BLOG di Luciano Testi

Sabato 18 Ottobre 2008

Il vuoto cosmico odora di bistecca metallica? Non diciamo fesserie!

Il vuoto per definizione è privo di massa, perciò non è respirabile quindi nemmeno annusabile, e allora da dove nasce questa notizia?

Di recente da una radio ho sentito di questa curiosità che poi ho verificato sul portale notizie.alice.it alla sezione SCIENZE-TECH, e la realtà è come pensavo io, sembra che le tute spaziali dopo l’uso in una missione abbiano un odore nuovo. Immagino che numerosi materiali messi in un ambiente sotto vuoto, alla stessa temperatura e sottoposto ad onde elettromagnetiche simili a quelle emesse dal sole, dopo un’ora in un’atmosfera umana hanno sicuramente un odore diverso, perciò è l’oggetto stesso che cambia odore, probabilmente perché – è solo un’illazione – la sua natura non è la stessa di prima.
Tanto per intenderci quando una volta era consentito fumare nei locali, discoteche comprese, si entrava che si vedeva la nebbia, dopo un paio d’ore o più d’esposizione, quando ti levavi i vestiti potevi affermare che sapevano del fumo che c’era nel locale, questa è un’affermazione obiettiva ma che le tute spaziali sanno odore di spazio, lo trovo falso.

É interessante sapere che la NASA, al fine di non trascurare nessun dettaglio, ha incaricato una società di riprodurre “l’odore di spazio” per usarlo durante l’addestramento degli astronauti, ma sta anche indagando (spero) sulle tute per capire cosa cambia dopo un’uscita extra-veicolare.

Domenica 13 Aprile 2008

Google ci ricorda di Meucci

Oggi accedere alla pagina www.google.it ci ricorda attraverso le oramai note interpretazioni del logo, dell’inventore del telefono che è l’italiano Antonio Meucci. Purtroppo in vita non ebbe la soddisfazione d’ottenere l’ambito riconoscimento, soprattutto per scarsi mezzi finanziari. Solo nel 2002 il congresso degli Stati Uniti ha riconosciuto la paternità dell’invenzione a Meucci, ovviamente dopo che Bell e l’industria americana ha fatto fortuna. Non ho idea dei motivi che portano il congresso degli Stati Uniti a deliberare su argomenti del genere, con un’attualità pressante come lo è in tutte le nazioni, ma può darsi che dietro vi sia una richiesta degli eredi legittimi o qualche deputato, per ottenere almeno un riconoscimento morale, che se non serve all’inventore che è già morto da oltre un secolo, dà all’Italia il prestigio che gli merita.

In Italia questa ricorrenza è piuttosto curiosa, perché oggi i bravi ricercatori se ne vanno proprio negli Stati Uniti, e ottenere un riconoscimento come quello di Meucci, sembra quasi si voglia evidenziare questa incongruenza, da una parte l’elogio, dall’altra quasi il ridicolo.

Vorrei far notare che l’icona di google in ricordo dell’inventore italiano, la vediamo solo noi italiani o chiunque digiti anche se dall’estero www.google.it, infatti, se digitate www.google.com o www.google.fr vedrete il classico logo google.

Venerdì 10 Agosto 2007

Proteggere le credit card da hacking ambulante

Siamo in periodo estivo e l’utilizzo delle tessere magnetiche come bancomat o carte di credito è più diffuso ma i truffatori informatici sono dietro l’angolo, anzi no, in coda dietro di te in attesa di pagare il conto ad una qualsiasi cassa di un supermercato.

Sembra incredibile, ma non c’è nulla di cui sorprendersi, è possibile tramite lettori inseriti in una borsa o marsupio, accostarsi al portafoglio tenuto nella tasca posteriore dei pantaloni di chiunque e leggere i dati della carta di credito per poi clonarla, usarne i dati per acquisti on-line o ancora vendere i dati così raccolti a organizzazioni criminali.

