BLOG di Luciano Testi

Domenica 30 Luglio 2023

Opinione sintetica sulla bagarre nata intorno ai vaccini nel 2016/2017.

Luciano Testi 10-06-2017.
La mia posizione sui vaccini è antecedente all’attuale Legge del Ministro della salute B. Lorenzin che ha reso obbligatorio, inizialmente ben 12 vaccini poi ridotti a 10, ai neonati/bambini prima di accedere ad asilo nido o scuole, con pesanti sanzioni per i genitori che non seguono la profilassi. Premetto che credo nell’utilità dei vaccini, ma da virus e batteri la protezione è limitata perché non copre tutte le varianti esistenti, poi dobbiamo sempre ricordarci che nel tempo perdono efficacia in modo diverso da individuo a individuo.
  1. Trovo sconcertante l’inoculazione di vaccini a pochi mesi di vita, quando il SI (Sistema Immunitario) è in formazione grazie al latte materno dal quale acquisisce degli anticorpi, ragione per cui è consigliabile l’allattamento fino a due anni di età allattamento materno-jnimmune (fonte originale Scientific American). In Giappone hanno ridotto i rischi da vaccini iniziando le vaccinazioni dopo i due anni.
  2. A seguito del punto precedente ogni vaccinazione dovrebbe essere effettuata dopo aver esaminato quali anticorpi ha il bambino e se è allergico al suo principio attivo o uno degli ingredienti contenuti, per non fare dei trattamenti inutili che hanno sempre un minimo di rischio e un costo per il SSN.
  3. Prima di vaccinare un neonato contro la meningite si dovrebbe verificare se i componenti della famiglia sono già muniti di quegli anticorpi, altrimenti il bambino diventa una mini-bomba ad orologeria perché portatore sano e le cronache hanno già fatto emergere il caso di un padre che maneggiando i pannolini sporchi del neonato si è beccato la meningite. Questa regola secondo me è prudente applicarla con tutti i vaccini, cioè verificare lo stato dei familiari.
  4. In Italia ci sono ancora vaccini con Thimerosal mentre negli USA è proibito e sappiamo che è un composto a base di mercurio. La medicina ufficiale ha stabilito che dose di sicurezza minima consentita di mercurio è pari a ZERO.
  5. In Italia esiste ancora l’esavalente mentre all’estero non si fa più.
  6. Che senso ha vaccinare contro la polio debellata da decenni e contro il tetano che non è contagioso.
  7. Un laboratorio italiano uno dei 100 certificati in EU del Dott. Montanari qualche anno fa analizzò 27 vaccini e 26 erano sporchi, il 27mo che era per uso veterinario era pulito. Non credo di dovervi spiegare cosa si intende per sporchi, ma suona strano che quello per uso veterinario sia pulito, quasi come a dire che per uso umano per farli uscire “sporchi” occorre farlo appositamente. Un altro laboratorio tedesco http://www.agbug.de/download/impfstoff02.pdf di recente ha analizzato 16 vaccini trovandoli tutti sporchi, meno mercurio del previsto ma molto alluminio. Stanno ripetendo le analisi con lotti diversi degli stessi vaccini, ma secondo me non cambierà nulla.
  8. Leggendo il bugiardino di alcuni vaccini scopri che gli effetti collaterali eccezionalmente possono essere infausti, indurre autismo e che gli studi prima di essere immessi in commercio, sono fatti all’acqua di rose.

    Vaccino TRIPEDIA, il bugiardino parla chiaro, come effetto collaterale c’è l’Autismo, quindi perché autorevoli medici e laboratori dichiarano il contrario? http://vaccines.procon.org/sourcefiles/DTaP_Tripedia.pdf
    Non dimentichiamo la morte in culla improvvisa, dall’acronimo SIDS:
    La sindrome della morte infantile improvvisa.
    Il link di supporto usato nel 2017: https://www.informasalus.it/it/articoli/morte-infantile-improvvisa.php è stato cancellato, ma ora vediamo due versioni, una ufficiale di una casa farmaceutica dove fin dall'inizio afferma che le cause sono sconosciute: https://www.msdmanuals.com/it-it/casa/problemi-di-salute-dei-bambini/vari-disturbi-nei-lattanti-e-nei-bambini-piccoli/sindrome-della-morte-improvvisa-del-lattante-sids e un'altra versione di un medico italiano, a cui è bastato scavare un po' per far emergere dati che non si possono ignorare: https://www.robertogava.it/morte-infantile-improvvisa

    Vaccino MENJUGATE da fonte A.I.F.A. 05.1 Proprietà farmacodinamiche "Non sono stati eseguiti studi clinici prospettici di efficacia."
    Vaccino BEXSERO da fonte A.I.F.A.
    05.1 Proprietà farmacodinamiche
    "L'efficacia di Bexsero non è stata valutata mediante sperimentazioni cliniche. L'efficacia del vaccino è stata dedotta dimostrando l'induzione di risposte anticorpali battericide sieriche verso ciascuno degli antigeni del vaccino (vedere paragrafo Immunogenicità)."


  9. Le case farmaceutiche che producono vaccini sono esenti per Legge da ogni rischio civile e penale per i danni causati dai vaccini. “Oggi non esistono enti che promuovano una ricerca indipendente sui vaccini: i libri pubblicati, i convegni scientifici, le informazioni utilizzate dalle ASL provengono tutti da quelle stesse case farmaceutiche che producono i vaccini.” fonte: Vaccinazioni, ricerca scientifica e diritto alla salute
  10. L’incremento della discussione sui vaccini, prima dell’obbligo odierno, non era proporzionale alla diffusione delle malattie contro le quali dovrebbero proteggerci. Le statistiche provano che non vi sono variazioni significative, che tutto è uguale agli anni precedenti, durante i quali non vi era nessuna levata di scudi. La discussione è artificiosa, propedeutica per giustificare contromisure, e cosa ha di sensato rendere obbligatorio 12 vaccini ipse dixit per non parlare delle sanzioni ai genitori che non si adeguano?
Per rimanere in salute occorre potenziare il nostro SI in modo naturale, questo è quello che dobbiamo imparare, facendo sport, mangiando cibi sani, formulando pensieri positivi e vivendo in ambienti accoglienti, ognuno di questi aspetti richiederebbe un impegno personale per ognuno di noi, acquisire consapevolezza si agisce responsabilmente, ciò aiuta anche il prossimo e soprattutto ridurrebbe la spesa del SSN, invece negli ultimi decenni c’è un incremento di nuove malattie che si manifestano a fasce d’età sempre inferiori.
Nel Trentino Alto Adige ci sono 130 famiglie che se minacciate da sanzioni hanno già dichiarato che emigrano in Austria, già se ne vanno i giovani laureati a trovare lavoro all’estero, le aziende delocalizzano, i pensionati vanno a spendere la pensione in Tunisia, Canarie e Portogallo e ora cominciamo a far fuggire le famiglie.
Il problema non sono i vaccini ma come vengono gestiti, le case farmaceutiche hanno troppi poteri, guadagnano troppo, ad esempio in quelli influenzali il maggior costo è il packaging e il trasporto, invece li fanno pagare 10 volte tanto.
Le case farmaceutiche non si comportano come il tuo medico, sono multinazionali che anno dopo anno cercano il modo d’aumentare i loro profitti con ogni mezzo e non importa se immorale, quando investono milioni di dollari per vaccinare i bambini in Africa è solo fumo negli occhi, non serve a nulla, se non gli dai da mangiare continueranno a morire, comunque nessuno fa forniture gratuite di anticoncezionali.
Ora chiediamoci perché i nostri politici devono dare a Novartis & Company un regalo così grande!
In futuro non vi è malattia per la quale non esisterà un vaccino, perché per realizzarli costa meno la ricerca e il target è il mondo intero (sani compresi), la battaglia non è contro i vaccini, ma contro le case farmaceutiche e la corruzione che sono in grado di mettere in atto in mille modi, anche invisibili.

RISPOSTA DEL 07/07/2017 A CRITICHE SUI PUNTI 6) e 8)
Punto 6)
L'ultimo caso di POLIO in Italia si è verificato nel 1982 ma ci hanno dichiarato polio-free solo nel 2002. 
I paesi dove vi sono ancora casi di polio sono l'Afghanistan, Pakistan e Nigeria, di recente (non so l'anno) si sono verificati 2 casi in Ucraina.
 Nei paesi occidentali l'igiene, le infrastrutture e una cura del corpo migliorata costituiscono una barriera naturale, ma potrebbero esserci delle condizioni dove una profilassi vaccinale diventa l'unica difesa, per esempio:
a) se si sa di entrare potenzialmente in contatto con persone provenienti da paesi a rischio
b) se si va in altri paesi non polio-free
c) in ogni caso prevale il tipo di ambiente che si prevede di frequentare, ricordando che i portatori sani asintomatici e con sistema immunitario normale, rappresentano il 92%.
Con ciò chiunque può dedurre che “polio-free” non corrisponde a “zero rischi” e coloro che sono esposti rappresentano una percentuale minima della popolazione, ecco perché quando la stragrande maggioranza non è a rischio, dico che per loro è inutile. Purtroppo una frase stringata non supportata da argomentazioni può benissimo essere criticata, ma ancora se dico che è inutile non significa che chi è a rischio non debba farlo.
Il Sabin (OPV) è un vaccino orale per la polio e non essendo un’iniezione allontana i rischi dovuti agli eccipienti e anche la paura dell’ago ed è la via più naturale visto che il virus si sviluppa nel tratto gastrointestinale, invece l’Infanrix propone l’antipolio insieme ad altri 5 vaccini tramite iniezione a due o tre dosi a intervalli precisi a partire da 2 mesi di età, quindi, doppia o tripla dose di eccipienti.

Per il TETANO, che rischi corre un neonato? Nasce all'ospedale e l'unico taglio è quello del cordone ombelicale effettuato con strumenti sterilizzati e subito soggetto a medicazione, ma a due mesi, anche 10 mesi o 2 anni, durante i quali non è successo nulla perché fare un vaccino contro il tetano, … io quando ho fatto incidenti o infortuni l’antitetanica me l'hanno fatta entro poche ore!
Come viene proposto oggi l’antitetanica e a chi?
È sempre l’Infanrix a proporre una soluzione (ne abbiamo appena parlato sopra).
Diciamo che mi prendo la libertà di considerare accanimento terapeutico quando la profilassi la si vuole applicare a individui in SALUTE e che vivono in un ambiente di crescita di primordine, infatti, il numero dei vaccinati sarebbe molto diverso se anziché vaccinare solo coloro che potenzialmente sono a rischio, vaccino tutti meno coloro che hanno delle controindicazioni. Perché si dovrebbe limitare la vaccinazione solo a coloro che sono a rischio? Perché se facciamo un'analisi dei rischi e benefici, infatti, un vaccino è pur sempre un medicinale e siccome nell’immediato per polio e tetano non vi sono rischi, gli effetti collaterali e gli eventi avversi invece sono sempre > di 0. Ai vaccinisti tout court voglio ricordare che da quando è iniziato il boom dei vaccini c’è un incremento anomalo dell’autismo e altre malattie, è inutile cercare di tirarsene fuori.
Infine, è provato da più laboratori che i vaccini sono “sporchi”, perciò lo stato o chi per esso, ce li proponga PULITI come quelli per impiego veterinario, dopo di ché per me vale quanto sopra, altrimenti che se li faccia la Lorenzin quei 10 vaccini.
A parte i vaccini sporchi, tutti hanno gli eccipienti e tra loro alcuni a base di alluminio o mercurio (Thimerosal) quest’ultimo proibito da anni negli USA ma non in Italia, vedi link: https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Lista_degli_ingredienti_dei_vaccini&oldid=67952257

Punto 8)
Credo proprio che gli eventi avversi non documentati tra gli effetti collaterali sopravvenuti a seguito della sua commercializzazione, consumo e successivamente introdotti nel bugiardino, per il fatto che non vi è la certezza al 100% che possano essere causati dal vaccino, e che quindi non è un parametro su cui basarsi perché non è scientifico equivale a mettersi due fette di prosciutto davanti agli occhi. Invece una mole di dati “non scientifica” di causa ed effetto dovrebbe mettere in allerta chiunque, ma non è infrequente che le case farmaceutiche mostrino una gommosità nella valutazione che va ben oltre ogni evidenza e talvolta a fronte di numerosi casi di morte non ritirano il farmaco, ma aggiornano il bugiardino dimezzando il dosaggio consigliato e inserendo come evento avverso la morte e deducendo percentuali, no anzi, usano dire “si sono verificati casi di …” oppure più freddamente “Eventi avversi rari riscontrati: … “ in modo che pur dando l’informazione il lettore percepisca una possibilità molto remota rispetto la realtà. Questo non è esattamente un comportamento a tutela del paziente, ci sarebbe da dire qualcosa anche sul termine “paziente” perché esserlo da sani non è il massimo.
Esiste un corposo protocollo di supporto ai medici per aiutarli a districarsi tra i tanti vaccini (del 2009 aggiornato al 2017) disponibili in Italia “Guida alle controindicazioni alle vaccinazioni” disponibile a questo link: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1947_allegato.pdf
Ho visto che c'è un aggiornamento di questa guida nel 2018, probabilmente con inseriti nuovi vaccini e correzioni (forse) per allargare o restringere i destinatari secondo la vulgata corrente, cioè i desideria di coloro che oltre Atlantico hanno spinto l'acceleratore sulla loro agenda: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2759_allegato.pdf
Mi preme sollevare l’attenzione sull’Infanrix perché è indicato per neonati di 3 mesi e richiamo a 5 per la versione a 2 dosi da 0,5 ml, salvo fare dei richiami (con vaccini singoli?) qualche anno dopo perché è dimostrato che si perde copertura in modo significativo per alcuni anticorpi. Già, probabilmente basta aspettare i 2 anni e con un SI più completo e forte, l'efficacia potrebbe aumentare, vedi il link per la SIDS in cui il Giappone ha variato la scaletta delle vaccinazioni. L’industria che si occupa di salute non è esente da errori clamorosi e nemmeno i medici che si vedono proporre soluzioni su cui non erano stata fatte opportune ricerche e ciononostante, accettano. Anni fa era stato introdotto il latte artificiale per i neonati, tanto che a ogni mamma in ospedale veniva dato un primo kit consigliando di non fare l’allattamento al seno, salvo poi accorgersi della gaffe pazzesca e ritornare alle origini. Basti ricordare che già il feto acquisisce dalla madre alcuni anticorpi e successivamente con l’allattamento al seno fino a raggiungere una certa maturazione verso i 5 anni di età, credo che l’OMS stessa consigli di fare l’allattamento per almeno un periodo di due anni.
C’è una pagina web scritta da un medico che spiega con dovizia quali sono tutti i vantaggi del latte materno, leggendola comprendi che la natura è molto equilibrata e dove si può meglio non sostituirsi ad essa. Questo sancisce che il neonato non è privo di anticorpi, ma anzi ogni giorno aggiunge al suo sistema immunitario un tassello nuovo e prima di fare vaccini occorrerebbe vedere se sono già presenti o no, o almeno basterebbe aspettare il tempo giusto e poi quello che manca si può anche fare, purché il vaccino non sia SPORCO o sovrapporsi alla natura per "legge".

