BLOG di Luciano Testi

Domenica 8 Giugno 2008

Lo stato finanzia la distruzione della fauna ittica

Negli ultimi decenni per salvaguardare la categoria dei pescatori dalla concorrenza straniera, lo Stato italiano ha elargito finanziamenti a fondo perduto, i più furbi riuscivano a comprarsi un appartamento ogni anno. Parlo di quelli che senza un soldo, si sono ritrovati con un peschereccio oceanico pagato, e oggi il prezzo del loro carburante è di circa 0,7 Euro/litro, mentre nel 2006 lo pagavano circa 0,33 Euro/litro.

Il gasolio denso BTZ, è un carburante con una viscosità molto bassa che non riusciremmo ad utilizzare sulle auto, con l’1% di zolfo e una componente fiscale ridottissima, nel 2006 era di 0,06 Euro/litro, oggi presumo sia raddoppiata, è un trattamento di favore enorme, su cui tutto il comparto marittimo ci guadagna.

Le conseguenze derivate da queste facilitazioni hanno favorito l’impoverimento della fauna ittica dei nostri mari a tal punto che sono oramai 10 anni che la pesca sportiva dei tonni non si fa più perché sono finiti, e molte specie sono a rischio estinzione.
In pratica, il pesce che si compra al mercato, in parte l’abbiamo pagato con le nostre tasse, ma abbiamo anche contribuito all’arricchimento di una categoria che oggi vorrebbe finanziamenti per continuare l’attività di pesca, ma che cosa potrebbero ancora pescare non lo so!
La fauna ittica è una risorsa che va gestita adeguatamente, così genera lavoro per una certa quantità di persone, e non va lasciata alla mercé di chiunque voglia finanziamenti. Oggi chi ripopola i nostri mari?

Adesso vorrei proprio vedere se lo stato ha il coraggio d’usare le nostre tasse per aiutare ancora la pesca.

Dovremmo mangiare solo pesce allevato in aree marine costiere racchiuse e lasciare che il mare ritorni quello che era prima, poi se ne riparla ma con responsabilità.

Trovo altresì, irritante l’ignoranza di certi giornalisti abituati a fare solo gossip (di cui non voglio fare nomi), quando spiegano per radio che il pesce aumenta perché il costo del trasporto dal porto al consumatore è aumentato, dimenticando tutto il resto.

Lunedì 2 Giugno 2008

Evitabile aumento gasolio? Cosa faranno i governi EU?

Adesso che il prezzo del gasolio ha raggiunto quello della benzina, stanno crescendo in parallelo, ma sorge una domanda spontanea: “Per avere lo stesso prezzo il gasolio ha subito degli aumenti più elevati per lungo tempo, ora per quale motivo non prosegue la sua corsa?”.
Posso solo rispondere che il gasolio ha corso fino ad oggi per pareggiare con la benzina per motivi politici, se domani il governo introdurrà una regola per contenere le accise, entrambi i carburanti forniscono il massimo d’entrate per lo stato, quindi, quello che hanno aggiunto al gasolio si userà per ridurre con un D.L., il prezzo di entrambi, in parti uguali senza che lo stato abbia di che rimetterci.
In futuro è importante che il prezzo dei carburanti non aumenti a causa delle accise, basta il costo industriale.

Il ritmo degli aumenti conferma che si arriverà a 2 Euro/litro entro l’anno.

Quanto succede in Francia, diventa un problema europeo, ma anche i camionisti iniziano a farsi sentire.

Quello che si profila, non ha riscontri con il passato, è bene che i governi prendano decisioni in anticipo per attutire l'impatto.

Domenica 25 Maggio 2008

BIRMANIA – Promo a sostegno popolazione

Più ci penso e più mi convinco di quanto è centrato questo promo che ho visto poco fa su MTV. La musica e l'atmosfera tristi e rispettose, sono presentate come se fosse di un passato che si vuole attualizzare con il video, poi efficace l’impiego d’aerei militari che rilasciano fiori sul territorio Birmano, a ricordarci degli atteggiamenti dell’esercito di quel paese.

