BLOG di Luciano Testi

Venerdì 25 Maggio 2007

Porta a Porta -1 per Benigni

Di questi giorni la notizia che Roberto Benigni tornerà in Rai in seconda serata rubando il giovedì in seconda serata a Porta a Porta, salotto dove frequentemente passano anche gli oppositori, ma ci mancherebbe che Vespa faccia tagli pure lì.

L’obiettivo della Rai (fino a che è un’estensione del governo) è politico, non riuscirà in un rilancio se non la si lascia in mani meno legate. Usare personaggi con un passato di successo per rilanciare la Rai, attira di più l’occhio critico, e sarà tanto più inflessibile quanto più si è fatto pagare e quanto meno successo ha avuto rispetto a sue precedenti performance. Ma che ci frega della lettura del Dante al posto di Porta a Porta, qualche utente guarderà Matrix, rischiando che in seguito lo guardi più spesso a discapito di Vespa.

8 milioni di Euro per la lettura del Dante, non sono brustolini, sono tanti, ma Benigni non è sinistroso? Allora perché Benigni, non aiuta la povera Rai a rilanciarsi con un ingaggio da attore di teatro. Se fa un flop, almeno diremmo che non se ne è approfittato! Dopo tutti i guadagni realizzati con i film, non sarà mica senza soldi? Oppure è un modo sotterraneo per spolpare di più la nostra Rai e contribuire alla crescita di Mediaset? E colmo dei colmi, durante tutta la sua esibizione, non ci saranno spot pubblicitari! Allora è vero, Benigni è diabolico, ma al governo hanno fatto due conti o faranno una finanziaria per pagarlo, ditemelo prima così mi guardo forzatamente lo spettacolo!

Con 8 milioni di Euro si fa l’Isola dei Famosi e tanti altri possibili nuovi programmi che potrebbero far emergere dei personaggi nuovi, ma in Italia la TV di stato è come la politica, a mandarla avanti sono sempre le stesse facce per decenni.

Immagine dal sito www.davidemaggio.it

Mercoledì 16 Maggio 2007

Comunicato ufficiale di Endemol Italia

Vale la pena leggersi queste poche righe prese pari pari da una news del sito di Endemol Italia. Sicuramente un messaggio equilibrato di una grande azienda, ma che evidenzia quanto tempo perdiamo noi italiani a discutere di falsi problemi, evitando però di dirci chi guarda dal buco della serratura e cosa racconta (o insinua) dopo.

Paolo Bassetti
Comunicato ufficiale di Paolo Bassetti sulla vendita di Endemol

L’autonomia e l’indipendenza sono sempre state alla base del nostro lavoro e resteranno una priorità anche in questa nuova avventura. Siamo certi di questo e le rassicurazioni dei vertici di Mediaset a tale proposito sono già arrivate.

In Italia siamo abituati a guardare operazioni come quelle di Endemol attraverso il buco della serratura, quando in altri paesi vengono invece considerate del tutto normali. Ormai in tutto il mondo le società di produzione sono partecipate dai broadcaster. Da noi accade purtroppo che qualcuno si domandi se è giusto che Endemol produca ancora per la Rai oppure no.

Valutiamo positivamente le tante manifestazioni d’apprezzamento giunte dagli esponenti del mondo politico e del governo, ed in particolare condividiamo le parole del ministro Gentiloni. Ci gratifica che un consorzio costituito da importanti gruppi abbia dimostrato così grande attenzione ad Endemol e siamo certi che esserne parte ci permetterà di crescere.

Noi siamo semplici produttori di contenuti e non siamo i padroni dei palinsesti. Continueremo a lavorare con impegno, serietà ed autonomia, facendo il possibile affinché i nostri programmi siano di supporto a qualunque broadcaster o piattaforma decida di acquistarli, e siamo orgogliosi di partecipare a questa importante operazione internazionale, che accresce il ruolo dell’Italia nel mercato globale della comunicazione.

Paolo Bassetti
Presidente e amministratore delegato di Endemol Italia

Roma, 15 maggio 2007

Domenica 13 Maggio 2007

Funari Show - Crederci sempre, mollare mai!