Da segnalare che in Italia:
a) C’è l’Infanrix ma quante sono i paesi che lo utilizzano?
b) Ci sono ancora vaccini con Thimerosal quando gli stessi USA (produttori) non lo usano più da anni.
c) In Giappone ed altri paesi hanno smesso di vaccinare sotto i due anni riducendo gli eventi avversi, noi dopo 3 mesi.
d) All’estero in apparenza sembra che il sistema di raccolta informazioni sugli eventi avversi sia efficace, in Italia si ha l’impressione che se un medico svolge coscientemente questa attività sia scambiato per antivaccinista, soprattutto se tenta di dimostrare che dice la verità, sappiamo che l’ordine dei medici può essere dura nei confronti di questi “antivaccinisti”. Tale atteggiamento non fa altro che sollevare la voce di chi aveva un minimo di sospetto ritrovandosi ad essere antivaccinista senza sapere dare una spiegazione. Un classico bipolarismo che impedisce di giungere ad una soluzione equilibrata.
e) Abbiamo reso obbligatori 10 vaccini con sanzioni per chi non le rispetta! Quanti sono i paesi che obbligano a 10 vaccini in modo coercitivo?
f) Abbiamo un problema immigrati ma nessuno ha pensato di fare a loro per profilassi una vaccinazione, è più economico se la fanno tutti gli italiani!
g) Le modalità con cui si vuole rendere obbligatori 10 vaccini, che è una scelta di rilievo per una nazione, richiederebbero lunghe consultazioni, un lungo periodo dove il popolo apprenda almeno i rudimenti da persone titolate a farlo non da politici che sembrano sempre che manovrino sottobosco.
h) Come se non bastasse quando ti rechi a fare i vaccini ti fanno firmare una liberatoria, con la quale accetti eventuali conseguenze che vanno dalla parziale copertura a qualunque effetto collaterale o evento avverso debba capitare. Fai esattamente una firma alla cieca, che ne so io? Dovresti essere tu medico a firmarmi un documento che mi tuteli dai suddetti rischi! Ma nessun medico ti farebbe quella firma, perché?
i) La Lorenzin non è un medico, ha frequentato il Liceo Classico, non ha mai dimostrato di avere una passione per argomenti legati alla salute, ha scritto la proposta di legge su suggerimento del consulente di governo che lavora per la uniSR che riceve finanziamenti anche da industrie, è una nominata dal suo partito che governa in modo abusivo con la complicità di altri poteri istituzionali filo-PD. Questa fretta di far passare delle Leggi, come faceva Renzi, è la peggior cosa che un paese possa ritrovarsi, perché sono fatte malissimo, e si fanno solo puntare l’indice contro da chi si informa. Anche l’abitudine di aggiungere in una Legge (per fare un esempio) come sarebbe quella dei vaccini, una tassa qualunque per argomenti completamente diversi e ritenuta di basso profilo ma con elevato gettito, è una delle cose più odiose di questi ultimi anni, ma ovviamente non fa testo questo punto i), ma sappiate che se decidete d’essere contro il DL Lorenzin (non dico antivaccinisti), forse si evita pure una nuova tassa.

Martedì 16 Novembre 2010

OGM: linee guida tardive

Come sempre, prima il danno poi si corre ai ripari, questo sembra di capire dalla sequenza di notizie che arrivano dalla rete. Dall'autorità europea per la sicurezza alimentare arrivano linee guida da tempo attese ma dopo che in USA e Svezia hanno scoperto contaminazioni spontanee per non parlare del rifiuto della Cina (che tanto fa discutere quando si parla di prodotti alimentari) che rifiuta il mais contaminato da OGM.
Vorrei proprio sapere come si potrà riparare i danni nei campi contaminati, non basta una linea guida tardiva.


OGM. EFSA aggiorna linee guida, soddisfazione del Ministro Fazio

15/11/2010 - 12:28

L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha aggiornato le linee guida sulla sicurezza degli OGM. Il documento orientativo per la valutazione del rischio ambientale (ERA) tocca anche la valutazione dei possibili effetti a lungo termine delle piante geneticamente modificate e dei potenziali effetti su organismi non bersaglio (NTO). La guida dà attuazione ai severi requisiti per la valutazione del rischio ambientale degli organismi geneticamente modificati (OGM) previsti dalla direttiva 2001/18/CE sull'emissione deliberata nell'ambiente di OGM.

Nel documento l'EFSA ha riesaminato e aggiornato 7 punti specifici che occorre affrontare durante la valutazione dell'impatto ambientale di una pianta GM. Questi riguardano in particolare:

  • la persistenza e l'invasività della pianta GM, considerando il possibile trasferimento dei geni da pianta a pianta;
  • la probabilità e le conseguenze del trasferimento di geni dalla pianta ai microorganismi;
  • la potenziale evoluzione della resistenza negli organismi bersaglio;
  • i potenziali effetti sugli organismi non bersaglio;
  • i processi biogeochimici come i cambiamenti nella composizione del terreno, nonché il potenziale impatto delle tecniche di coltivazione, gestione e raccolta della piante GM.

Il documento orientativo comprende requisiti particolareggiati per la scelta di opportuni comparatori non GM e i tipi di ambienti riceventi da considerare; per gli effetti a lungo termine e il disegno sperimentale degli studi di laboratorio e delle ricerche sul campo, con le relative analisi statistiche.

"Accolgo con soddisfazione il lavoro svolto dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) che ha emanato le linee guida per la valutazione ambientale delle piante geneticamente modificate che sono oggetto di richieste di autorizzazione nell'UE - ha commentato il Ministro della Salute Ferruccio Fazio - Tale documento è in linea con la mia richiesta indirizzata alla stessa Autorità di rafforzare le iniziative riguardanti la valutazione prospettica e sistematica degli effetti sulla salute umana e animale legati al consumo di organismi geneticamente modificati (OGM), comprendente anche i requisiti dettagliati per gli studi sugli effetti a lungo termine e il disegno sperimentale degli studi di laboratorio e delle ricerche sul campo, con le relative analisi statistiche". "Auspico ora - ha concluso Fazio - che tutti i soggetti che hanno presentato una richiesta di autorizzazione all'Unione europea seguano attentamente le Linee guida che specificano il tipo di dati e le informazioni da produrre, al fine di poter valutare compiutamente la sicurezza di una pianta geneticamente modificata".

 2010 - redattore: GA

Fonte: http://www.helpconsumatori.it/news.php?id=30320


AMBIENTE
Usa, erbe contaminate da Ogm
Scoperti nell'Oregon altri casi di piante divenute resistenti all'erbicida Roundup a causa delle semine sperimentali del 2002 di Nicoletta De Cillis

15 novembre 2010 - Nuovi casi di erbe che hanno sviluppato il gene della resistenza all’azione dell’erbicida a base di glifosato sono stati scoperti nell’Oregon orientale, negli Stati Uniti. Dalle verifiche effettuate dagli agronomi è emerso che si tratta della contaminazione dell’ Agrostide stolonifera, una graminacea foraggiera utilizzata soprattutto per i tappeti erbosi dei campi da golf e presente nei canali e nei campi di Ontario e Nyssa. L’inquinamento genetico dell’erba perenne risalirebbe ad alcune semine sperimentali della varietà geneticamente modificata per la resistenza all’erbicida glifosato, il Roundup della Monsanto, e la cui commercializzazione è ancora in sospeso per decisione del Dipartimento per l’agricoltura. Già nel 2004, da una ricerca condotta dall’Agenzia per la protezione ambientale (EPA), era emerso che alcuni campioni di Agrostide stolonifera selvatica presentavano nel proprio genoma il transgene della resistenza all’erbicida, e quindi che i semi e i pollini si erano dispersi fino a ventuno chilometri di distanza dai campi sperimentali dell’Oregon centrale, dove l’erba transgenica era stata seminata nel 2002. Una indagine successiva, pubblicata nel 2006 sulla rivista di Ecologia Applicata, aveva fatto emergere che il 62% delle piante non OGM testate presentavano la resistenza al glifosato, e questo tre anni dopo l’interruzione della sperimentazione su campo. La Scotts LLC., l’azienda che ha acquisito il brevetto della Monsanto, è stata condannata al pagamento di una multa di 500.000 dollari, la penale più alta imposta fino ad ora. Anche il ricorso da parte dell’azienda alla Corte di Appello è stato rigettato in base alla motivazione che il via libera alla sperimentazione in campo aperto era stato concesso dal Dipartimento per l’agricoltura in assenza di una valutazione di impatto ambientale. Per saperne di più: GMO bentgrass found in Eastern Oregon.

Fonte: http://www.fondazionedirittigenetici.org/fondazione/new/displaynews.php?id=556


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AMBIENTE Cina, respinto mais contaminato da OGM.


OGM – Grano Creso

I contenuti dell’articolo che segue mi erano già noti, vi si arriva facilmente interessandosi all’intolleranza al glutine e così da qualche sito spuntano le vicende di casa nostra, che ovviamente a posteriori dovrebbero insegnarci qualcosa, come ad esempio a togliere dal mercato il grano Creso per evitare di creare una generazione d’allergici. Ma approvare questo, significa un blocco immediato di tutti gli OGM, importazione e produzione, ivi compreso quello per alimentazione animale se poi la loro carne diventa fonte d’alimentazione umana. La nostra salute è un affare cui anche la politica si piega di fronte allo strapotere acquisito dalle multinazionali.

La specie di grano più diffusa ed utilizzata per il pane e la pasta, che consumiamo quotidianamente, si chiama Creso. Nasce dall’incrocio della varietà messicana Cymmit e quella italiana Cp B144, quest’ultima ottenuta con una modificazione genetica della varietà Senatore Cappelli ormai coltivata solo da aziende biologiche.
La varietà Senatore Cappelli è stata largamente usata fino al 1975. Ottenuta nel 1915 per selezione genealogica a Foggia, divenne il grano duro più coltivato nel meridione. La pianta è alta più di un metro e ottanta ed a rischio di allettamento (il fusto con pioggia e vento tende a piegarsi complicando le operazioni di raccolta). Così il grano Senatore Cappelli fu bombardato con raggi X o gamma per modificarne la struttura genetica ed ottenere un grano più produttivo e più basso. A causa dell’irradiamento fu modificata la proteina gliadina che provoca l’enteropatia infiammatoria e quindi l’intolleranza al glutine. Nel 1974 nel Centro di studi nucleari del CNEN della Casaccia (Roma), infine, dal grano OGM si giunse ad ottenere il Creso che impegna il 90% della coltivazione italiana.
I produttori di pane e pasta italiani impongono al mercato il consumo di questo grano geneticamente modificato, non offrendoci la possibilità di scegliere secondo coscienza. Solo alcuni produttori di nicchia, poco diffusi sul territorio, producono qualche pagnotta sana coi grani antichi Senatore Cappelli o Kamut.
Possiamo, noi cittadini e consumatori, chiedere ai sindacati dei panificatori di introdurre sul mercato tipi di pane prodotti senza grano OGM?


Fonte dell’articolo riportato: http://www.magozine.it/il-grano-duro-e-ogm
Sul grano duro vedi anche: http://blog.lucien.it/msg/index.php?2010/08/25/851-ogm-la-storia-dal-2004

Mercoledì 25 Agosto 2010

OGM - La storia dal 2004

La "patata" dell'OGM, per parafrasare un modo di dire, o "biotech", è sempre più pesante e difficile da gestire. Le capacità tecnologiche in passato sembravano miracolose per i risultati che erano in grado di ottenere, a volte una varietà ottenuta manipolando geneticamente una pianta o con altri procedimenti biotech, erano presentati alle commissioni con esempi di prodotti finali con tanto di degustazione e buoni profumi da tavola, né più e nè meno di un imbonitore televisivo che propone materassi per sonni meravigliosi, etc. Si è pure spacciato l'OGM come prodotto biologico, si sono aperte le strade per l'accettazione di future strabilianti alterazioni della natura che vedono le multinazionali sempre più pervasive e in grado di garantirsi un futuro economico roseo per effetto del loro ruolo dominante inattaccabile, perché le Leggi esistenti e da loro suggerite, sono dalla loro parte.

In questo modo si distrugge il concetto e la cultura contadina, che preserva negli anni le sue varietà a favore di un prodotto che non consente un ritorno al passato.

A fronte di tale rischio, e fiducioso che le cose andranno veramente così, un magnate della finanza, tale Rockefeller sta realizzando una banca del seme ottenuta scavando una grandissima caverna in una montagna della Norvegia e a prova di attacchi. Tale imponente investimento avrà un futuro solo se l'OGM riuscirà a sostituirsi ai prodotti naturali, peggiorando la salute dell'uomo in modo esponenziale. Solo in quel momento quella banca del seme avrà un valore molto elevato, ma visto che gli affari sono affari, nel frattempo i Rockefeller faranno sì che si arrivi al "break event point" per assicurarsi un vantaggio incredibile dal punto di vista economico, come se oggi già non ne avessero troppo. Poi vorrei vedere se le varie aziende come la Monsanto non si siano fatte una banca del seme, in tal caso sarebbero degli sprovveduti perché dopo che hanno promosso l'OGM e sono riusciti ad ottenerlo, non possono fare marcia indietro, sarebbe un'ammissione, anche se sollecitata dall'esterno, che tutto era premeditato. Non ci sarebbe bisogno di fare una banca del seme, se l'attività dell'uomo non mirasse d'alterare la natura per il profitto di poche persone. E i Rockefeller non mi vengano a dire che si tratta di una banca a scopo umanitario nel caso in cui dovesse capitare un cataclisma terrestre il 21-12-2012, non gli servirebbe nulla senza le adeguate infrastrutture e soprattutto con la popolazione della terra decimata.