Prezzo carburanti, iniziano le proteste

Di nuovo gli aumenti settimanali confermano la regola che porta a 2 €/Litro entro l’anno.
Ora tutti i 9 marchi petroliferi hanno allineato il prezzo del gasolio alla benzina e tre di loro hanno superato la soglia di 1,5 €/Litro.
Oggi ho fatto il pieno di Gasolio nella Self area della Shell, e l’ho pagato 1,465 €/Litro, consumando 50 litri la settimana e con un aumento medio su anno di circa 0,40 €/Litro ti fotti 1040 €, se l’aumento medio è di 0,5 €/Litro l’extra spesa diventa di 1300 €, vale a dire che molte persone dovranno usare la tredicesima per pagarsi il carburante e i negozi a Natale 2008 faranno un record negativo di vendite.
Se non è il carburante per l’auto ad aumentare, aumenterà quello per il riscaldamento, aumenterà il costo dell’energia elettrica, aumenterà il costo dei trasporti pubblici o della merce su gomma e binario.

Come preannunciavo, iniziano le manovre dei consumatori contro il caro carburante, in questi giorni in Francia ci sono i porti bloccati dai pescatori perché il prezzo del carburante nell’arco di un anno è raddoppiato, ma come dimostra ques’articolo i nostri pescatori non stanno meglio. Il motivo dell’aumento di prezzo del carburante per pescherecci, l’olio combustibile denso (BTZ), è la quasi assenza delle accise (0,06 €/Litro), quindi, quello che rimane, è il costo industriale direttamente collegato al prezzo del barile.

Entro la fine dell’anno, quali e quanti scioperi ci saranno in Italia per il caro carburante?

Sabato 17 Maggio 2008

Pattuglie notturne a Modena, è già crisi

Sembra una comica, da anni i cittadini si lamentano del degrado sociale in cui cade la città durante la notte, a livello nazionale si parla d’impiego dell’esercito, ma a Modena il primo cittadino Giorgio Pighi ha la sua proposta, pattugliare il centro nelle ore notturne con i Vigili Urbani.
Mi sembra giusto, se lo può fare oggi lo poteva fare anche qualche anno fa, avremmo avuto un centro storico meno svalorizzato, inoltre le casse del comune si rimpinguano con gli incassi delle multe (ricordo che l’incasso delle multe elevate da Polizia di Stato e Carabinieri finisce a Roma), e a Modena di macchine che vanno forte ce ne sono tante, ma siamo tra le prime tre città d’Italia per insicurezza.

Ma in questo c’è un ma, dai giornali locali sembra che ci siano gravi problemi nell’attribuzione dei turni notturni, quasi come se al corpo dei Vigili Urbani non gliene frega nulla di cosa combinano di notte in città, l’importante è che ci si comporti da “cittadino modello” quando loro sono in servizio, ecco a chi siamo in mano, ad un Sindaco che pensa a raccogliere consensi esponendo l’idea facendosi intervistare nelle TV locali, ma che poi demanda al corpo dei Vigili Urbani il compito come fosse normale routine, senza sensibilizzarli. Ma come prendono questa misura di sicurezza i Vigili di Modena? A quanto pare, male, reagiscono come un organo distaccato dalla realtà in cui vive e non consci che il loro compito può estendersi ed avere un valore aggiunto non calcolabile.

L’importante è fornire un eccellente servizio per il passaggio del giro d’Italia, o della 1000Miglia (riasfaltando lunghi tratti di strada), oppure essere pignoli nel far ricostruire (coi nostri soldi) i marciapiedi di un costruendo sottopasso per 3 cm di differenza rispetto le normative e senza applicare nessuna tolleranza.

Li definirei dei burocrati impuniti.