Ora chi legge se non si fidava ad utilizzare le carte di credito per acquisti su internet, potrebbe avere un sussulto sapere che andando al supermercato corre rischi più concreti, magari per opera di una giovane donna che con la propria borsa sfiora il suo posteriore con aria indifferente. Questa potrebbe essere una situazione tipo di un hacker ambulante al lavoro contro cui sembra non esistano protezioni adeguate, ma per fortuna non è così, qualcuno ha già trovato una soluzione realizzando un portafoglio in acciaio inox che ha un effetto isolante contro i lettori pirati. Non si tratta di mettere in tasca una lastra d’acciaio ma di un portafoglio realizzato in tessuto d’acciaio inox che ha la stessa consistenza e flessibilità di un portafoglio normale.

I portafogli hi-tech sono disponibili su internet, questo modello (vedi foto) compreso di spedizione vale 77,63 Euro, non so dirvi se pesano di più di un normale portafoglio, ma visto che sono d’inox sospetto di sì, e a qualcuno molto peso in tasca da fastidio, allora, se volete risparmiare e ottenere lo stesso effetto protettivo, basta la carta stagnola, tipo quella usata in cucina della DomoPack, avvolgere un portaschedina di plastica fargli un giro di nastro adesivo intorno per tenerla ferma e il gioco è fatto, a costo zero e subito.
Pur essendo efficace se non vi piace questa soluzione, è possibile sfruttare i numerosi scomparti di un portafoglio per infilarci due strati di carta d’alluminio della Domopack in modo che quando il portafoglio è chiuso, le carte di credito siano in mezzo.

A questo punto tutto quello che avete fatto non serve nulla se vi rubano proprio il portafoglio, allora basta mettergli una catenella da collegare ai pantaloni, e per i ladri sarà più difficile. Avete paura che non sia sufficiente? Fate un po’ di palestra e scrivete sulla maglietta “Security”. Non basta? Se siete così sfigati provate ad andare in giro in mutande, in questa stagione ce ne sono parecchi nelle spiagge, e qualcuno è pure senza ma non si sa se è per ridurre i rischi, o gli hanno portato via pure quelle … beh ora basta perché andando a ruota libera questi discorsi mi fanno pensare alle tasse.

Domenica 1 Luglio 2007

La tecnologia veste in spiaggia

Chi poteva prevedere che ci sono kit a pannelli solari per la ricarica di un iPod che servono anche per coprirsi in spiaggia? Ebbene, sì, sono dei bikini fotovoltaici e c’è più di una soluzione, la prima molto pioneristica, la seconda più praticabile, vediamo il perché.

Come vedete dalla foto, il progetto pur se apprezzabile, è stato trasferito nella pratica senza preoccuparsi della sua praticabilità. Un conto è modellare tante piccole strisce di celle fotovoltaiche su un manichino statico, un altro è un corpo umano flessibile con tette che pur di dimensioni medie, ballonzolano anche solo camminando. Per non pensare allo slip costituito da piccole piastrine, immaginate lo sfregamento in mezzo alle cosce? Anzi, se non ti porti dietro un iPod potrebbero pensare che ti serve per far funzionare un vibratore!!! ;) Un costume realizzato con questi materiali ha una flessibilità molto inferiore rispetto a quelli standard, ritengo possa essere usato solo per scopi dimostrativi, per mostrare un’idea che sicuramente fa parlare. Se non altro perché chi se lo può permettere farà tendenza e poi diciamolo, è una scusa in più per farsi guardare impunemente in direzione degli unici punti coperti del corpo senza per questo essere scambiati per dei guardoni maniaci. Se una ragazza con questo costume la s’incontra nella passeggiata, qualcuno penserà ad una ragazza immagine che promuove una nuova linea di prodotti e che si sta sacrificando per qualche centinaio di euro, no, i soldini sono di tasca sua e secondo me dopo un primo esperimento non vede l’ora di togliersi di dosso tutto quanto.
C’è un ulteriore problema che non ho ancora evidenziato, i materiali utilizzati per i pannelli solari sono anche dei buoni conduttori di calore, perciò dopo un po’ che si è al sole scotteranno come la lamiera di un’auto, a meno che la ragazza molto volenterosa d’essere assolutamente hi-tech indossi sotto un altro bikini, anche perché serve per prendere il sole e non per fare il bagno in mare o la doccia per i quali va assolutamente levato, e per arrivare in spiaggia pensate di riuscire a uscire di casa con questo bikini indossato, sedersi in auto, e arrivare senza problemi fino all’agognato sdraio in spiaggia?