Ma la gente quante cose sa di tutto questo? Ne è cosciente?

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Domenica 22 Agosto 2010

Farmaci e Sole (avvertenze ai bagnanti)

E' periodo di vacanze per la maggioranza d’italiani e quando preparano le valige, mettono cose che non servono ma ancora più spesso a volte dimenticano quelle che servono di più.

Molte persone dedicano una sezione della valigia per le medicine e l'estetica, trascurando o senza sapere che talvolta alcuni farmaci possono rendere la pelle più sensibile ai raggi del sole. Della serie la prudenza non è mai troppa quando di mezzo c'è la nostra salute, ma si sa, quando si è in vacanza molti perdono la testa ciò non toglie che talune informazioni possano risultare utili per godersi al meglio la pausa estiva. Una delle attività che può compromettere nei primi giorni le vacanze a chiunque sono i minuti di sole che si prendono che andrebbero gestiti con prudenza, senza lamentarsi di un mancato godimento, il fatto che si paghi il posto prendisole a giorni e non a ore deve essere uno stimolo a sfruttarlo nei primi giorni in orari dove il sole non danneggia molto, ad esempio le prime ore del mattino.

Non è sufficiente, occorre anche usare le creme protettive giuste, controllatene la scadenza e per quanto tempo valgono dopo la prima apertura, e non usate le creme iniziate lo scorso anno, buttatele via, anche qui ci sarebbe da chiedersi dove, se neggli appositi contenitori per medicine, oppure i prodotti possono essere sversati nel lavandino per poi mettere la plastica nell'apposito contenitore? Forse a questa domanda in farmacia riescono a rispondervi.

Riporto qui sotto un interessante articolo sulla foto sensibilizzazione da farmaci:
http://www.saninforma.it/

Le reazioni di fotosensibilizzazione stanno divenendo sempre più frequenti, sia perché il desiderio di abbronzarsi induce ad esporsi al sole e/o a lampade abbronzanti, sia per l'aumentato numero di sostanze fotosensibilizzanti tra i farmaci e i componenti dei prodotti cosmetici. L'elenco dei farmaci per i quali sono stati segnalati effetti di fotosensibilizzazione è molto lungo e via via si arricchisce di nuove molecole. Tuttavia, solo alcuni farmaci (vedi tabella) danno luogo a tali reazioni in modo costante e sono quelli che richiedono maggiori precauzioni.

Farmaci fotosensibilizzanti
Categoria
Principio Attivo
Specialità Medicinale (es.)
Antiacne
isotretinoina
Isotretinoina Stiefel, Isotrex gel, Roaccutan
Antiritmici
amiodarone, chinidina
Amiodar, Amiodarone generico, Cordarone, Longachin, Ritmocor
Antidiabetici
glibenclamide, gliclazide, gliquidone, glisolamide
Daonil, Gliben, Euglucon, Diamicron, Glurenor, Diabenor
Antireumetici
auranofin
Ridaura
Antibiotici
dossiciclina, tetraciclina
Bassado, Miraclin, Ambramicina
Antidepressivi
imipranina, amitriptilina
Tofranil, Adepril, Laroxyl, Triptizol, Mutabon, Limbitryl
Antifungini
griseofulvina
Fulcin, Grisovina
Antistaminici
prometazina, clorfeniramina, terfenadina
Fargan, Farganesse, Fenazil, Trimeton, Fienamina, Allerzil
Antimalarici
clorochina
Clorochina
Antineoplastici
dacarbazina, metotressato
Deticene, Methotrexate
Chinoloni
Ciprofloxacina, enoxacina, norfloxacina, ofloxacina
Ciproxin, Flociprin, Enoxen, Noroxin, Utinor, Flobacin, Oflocin,
Contraccettivi orali
estrogeni e progestinici
Mercilon, Securgin, Harmonet, Fedra, Arianna, Yasmin, Milvane, Minulet, ecc.
Diuretici
furosemide
Lasix, Furosemide generico, lasitone, Spirofur
Diuretici tiazidici
idroclorotiazide
Esidrex, Moduretic, Aldactazide
Furocumarine
methoxsoralene, oxsoralene
-
FANS
piroxicam, naprossene
Feldene, Piroxicam generico, Naprosyn, Aleve, Momendol, Synflex
Fenotiazine
clorpromazina, promazina, perfenazina
Largactil, Prozin, Talofen, Trilafon
Sulfamidici
sulfametossazolo, saulfasalazina
Bactrim, Eusaprim, Salazopyrin En

Altri fotosensibilizzanti
Categoria
Sostanza
Prodotti commerciali (es.)
Antimicrobici topici
tetraclorosalicilanilide, tribromosalicilanilide, bromoclorosalicilanilide, triclocarban, esaclorofene
Detergenti, saponi, deodoranti
Essenze e profumi
bergamotto, limone, lavanda
Profumi, lozioni, latti e oli, cosmetici
Filtri solari
acido aminobenzoico, benzofenoni, PABA
Protettivi solari
Vari
6-metilcumarina
Profumi, lozioni e protettivi solari

Sabato 21 Agosto 2010

OGM: non sai cosa mangi

Non mi sarei mai aspettato di trovare una pagina così chiara e sintetica sui principali aspetti dell'OGM, in un sito per la vendita on-line di ionizzatori d'acqua (che sarà oggetto di un prossimo articolo), ma a pensarci bene entrambi promuovono una vita salutare, aiutando a fare prevenzione con gli articoli e direttamente con i loro prodotti.
Nel mondo OGM basta scavare oltre la superficie per rendersi conto che tutto potrebbe essere più semplice, se lo adottiamo, solo se fa bene alla salute in modo diretto o indiretto e senza aggredire la natura da cui dipendiamo.
Invece l'impressione è che si mettano i carri davanti i buoi, questo detto viene a fagiolo, visto che si parla d’OGM e sono pure figlio di contadini, nel senso che si voglia manipolare in modo esclusivo la produzione agricola fornendo sementi OGM, rendendo irreversibile il ritorno al passato e potendo esercitare un controllo unilaterale sui prezzi di mercato delle sementi, mettendo in ginocchio i contadini e oltre in tutte quelle nazioni dove lo stato glielo consente.
Inutile dire che dovremo scordarci dei nostri prodotti DOC, il tutto alla faccia di chi se ne vanta o fa coltivazioni biologiche integrate.
Cerchiamo di capire come!

L'articolo che segue lo potete leggere nella sua versione originale anche qui:
http://www.meglioinsalute.com/Alimentazione/OGM-non-sai-cosa-mangi.html


Inizio articolo:
pomodoro anticancro OGM.jpgLo sapevi che animali alimentati con OGM hanno avuto sterilità, gravi danni al sistema immunitario, alta mortalità infantile, moltissimi casi di morte?...

Scegli in modo consapevole quando fai la spesa, il futuro di queste colture e della tua salute dipende da te.

Al convegno organizzato da sviluppocultura.net abbiamo raccolto del materiale molto interessante, che mettiamo a disposizione in questo articolo.

Materiale gentilmente messo a disposizione da Marina Mariani.

Cosa si intende per Organismo Geneticamente Modificato (O.G.M.)?


mulo: incrocio tra asino e cavalloUn Organismo Geneticamente Modificato (O.G.M.) è un organismo in cui parte del patrimonio genetico è stato modificato artificialmente ad opera dell'uomo tramite tecniche di ingegneria genetica.

La natura ha sviluppato meccanismi per mezzo dei quali la fecondazione può avvenire solo tra specie strettamente correlate; specie che sono imparentate tra loro potrebbero essere in grado di incrociarsi, come accade tra un asino e un cavallo, ma la loro progenie è normalmente sterile (per esempio è il caso del mulo).

Con l'incrocio, l'informazione proveniente da entrambi i genitori viene data alla prole dopo che è avvenuta una ricombinazione del DNA.
In questo processo le stesse sezioni di DNA possono essere scambiate tra cromosomi corrispondenti, ma su di essi i geni restano sempre nello stesso ordine e nella posizione precisa che occupano da millenni.

In questo modo, a meno che intervengano mutazioni o incidenti, un gene sarà sempre circondato dallo stesso DNA.Un gene ? un segmento di DNA

Un gene è un segmento di DNA sul quale sono presenti le istruzioni specifiche che servono a produrre una o più proteine.
I geni custodiscono l'informazione per sintetizzare tutte le decine di migliaia di proteine che costituiscono i blocchi da costruzione delle strutture e le funzioni biochimiche di qualsiasi essere vivente, a cominciare dai batteri fino agli esseri umani.
Proprio come tutte le forme di vita dipendono le une dalle altre per la loro sopravvivenza e la crescita, nessun gene lavora in modo isolato da tutti gli altri.

L'ingegneria genetica è un approccio sostanzialmente diverso da quello degli incroci tra specie, in quanto ci permette di introdurre un determinato gene in un organismo come un cavallo di Troia, di nascosto, inserendolo direttamente nel DNA dell'ospite.

L'ingegneria genetica rende quindi possibile mescolare informazioni completamente estranee; per esempio si può trasferire il gene che rende un pesce resistente al freddo polare nei pomodori o nelle fragole perché diventino insensibili al gelo, ma anche il gene di una tossina da un batterio al mais, al cotone o alle rape, e perfino un gene degli esseri umani al maiale.
Il numero delle varietà di piante sottoposte a questo tipo di modifica genetica è in continuo aumento.
Iniziamo quindi a capire perché intoducendo un gene in un organismo direttamente nel suo DNA, non sarebbe possibile prevedere a priori le conseguenze sulla sintesi delle proteine. Ogni gene infatti determina il comportamento di più proteine, e interagisce con altri geni secondo meccanismi ad oggi per lo più sconosciuti.
Introducendo quindi anche un solo gene in un organismo come una pianta, non sarebbe possibile prevedere a priori su quali proteine avverranno dele mutazioni.
Studi scientifici riportarti di seguito hanno messo in evidenza questo pericolo e le conseguenze verificatesi negli animali alimentati da cibo OGM.


Le speranze deluse legate agli O.G.M.

Le speranze deluse legate agli OGM sono maggior resistenza delle piante a parassiti e intemperie, maggior produttività; i risultati ottenuti fino ad oggi non hanno soddisfatto le aspettative.

Le piante OGM infatti:
1) Non riducono l'uso di pesticidi
2) Non sono più produttivi: la soia RR (soia OGM nata per essere resistente agli erbicidi) ha prodotto dal 4,6 al 7% in meno rispetto alla sua omologa non OGM
3) Stimolano la selezione naturale di piante e insetti resistenti

Pesticidi e OGM.jpgQuindi a seguito dell'introduzione di colture OGM, L'USO DI PESTICIDI E' AUMENTATO!

Le statistiche provano che nei Paesi in cui si coltivano piante transgeniche si usano maggiori quantità di erbicida.
Questo è anche dovuto alla diffusione di malerbe resistenti.
L'acquisto dell'erbicida è un costo ulteriore per l'agricoltore.
Per ovviare a questo problema...
Nell'U.E. è stata aumentata la percentuale massima accettabile di residui di erbicida negli alimenti.


PERDITA DI FERTILITA'

Dopo coltivazione con cotone Bt in India si è verificata una drastica distruzione dei microrganismi e degli enzimi presenti nel terreno.
Il rischio è che i terreni diventino sterili nel giro di qualche anno.


PERDITA DELLA BIODIVERSITA'
Il numero delle varietà di piante presenti sulla Terra si sta riducendo.
Le varietà geneticamente modificate tendono a prevalere su quelle naturali perché favorite dalla resistenza e perché la loro efficienza impollinatrice è superiore. (risultata circa 30 volte superiore nel caso della Arabidopsis thaliana).
Biodiversità significa poter attingere a caratteristiche genetiche di altre piante, coltivate, spontanee o selvatiche.
Se in tutto il Mondo si coltivasse una sola varietà di mais o soia basterebbe la comparsa di una nuova malattia delle piante e si verificherebbe una carestia di immense proporzioni.


L'AGRICOLTURA OGM HA COSTI MAGGIORI
Le colture gm, costano più delle altre (circa il 40% in più), e le rese, al massimo, sono del 8% in più.
Hanno quindi deluso alcuni agricoltori.
In India molti agricoltori che hanno seminato cotone OGM BT che ha dato produzioni molto basse a causa del clima; ridotti sul lastrico, sono arrivati al punto di suicidarsi.


LE ATTUALI PIANTE GM NON SONO IN GRADO DI RISOLVERE IL PROBLEMA DELLA FAME NEL MONDO
Nuovi insetti OGMHanno già fatto la loro comparsa insetti (il lepidottero Helicoverpa zea) e malerbe resistenti.

Questo significa che nel giro di qualche anno anche le attuali sementi GM potrebbero risultare inefficaci.
Saremo costretti a inventare nuovi diserbanti e insetticidi più potenti o ad aumentare le dosi.


LE COLTURE GM SONO BREVETTATE
Chi vuole usarle deve acquistare i semi, pagare diritti di utilizzo e non può riciclarli.
La maggior parte dei brevetti riguarda la resistenza a un erbicida (Glifosato - RR).
Chi acquista quei semi deve acquistare anche l'erbicida ed è vincolato da contratti capestro.
Dato che la pianta coltivata non ne risente l'agricoltore può usare tutto l'erbicida che vuole, e infatti ne usa di più.


LE POPOLAZIONI PIU' POVERE
Non dispongono di cibo sufficiente PERCHE' NON HANNO I SOLDI PER COMPRARLO.
Secondo la F.A.O. la produzione mondiale di cibo è del 120% rispetto al fabbisogno (CONGRESSO 2008).
I problemi da affrontare sono anche il trasporto nei luoghi dove c'è necessità di cibo e il cattivo stato dei magazzini, nei quali topi e parassiti danneggiano i raccolti.