Venerdì 16 Maggio 2008

Prezzi carburanti e costo vita

Non è passata una settimana, e a parte gli aumenti che hanno già raggiunto in cinque giorni quelli della settimana scorsa, oggi per la prima volta ci sono quattro compagnie petrolifere il cui carburante ha un prezzo consigliato dal Ministero delle Attività Produttive, identico tra gasolio e benzina.
É vero che c'è qualche distributore che un po' per anticipare i tempi, ha allineato i prezzi base dei due principali carburanti, ma penso che abbiano perso clienti.
Le quattro compagnie che hanno deciso d'equiparare i prezzi sono:
1. AGIP
2. API
3. IP
4. Q8
Quella che detiene la maggior differenza è la ERG, ma si tratta di soli 5 millesimi e un dipendente che ha uno stipendio di 1200 Euro/mese se deve fare ogni giorno di lavoro 50 Km in auto con una media di 16 km/litro, solo di carburante in un mese spende 101,75 Euro.
Facendo economia se mangi con 15 Euro/giorno, volano via altri 450 Euro in un mese, e altri 450 Euro in media di affitto, ti rimangono solo 198,25 Euro per tutto il resto, acqua, luce, gas, cellulare, bollo, assicurazione auto e sua manutenzione, anche se si è in due è grigia.
Ben venga, quindi, la detassazione degli straordinari, che porta un po' di respiro in molte case (100 o 200 Euro o più al mese fanno sempre comodo), che permettono di continuare a vivere appena sopra la soglia della povertà, per come lo intendiamo nella nostra società.
Purtroppo, anche se il pieno di carburante non rappresenta in assoluto una percentuale importante nella spesa mensile, è l’unico costo che costantemente aumenta, e come se non bastasse tutti i giorni qualcosa te lo rammenta e ricorda quanti altri prezzi aumentano a causa di ciò.

Lunedì 12 Maggio 2008

Crescita prezzo carburanti, sopra le previsioni

Domenica scorsa il prezzopiù basso della benzina era della ERG a 1,434 Euro, il gasolio a 1,419 Euro a pari prezzo tra API, ERG, IP, SHELL e Tamoil.
Sette giorni dopo i valori minimi sono aumentati di:
Benzina +0,032 Euro un pieno di 40 litri costa 1,28 Euro in più alla Q8.
Gasolio +0,034 Euro un pieno di 40 litri costa 1,36 Euro in più alla SHELL.

A marzo avevo scritto che il prezzo della benzina sarebbe arrivato a 2 Euro entro il 2010, ma a questo ritmo bastano pochi mesi, ammettendo un aumento di soli 0,020 Euro/litro per settimana, bastano meno di 27 settimane, e siamo a metà novembre 2008 poi c'è il muro dei 2 Euro, non solo per l'Italia ma per il resto d'Europa, allora ci saranno grossi attriti in giro per il mondo e vista la nostra dipendenza energetica, è un bene che la politica estera riprenda ad essere di maggiore spessore.

Sabato 10 Maggio 2008

Rilancio di Modena parte da sicurezza (con l'Esercito?)

Sembra incredibile che per rilanciare la vita economica del centro di una città, non si debba fare appello a formule magiche di economisti o ad un primo cittadino illuminato ma a qualche unità di polizia in più. Modena può ritrovare la vita di un passato solo se riesce a garantire la sicurezza dei suoi cittadini, che purtroppo richiede anche una certa volontà politica, perché i comitati dei cittadini, 12 fino ad oggi, da soli non sono sufficienti, occorre incrementare notevolmente l’organico del personale delle forze dell’ordine, ma la gestione cieca della sicurezza in città prosegue come se negli ultimi 20 anni nulla fosse mutato.

Ad esempio, a Sassuolo un comune limitrofo e famoso per il comprensorio delle ceramiche, nel 2007 un intero quartiere, Braida, era in mano alla malavita, ma i vertici politici del comune si sono mossi a chiedere aiuto per far arrivare aiuti da Bologna, solo quando le violenze continue che avvenivano, si sono diffuse lungamente sui giornali nazionali, nonostante chi fosse all’opposizione politica affermasse da tempo iniziative per riprendere il controllo del territorio. Ieri ad esempio a Braida hanno posto sotto sequestro 56 appartamenti, e foto-segnalati 15 clandestini.
Modena non è ancora arrivata a questi livelli, ma di notte il centro storico non è più dei modenesi, e nelle piazze si svolgono principalmente attività illecite, ma anche durante il giorno capita di tutto, e i giornali locali con gli scippi, furti in banche, negozi, appartamenti, auto, stupri e inseguimenti, riempiono le pagine il giorno dopo.
Nel centro storico il valore degli affitti scende a picco, i modenesi non vogliono più starci, favorendo chi produce reddito in modo illecito, con la conseguenza che anche durante il giorno i negozi sono meno frequentati perché si va nei grossi centri commerciali, dove si può fare con più sicurezza la spesa fino alle 22:00.
Tra Modena e Sassuolo, negli ultimi giorni i sequestrati di cocaina e altri tipi di droga hanno permesso di toglierne dalla circolazione più di 15 kg.

