BLOG di Luciano Testi

Martedì 27 Febbraio 2007

Il pizzo di Stato

Ecco un post del blog di Beppe Grillo che mi piace (citato per intero qui sotto), sarà perché parla di tasse e si sa, non piacciono a nessuno, ma ritengo che pagarle non significa essere per forza un santo o pazzo, ma fare il dovere di cittadino, però il concetto di fondo espresso con questa citazione lo condivido. Per fare un esempio estremo ipotizziamo che un individuo faccia un anno fantastico, paga il saldo per l'anno precedente, ha l’anno in corso scarso e versa un acconto in base al reddito dello scorso anno, poi essere così sfortunato da morire il giorno dopo. Lo Stato in quel modo ha incassato dei soldi che non gli spettano, e gli eredi del defunto avrebbero diritto a chiederne la restituzione a fronte dei risultati ottenuti fino a quel momento. Ok è un esempio di cattivo gusto, ma lo Stato ci specula sopra, o conoscete qualcuno che ha incassato il malversato?
Siccome l’acconto si paga quando oramai sono passati 3/4 dell’anno, sarebbe giusto fare un conteggio con una proiezione su 12 mesi, altrimenti si rischia di far pagare soldi a chi non li ha, ma questa è una storia vecchia, i governi amano spennare chi non ne ha da sempre, se hai l’auto piccola e vecchia perché il reddito non ti permette l’acquisto di una nuova, ti tassano con il bollo perché inquini, con gli studi di settore se hai un’attività in montagna sei obbligato ad avere un reddito come se tu l’avessi in centro a Milano e per Legge sei obbligato a pagare le tasse sulla differenza tra il fatturato che hai fatto e quello che gli studi di settore presumono tu possa realizzare, secondo una logica assurda per la quale l’importo dell’IVA relativa alla differenza di reddito presunta è un’evasione. In questo modo lo Stato effettua un vero furto, questo è il pizzo di Stato.
In mezzo a questa situazione ci si mettono quelli che pur guadagnando molto si lamentano 100 volte di più, ma vanno in giro con un Cayenne e non con una Punto Jtd, questo m'infastidisce, sembra perfino che la loro voce sia più importante e rispettosa. Sarà perché tra simili ci si intende?
Una domanda domenicale. Qualcuno forse risponderà. Perchè le imprese dovrebbero pagare le tasse in Italia?
Un imprenditore apre una società. Riesce a fare utile. E’ così onesto da non eludere, evadere, corrompere. Dichiara tutto.
Lo Stato, per premiarlo, lo tassa subito il doppio.
Infatti se l’azienda ha fatto utili, lo Stato ha la massima fiducia che l’anno dopo ne farà almeno altrettanti.
Questa fiducia nelle capacità del contribuente si traduce in un anticipo di tassazione. Pari quasi a quella dell’anno in corso. L’imprenditore paga, insieme alle tasse dell’anno, un presunto reddito in anticipo. Il reddito è ipotetico, ma le tasse sono reali.
I soldi del presunto reddito sono sottratti agli investimenti per la società. Ad assunzioni, tecnologia, macchinari. E, soprattutto, sono presunti. Perchè si deve pagare sulla presunzione di reddito del futuro? E' il fisco di Nostradamus. E per le società di recente costituzione, se fanno utili nei primi anni, può essere una mazzata tale da farle chiudere. Meglio allora fare perdite.
Solo un santo o un pazzo può dichiarare tutti gli utili con questo meccanismo infernale. Lo Stato vuole soldi, più soldi. Vuole cassa, sempre più cassa. Ma li pretende dai contribuenti onesti. Non dagli evasori. Troppo difficile. Meglio mandare una cartella di richiesta di 20 euro di tasse più le sanzioni (succede), che colpire gli evasori.
A questo punto lo Stato potrebbe pretendere un presunto anticipo di tassazione su ogni rendita. Sulle eredità, ad esempio. Nell'anno successivo alla prima può sempre mancare un altro parente. Sulle vincite al Lotto. Sul Gratta e Vinci.
Se Padoa Schioppa legge questo post sono sicuro che lo farà.

