi commette reati.

Chiunque sia privo di documento d’identità o non in grado di farsi identificare, se commette un reato, deve passare in giudizio e finire in carcere come tutti gli altri, anche se la Legge italiana non lo permette.