NON E' VERO CHE GLI OGM POSSONO NUTRIRE LE POPOLAZIONI PIU' POVERE
Attualmente NON ESISTE un solo esempio di pianta GM resistente alla siccità.
Esistono invece centinaia di specie di cereali che sono NATURALMENTE RESISTENTI alla siccità.
Le piante transgeniche inventate fino ad ora per soccorrere le popolazioni più povere SONO INUTILI.


GLI OGM PERMETTONO ALLE INDUSTRIE DI MONOPOLIZZARE IL MERCATO DEGLI ALIMENTI
La diffusione di piabte transgeniche rende l'agricoltura definitivamente dipendente dalle industrie sementiere.
A questo modo, la disponibilità di cibo diventa dipendente da chi fornisce i semi per coltivare le piante alimentari.
Riso, mais e frumento costituiscono la base dell'alimentazione per almeno il 50% della popolazione mondiale.
Controllare la disponibilità di questi alimenti significa poter controllare il mondo
.


INADATTE ALLA NOSTRA AGRICOLTURA
In Italia non sono realizzabili le "zone rifugio" previste e attuate nei campi degli U.S.A. perché i nostri appezzamenti sono troppo piccoli.
Una "zona rifugio" è una "distanza di sicurezza" tra colture GM e coltura naturali, che permette a queste ultimew di non essere "contaminate" dalle colture GM.
In Italia non è proponibile per mancanza di spazi.


NON E' VERO CHE LE SEMENTI TRANSGENICHE SONO STABILI: IL GENE PUO' DIFFONDERSI AD ALTRI ORGANISMI VIVENTI


La Tecnologia Terminator

Per evitare che gli agricoltori possano mettere da parte un po' di semi per la coltivazione successiva, è pronto per essere introdotto un gene che provoca l'aborto delle sementi di seconda generazione.
Si farà in modo che la coltura gm produca semi sterili, e gli agricoltori saranno costretti ad acquistare nuove sementi ogni volta.

Colza OGM in CanadaLA DIFFUSIONE DI PIANTE TRANSGENICHE E' UN PROCESSO IRREVERSIBILE: NON SARA' MAI PIU' POSSIBILE ELIMINARLE PERCHE' IL POLLINE E I SEMI CHE SI DEPOSITANO NEL TERRENO, NEGLI ATTREZZI, NEI MAGAZZINI SFUGGONO AL CONTROLLO.

LA DIFFUSIONE DEL POLLINE E DELLE SEMENTI DI QUESTE PIANTE E' COME UNA MACCHINA CHE, UNA VOLTA AVVIATA, NON SARA' MAI PIU' POSSIBILE SPEGNERE.

Una prova di ciò è Percy Schmeiser, un agricoltore canadese che coltivava colza biologica nei propri campi, finchè un giorno si è trovato le coltivazioni infestate da colza GM prodotta da Monsanto, la quale gli ha chiesto anche di pagare i diritti sui semi! ...>>


Quali sono le garanzie di non nocività degli O.G.M.?

La FDA, Food and Drug Administration, dichiara:

"L'AGENZIA NON E' A CONOSCENZA DI ALCUNA INFORMAZIONE CHE DIMOSTRI CHE GLI ALIMENTI DERIVATI DA QUESTI NUOVI METODI DIFFERISCANO DA ALTRI ALIMENTI IN MODO SIGNIFICATIVO E UNIFORME".

Quindi è il produttore di alimenti a dover garantire la sicurezza.

L'EFSA, per stabilire che un ogm è sicuro si avvale ESCLUSIVAMENTE degli studi effettuati dall'industria che vuole mettere in vendita le sementi.
Questi test di nutrizione sono ritenuti validi se effettuati su topi e anche se hanno una durata NON SUPERIORE A 3 MESI.
Nessun laboratorio indipendente è mai stato consultato per convalidare i test di sicurezza.

Per il momento non sono stati condotti studi sugli effetti a medio e lungo termine della nutrizione di esseri umani con OGM.

L'EFSA ha approvato, ritenendolo sicuro, il mais MON 863 in base a test effettuati dalla stessa compagnia che l'ha inventato.
I test sono stati "SECRETATI".
La sezione di Greenpeace della Germania ha fatto causa e, ottenuta copia dei test, li ha fatti valutare da un gruppo di docenti universitari francesi.
Risultano gravi danni a fegato, reni e forme tumorali allo stadio iniziale.
Questo mais è ancora legalmente in commercio.


Quali risultati scientifici abbiamo a disposizione?

Le prove della sicurezza sono state effettuate dall'azienda produttrice di semi su soia non trattata con erbicida, mentre i consumatori mangiano soia trattata (The Guardian 24/5/99).

Nessuna delle autorità preposte ai controlli negli USA ha analizzato e valutato gli effetti della soia transgenica trattata con il GLIFOSATO (diserbante) sulla salute degli animali e degli esseri umani prima di autorizzarne la commercializzazione.

Nel 1988 una ricerca condotta in Germania dai ricercatori Sandermann e Wellman aveva evidenziato che il diserbante a base di glifosato può scatenare notevoli mutamenti chimici nella soia, in particolare esso fa aumentare i livelli dei fitoestrogeni che, quando vengono introdotti nell'organismo dei mammiferi attraverso il cibo, agiscono come ormoni causando gravi squilibri ormonali. (Fonte: Biosafety, p. 285-292, edito dal Ministero della Ricerca e della Tecnologia Tedesco nel 1988).

Si definiscono SOSTANZIALMENTE EQUIVALENTI specie che hanno lo stesso aspetto e composizione simile (lo stesso contenuto nutrizionale).
Si confrontano solo ALCUNI degli elementi conosciuti, senza verificare se, per caso, non esiste ANCHE qualcos'altro.

Notiamo che stando a questa definizione, una mucca sana e una mucca "pazza" sono sostanzialmente equivalenti.

Si dà per scontato che due specie sostanzialmente equivalenti siano ugualmente sicure.

Questa premessa permette di non fare valutazioni sulle nuove specie transgeniche, è sufficiente mostrare che sono sostanzialmente equivalenti.

LA SOIA NATURALE E LA SOIA TRANSGENICA sono considerate sostanzialmente equivalenti, perché hanno lo stesso aspetto, la stessa percentuale di proteine, perfino la stessa quantità di sostanze allergeniche NOTE.
Ma come facciamo ad essere sicuri che nella soia gm, PER CASO, non esistano anche ALTRE sostanze diverse rispetto alla soia naturale?

In uno studio scoentifico, realizzato da Lello Zolla, Sara Rinalducci, Paolo Antonioli, Pier Giorgio Righetti, Dipartimento di Scienze Ambientali Università di Tuscia, Viterbo, e Dipartimento di Chimica Giulio Natta, Politecnico di Milano, si è dimostrato che nel mais MON 810 (mais modificato geneticamente dall'azienda Monsanto), la regolazione di 43 proteine ha subito modifiche rispetto al mais normale; tra queste risulta presente una nuova versione della proteina gamma-zeina, già nota per essere allergenica.
MA NON ERANO SOSTANZIALMENTE EQUIVALENTI?


Ecco alcuni studi che sono stati effettuati su colture GM


Università di Vienna - Prof. Jurgen Zentek (ricerca commissionata dal governo Austriaco)

Topi nutriti con OGM.jpg

Topi nutriti con mais MON 810 hanno avuto:

- prole sottopeso, in numero ridotto e con un'alta mortalità neonatale.

In seguito a tale studio, la EFSA risponde: Il gruppo di esperti scientifici sugli OGM ha concluso che non sono stati prodotti riscontri scientifici specifici in termini di rischio per la salute umana, per gli animali e per l'ambiente idonei a giustificare una misura di salvaguardia ai sensi Art. 23 dir. Ce 2001/18/ rispetto all'immissione in commercio del mais MON 810 e T25, secondo gli usi previsti, sul territorio austriaco.

Ricerca N. Fares e A.K. El Sayed
Topi nutriti con OGM.jpg

Topi nutriti con patata BT per due settimane hanno avuto:

- cellule della parete intestinale lacerate, con nuclei multipli e rottura dei microvilli.

Istituto di Neurofisiologia Acc. delle Scienze Russa
Topi nutriti con OGM.jpg
Topi nutriti con soia RR prima, durante e dopo la gestazione hanno avuto:

- tasso di mortalità neonatale 55,6% entro 3 settimane dalla nascita;
- prole sottosviluppata;
- madri aggressive;
- prole sterile a maturità
(non sono stati in grado di accoppiarsi).

Dott.ssa Malatesta Univ. Verona
Topi nutriti con OGM.jpg
Topi nutriti con soia RR mostrano:

- significative modifiche delle cellule di fegato e pancreas;
- riduzione della produzione degli enzimi digestivi;
- testicoli di dimensioni ridotte e bassa fertilità.

mucca alimentata con OGM.jpg Morte sospetta di 19 vacche da latte, 5 nel 2001 e 14 nel 2002 dopo aver consumato mais BT176.

- Risarcimento delle prime 5 vacche è 40.000 ma senza ammettere alcuna responsabilità.
- Autopsia mai resa pubblica
- I campioni portati ad analizzare all'Univ. di Gottingen sono "misteriosamente" spariti.

Manifestazioni allergiche tra i coltivatori indiani di cotone BT - Irritazioni cutanee, specialmente a mani e piedi;

- irritazioni agli occhi;
- crisi d'asma.

Un solo medico ha registrato 100 di questi casi nel 2004 e 150 nel 2005.

The Hindustan Times 17.06.2007
pecora alimentata con OGM.jpg
Il governo di Andhra Pradesh ha vietato il pascolo di animali sui residui delle coltivazioni di cotone BT dopo che alcune centinaia di pecore erano morte.

I.N.R.A.N. Dott.ssa Mengheri
Topi nutriti con OGM.jpg

Topi nutriti con mais MON 810 per 30 e 90 giorni hanno avuto:

- gravi danni al sistema immunitario, più marcati in caso di soggetti nell'età dello sviluppo e negli anziani;
- alterazione dei linfociti intraepiteliali, di quelli dell  intestino e della milza.

M. Malatesta Univ. Verona
Topi nutriti con OGM.jpg

Topi nutriti con soia RR hanno avuto:

-modifica delle cellule epatiche
: nuclei e nucleoli di forma irregolare;
- aumento del 50% dei pori della membrana nucleare
;
- aumento del metobolismo epatico

Gran parte degli effetti sparirono dopo che la soia gm fu tolta dalla dieta.

M. Malatesta Univ. Verona
Topi nutriti con OGM.jpg

Topi nutriti con soia RR hanno evidenziato:

- cambiamenti nella sintesi degli enzimi digestivi del pancreas, con riduzione del 77% della produzione di Alfa-amilasi.

R. Tudisco Dipartimento Scienze Zootecniche e Ispezione degli alimenti,
Univ. Napoli Federico II
Coniglio alimentato con OGM.jpg
Conigli nutriti con soia RR per 40 giorni hanno avuto:

- significative differenze nella quantità di enzimi LDH presenti nel rene, nel cuore e nel fegato.

Secondo il genetista M. Antoniou questo deriva da interferenze con l'espressione del gene LDH

R. Tudisco Dipartimento Scienze Zootecniche e Ispezione degli alimenti,
Univ. Napoli Federico II
Capra alimentata con OGM.JPG
Nel latte di capre alimentate con soia RR è stata rilevata la presenza del gene epsps (cio? il transgene inserito).

Prof. Dorfler- Univ. Colonia
Topi nutriti con OGM.jpg

Topi femmina gravide sono stati nutriti con cibo gm:
Il gene è stato rilevato nel cervello degli embrioni.

Prof. J. Heritage - Univ. Leeds (GB)
Bovino alimentato con OGM.jpg
Il transgene di un mangime gm può essere incorporato dai batteri del rumine dei bovini.

Prof. Mercer e Flint,
Rowett Institute (Scozia)
Il transgene non viene degradato completamente neanche dopo un ora di contatto con la saliva umana e può essere incorporato dai batteri che abbiamo in bocca.

Proff. Gebhart e Smalla,
Ist. Fitovirologico di Brunswick (D)
Il gene presente in una specie di barbabietola da zucchero gm si è trasferito ai batteri del terreno.

La sua presenza è stata rilevata ancora dopo DUE ANNI dalla fine della coltivazione



Il Belgian Council for Biosafety ha rilevato che il mais Bt11 non corrisponde più a quanto dichiarato dall industria che lo ha brevettato. Sembra che si sia modificato da solo: il gene inserito potrebbe essersi duplicato, infatti ne esistono più parti in posizioni anormali e non previste. Inoltre risulta sia avvenuta una contaminazione inaspettata anche da parte un altro mais gm (Bt 176).

E chi può scegliere "per istinto", cosa fa?

POTENDO SCEGLIERE, GLI ANIMALI RIFIUTANO IL CIBO GM - The Washington Post - 15/8/1999


Il miraggio del pomodoro anticancro

pomodoro anticancro OGM.jpgIl pomodoro anticancro OGM è nato per avere una concentrazione di ANTOCIANI (anticancro) superiore rispetto al pomodoro normale.

Gli antociani sono presenti in concentrazione pari a 2,8 mg/kg e si trovano sia nella polpa che nella buccia.

I risultati ottenuti in laboratorio su topi hanno registrato effettivamente che i topi predisposti a sviluppare tumori sono vissuti il 20% in più.

Ma per un uomo di 80 kg la dose giornaliera di antociani dovrebbe essere di 6,4 g pari a 2,3 kg di pomodori OGM freschi al giorno.

Lo sapevate che nell'uva nera ci sono molti più antociani? (4 volte di più!)

Ma allora... non era più semplice mangiare l'uva?... ;-)


Il Golden Rice

golden-rice.jpgRiso arricchito con betacarotene
Inventato per sconfiggere la cecità infantile
NON PUO' FUNZIONARE in quanto il betacarotene si trova in una forma poco assimilabile, inoltre l'assimilazione e l utilizzo di vitamina A è subordinato alla presenza di grassi e proteine (che nel riso non ci sono).
Per risolvere la carenza ogni individuo dovrebbe ingerire circa 3 kg di riso al giorno, che dopo cottura diventano 9 kg.