Una voglia di hi-tech usando energia rinnovabile.
Alcuni dati tecnici: sono striscie da 1” x 4” collegate in serie ad un filo conduttivo che termina con 5 volt in una USB femmina.
Fonte notizia: http://andrewjs.com/solarbikini.html
Ne avevo accennato in breve qui: borse-a-pannelli-solari


Gemma MengualIl secondo modello di costume, decisamente più maturo come soluzione, è stato presentato al TRIUMPH FASHION CUP 2007 all’inizio dell’Americas’s Cup Port a Valencia in Spain.

L’idea base è utilizzare una superficie del costume, solitamente utilizzato per prendere il sole, per rivestirla solo parzialmente di pannelli solari e in posizioni tali da consentirne l’utilizzo senza preoccupazioni. Nella foto la simpatica modella indossa un costume intero, senz’altro l’ideale per collocare in posizioni più consone le piastrine energetiche, anche se ad un primo colpo d’occhio, sembra abbia corazzato le tette, di questi tempi non si sa mai ;)
Sicuramente sulle spiagge se vediamo qualche costume a pannelli solari assomiglierà a questo prodotto.

La modella Gemma Mengual, è campionessa di nuoto sincronizzato, non c’è di che, abbinamento perfetto.
Il modello di costume è Solarcell Swimsuit di Triumph (www.triumphfashioncup.com)
PHOTOGRAPHER: Marcel Mettelsiefen
SHOOT DAY: 2007-04-23

Venerdì 22 Giugno 2007

Il giorno più lungo (o la notte più corta)

solstizioOggi 21 di giugno è il giorno più lungo dell’anno, o se vogliamo, quella che sta per passare è la notte più corta dell’anno.

Si chiama solstizio d’estate, ed è il giorno in cui il sole giunge alla massima altezza nel cielo, più correttamente la declinazione solare raggiunge il massimo valore, sul lato opposto della Terra il sole raggiunge una posizione simile il 21 dicembre. Più la latitudine è elevata (più siamo a nord) e più questo giorno sarà lungo e oltre una certa latitudine il sole non tramonta mai fino al 21 dicembre, poi inizia una notte lunga sei mesi.
Comunque sia, da oggi le giornate s’accorciano e le notti s’allungano e il caldo non ci lascerà in pace fino a tutto agosto.
L’inizio dell’estate è frequentemente festeggiato, anche se non ho ricordi di feste in occasione di … però per l’occasione potete leggervi alcuni proverbi sull’estate:
* L'estate di san Martino, dura dalla sera al mattino.
* L'estate di santa Caterina, dura dalla sera alla mattina.
* L'estate è la madre dei poveri.
* Molta neve d'inverno promette un'estate secca e calda.
* Nel bel mezzo dell'estate, state lontani dalle donne e dai cani arrabbiati.
* Non c'è estate senza mosche.
* Se non c'è inverno non c'è estate.

Giovedì 7 Giugno 2007

Casa del futuro

Casa futuroAscoltando RMC ho sentito il resoconto breve di un giornalista che ha potuto visitare la casa di Bill Gates, anzi, ha poi precisato che Bill non vive in quella casa ma che è una villa con installazioni informatiche sperimentali.