Funari ShowFinalmente si possono consultare i dati Auditel grazie alle pubblicazioni su tvblog.it e mediaset.it che tra loro si completano perché il primo fornisce i dati d’ascolto delle singole trasmissioni e l’altro solo per fasce d’orari. Tanta curiosità solo per sapere gli ascolti di APOCALYPSE SHOW VIETATO FUNARI (foto da www.repubblica.it) e scoprire se ero l’unico a non aver apprezzato, perché dopo 10 minuti d’ascolto e aver sentito la reprimenda di Funari a chi parla di flop e la sviolinata (brusca per la verità) fatta ai telespettatori che sicuramente sarebbero stati così responsabili da capire che è estremamente più importante parlare ora di come salvare la terra piuttosto che aspettare la fine. In seguito si sofferma su un recente caso di malasanità a causa dell’azoto. Entra come ospite Gigi D’Alessio e sulla canzone napoletana ci mettono di mezzo Arbore. Non si capisce bene se il tema è l’ambiente o vuol fare concorrenza a Striscia, s’intuisce che sta andando a ruota libera, e gli intermezzi di varietà sfruttati per riposare un momento. La conduzione era frequentemente interrotta dalla sua tosse e nella mano sinistra teneva spenta la causa di ciò, ad un certo punto dichiara che approfitterà della pubblicità per fumare un po’, ecco mi dico, almeno fosse un salutista forse andrebbe anche meglio sarebbe più credibile, così può solo insegnare come si fa a ridursi su una sedia elettrica come quella che ha usato quasi tutta la serata per fare il giro tondo nello studio. Sul retro della sedia elettrica ha fatto applicare una scritta espressiva: “Trasporto eccezionale”, certo quello per il parcheggio in archivio della fine del programma il più presto possibile. Debbo confessare che più volte quando lo inquadravano mentre si spostava, mi aspettavo di vedere la mano sulla cloche con un guanto di pelle nera ed il bastone adornato con bassorilievi macabri, ma almeno ci hanno risparmiato riprese macro su quest’ultimo dettaglio.

I dati auditel relativi a “varietà” di Funari pubblicati su TvBlog:
APOCALYPSE SHOW VIETATO FUNARI - I PARTE Rai 1 2.496 (12,95%)
APOCALYPSE SHOW VIETATO FUNARI - II PARTE Rai 1 1.344 (10,56%)

Nelle lunghe interruzioni che mi prendevo, trovavo molto più interessante ULISSE su Rai3, ma poi dopo le 22 stavo più assiduamente su Rete4 per guardarmi Basic Instinct, anche se il film lo conoscono tutti, alle 23:50 al suo termine faccio di nuovo zapping su Rai1 e c’era ancora Funari, speravo nei coconduttori. Ho spento la TV.

A proposito, "Crederci sempre, mollare mai!" citata nel titolo, che cosa vi ricorda? Funari la sta applicando al 100% grazie a tanti Euro?

Link dei dati auditel di Mediaset riferiti al giorno prima rispetto la data di consultazione:
http://www.mediaset.it/auditel

Martedì 8 Maggio 2007

Apocalypse Show. Ma salvare la Terra si può?

Non ho visto la prima puntata di questo programma, perché condotta da un urlatore e poi la gente ha poca voglia di un’anteprima del proprio funerale, quindi, meglio farlo al programma. Sabato 5 Maggio, incuriosito dalle critiche seguite alla prima puntata, l'ho finalmente vista un po’ proprio mentre dice che in Italia abbiamo la classe politica più vecchia d’Europa, che occorre lasciare spazio ai giovani, ma un istante dopo ospita Mike Bongiorno poi Mario Monicelli e lui stesso, Funari, hanno tutti passato i 70 anni, allora dove stanno i giovani? Il ritmo di Funari è statico, poco smalto per una trasmissione del genere con contenuti non positivi, ed espressi polemizzando e in modo prevedibile. La terra morirà ed allora dobbiamo fargli uno show? Troverei logico se il varietà è a tema sull’ambiente, magari in abbinamento ad iniziative volte a migliorare il nostro comportamento nei confronti della casa, cioè la Terra, ma non il contrario e poi condotta da giovani, che vogliono un mondo migliore cercando di salvarlo anche con l’acqua alla gola. Funari invece toglie ogni speranza a giovani ed anziani.

Trovo bellissima la scenografia e interessante la conduzione dei coconduttori, che hanno presentato show a tema, buon ritmo, rimani davanti alla TV volentieri in attesa del seguito, mentre Funari sapeva di già visto e strasentito. Basta.

Anche se la trasmissione ha fatto pochi ascolti, Del Noce come direttore di rete, fa bene a difendere il programma che in sé ha delle novità, ma se toglie Funari e alcuni ospiti che poco hanno da dire in merito all’ambiente, ci sarebbe un grosso risparmio in denaro e meno critiche. Bastano i coconduttori e un varietà dove poco o nulla è scontato per tenere gli spettatori incollati.

La trasmissione per come s’è vista, è come se a pranzo mentre mangi il dolce che ti piace di più, ti dicono che hai un tumore, mentre invece dovrebbero dirti che se mangi certi dolci naturali senza coloranti, puoi evitare gravi malattie e da qui introdurre mini show. Non mi è neppure chiaro quali sono i meccanismi che attirano gli sponsor, visto che le medesime promuovono uno stile di vita che uccide il pianeta, oggetto dichiarato della trasmissione.