Dal Corriere della Sera del 18 luglio 2004:

Per l'INRAN il GOLDEN RICE è una bufala

I ricercatori dell'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione: "L'uso del Golden Rice contro le carenze di vitamina A è solo un esercitazione biotecnologica priva di applicazioni pratiche"

"Caro Mieli, in merito alla questione da lei portata all'attenzione del pubblico sulle inesattezze relative alla campagna contro gli Organismi geneticamente modificati, in qualità di ricercatori dell'Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran), vorremmo esprimere un parere sulla questione dell'uso del Golden Rice come strategia contro le carenze dietetiche di vitamina A nei Paesi poveri.

Correttamente, lei riporta che la dose consigliata di vitamina A nei bambini da 1 a 3 anni è di 0,3 mg al giorno. Altrettanto correttamente riporta il contenuto di beta-carotene (provitamina A) nel Golden Rice che è di 0,16 mg per 100 grammi di alimento crudo.

Aggiungiamo che le moderne tecniche di produzione permetteranno, forse, in tempi non remoti di incrementare questo quantitativo a 0,20 mg per 100 grammi di riso.

Quello su cui dissentiamo è il fattore di conversione che menziona nella sua risposta. In particolare lei dice che la provitamina A del Golden Rice essendo disciolta in ambiente lipidico presenterebbe un fattore di conversione con la forma attiva della vitamina A di 2 a 1. Il beta-carotene contenuto nel Golden Rice non è disciolto in ambiente lipidico. Infatti il riso per la maggior parte è amidaceo. Inoltre il fattore di conversione a cui lei fa riferimento è dimostrato solo con la supplementazione farmacologica di beta-carotene disciolto in oli eccipienti.

Il fattore di conversione di diete a forte contenuto vegetale (e i vegetali sono conditi con olio) sarebbe di 12 a 1 (o addirittura 24 a 1) tenendo conto che i carotenoidi diversi dal beta-carotene hanno un fattore di conversione meno efficiente del beta-carotene da solo.

Il beta-carotene da matrici alimentari ha un fattore di conversione che è di 6 a 1 ed è questo che, in accordo con la letteratura scientifica più recente, deve essere utilizzato.

Quindi, considerando l'attuale contenuto di beta-carotene nel Golden Rice, per coprire i fabbisogni di vitamina A, mangiando solo questo alimento, bisogna consumare almeno 1,1 Kg di riso (peso a crudo) che cotto diventano circa 2,8 kg dato che con la cottura si ha un aumento in peso del 150 per cento.

Nell'ipotesi più ottimistica dei 0,20 mg di beta carotene per 100 grammi di Golden Rice, questa quantità risulterebbe di 2,3 Kg di riso cotto. Si rende conto lei stesso che queste quantità sono francamente inammissibili per un bambino.

Tra l'altro simili quantitativi di riso avrebbero un contenuto energetico di per sè assai elevato (3600-3000 kcal nei due casi) che va sommato all'apporto degli altri alimenti della dieta.

L'utilizzazione del Golden Rice per combattere le carenze di vitamina A è un esercizio di stile biotecnologico, che per? evidentemente, al momento, non sembra presentare applicazioni pratiche."

Marina Carbonaro, Laura D'Evoli, Andrea Ghiselli, Ginevra Lombardi Boccia, Stefano Lorenzetti, Massimo Lucarini, Luisa Marletta, Giovanni Monastra, Laura Rossi, Patrizia Salvatore.


Quali sono le caratteristiche introdotte dagli OGM nelle coltivazioni ad oggià

mais OGM.jpg- Resistenza a un erbicida (RR): 68%

Alcune porzioni di DNA vengono prelevate dal virus del Mosaico del cavolfiore, dal microrganismo Agrobacterium sp. e dalla petunia, e poi vengono inserite nella pianta. Si ottiene cos? una pianta OGM resistente ad un erbicida.

- Resistenza ai parassiti mediante l'autoproduzione di un pesticida: 19%

Ottenuta mediante l'introduzione del batterio Bacillus Thuringensis (BT), che produce una tossina resistente ai parassiti.

La produzione della tossina è continua e avviene in tutte le cellule.

Lo scopo è sconfiggere la piralide del mais e altri insetti parassiti.

Il 13% delle attuali colture possiede entrambe le caratteristiche (o caratteri).


Quali sono le colture OGM oggi?

Soia

Mais

Colza

Cotone


Chi detiene il mercato mondiale delle sementi?

5 aziende detengono oltre il 35% del mercato internazionale delle sementi:

MONSANTO
DU PONT
SYNGENTA
BAYER CROP SCIENCE
DOW

In quali paesi sono coltivati gli OGM?

USA 54%
Argentina 18%
Brasile 11%
Canada 6%
India 4%
Cina 3% (non riso)
Altri 4%

Superficie totale coltivata nel 2008: 125 milioni di ettari (10,7% in più rispetto al 2007).


Patologie

In base alle statistiche americane, a partire dal 1996 il numero di persone affette da disturbi gastrointestinali, allergie, infezioni e tumori al sistema linfatico, della prostata, del pancreas e del seno sono aumentati vertiginosamente.
A partire dal 1996 sono iniziate su larga scala le coltivazioni di piante gm.

All'inizio del 1999 ricercatori del United Kingdom's York laboratory (GB) analizzarono le reazioni allergiche di 4.500 persone.
Risultato: le allergie alla soia erano aumentate del 50% rispetto all'anno precedente e per la prima volta in 17 anni la soia entr? nella "top ten" delle sostanze allergeniche.
A partire dal 1998 è iniziata l'importazione in grandi quantità di soia gm nel Regno Unito.

(Daily Express - 12 marzo 1999)


Rowett Institute - Prof. Pusztai
Pusztai.jpg
Topi nutriti con patate gm per 120 giorni hanno avuto:

- sviluppo di cellule precancerose nel tratto digestivo;
- il loro cervello e i testicoli erano sottosviluppati rispetto alla norma;
- ipertrofie del pancreas e del fegato;
- danni al sistema immunitario.

Le normative non ci permettono di scegliere

LE ATTUALI NORME DI LEGGE NEGANO AI CONSUMATORI IL DIRITTO DI SCEGLIERE COSA MANGIARE E NON TUTELANO GLI ADDETTI AL COMMERCIO E ALLA SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI.

La presenza fino allo 0,9% di ingredienti transegnici non ha l'obblico di essere riportata in etichetta.

EPPURE PER SCATENARE UN'ALLERGIA ALIMENTARE E' SUFFICIENTE MOLTO MENO DELLO 0,9%

L'UNIONE EUROPEA HA DECISO DI APPLICARE LA TOLLERANZA DELLO 0,9% ANCHE AI PRODOTTI BIOLOGICI A PARTIRE DA GENNAIO 2009.

N
on è previsto che un ristoratore informi i suoi clienti in merito alla presenza di ingredienti geneticamente modificati.

E' stata sancita la responsabilità primaria degli operatori alimentari: chi prepara o vende alimenti è responsabile dei prodotti che offre ai consumatori.
Se un consumatore subisce danni a causa degli alimenti che ha consumato, il commerciante o il ristoratore sono tenuti al risarcimento dei danni.
Ma un operatore del settore alimentare e un consumatore, come può tutelarsi se sulle etichette di alcuni prodotti non compare la presenza di OGM fino allo 0,9% ?


Le posizioni dei Governi in Europa

Nell'Unione Europea 172 regioni e 4500 enti locali si sono dichiarate aree OGM free.
Il rifiuto di consumatori e agricoltori al cibo OGM ha limitato l'industria a solo quattro colture principali, coltivate principalmente per utilizzare fibre o per uso mangimistico: soia, cotone, colza e mais. I tentativi fatti per introdurre alimenti base come riso o frumento OGM, si sono impantanati a causa del forte rifiuto da parte di consumatori e agricoltori.

Ma attenzione, poiché studi scientifici citati sopra hanno dimostrato la presenza di OGM anche nel latte, nel formaggio e nella carne!

Anti-Ogm
: Austria, Cipro, Francia, Grecia, Ungheria, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Slovenia, Romania.

Indecisi: Italia, Belgio, Bulgaria, Danimarca,Germania, Irlanda, Lettonia, Malta, Slovacchia.

Pro-OGM: Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Olanda, Portogallo, Svezia, Spagna, Regno Unito

dal Corriere della Sera

mais OGM.jpgFAVOREVOLI SOLO INGHILTERRA, OLANDA, SVEZIA E FINLANDIA

No agli Ogm in Austria e Ungheria

"Il Consiglio dei Ministri dell'Ambiente dell'Ue boccia la richiesta di abolire la moratoria"
"BRUXELLES - Il Consiglio dei Ministri dell'Ambiente dell'Ue riunitosi a Bruxelles ha respinto a maggioranza qualificata la richiesta della Commissione Europea di sopprimere la moratoria sulla coltivazione del mais ogm mon 810 della Monsanto in Austria e in Ungheria. Lo hanno annunciato fonti del consiglio dei Ministri. L'Italia ha votato con la maggioranza per bloccare la richiesta della commissione europea. A favore soltanto Inghilterra, Olanda, Svezia e Finlandia.

PRECEDENTE IMPORTANTE - Il voto di oggi rappresenta quindi un precedente importante anche perché nelle prossime settimane i 27 dovranno pronunciarsi anche sulla soppressione della moratoria per la coltivazione del mais Mon810 in Francia e in Grecia.

IL NO DELLA GERMANIA - La Germania aveva annunciato di votare contro la richiesta della Commissione di imporre fine ai divieti nazionali di coltivazione del mais Ogm Monsanto Mon810 in Austria e in Ungheria. Lo aveva detto, al suo arrivo al Consiglio, il ministro tedesco Sigmar Gabriel, ricordando la forte opposizione dell'opinione pubblica contro gli Ogm.

L'ULTIMO STUDIO: I RISCHI CI SONO - I risultati di uno studio recente svolto dall'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione sui topi hanno lasciato aperte molte incognite. L'assunzione da parte di questi animali di mais geneticamente modificato, il Mon810 della Monsanto, ha infatti provocato alterazioni sul sistema immunitario sia intestinale sia periferico che, secondo i ricercatori, ?potrebbero rappresentare un campanello d'allarme, anche se rimane da verificare se queste alterazioni siano associate a disfunzioni del sistema immunitario?."


Cosa possiamo fare?

Lanciato e subito ritirato
Il primo alimento ottenuto da materie prime OGM messo in commercio in Italia è stato un olio di semi di soia originaria delle Americhe, raffinato in Italia e proposto in alcuni supermercati con il marchio "Giusto" a 0,89 è il litro. Ritirato dopo 15 giorni, non lo comprava nessuno.

PARMIGIANO REGGIANO
Dopo aver ricevuto forti pressioni da parte dei consumatori (12.000 e-mail), il consorzio tutela del Parmiggiano Reggiano ha deciso di abolire i semi GM dai mangimi usati per alimentare le vacche da latte.
Il 7 luglio 1999, gli industriali italiani della birra e del malto hanno firmato un accordo in cui si impegnano a non utilizzare ingredienti transgenici per la produzione della birra.
Il 17 Febbraio 2009 la Corte di Giustizia Europea ha sentenziato che l'ubicazione delle coltivazioni GM deve essere resa pubblica. In nessun caso, neanche per problemi di ordine pubblico, le informazioni possono essere tenute riservate.
Ringraziamo il signor Pierre Azelvandre.

Caro consumatore, la diffusione o il rifiuto degli ogm dipende esclusivamente da te.

logo_ciboogm_nograzie_300.gifQuando fai la spesa:

- attenzione agli elenchi degli ingredienti
- attenzione alle origini degli alimenti
- privilegiare prodotti italiani, meglio se biologici
- alcuni supermercati hanno scelto di non vendere alimenti transgenici
- preferire prodotti dichiarati "ogm free".

Si ringrazia Marina Mariani per il materiale gentilmente messo a disposizione.


Libri consigliati:

Alimenti geneticamente modificati.jpg
Alimenti geneticamente modificati, Ed. Hoepli di Marina Mariani
small-OGM.jpg
Gli organismi geneticamente modificati, Ed. Xenia di Marina Mariani

Domenica 1 Agosto 2010

Mais OGM approvato e rischi per la salute

Leggo un articolo, che annuncia l'approvazione all'immissione sul mercato europeo a scopo alimentare e come mangime di sei tipi di mais transgenici (OGM). Qualche mese fa era già stata promossa la patata OGM, ma per un paese come l'Italia dove per fortuna la coltivazione dell'OGM è illegale, non ha alcun senso permettere che arrivino per vie traverse fino al consumatore, per fortuna una normativa del 2003 obbliga la tracciabilità.
In pratica, secondo le nuove regole europee, ogni singola nazione dell’unione può opporsi alla coltivazione ma non all’importazione dell’OGM, ed è un controsenso nei termini, infatti, proibirne l’impiego ai coltivatori perché il suo consumo è causa di potenziali danni alla salute dell’uomo, e poi trovarsi lo stesso prodotto impiegato direttamente o indirettamente sugli scaffali dei supermercati, è assurdo!
Purtroppo esiste la contaminazione involontaria, da cui possono derivare prodotti non opportunamente etichettati, ma anche qui è difficile credere che i contadini non sappiano o non abbiano capito che cosa hanno seminato, infatti, uno dei vantaggi è la resistenza agli insetti, perciò si riducono le spese di coltivazione, ma automaticamente ti dovresti chiedere che cosa te lo permette.
Un bel giorno anche se non avremo mai autorizzato l'OGM, ce lo troveremo come fatto compiuto, e i controlli preventivi non faranno altro che aumentare i costi del biologico. Le coltivazioni "illegali" trovate in veneto credo siano solo una minima parte di una realtà sommersa.