L’opposizione politica di destra, a Modena conosce ampiamente la problematica, ho avuto modo di visionare alcuni documenti e video reperibili su internet, ma sono inefficaci, non in grado di incidere in alcun modo sulla giunta comunale, sembrano fatti per raccontarsela.

Continuare così, significa far morire il centro storico e le sue piccole realtà economiche, si salva forse la via principale, la storica Via Emilia.

Nonostante in questi ultimi anni la Polizia Municipale, abbia ampiamente rimpinguato le casse con foto-red e Autovelox, non mostra la minima intenzione d’usare queste entrate per aiutare la Questura e Carabinieri a pattugliare Modena.

Con queste problematiche in crescita, negli ultimi anni l’attuale giunta comunale di Modena ha delocalizzato dal centro storico ai quattro punti cardinali le forze dell’ordine (Vigili, Polizia, Carabinieri e Finanza), lasciando nell’abbandono il centro storico, dando dimostrazione di scarsa lungimiranza nel governare una città che deve stare al passo con problemi crescenti. Lo scorso anno il Comune e la Prefettura hanno ottenuto dal Ministero degli Interni un rinforzo di 25 unità, ma dalle cronache locali, non sembrano mai arrivati, forse 100 unità sarebbero significative. Le prossime elezioni comunali, l'attuale giunta di sinistra avrà una sorpresa, non è sufficiente il colore di un partito per continuare a scaldare una poltrona.

Di questi giorni si sente parlare di nuovo dell’impiego dell’esercito nelle città con maggiori problemi di sicurezza, e io sarei d’accordo, ma che lo facciano, è inutile parlarne soltanto.

Mercoledì 7 Maggio 2008

Mi dai una sigaretta? Cosa rispondereste?

Quante volte avete sentito rivolgervi questa domanda banale? E da chi? Io non lo so, ma una di queste non me lo scordo.
Ero a Cannes, (diciamo) per fare un safari fotografico durante il festival del cinema, e mi stavo allontanando dalla Croisette che erano oramai le 24 per raggiungere l’Hotel (a piedi) a quasi 3 km dal centro, e la migliore soluzione era fare il lungomare e poco prima che iniziasse la spiaggia libera, una voce che proviene da un gruppo di giovani seduti sulla sabbia, si rivolge a me chiedendomi una sigaretta, sembrava che avesse già bevuto abbondantemente, subito non capisco poi replica facendo anche il gesto, siccome non so dire in francese che non fumo, credo d’aver risposto: “Ma vai a lavorare!”, accortosi che ero italiano si è arrabbiato e deve aver cominciato a dirmi delle parolacce accompagnate da gesticolazioni inequivocabili, cui ho replicato con un gesto che sembra lanci qualcosa in aria, avete inteso cosa significa, e poi ho proseguito per la mia strada ignorandolo di proposito, ma con la coda dell’orecchio ero estremamente vigile, cercavo di capire l’evolversi della situazione in base alle voci, se ne erano aggiunte altre e dovevo capire se si stavano muovendo o no, forse uno o due di loro si è alzato per farsi sentire meglio, ma nulla di più. Forse a proteggermi è stata anche la distanza, quei 30 mt d’aria che ci divideva, erano un buon cuscinetto, per fortuna che il gruppo non era di marocchini, perché sono degli attaccabrighe infernali.
Forse i primi ad arrivare in spiaggia, il giorno dopo nel punto dov’erano i ragazzi avranno trovato delle bottiglie di vetro vuote. Parlavano con il tono di chi difendeva un suo diritto, ma invece non era così, anzi, poi era già fastidioso capire che davano per scontata la tua disponibilità, come fosse una formalità dovuta.
Quest’episodio, successe almeno una decina d’anni fa, e anche se non rilevante ai fini statistici, è significativo di una situazione consolidata e a Cannes il problema sicurezza non è irrilevante, perché un paio d’anni dopo il Magistrato competente per la zona, ha stabilito che i ragazzi con meno di 14 anni non potessero più circolare da soli dopo le 23:00 come prevenzione contro numerosi atti di microcriminalità.
La mia opinione è che l’elevata densità di giovani d’origine marocchina e araba, legalmente residenti, abbia indotto buona parte dei giovani originari francesi a comportamenti di sfida e sul confine dell’illegalità, infatti, spesso si vedono insieme.
A Cannes il magistrato ha adottato una sua soluzione, in Italia chi decide per ridurre la microcriminalità? E come? Quanti saranno i politici che vorranno metterci becco? Quanti accuseranno un provvedimento alla francese, d’essere di regime? Qui da noi è importante che il figlio dell’industrialotto possa divertirsi come gli garba di più, il resto viene dopo, una pseudo-dipendenza come lo è politicamente la RAI.

