BLOG di Luciano Testi

Giovedì 18 Gennaio 2007

Vicenza, non ci opponiamo

Mi fa sorridere l’espressione utilizzata per spiegare che a Vicenza la base militare USA, ma anche base per operazioni NATO, farà il raddoppio come concordato dal precedente governo Berlusconi. Il Premier Romano Prodi ha detto: “Non ci opporremo all’ampliamento”. Penso che in una dichiarazione ufficiale ci si possa lasciare alle spalle un’affermazione da cui emergono le beghe interne, dire: “Abbiamo deciso ci confermare l’ampliamento della base USA.” era già meglio, quantomeno si poteva solo supporre che per un attimo è stata ridiscussa perché viene chiesto ad un governo diverso di confermare un impegno. Invece se ne viene fuori con un’espressione che sembra dica di sì a malincuore, come se fosse dispiaciuto di non aver potuto disfare anche questo tassello del governo precedente, un tassello di politica estera che sommato all’Iraq, al Libano e alla Somalia, rende le relazioni con alcuni paesi (alleati) più difficili senza guadagnare nulla dall’altra parte che possiamo usare per aumentare il nostro peso nei confronti della NATO e nemmeno dell’ONU. Una frase, quella di Prodi, arrivata tardi per le esigenze diplomatiche a conferma del suo scarso potere, una linea di condotta decisamente politicizzata e sempre più condizionata dal peso di un confronto con il governo precedente. L’apice (negativo) di questa discussione intestina dell’Italia su Vicenza, credo sia rappresentata da una dichiarazione di D’Alema, attuale Ministro degli esteri: “Se gli USA se ne vanno da Vicenza i 1200 lavoratori italiani che perdono il posto lo ritroveranno altrove, tanto il Veneto è ricco e prospero.”, inoltre ha lasciato l’Ambasciatore americano in visita a Vicenza senza scorta adeguata e ne sono nati anche dei tafferugli, questa è la summa del pensiero ed interesse D’Alemiano sul raddoppio della base. Penso che l’ospitalità e la sicurezza siano dei fondamenti per un paese civile e D’Alema è il nostro Ministro degli Esteri!

Domenica 14 Gennaio 2007

Strage Ustica, nel 2010 la verità?

È di questi giorni un’altra di quelle notizie che sanno tanto di faccende all’italiana. Inizia con un aereo di linea il DC9I-Tigi dell’Itavia che vola a lungo nel bel mezzo di uno scenario che di pacifico aveva ben poco, aerei non identificati di tipo militare giocavano alla guerra ma colpendosi con missili veri. Il nemico, se c’era ha adottato delle contromisure elettroniche e il missile ha colpito l’aereo di linea o forse lo ha usato come scudo, subito dopo senza altre presenze a disturbare l’azione, il nemico viene colpito, batte la ritirata ma l’aereo precipita nella Sila in Calabria dove sarà ritrovato dopo svariati giorni. Sull’aereo civile c’erano 81 passeggeri, tutti deceduti, i familiari non hanno mai ricevuto nessun risarcimento, è svanita l’ultima possibilità dopo che il reato di depistaggio è stato derubricato, è un reato solo se commesso con azione violenta. Negli anni a seguire chi doveva essere ascoltato perché sapeva qualcosa o è morto suicida oppure ha avuto un brutto incidente. Al processo è stato portato qualcuno solo per il risarcimento, ma i colpevoli non si sa chi siano.

Però non è ancora arrivato il 28-06-2010, quando, dopo 30 anni negli USA possono rendere pubblici gli atti e i segreti celati e custoditi nell’Archivio Nazionale di Sicurezza. Bene, quando sapremo la verità da tutti immaginata, vedi anche la mia opinione nella ricostruzione fatta all’inizio, cosa facciamo?
Questo sito http://www.stragi80.it/ è dedicato alle stragi di Ustica e Bologna avvenute entrambe nell'estate del 1980.

Dove si trova il corpo di Saddam Hussein?

Questi video sono stati esaminati attentamente, le deduzioni che fanno sono plausibili, non sembrano forzate, il cappio era apparso anche a me eccessivamente grosso per impiccare una persona, solitamente si usa una corda molto più sottile in grado di adattarsi al collo del condannato, poi si libera da capelli e dal collo della camicia tagliandoli, invece aggiungono una specie di sciarpa nera di protezione. Saddam Hussein sarà riuscito a vendere la pelle agli americani per non raccontare quello che sa?



Prodi e le tasse

Vi ricordate le ultime parole famose dell'attuale premier Romano Prodi, prima della discussa vittoria della sinistra? Eccole in questi 30 secondi di video. Mi chiedo perché Beppe Grillo quando lo ha incontrato non gli ha fatto vedere questi pochi secondi di video.
Secondo me a telecamere spente hanno preso accordi per andare a mangiare tortellini alla panna! E sì, è un piatto bolognese, come le origini del premier, se invece avesse mangiato un piatto con il pesto alla genovese come lo è Beppe Grillo, ci sarebbero state speranze, ma da Luglio-2006 non solo sono sparite, ma è una certezza che ogni italiano vorrebbe fare una bella purgata, metaforica s'intende, ma se sta anche seduto in quel posto qualche secondo di più, non farà danni altrove.

Martedì 2 Gennaio 2007

Conti 2006 a posto, lo dice anche Padoa-Schioppa

C’è già una conferma, il saldo di fine 2006 dei conti pubblici è molto migliore di quello che si pensava in primavera, e a dirlo è proprio il Ministro Padoa-Schioppa che finalmente riconosce a Tremonti il lavoro fatto. Padoa-Schioppa, artefice e coautore di una finanziaria pesantissima come da molti anni non se ne vedevano più, d’importo finale più alta di quei 15 miliardi di euro dichiarati, con tasse che non avrebbero dovuto far pagare perché così avevano promesso in campagna elettorale. In un anno hanno accumulato numerosi passi indietro su ogni argomento che hanno toccato. Ora la domanda è lecita, dove andranno a finire i 25 miliardi di euro in più della finanziaria “Prodi”? Perché governare cercando di dimostrare che nella legislatura precedente era stato fatto tutto male? Perché dimostrare che politicamente sei vantaggioso facendosi smentire su ‘n’ punti da fatti incontestabili, strumentalizzati per non dare merito all’avversario politico? Perché le grandi opere pubbliche sono ferme? Finiremo la TAV quando sarà una tecnologia antiquata?

In italia chi è al governo e all’opposizione, sono come due cuochi in una cucina, uno tiene la pentola, l’altro non vuole metterci la minestra da cuocere e gli italiani non possono mangiarla. In un ristorante se succede una cosa di questo genere, irrispettosa nei confronti dei clienti che aspettano, il cuoco responsabile sarebbe sanzionato immediatamente, non può dire che la pentola è sbagliata! Altrimenti andiamo lì e gli collaudiamo l’acustica della pentola in testa.