Riporto per intero l’articolo da cui ho tratto spunto per questo post che potete leggere a questo link: http://www.fondazionedirittigenetici.org/
Oppure scaricare il pdf dell’articolo: http://www.fondazionedirittigenetici.org/fondazione/commenti/526_print.pdf

OGM & POLITICA
UE, via libera per sei mais transgenici

La Commissione Europea approva sei varietà di mais geneticamente modificato per favorire il mercato delle importazioni
di Nicoletta De Cillis

29 luglio 2010 - La Commissione europea ha approvato l’importazione a scopo alimentare e come mangime di sei varietà di mais geneticamente modificato. La proposta di via libera, che esclude la coltivazione, era stata presentata al gruppo di esperti dello Standing Committee on the Food Chain and Animal Health (SCoFCAH) che, né a Febbraio né ad Aprile 2010, aveva raggiunto la maggioranza qualificata necessaria a decidere a favore o contro. Il dossier è quindi passato all’esame del Consiglio dei Ministri agricoli che lo scorso giugno non è riuscito ad esprimere una posizione né contraria né favorevole, lasciando dunque l’ultima parola all’Esecutivo, che in questi casi deve deliberare in maniera definitiva sui prodotti in questione.
Il via libera della Commissione segue il recente pacchetto di riforme della politica europea in materia di OGM che include la facoltà per i singoli stati membri di decidere se coltivare o meno le piante transgeniche sul proprio territorio. L’approvazione odierna costituisce invece un preciso impegno da parte del Presidente della nuova Commissione, Josè Manuel Barroso, di velocizzare le procedure che bloccano il mercato delle importazioni da paesi come Usa, Brasile e Argentina, dove si coltivano anche varietà OGM con più tratti di resistenza inseriti nel DNA della pianta.
Dei mais che hanno ottenuto il via libera della Commissione, infatti, alcuni presentano i cosiddetti “stacked genes”, sviluppati per una resistenza combinata agli insetti e all’erbicida, ovvero i mais 1507x59122 e 59122x1507xNK603 rispettivamente di Dow Chemical e Dupont, MON 88017 x MON 810 di Monsanto insieme al MON89034xNK603 e, infine, il Bt11xGA21 di Syngenta, che ha ottenuto anche il rinnovo dell’autorizzazione per il mais Bt11, scaduta nel 2007.

Per saperne di più:

COMMISSION AUTHORISES SIX GM MAIZE FOR FOOD AND FEED USES

La realtà sulla sicurezza degli OGM, è ben lungi dall’essere chiara e limpida, ad esempio non si capisce perché in certi paesi, ma basta citare gli USA, l’FDA deve approvare nuovi alimenti e quali importare dall’UE, a volte ponendo il divieto anche se prodotti biologicamente, mentre per le sementi sembra non sia di loro competenza, con il sospetto che ci sia un silenzio-consenso (pagato). Per dovere di cronaca e per giustificare i miei dubbi cito alcune ricerche fatte sugli OGM ed estratte dal libro: “1000 piante cancro Nacci.pdf” scaricabile gratuitamente da internet.

Cap. 3.7.b.: Nuove ricerche sull’impatto degli OGM sulla salute
D.ssa Marina Mariani - 19 luglio 2007

Nonostante gli OGM siano stati approvati e commercializzati per molti anni, non esistono ricerche scientifiche sul loro impatto sulla biologia degli organismi viventi.
Questo è dovuto in parte al fatto che prove di nutrizione animale NON SONO PREVISTI per dare approvazione di sicurezza sia nell’UE che, tantomeno, negli USA.
Tuttavia ora sta emergendo una serie di documentazioni da un piccolo numero di esperimenti, fatti su animali, sugli effetti sulla salute e su quella che si chiama EPIGENETICA.

L'epigenetica è una branca della Biologia Molecolare, che ha a che fare con la Genetica , ma si occupa delle modifiche che il materiale genetico può subire durante la vita. Alcune malattie, come i tumori, hanno una base detta appunto "epigenetica".
Questi studi indicano che l’ingegneria genetica è molto più imprevedibile e rischiosa rispetto all’allevamento tradizionale.

1) studi di nutrizione animale: recenti studi hanno messo in luce una gamma di seri, inspiegabili effetti derivanti dal consumo di OGM. Uno studio Australiano su piselli OGM ha rivelato effetti immunologici legati al trasferimento di un gene, ritenuto sicuro, a diverse specie di piante, che ha causato reazioni allergiche nei gatti.

2) Un esperimento condotto dalla stessa Monsanto ha messo in luce effetti immunologici con un aumento dei globuli bianchi nel sangue di topi alimentati con mais OGM.

3) L’unico test a lungo termine (24 mesi), condotto da un gruppo italiano ha dimostrato che gli OGM possono modificare alcuni organi interni. La nutrizione di topi con il famoso mais Roundup Ready ha cambiato la struttura e il funzionamento delle cellule del fegato, del pancreas e dei testicoli.

4) Un esperimento di nutrizione di topi con mais MON 863 condotto da Monsanto ha dimostrato che i neonati avevano un peso inferiore al normale. Inoltre si è visto che il consumo di MON 863 aveva effetti sulla composizione del sangue, con globuli rossi immaturi e alterazione dei parametri ematici.

5) Uno studio condotto in Russia ha messo in evidenza effetti generazionali degli OGM con elevata mortalità di giovani topi alimentati con Soia Roundup Ready (56% di mortalità e crescita stentata dei neonati sopravvissuti).

6) Un programma finanziato dalla FSA (Food Standards Agency ) inglese ha dimostrato che l’ingegneria genetica provoca normalmente un vasto numero di modifiche genetiche e chimiche casuali nelle piante, il cui impatto sulla salute è totalmente sconosciuto.

7) Due studi inglesi, uno sugli esseri umani e uno su pecore, hanno dimostrato che quando gli OGM sono ingeriti, alcuni dei geni inseriti si spostano e vengono trasferiti ai batteri dell’intestino.

8) Studi non più recenti avevano già dimostrato che il consumo di OGM danneggia la parete dell’intestino ed è associata con le morti inspiegabili di animali da esperimento: studi effettuati da 3 diversi gruppi di ricerca hanno dimostrato che due piante OGM hanno la capacità di indurre emorragie, altri ricercatori si sono accorti che le patate e i pomodori OGM provocano lesioni alla parete intestinale dei topi e dei gatti.

9) Almeno due esperimenti di nutrizione con pomodori OGM si sono conclusi con la morte inspiegabile degli animali da esperimento, con 7 topi su 40 (il 17,5%) nelle prime due settimane e il 7% di mortalità per polli nutriti con il mais tollerante il Glufosinato (il doppio rispetto a quelli nutriti senza OGM).

Vale la pena di puntualizzare che questi studi sono stati effettuati per identificare impatti sulla salute e comprendevano studi tossicologici e analisi di tessuti. Molto diversi dai vari studi di nutrizione di cui si sente a volte parlare, solitamente effettuali con lo scopo di valutare gli aspetti commerciali degli OGM.
Le cause di questi effetti non sono conosciute, ma molti sono i fattori in gioco. Si sa da tempo che l’inserzione artificiale, e casuale, dei geni, interrompe la sequenza di altri geni con effetti legati alla posizione in cui avviene l’inserimento. Inoltre il funzionamento chimico del nuovo gene interagisce con le attività dei geni naturali della pianta, disturbando i processi biochimici e quindi il metabolismo in modi imprevedibili. L’epigenetica ha dimostrato che un gene agisce solo per una parte di un processo metabolico e negli esseri viventi esiste una certa interazione tra geni diversi e con l’ambiente in cui vive un certo organismo.
I dettagli esatti di questa interazione sono ancora poco noti, tuttavia sufficienti a dimostrare l’imprevedibilità dell’ingegneria genetica, con risultati diversi a seconda della situazione e una instabilità molto frequente.

Domenica 31 Maggio 2009

Influenza suina, perché non si parla dei vecchi metodi?

L’allarme per l’influenza suina ha raggiunto il livello 5 su 6, ma sarebbe stato corretto 30 anni fa, non oggi che le strategie difensive permettono di isolarla prima che diventi pandemia, infatti verrà ricordata non per i morti che ha fatto, ma per il gran parlare a causa dell’allarmismo.
Se prendiamo esempio dalla famosa “spagnola” che fece più vittime della seconda guerra mondiale, 50 milioni di persone contro le circa 100 vittime della “suina”, si può affermare che la globalizzazione dei mezzi d’informazione sta allarmando l'intero pianeta in modo completamente ingiustificato. Il virus A/H1N1 tiene in questo modo sotto pressione l’opinione della gente e dei governi, disposti a spendere cifre enormi per avere un vaccino, e poter riprendere le relazioni commerciali senza alcun freno. L’economia prima di tutto. Tenere in alto il livello di guardia per dare il tempo alle case farmaceutiche di produrre milioni di vaccini per tutto il mondo, questa è la cosa più importante, poi se agli effetti pratici risulti come usare un cannone per ammazzare una zanzara non importa.

A oggi si parla di 100 morti per la “suina” da quasi due mesi a questa parte, ma ad esempio se i numeri stabiliscono dove stanno le emergenze, allora guardiamo agli 800.000 morti negli USA per gli effetti collaterali delle medicine allopatiche, quasi 2200 decessi al giorno, questa notizia che livello di attenzione meriterebbe? E i danni procurati dagli additivi alimentari, poi curati con farmaci di cui non si è sicuri di sapere tutto? Un mercato indegno che alimenta se stesso, il cui unico obiettivo non è la tua salute!

In mezzo a tutto questo a volte si riscoprono degli antichi metodi per curarsi che sbattendosene di quanto sopra, permetterebbe la guarigione immediata e a costo zero dai virus e vado fiero d’aver scoperto tali possibilità che documento citando un paio di articoli e poi riflettiamo un po' sul nostro futuro. Premetto che non ho difficoltà a rintracciare 'n' ricerche sulle facoltà dell'ortaggio di cui riporto sotto le sue proprietà.

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Aglio, un prezioso antibiotico naturale

Quando ci fu la terribile epidemia di spagnola salvò molte vite. Con l'aglio si cura l'ipertensione e alcuni disturbi digestivi. Un medico svedese ha accertato tutte le sue proprietà terapeutiche. L'impiego dell'aglio in medicina risale al 3000 a.C.

Forse qualche lettore di 50& Più è abbastanza avanti negli anni per ricordarsi della terribile epidemia di influenza che scoppiò nel lontano 1918, nota come la "spagnola". Fu un anno di terrore per tutto il mondo.I morti si contarono a migliaia e molte persone si ritrovarono con una debolezza respiratoria permanente o col cervello danneggiato dalle forti febbri. A quel tempo la medicina aveva ben poco da offrire in campo preventivo. Raccontava mia madre che, ai primi indizi della grande epidemia, la nonna riunì tutta la famiglia a concilio.

«Verrò subito al dunque», annunciò preoccupata la nonna quando tutti furono riuniti.Poi,in breve, li mise al corrente delle ultime notizie sul dilagare dell'influenza. Quindi mostrò un grosso fagotto e disse: «Qui,c'è la medicina che proteggerà tutti noi». Rovesciò il fagotto e fece uscire la "medicina": aglio. Una montagna di aglio! «Prendetene tutti una manciata - ordinò perentoria - e finchè l'epidemia non sarà passata, guaia a chi scopro senza un pezzetto di aglio in bocca!»

La nonna diceva sul serio. E il 1918, per la mia famiglia, fu l'anno dell'aglio. Aglio nella minestra,aglio nell'insalata, aglio nella carne e a volte persino nelle bevande. Tra un pasto e l'altro tutti i familiari ne masticavano dei pezzetti e di notte ne tenevano uno spicchio fra la guancia e le gengive. La nonna fu ferrea; non passò giorno senza che ricordasse alla comunità familiare la terapia dell'aglio in un modo o nell'altro:una visita a sorpresa, una telefonata e persino una cartolina con le raccomandazioni del caso.

Ma chi potè mai rimproverarle tanta tenacia? La "spagnola" colpì anche la nostra piccola città piemontese:le scuole furono chiuse,cartelli recanti la scritta "Contagio" apparvero sulle case, a Vercelli molti abitanti furono costretti a letto per settimane ed alcuni non si ripresero più. Ma nella famiglia della nonna nessuno si ammalò. L'influenza pestilenziale le passò vicino in punta di piedi, senza neanche procurarle un solo starnuto. La nonna, aveva avuto ragione....

Molti anni dopo, nel 1965, allorchè una epidemia influenzale colpì la Russia, quel governo si preoccupò di ammassare grandi quantitativi di aglio: perchè nel frattempo gli scienziati sovietici avevano condotto studi approfonditi su questo vegetale ed avevano scoperto che possedeva particolari proprietà profilattiche nei confronti del virus dell'influenza. Ragion per cui sulla Pravda apparvero vistosi appelli alla popolazione,invitanti a mangiare aglio quotidianamente.

E quando poi l'epidemia di influenza "britannica", nell'inverno del 1972 - 1973 colpì uno dopo l'altro i Paesi di tutta Europa, causando moltissimi morti, proprio all'apice della sua virulenza, l'Associated Press londinese, il 15 febbraio 1973 diramava questa confortante notizia: «In Italia, l'epidemia influenzale ha decorso benigno. L'epidemia di influenza ha raggiunto anche l'Italia, ma in forma leggera e non per l'intera nazione. Il Ministero della Sanità ha inoltre precisato che specialmente nel Sud si sono registrati soltanto alcuni casi isolati. Come tutti sanno, in Italia e soprattutto nel Meridione si consuma molto aglio».

Maometto ne raccomandò l'uso ai suoi seguaci; Ippocrate lo prescriveva per i disturbi intestinali e le malattie infettive; Galeno, il medico romano i cui precetti dominarono la medicina per oltre mille anni, lo chiamò "l'antitodo del veleno"; mentre Plinio, dal canto suo, sosteneva che l'aglio funziona per tutte le malattie respiratorie. E Dioscoride, durante il suo mandato di medico ufficiale dell'esercito romano, lo prescriveva come vermifugo.

Ma la pretesa proprietà curativa dell'aglio ha un fondamento scientifico, oppure è solo frutto di infondate credenze popolari? La risposta ci viene proprio dalla stessa scienza.

L'elemento attivo dell'aglio è una sostanza chimica chiamata "allicina". A differenza degli antibiotici, che insieme ai germi nocivi distruggono anche i batteri utili all'organismo, l'allicina si limita a combattere quelli nocivi. L'aglio non distrugge istantaneamente i germi, ma inizia su di essi un processo di soffocamento:infatti l'allicina e le altre sostanze chimiche presenti nel succo dell'aglio si legano agli elementi costitutivi del virus e li rendono inattivi. In altre parole, il contatto con l'aglio soffoca letteralmente i germi.