Martedì 6 Maggio 2008

Redditi 2005 - Milano e il resto d'Italia

Ho trovato i diagrammi relativi alla distribuzione del reddito degli italiani del 2005 dal link http://www.finanze.gov.it/studi_stat_new/sintesi.htm, non contento ho rifatto il mio diagramma secondo le fasce proposte dal sito citato e sembrerà banale ma Milano, città con un reddito pro-capite più alto rispetto la media nazionale (noto senza fare statistiche, ma forse quello che sto scrivendo ne è una conseguenza), si vede che all'aumentare del numero dei ricchi, corrisponde un aumento dei poveri.
Vedasi un aumento delle percentuali nelle fasce di reddito basse e alte del diagramma di sinistra, rispetto quello di destra, ad esempio gli over Euro 100.000 aumentano dallo 0,8% a 3,1%, ben 3,875 volte di più della media nazionale.

Domenica 4 Maggio 2008

Visco in informatica peggio della media degli italiani

Grazie all’ultimo colpo di coda dell’ex ministro Visco, il grande pubblico ha capito che su internet c’è un qualcosa in grado di far circolare qualunque file.

Prima era argomento solo per gli internauti, per coloro (solitamente un’utenza giovanile) che tra le mura domestiche, con un software particolare ma molto diffuso, scaricava dalla rete musica, programmi, video, foto, e a sua volta con la stessa facilità li condivideva con altri utenti.
Una parte d’italiani che vivrebbe bene anche senza internet, e usa il computer solo per lavoro, email e basta, e un browser solo qualche volta quando proprio serve, ora questa bella fetta d’italiani grazie ai fatti di cronaca citati all’inizio, ha capito che basta il minimo errore, o anche una decisione sbagliata, ed anche i propri dati personali possono andare in pasto a chiunque (cani e porci ho scritto in un precedente post), non limitatamente al territorio italiano, ma del mondo intero.
Il reddito è un dato sensibile, in caso si debba esibirla per la richiesta di un finanziamento ti fanno sempre firmare ‘n’ moduli sulla privacy, quindi, figuriamoci la gaffe di Visco. Certo che una bella mattina sentirsi dire che il tuo reddito è finito su internet senza il tuo consenso, capisci che qualcosa non ha funzionato e ti chiedi come sia stato possibile.

Il pubblico giovanile vuole internet libera da dogmi, non fa distinzione tra un file con diritti d’autore e no, o peggio tra documenti che violano la privacy o no, anzi, se possibile più i documenti sono scottanti e più si diffondono sulla rete a macchia d’olio, è un effetto dello spirito di contestazione dei giovani e adolescenti contro il mondo degli adulti che vuole imporre regole.
Perciò alcuni giorni fa, numerosi utenti hanno scaricato dal sito dell’ufficio delle entrate quanto possibile prima che a causa del sovraccarico, il server andasse in tilt, poi visto il caos nato intorno alla pubblicazione dei dati, tramite eMule, LimeWare, hanno reso disponibile su internet questi file che ancora risiedevano in locale sul loro PC, e chiunque tramite lo stesso software facendo una ricerca con una parola chiave, può rintracciare, scaricare e consultare i redditi 2005.