In una casa del futuro, chiunque s’immagina che tutto sia più facile ma le cose che sono emerse rappresentano l’aspetto più appariscente, come i comandi vocali per aprire le finestre o muovere le tende, cambiare foto su un display da 30 pollici o l’immagine proiettata a parete secondo i gusti o gli ospiti presenti, l’intensità della luce artificiale.

Tanto che ci siamo, allora aggiungo la mia, perché non prevedere anche l’arredamento con un certo grado di trasformismo, ad esempio tavolini che emergono dal pavimento o a scomparsa in una parete, panche da sedere comprese, in modo d’avere sempre il massimo spazio a disposizione, e per le pulizie il robottino (è già attuale), che esce dalla sua tana solo quando la stanza non è abitata. Per la musica idem, chiedi un tipo di musica, autore o brano e l’audio ti segue nella casa attivandosi solo nei punti dove ti trovi ottimizzando la fedeltà dell’acustica grazie a sensori ambientali. Un audio così sofisticato abbinato alla tecnologia di proiezione tridimensionale basata sugli ologrammi, permetterebbe di dire al PC di visualizzare e/o popolare la casa con personaggi vari intavolando con essi conversazioni tipo gestite da motori inferenziali e reti neurali, potrebbero essere interessanti per la maggior parte degli individui. Il problema sarà quando in assenza del proprio partner, si sopperisce con l’immagine olografia della Schiffer o Clooney ed essere scoperti grazie alla memoria del sistema, studiato per soddisfare i gusti dei suoi abitanti. Ma un aspetto importantissimo della casa informatica, è l’alimentazione (quella umana). La casa deve conoscere i suoi abitanti, suggerire un’alimentazione equilibrata nei contenuti, quantità e indicare il lavoro da compiere in palestra per smaltire a sufficienza le calorie extra. Altra chicca che vorrei è la lista della spesa secondo le abitudini degli abitanti della casa da ricevere a domicilio ma se faccio un viaggio, non voglio trovarmi due pallets di prodotti avariati davanti la porta.

Tornando al resoconto del giornalista, in visita nella casa di Bill, rimango perplesso quando cita che la MS spaccia come l'aspetto più tecnologico dell’attuale sperimentazione, il passaggio del centro di comando della casa dal PC al cellulare. Capisco che i cellulari fanno un gran progresso, ma se così fosse, e mi rubano proprio il cellulare, bisogna ricomprare anche la casa? Con più realismo si può dire che il centro di comando rimane sempre il PC ma che sarà possibile collegarsi tramite un cellulare ovunque ci troviamo per vedere cosa sta capitando, accendere il fornello per cuocere la pasta o il riscaldamento solo prima di rientrare, ma tutti gli ordini saranno interpretati ed eseguiti da un PC su cui risiede il programma.

Concludendo in casa MS hanno inventato il telecomando, sarà per questo che hanno detto che entro l’anno il loro player digitale (Zune), diventerà un cellulare?

Domenica 4 Febbraio 2007

I pesci rossi sono più intelligenti di un delfino?

Secondo Paul Manger, dell'università Witwatersrand di Johannesburg, a supporto dei suoi studi e ricerche spiega con un esempio che riporto, perché un pesciolino rosso è più intelligente:
Se non si mette un tappo sull'acquario dove stanno i pesci rossi, questi tendono a saltar fuori" chiosa Mager. "Un delfino, invece, non farà mai niente di simile" Proprio perché, secondo lo scienziato, un pensiero così elaborato non potrebbe mai attraversare la sua grossa, ma semplice, mente. (leggi tutto l'art.)
L’eminente professore non riesce ad elaborare con il suo cervello che forse il delfino sa cosa l’aspetta se abbandona la vasca, il pesciolino rosso è così stupido da non capirlo. Poi l’eminente professore dovrebbe dirmi se è mai riuscito ad addestrare uno di quei pesciolini.

Fotogramma ricavato da un filmato realizzato con fotocamera digitale a Tenerife.