E parliamo adesso di aglio e memoria. A chi le chiedeva il segreto della sua prodigiosa memoria anche in età avanzata Eleonora Rooselvet, sorridendo a tutta dentatura rispondeva: «L'aglio». La moglie del famoso presidente americano non dimenticò mai di prenderne ogni mattina tre grossi spicchi ricoperti di miele.

L'ipertensione, disturbo quanto mai diffuso, è stata spesso curata dalla medicina popolare proprio con l'aglio. Nello stato indiano di Goa, gli indigeni portano sempre appresso una bottiglietta di succo d'aglio e ne bevono un sorso ogni qualvolta sentono salire la pressione del sangue.

Alcune tribù di pellerossa americane, ai primi sintomi di ipertensione.masticano spicchi d'aglio sino a quando la pressione si normalizza. I Mengabus dell'Indonesia preferiscono invece assumere l'aglio finemente grattugiato. Il dottor G.Pietrowski, membro della Facoltà di medicina dell'Università di Ginevra, ha scoperto un fondamento scientifico in quest'uso particolare dell'aglio.

Nel corso di esperimenti condotti su pazienti ipertesi curati con essenza d'aglio, ha riscontrato un calo di 3 gradi di pressioni anche solo dopo una settimana dall'inizio della terapia.

I contadini sardi ci hanno invece tramandato un semplice rimedio contro uno dei problemi più fastidiosi dell'umanità: le punture di zanzare, incluse quelle "tigri". Prima di avventurarsi in una zono infestata da questi insetti, mangiano una bella insalata abbondantemente condita con aglio, oppure si frizionano con l'aglio le parti del corpo più esposte. Il biologo Eldon Reeves, dell'Università di California, ha provato un estratto di aglio su cinque specie di zanzare d'assalto: la mortalità è stata del 100%.

Ciò che per molti è però veramente sorprendente è l'impiego dell'aglio anche come rimedio per l'indigestione. Spesso l'aglio è accusato di provocare disturbi digestivi. Ma c'è chi sa come esattamente stanno le cose. Per questo le madri del Bhutan curano i disturbi allo stomaco dei loro figlioletti mettendo loro dei pezzettini di aglio sulla lingua. Quando invece un cosacco del Kuban avverte i primi sintomi di un attacco di nausea e di dispepsia, si affretta ad ingoiare due spicchi di aglio. Mentre per gli stessi disturbi, i tibetani usano succo di aglio con latte di yak.

L'efficacia di questo umile ortaggio è stata altresì recentemente provata da alcuni scienziati inglesi, che l'hanno poi chiaramente certificata sulla Review of Gastroenterology. E' meglio di qualunque altro, il medico svedese Kristine Nolti ha sintetizzato tutte le proprietà terapeutiche dell'aglio, asserendo che lo stesso «non solo abbassa la pressione troppo alta e regolarizza quella troppo bassa, ma risulta quanto mai efficace per contrastare raffreddori, influenze, e disfunzioni gastrointestinali».

Detto tutto quanto sopra, come potremmo meravigliarci se nel cuore della Romania (la leggendaria Transilvania) la popolazione locale attribuisce all'aglio addirittura il potere di scacciare i vampiri ed i lupi mannari?

Una cosa è certa: la prossima volta che sentite una zaffata d'aglio, non arricciate il naso. A meno che non siate, naturalmente, un vampiro o un lupo mannaro!

Franco Bergamasco

[da 50 & PIU' - Febbraio 2001]

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Intervista di Patrizia Rusconi al professor Enrico Malizia apparso sul settimanale GENTE nel settembre 1990.

Fin dall'antichità l'aglio è stato sfruttato dall'uomo per le sue proprietà curative, ma in seguito accantonato, per le spiacevoli conseguenze che provoca sull'alito. Ora gli scienziati di tutto il mondo hanno "riabilitato" questa pianta, analizzando tutti i suoi pregi: combatte l'ipertensione, abbassa il colesterolo, previene la trombosi.
L'aglio fa davvero bene, ha moltissime proprietà terapeutiche: è indicato tra l'altro per difendersi dalla trombosi, dai tumori allo stomaco e al colon e per ridurre il tasso di colesterolo quando è eccessivo. Lo hanno affermato recentemente, in un convegno a New York, duecento scienziati provenienti da tutti i Paesi del mondo. Ma è giustificato tanto entusiasmo per questo aromatico frutto della terra?
Per approfondire l'argomento e per conoscere tutti i pregi e le eventuali controindicazioni dell'aglio abbiamo intervistato il professor Enrico Malizia, titolare della cattedra di Tossicologia dell'Università La Sapienza di Roma e presidente dell'Associazione europea di medicina naturale e fitoterapia.

In effetti - dice subito il professor Malizia - l'entusiamo per le proprietà preventive e curative dell'aglio è più che giustificato. E poi i pregi di questo prodotto della natura non li abbiamo certamente scoperti oggi: le proprietà dell'aglio sono conosciute fin dall'antichità.

Allora perchè l'interesse si è riacceso proprio adesso, se tutti sanno da sempre che l'aglio fa bene?

Vede, per molti anni la scienza si è buttata a capofitto sui prodotti creati artificialmente in laboratorio, trascurando gli estratti naturali. E sa perchè? Perchè la scienza non era ancora in grado di sfruttare pienamente i principi attivi, cioè le qualità benefiche delle piante, delle erbe, dei frutti. E allora, per trarre vantaggi da questi prodotti della natura bisognava farne uso in grandi quantità. Ma i benefici, tutto sommato, erano modesti e nello stesso tempo, in molti casi, c'erano anche delle controindicazioni. L'uso dell'aglio, per esempio, era problematico perchè com'è noto, basta masticare uno spicchio d'aglio per avere un alito pesante. Ora invece, gli enormi progressi tecnologici, anche nella chimica, hanno consentito di concentrare in laboratorio i principi attivi di certi prodotti naturali, come l'aglio, e di produrre così delle pillole, che hanno tutti i pregi dell'essenza naturale, ma non i difetti, non appesantiscono per nulla l'alito.
Poi c'è anche da dire che l'interesse scientifico nei confronti dell'aglio si è riacceso in coincidenza delle ricerche sempre più approfondite che la comunità scientifica internazionale sta compiendo per guarire, ma ancor più per prevenire, i tumori. E ci sono ormai numerose testimonianze degli effetti positivi dell'aglio: secondo studi svolti in Cina si sarebbe dimostrato che questo prodotto naturale diminuisce il rischio di ammalarsi di cancro allo stomaco. Alla California University, a Los Angeles, è stato invece dimostrato, a conclusione di una serie di esperimenti sugli animali, che l'aglio previene i tumori della pelle. Mentre al recente congresso che si è tenuto a New York, il primo congresso internazionale sull'aglio, sono state presentate statistiche che dimostrano una riduzione sensibile dei casi di cancro al colon.

Quindi si può dire che l'attuale risveglio dell'interesse internazionale per l'aglio non sarà temporaneo e durerà nel tempo?

Ne sono certo. Gli studi proseguiranno, per conoscere fino in fondo tutti i segreti di questa pianta che comunque già da secoli è usata dall'uomo per combattere molte malattie. Parlarono già dell'aglio addirittura Plinio il Vecchio, Ippocrate, la scuola salernitana. Sono anche state trovate iscrizioni su piramidi egiziane. In quella di Keope, a Giza, ce n'è una che riporta quanti denari erano stati spesi per dare aglio ai lavoranti. A quei tempi l'aglio veniva usato come tonico generale e come antibatterico. Inoltre è stato trovato un papiro egizio di medicina datato 1550 avanti Cristo, il Codice Ebers, che fornisce più di 800 formule terapeutiche, delle quali ventidue menzionano l'aglio come rimedio efficace per numerose malattie. Tra queste il mal di testa, le affezioni cardiache, le morsicature e altro. E ancora l'aglio aveva grande successo in Babilonia, dove era coltivato nei giardini. Infine, durante i primi giochi olimpici in Grecia veniva dato agli atleti come stimolante.
Bisogna però ammettere che la storia non sempre ha parlato bene dell'aglio. Il poeta latino Orazio lo odiava cordialmente perchè, per colpa di una cena a base di aglio, offertagli da un mecenate invidioso, perse l'amata Lidia, che non riuscì a sopportare il suo alito pesante. Ippocrate, poi, sostenne che l'aglio provocava disturbi alla vista. Il celebre medico greco, che visse intorno al 400 avanti Cristo, non entrò nei particolari di questi disturbi. Si può supporre che Ippocrate si riferisse al fatto che l'aglio pizzica e fa bruciare e lacrimare. La scienza moderna infatti non ha scoperto alcuna controindicazione dell'aglio per quanto riguarda la vista.
La fortuna di questo prodotto della natura si è fermato nel Seicento, per riprendere durante la prima guerra mondiale, ed esattamente nel 1917, quando scoppiò la famosa epidemia di influenza della "spagnola" che fece più morti di tutta la guerra. In quel tempo si notò con interesse che i Paesi a forte consumo d'aglio ebbero meno casi di influenza. Ciò diede la conferma dell'azione antisettica di questa pianta, come sostenevano gli antichi. Poi è cominciata l'era degli antibiotici e ci si è dimenticati delle proprietà antisettiche dell'aglio.

Per quali malattie si può ricorrere a questa pianta?

Innanzitutto per l'ipertensione, quando ovviamente non è grave. Comunque per una blanda ipertensione l'aglio ha buoni effetti, anche questi di antica memoria. Poi dà ottimi risultati sul sistema cardio-circolatorio. Le ricerche su questo argomento arrivano dal Giappone e sono veramente molto importanti, perchè hanno dimostrato che oltre ad agire sulla pressione del sangue, l'aglio può contribuire a prevenire l'aterosclerosi, una delle malattie che determina il maggior numero di invalidi e di morti. E' infatti l'aterosclerosi la responsabile della trombosi, che come conseguenze più gravi ha l'ictus e l'infarto. Gli studi giapponesi hanno anche rilevato che l'aglio libera alcuni componenti, i solfuri, capaci di far diminuire il tasso di colesterolo, cioè la presenza di grasso nel sangue. Sperimentazioni sugli animali e anche sull'uomo hanno poi dato la conferma a queste osservazioni. L'azione dell'aglio è particolarmente favorevole perchè non elimina totalmente il colesterolo, ma si limita a far diminuire quello tossico. E' risaputo infatti che nell'organismo esiste un colesterolo buono, indispensabile alla vita, e uno cattivo, che si aggrega sulle pareti delle arterie e provoca appunto l'aterosclerosi. Ed è proprio il colesterolo cattivo che risente degli effetti dell'aglio diminuendo in modo costante e mantenendosi poi su livelli normali.
Un'altra importantissima proprietà dell'aglio è quella di rendere più fluido il sangue, rallentando la coagulazione ed evitando così la formazione di trombi. Se poi malauguratamente questi si fossero già formati, l'aglio li scioglie più rapidamente.

Molte persone non più giovani ricordano di aver portato al collo, da bambini, una collana di aglio. Perchè? - domandiamo al professor Malizia.

Veniva usato come vermifugo. Mi ricordo che da bambino l'avevano messa al collo anche a me quando mi presi la tenia. Contemporaneamente mi avevano prescritto delle pillole di felce maschio e spicchi d'aglio da masticare. Allora era l'unico rimedio contro i vermi. Stetti bene in poco tempo. Comunque la collana d'aglio era largamente usata fino a qualche decennio fa.

Ma funzionava?

Certo come vermifugo l'aglio era usato fin dall'antichità, lo citano Plinio il Vecchio e Discoride, un medico farmacologo presso l'esercito romano del primo secolo dopo Cristo che scrisse uno splendido libro di farmacologia, conservato nel monastero sul Monte Athos, in Grecia. E probabilmente l'azione protettiva anti-infettiva dell'aglio è dovuta a sostanze che si liberano e che sono quelle che gli danno quell'odore caratteristico. Il cosiddetto aceto dei quattro ladri ne è un esempio.

Di che cosa si tratta?

Per spiegarlo dobbiamo tornare indietro di tre secoli. Nel 1721 Marsiglia fu colpita da una terribile epidemia di peste. Per seppellire i morti furono reclutati tra gli altri quattro ladri, i quali si rivelarono immuni dalla malattia. Ben presto si scoprì il loro segreto: era una bevanda costituita da aglio macerato nel vino. Da quel momento divenne famosa come l'aceto dei quattro ladri ed ancor oggi è reperibile in Francia. Ma le proprietà dell'aglio di proteggere dalla peste non erano note soltanto ai ladri. I medici che frequentavano questi malati usavano portare delle maschere con un lungo naso adunco, tipo quelle che si vedono al Carnevale di Venezia e che sono caratteristiche del costume di Pantalone. Ebbene, il lungo naso serviva per infilarci uno spicchio d'aglio e respirare così l'aria depurata dai germi. Questa azione antibatterica e antibiotica dell'aglio è stata poi studiata approfonditamente da Louis Pasteur nel 1858 e la medicina l'ha presa ampiamente in considerazione.
L'utilizzazione dell'aglio si è diffusa sempre più. Per esempio i soldati russi durante l'ultima guerra mondiale erano soliti portare nello zaino un grosso quantitativo d'aglio che veniva masticato per sfruttare le sue proprietà antibatteriche e schiacciato sulle ferite per prevenire la cancrena.
Anche Albert Schweitzer ha fatto largo uso di aglio come antibatterico in Africa, per combattere la dissenteria amebica. Ancora oggi nella Francia meridionale ai bambini vengono dati spicchi d'aglio come supposte per proteggerli da tutti i germi e come tonico generale.

Quando si cucina, spesso si scarta l'aglio e si mangia il resto che ne ha trattenuto il sapore. In questo modo si traggono ugualmente i benefici?

In modo veramente scarso. I benefici dell'aglio si assimilano quando si mastica, in questo modo si sfruttano fino in fondo le sue proprietà. Il sapore d'aglio non è sufficiente. Molte persone non digeriscono l'aglio, molte altre non ne sopportano l'odore. Eppure come abbiamo visto, questo prezioso prodotto della natura fa bene a tutti.