All’estero ci siamo fatti ridere dietro per le liti in parlamento, la “munnezza” di Napoli ora anche per l’ignoranza informatica di chi ci governa. Non per nulla sono già centinaia le denunce che partiranno da varie città contro Visco e company.

Varrebbe la pena anzich’è cercare di sputtanare il vip di turno, cercare di capire come si distribuisce il reddito, perciò ho analizzato due gruppi che si riferiscono alla città di Milano.
Si tratta di 118.134 soggetti in ordine alfabetico per cognome a partire dalla A, divisi in due gruppi, nel primo sono presenti molti nomi arabi o extracomunitari in una percentuale superiore al 10% rispetto il gruppo preso in considerazione, perciò ho considerato anche il secondo (vedi diagrammi), dove per un fattore linguistico il numero dei soggetti di origine straniera sono pressoché assenti, notando un innalzamento del reddito medio verso fasce più alte, ma rimane sconsolante vedere che in ogni caso la percentuale di chi ha un reddito zero è molto alta, e non si tratta sempre di anziani, se si sommano le percentuali fino a 15.000 Euro, nel primo gruppo si arriva al 58,97%, nel secondo al 52,85%. Ovviamente si parla di reddito imponibile, per cui al netto delle tasse, nelle tasche rimane ancora di meno.
Siccome la suddivisione delle fasce di reddito che ho fatto è assolutamente arbitraria, spicca all'occhio che dai 1.000 Euro a 9.999 Euro, in entrambi i diagrammi sono le più affollate con rispettivamente il 24,02% e 21,25%.

Distribuzione reddito 2005 primi 118000 contribuenti
diagramma redditi MI 2005
Altro dato interessante è il valore delle entrate per le casse dello stato dei primi 118.134 contribuenti in ordine alfabetico di Milano (e non si arriva nemmeno alla lettera C), ad esempio tutti quelli che hanno avuto un reddito fino a 24.999 Euro hanno pagato 154.739.232 Euro, chi li ha superati 661.913.459 Euro.

Venerdì 2 Maggio 2008

Redditi 2005 in pasto a cani e porci

Beppe Grillo ha tutte le ragioni di questo mondo, ad essere doppiamente incavolato contro il ministro delle finanze Vincenzo Visco (vedi foto) e company, che hanno deciso nell’ultimo giorno del loro mandato di mettere in chiaro tramite il sito dell’agenzia delle entrate le dichiarazioni dei redditi del 2005 di tutti gli italiani.
Pubblicare sul web i redditi degli italiani è stato l’ultimo colpo di genio del governo uscente, che ha agito pensando di fare un atto dovuto in virtù di una trasparenza, senza fare la benché minima consultazione con le parti interessate. Invece, quest’azione si è rivelata ai confini della deficienza professionale perché mettere on-line dei dati sensibili senza l’autorizzazione dei diretti interessati significa violare la Legge sulla privacy.
Beppe Grillo scrive nel suo blog che in questo modo si dà una mano alla mafia per andare a chiedere il pizzo a colpo sicuro, casomai sarà vero per le piccole realtà economiche, ma in passato i rapimenti li hanno sempre fatti e non si sono mai sbagliati e di certo non avevano bisogno dell’aiuto dell’ufficio delle entrate.
Uno degli aspetti più assurdi è che l’ex ministro Visco, ha dichiarato che il provvedimento era pronto da tempo ma ha evitato d’attuarlo durante la campagna pubblicitaria per par condicio, la qual cosa mi fa scappare da ridere, perché se non lo ha fatto pensando che la sua “trasparenza” potesse essere un fattore decisivo a vantaggio della sinistra, non ha capito una mazza ed è stato un bene che se ne sia andato.
Pubblicare quei dati in campagna elettorale, significava solamente perdere non altri 10 punti in percentuale nel risultato elettorale, ma 20 come minimo, in ogni caso rimane nella memoria degli italiani, come l’ultima frase famosa di Prodi durante la precedente campagna elettorale, “Noi ridurremo le tasse”, poi si è visto com’è andata.
All’inizio dicevo di Beppe Grillo doppiamente incavolato, la prima volta perché durante il mandato di Prodi ha cercato in tutti i modi di aiutarlo incontrandolo per portargli “Le primarie dei cittadini”, sarà perché non è stato ascoltato che dopo l’ha mandato a “V-Day”. La seconda incavolatura è perché con questa trasparenza è saltato fuori che il reddito imponibile del Sig. Grillo dell’anno 2005 è stato di ben 4.272.591 d’Euro, insomma, non sono bazzeccole, verrebbe da chiedersi come ha fatto, ci è riuscito solo con la vendita di libri e DVD?