Domenica 25 Febbraio 2007

Compenso professionisti oltre 250.000 Euro

Nella finanziaria del governo Prodi, che tanto si è dato da fare, alla fine ha fatto mosse che pongono dubbi sulla sua capacità di far di conto, io mi chiedo che senso ha porre un tetto alla pubblicità di una televisione privata quando questa alla fine dell’anno paga normalmente le tasse? Si vuole migliorare la condizione delle casse dello stato o solo peggiorare gli affari di un’azienda?

L’ultima vicenda emersa agli onori della cronaca, sono i compensi dei professionisti che lavorano per la TV di stato, che non possono passare i 250.000 Euro, i conduttori di Sanremo con compensi di 1,07 milioni di Euro per la bellissima Michelle Hunzicher e i 750.000 Euro di Bippo Baudo erano irregolari. Per cui poteva saltare l’accordo preso tra questi e la RAI, siccome il Festival della Canzone di Sanremo è un evento nazionale, e non può saltare perché non possono pagare i professionisti, allora hanno di fretta modificato il D.L.

Quante saranno le norme nate male e che non conosciamo? Scoprirle tutte sarà problematico. Io mi chiedo che cosa ci voleva ad aumentare la tassazione di 2 o 3 punti a quei professionisti dello spettacolo o dello sport che guadagnano più di 250.000 Euro per anno e a ridurre un po’ le tasse a quelli che attualmente pur guadagnando meno sembrano più tartassati di prima? Poi se un professionista prende un milione di euro, ben venga, significa che chi glieli dà non ci rimette, secondo, il professionista pagherà qualcosa in più di tasse, o no?

L’impressione generale è che il mercato libero sia disincentivato, e che il governo faccia passi indietro solo quando hanno sotto gli occhi esempi abnormi.

Mercoledì 21 Febbraio 2007

Ai Comuni non manca mai nulla

È di questi giorni la polemica dell’aumento delle multe comminate agli automobilisti in diversi comuni italiani. È stato anche scritto per quale ragione sta aumentando il numero delle multe emesse, anzi, non ci sarebbe da sorprendersi se i comuni assumono vigili a coppie per mandarli in punti topici, dove è facile fregare l’automobilista e incassare tanti euro esclusivamente per rimpinguare le casse dopo che la finanziaria di Prodi le ha un po’ smagrite. Alla faccia dello scopo educativo e dell’equa distribuzione a carico del cittadino di una “tassa” che non è una tassa. Ricordate la frase: “Non ci saranno nuove tasse!” e questa cos’è? … una multa! Fatta la Legge, trovato l’inganno, ma ad applicare questa regola è proprio chi dovrebbe far rispettare la Legge stessa. Altrimenti non saremmo in Italia.

Domenica 18 Febbraio 2007

Brigate Rosse imbranate?

Secondo questo blog macchianera.net gli esponenti delle BR arrestati sono dei grezzi, mentre leggendo quanto si scrive su repubblica.it si ha la percezione dell’opposto. Vincenzo Sisi è stato in grado di nascondere alla moglie, vicini di casa e amici, la sua doppia vita per 25 anni, nascondendo nel piccolo orticello da lui gestito, delle armi e facendo periodicamente dei viaggi anche all’estero. Persona capace di vivere senza lasciar trasparire nessun entusiasmo extrafamiliare, quindi, riservato quel che basta per non dover mentire. Una cosa accomuna tutti questi elementi fin dall’inizio, coltivare le proprie idee e ideali con perseveranza nel tempo, cioè per decenni. Perseveranza preoccupante per quanto è lontana dalla realtà d’oggi la loro ragione d’esistere, non capisco come possono crearsi 25 anni fa un piano di battaglia, e poi oggi a fronte di una situazione socio economica e politica ben diversa, agire facendo attentati. Probabilmente non importa se il sistema è cambiato, purché sia contro di lui, ma forse aspettare ancora, significava rendere irrealizzabili i loro progetti contro la società per raggiunta anzianità, ve li immaginate fra altri 20 anni a 70 anni suonati fare il terrorista di casa nostra, addestrarsi e progettare attentati? Ha quasi del ridicolo e forse se progettano un attentato a Berlusconi, basteranno veramente le sue guardie private per fermarli, ma oggi non si può certo sminuire la loro pericolosità, anzi più passa il tempo e coloro che non sono ancora stati presi diventano più pericolosi, perché vorranno attuare almeno parte del loro progetto prima d’essere trovati. Basta non lasciare loro il tempo di riprendersi dopo la decimazione subita dagli arresti di questi giorni.