Come fare allora?

In ogni farmacia sono in vendita le pillole all'estratto di aglio, che vengono incontro proprio a queste esigenze. Oppure si possono sciogliere alcuni spicchi d'aglio nell'olio e poi bere quello. Però è difficile da dosare.

L'azione dell'aglio serve contemporaneamente a prevenire e a curare le malattie di cui accennava?

Se si prendono in considerazione gli effetti sul sistema cardio-circolatorio è senz'altro una cura preventiva, così come lo è quando gli si vuol far svolgere la sua azione antibatterica o ridurre il rischio di tumori. L'aglio diventa curativo quando lo si prende per combattere l'ipertensione o il colesterolo eccessivo.

Quale sarebbe la dose da prendere per prevenzione?

Per gli adulti, due pillole d'aglio prima dei pasti principali. Ogni confetto contiene 300 milligrammi di aglio fresco, disidratato. In Germania, in cinque anni, il fatturato delle aziende che producono aglio in pillole è passato da zero a sessanta miliardi di lire. In Italia questa moda non è ancora iniziata, malgrado la cucina mediterranea faccia un notevole uso di aglio.

Prevede che cambierà l'atteggiamento degli italiani di fronte a questa medicina naturale?

Credo che gli italiani tentano a guardare con sospetto queste medicine perchè nel nostro Paese è difficile la registrazione di questi prodotti come farmaci, che vengano finora considerati come prodotti di erboristeria. Nel 1992, con l'eliminazione delle frontiere in Europa, però, cambieremo rotta. Negli altri Paesi europei, come la Germania e in particolar modo la Francia, già molti prodotti naturali sono entrati nell'uso farmacologico corrente. Quindi dovremo allinearci anche noi. Con il 1992 cadranno le frontiere e anche la diffidenza.

[da GENTE - settembre 1990]

Martedì 17 Febbraio 2009

Sanità, andava meglio quando andava peggio

Da un po’ di tempo sono in contatto con persone che hanno la fibrosi cistica (per info clicca su Sostieni la ricerca), e dai loro racconti emergono numerose difformità nei protocolli che rasentano la mala sanità, in particolare il non rispetto delle norme igieniche o l’impossibilità pratica d’usufruire di varie facilitazioni, ma quanto sto per scrivere ha dei risvolti crudeli per il destino della persona colpita.

Premessa.
Chi decide di diventare un operatore della sanità, che in Italia per fortuna è un servizio pubblico, che sia in un ufficio o a diretto contatto con i pazienti, sa che è un lavoro con delle responsabilità serie, ne va della salute del prossimo o della sua soddisfazione, non basta il rispetto del protocollo e della burocrazia soffocante per ottenere risultati, occorre passione, attenzione, cura, al fine di esercitare la professione al meglio, ad esempio, è auspicabile che se stai facendo un’ecografia non ti metti a chiacchierare di regali con l’infermiera.
Purtroppo sembra che oggi senza certe pastoie burocratiche, un medico non riesca più a fare bene il suo mestiere, una volta bastava il giuramento di Ippocrate, oggi si ricordano che cos’è?

Evento.
Una donna vuole un bambino, ma non riesce a portare a termine la gravidanza per problemi.
Qualche anno dopo ci riprova, al terzo mese ha un malore, si reca in ospedale, è un aborto spontaneo, in pochi giorni è di nuovo a casa.
Non passa una settimana e di nuovo si sente male, va in ospedale e scoprono che era un gemello, quello che non avevano visto nei tre mesi precedenti!
Il fatto è avvenuto in un ospedale e mi limito a dire della provincia di Modena.

Commento.
Spesso chi è al sud sale al nord per ottenere le migliori cure, ma quando mai, con i tempi che corrono, meglio stare in Sicilia, dove si spera che il calcio ed altre cose non siano una malattia, dove i medici si prendono cura dei pazienti, dove non fanno un’ecografia annoiati come fossero in una fabbrica ad avvitare bulloni, dove il paziente è un valore e non un numero. Magari al nord ci sono le attrezzature ma ad usarle sembra ci siano solo degli operai non degli operatori della sanità.
Quella donna se fosse stata un’extracomunitaria, avremmo detto che non ha le stesse cure di un’italiana e accusato i medici di razzismo.
Adesso che cosa diranno a quella donna che forse non avrà più il coraggio di riprovarci, dopo che alla sua sfortuna si aggiungono anche gli errori dei medici?
Quando non esisteva l’ecografia poteva capitare, ma oggi?
Ci sono troppe cose che stanno andando peggio, vi ricordate di quella persona che stava male e giunta a pochi metri dal pronto soccorso cadde a terra e i sanitari non sono usciti a soccorrerlo perché il protocollo non lo prevedeva?
Il servizio sanitario si sta disumanizzando, ovviamente si tratta d’episodi, è vero, anche una volta si facevano errori, ma per mancanza di mezzi, non per leggerezza o irresponsabilità.
Sapendo che in ospedale la percentuale di decessi per errori è elevata, forse ci si ammalerà di meno ma si pagano le tasse ugualmente, in definitiva che cosa c’è di diverso dal sistema americano dove hai le migliori cure solo se hai una carta di credito valida?

Giovedì 20 Novembre 2008

Aiuta la ricerca e i bambini

Sapevo molto poco sulle modalità per fare delle donazioni per aiutare la ricerca, questa sera ho acquistato in un negozio OVS un paio di pantaloni, e mi è stato chiesto se volevo fare una donazione per Telethon, ho aderito, pochi istanti prima avevo anche sentito per il circuito audio interno uno spot con la voce della Carlucci. Nello scontrino appare la scritta Telethon con la cifra e credo si possa anche utilizzare come detrazione fiscale.
Poi dal sito Telethon apprendo che anche altre catene di negozi aderiscono alla raccolta fondi, Auchan, SMA e CRAI.
Per saperne di più http://www.telethon.it/Pagine/homepage.aspx

Nei McDonald in questo periodo è in atto una raccolta fondi per la Fondazione Per L’Infanzia Ronald McDonald Italia che è un'associazione non a scopo di lucro nata nel 1999 con l'obiettivo di aiutare i bambini malati e in condizione di disagio ad avere un futuro migliore. Dopo la donazione ti danno un simpatico adesivo a forma di mano su cui puoi apporre la tua firna e poi incollarlo su una mano gigante,dopo qualche giorno si vedono centinaia di mani dando un senso di solidarietà diversamente non percepibile.
Per saperne di più http://www.fondazioneronald.it/

Lunedì 11 Agosto 2008

Con il sole non si scherza (abbronzarsi sì, ma ...)

È dall’estate scorsa che volevo scrivere dell’esistenza di dispositivi in grado di misurare in modo obiettivo quanto sole si sta prendendo ed avvisarci del superamento dei limiti. É noto a tutti che stendersi quasi nudi a prendere il sole ti fa stare bene, è piacevole, dicono che fa bene anche all’umore, ma l’abituale brezza sempre presente su un litorale altera la percezione di quando è ora di smettere senza subirne delle conseguenze e vedere la pelle spelacchiarsi nei giorni successivi.
Oggi anche il sole non è più come una volta, almeno da quando lo strato d’ozono nell’atmosfera terrestre, non ha più lo stesso spessore a causa delle attività inquinanti dell’uomo, quindi, il miglior sistema è controllare l’esposizione con un Portable UV Monitor dell’OREGON SCIENTIFIC.

L’oggetto ha un costo relativamente basso, è di dimensioni simili ad un cellulare e fornito con cinghietta per non perderlo, indicando la sensibilità della vostra pelle e in base agli UV locali e un timer, sarete avvisati di quando è ora andare sotto l’ombrellone, sia che siate a Londra o a Dubai.

Purtroppo quest’anno nel sito italiano dell’OREGON non c’è più quest’oggetto, ciononostante un paio di blog italiani e stranieri ne parlano, su amazon.com è in vendita, ed infine nel sito inglese l’ho trovato, lo fanno pagare £ 24,99 mentre su Amazon $ 19,99, facendo il cambio quasi 2,5 volte di meno, anche se la spedizione non è compresa.

Che il monitoraggio dell'esposizione solare sia importante anche da un punto di vista sanitario lo dimostra questa pagina dell'ARPAB (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Basilicata).

Domenica 18 Maggio 2008

Fitness - Rimini Vs Firenze

Si può con pigrizia e tranquillamente seduto davanti il computer, programmare una visita ad una delle due maggiori fiere di fitness italiane, nel wek-end? È quasi come fumare una sigaretta dopo avere fatto sport.
Il dilemma è la concomitanza di Rimini Wellness e del Festival del Fitness Firenze.
Non è logico fare due fiere sullo stesso tema e distanti tra loro solo 107 km in linea d’aria, nello stesso periodo, ma una ragione di quest’apparente spreco c’è.

Rimini fino al 2005 è stata la sede prediletta del Festival del Fitness in Italia, ma dal 2006 gli organizzatori hanno cercato di sganciare quest’evento dal luogo dei vacanzieri, dalla vita notturna, dai discotecari che in generale porta ad una vita smodata, ma forse la società che gestisce la fiera di Rimini, ha posto condizioni inaccettabili e la manifestazione si sposta in una sede inaspettata. La Fortezza da Basso è un sito storico, e Firenze è culla della cultura italiana, organizzare qui una manifestazione del genere ha il sapore di sfida, perché, in effetti, a Rimini sanno come si fa ad attirare gente, ma poi quando arrivi a Firenze e vedi ragazzi e ragazze in fila per salire la scala di corda con i pioli per entrare gratis, un finto assalto alla fortezza organizzato dall’esercito, cominci a pensare che non è sbagliato quest’invito a fare del moto.
Rimini dopo aver visto sfuggire il Festival Fitness, ha organizzato un contro evento, Rimini Wellness, e per i primi due anni era in date diverse, nel 2008 si sono affrancati e hanno deciso di farla negli stessi giorni di Firenze, anzi, copiano anche il prezzo d’ingresso, da 12 Euro si passa a 20 Euro.
Purtroppo per Rimini, certi sponsor ufficiali ed eventi internazionali legati al circuito del Festival Fitness sono a Firenze, ma il busness in questo settore è così ampio da riuscire a riempire i padiglioni di entrambe le manifestazioni anche se avvengono contemporaneamente.
Per certi sponsor, ad esempio la Technogym (partner esclusiva per le Olimpiadi di Pechino), è un’occasione per avvicinarsi ad una fetta di pubblico più grande, partecipando ad entrambe le manifestazioni.

Molte persone però partono per andare a Rimini e si aspettano d’essere arrivati al Festival Fitness.
Per andare alla fiera di Rimini in treno è facile c’è una fermata specifica e basta fare 100 mt, non molo diversa la situazione a Firenze perché dalla stazione si Santa Maria Novella alla Fortezza da Basso ci sono circa 500 mt.

Il biglietto d’entrata a Rimini costa 20 Euro ma vale per tutti i quattro giorni della fiera, chi ha acquistato domenica scorsa Il Resto del Carlino, La Nazione o Il Giorno si è ritrovato con un supplemento che contiene un coupon per avere diritto ad un ingresso ridotto da 20 a 8 Euro.

Entrare al Festival Fitness di Firenze costa 20 Euro, è disponibile un biglietto valido per tutti i giorni della fiera a 25 Euro, i soci COOP pagano 10 Euro.

Mercoledì 9 Aprile 2008

Raoul Bova fa uno spot per combattere la Fibrosi Cistica

Una mia amica ha la fibrosi cistica, una malattia genetica e sarà sicuramente contenta sapere del video. Raoul Bova, oltre ad essere il testimonial ha prodotto lo spot, e i suoi collaboratori (tecnici, attori, montaggio, ...), si sono prestati gratuitamente a sostegno dell'associazione sulla fibrosi cistica. Ho incontrato Raoul Bova al Festival del Cinema di Venezia nel 1996 e mi ha dato subito l'impressione che è un bravo professionista, ed ora scopro con piacere che pensa anche al prossimo e non fa come certuni che studiano solo come ingannare il fisco.
Raoul Bova aveva già fatto un’esperienza simile lo scorso anno, e lo spot è visibile nella home page della http://www.fibrosicistica.it/.

Lunedì 7 Aprile 2008

Cellulari, male per il sonno (idem per le api)

Una ricerca comissionata dai costruttori di cellulari a università svedesi e americane, ha dimostrato che in un qualche modo le onde elettromagnetiche emesse dai cellulari accesi di notte, interferiscono con il sonno, anzi, meglio non fare una telefonata con il cellulare, prima di dormire.

Una ricerca effettuata un anno fa, dimostrava che le emissioni dei cellulari, disturbava l’orientamento delle api, perciò ritengo fondamentale andare a fondo nella ricerca per proteggere adeguatamente l’ambiente e i suoi abitanti. D'altronde qualunque emissione di onde elettromagnetiche di tipo artificiale è inquinamento, o ci sono frequenze che non interferiscono con api ed esseri mani? Altrimenti occorre ritornare ai cellulari satellitari, sempre che nel frattempo non si scopra che sono peggiori.

Link del video originale: multimedia.quotidiano.net
Commissionatori ricerca: Mobile Manufacturers Forum
Istituto di ricerca USA: Wayne State University
Istituto di ricerca della SVEZIA: Karolinska Institute
Istituto di ricerca della SVEZIA: Università di Uppsala

Giovedì 21 Febbraio 2008

Lotta contro HIV grazie a internet

I migliori risultati contro la diffusione delle malattie d’origine sessuale, sono ottenuti anche a livello globale grazie ad internet.

Da una ricerca emerge che la diffusione di contenuti porno, spesso fini a se stessi senza scopo di lucro e di produzione casalinga, ha di fatto reso disponibile una gran quantità di materiale che se da un lato ha dato un brutto colpo all’industria del porno, deduco che ha anche ridotto drasticamente i rapporti fisici occasionali con innegabili vantaggi nella riduzione di certe malattie.
E chi l’avrebbe mai detto che ci sarebbe stato anche questo vantaggio?

Purtroppo la ricerca diceva che l’accesso a questo tipo di materiali, ha un incremento esponenziale quando le cose non vanno bene perché si rimane a casa senza lavoro e confrontava l’Italia con la Corea del Sud che stanno in un rapporto di uno a trenta.