Martedì 15 Aprile 2008

Campagna elettorale 2008 e azioni discutibili

Domenica in piena votazione, le ANSA continuano a funzionare e tra le notizie si legge di un D.L. dell’attuale governo che toglie il segreto di Stato, non è un provvedimento irrilevante, significa far sapere che grazie alla sinistra è ora possibile fare luce, documenti permettendo, su alcuni eventi mai completamente chiariti, ma credo che agli italiani interessi di più il futuro. Il governo uscente avrebbe dovuto fare questo D.L. appena insediato.

Durante la campagna elettorale si è assistito ad una quantità elevata d’arresti per mafia e droga, come se la criminalità fosse di fronte ad una capitolazione, provocata da una guerra sferrata dallo Stato. Tutto questo era necessario per dare l’impressione al cittadino che lo Stato c’è, che si può vivere con sicurezza. Il governo uscente, doveva fare queste operazioni di polizia appena insediato, invece, con un provvedimento molto discutibile “L’indulto”, mise a piede libero qualche decina di migliaia di carcerati.

Ovviamente il governo durante il suo mandato deve fare al meglio il suo lavoro, ma certi D.L. e operazioni, sono arrivate in campagna elettorale, è un caso?

Domenica 6 Aprile 2008

Il politometro (usare solo per divertimento)

Secondo questo test io sto al centro, o mi guardo intorno a 360°, però nella realtà non sto con chi è al centro e faccio discussioni con tutti.

Bene, anch’io ho ceduto alla tentazione di farmi qualificare, con un test di 15 domande, anche se sono pochissime per definirti politicamente. Utilizzare il modo in cui uno vede il bicchiere, mezzo vuoto o mezzo pieno, per stabilire se pendi più da una parte o dall’altra, non è molto corretto, dipende anche dall’orientamento di chi ha fatto il test, meno male che non ci sono i risultati come nei sondaggi, altrimenti schiere d’utenti con account multipli, inizierebbero subito a falsarli.

Io però aggiungerei una riflessione finale, gli italiani per decidere e partecipare alla vita politica, hanno bisogno d’essere coinvolti con un gioco? A quanto pare secondo repubblica.it, sì! E che hanno ragione lo dimostrano gli oltre 1500 commenti che gli utenti hanno lasciato.

Venerdì 4 Aprile 2008

Red Eye

Ieri sera mi sono visto il film “Red eye”, con la nostra Monica Bellucci, dottoressa in missione umanitaria in un paese africano, e Bruce Willis mandato dall’esercito a recuperarla perché vi è appena stato un colpo di stato ed è in atto un’atroce pulizia etnica.
Durante il recupero, l’eroe duro e con mentalità militare, ne rimane colpito e decide che è suo compito impedire che lo squadrone della morte prosegua nella sua missione portando in salvo un gruppo di persone raggiungendo il vicino confine di una nazione amica.
Il film termina con questa frase: “Perché il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all’azione” di Edmund Burke.
Mi sono detto che sicuramente ci saranno stati molti politici che si sono ispirati allo stesso principio per mascherare secondi fini.