BLOG di Luciano Testi

Giovedì 29 Maggio 2008

X FACTOR – La centralità della canzone

X Factor ha avuto un avvio incerto, le percentuali d’ascolto non superavano un 12%, valore che lo scorso anno ha decretato la chiusura di colpo di genio, in una visione della TV concorrenziale, con i paraocchi, trasmissioni per fare ascolti e non televisione, o per dirla come Morgan il pubblico non può operare al posto del chirurgo.
La TV deve tornare ad avere il suo ruolo, un suo indirizzo qualitativo e chi studia i palinsesti e gli autori devono solo essere bravi a fare spettacolo e non a fare chiasso come “sembra” convenga grazie all’inquinamento culturale diffuso dai reality.
X FACTOR è stato sfiorato da queste insane abitudini cercando di collocarlo in serate diverse, o come dice Francesco Facchinetti in un’intervista che ha rilasciato, hanno pure pensato se era il caso di far litigare di più i giudici per aumentare gli ascolti.
La solita filosofia, da troppo tempo made in RAI, d’assegnare una percentuale di share ad un programma, poi attuare tutto quello che serve per raggiungere questo risultato a costo di prendere decisioni che rovinano la trasmissione, anche snaturandola, infatti, il target di X FACTOR dipende dalla centralità del soggetto, in questo caso la musica e le canzoni, la gara dei concorrenti, vederli crescere, capire le scelte dei loro maestri e giudizio dei giudici, è per quello che un appassionato sta incollato alla TV, ogni altra cosa tu inserisca è un modo per distruggere il soggetto nel tentativo di allargare la base d’ascolto.

Mi piacerebbe tanto sapere, chi tra i soggetti che possono decidere, ha spinto per salvare la centralità della canzone in X FACTOR e chi ha dovuto fare un passo indietro per manifesta incompetenza, la mentalità dei reality non è applicabile ovunque.

Ci sono alcune cose che è stato bene non abbiano fatto:
- Litigare
- Dare troppo spazio ad ospiti illustri
- Che il conduttore canti anche lui.

Dopo 12 puntate, X FACTOR lascia un vuoto tra gli appassionati, non è un contenitore per il "grande pubblico" ma una trasmissione oltre che per appassionati anche per addetti per il suo elevato standard qualitativo applicato al soggetto centrale, infatti, molti cantanti guardavano con interesse le varie evoluzioni dei concorrenti, come fosse un'enorme test.

É da tempo che nei vari commenti che lascio sui blog, mi auguro vi sia un cambio di filosofia per valutare il successo di una trasmissione e come muoversi per non diventare troppo generalisti, e due anni fa scrivevo (forse avete già letto l'episodio):

Mi ricordo di un episodio raccontato nel suo blog da Angelo (un autore dell’Isola Dei Famosi) a cui ha assistito a Madrid, di 4 musicisti da strada pur suonando benissimo non riuscivano a fermare la gente, mentre poco distante un ubriaco che si è fatto arrestare ha attirato una folla di curiosi, lo fece riflettere e arrivò alla conclusione che se i musicisti tutte le sere facessero la scena di un ubriaco che si fa arrestare farebbero molto più successo. Bene, forse è arrivato il momento in cui i 4 musicisti anzich’è fungere da giradischi imparino anche a intrattenere, basta poco, e senza sminuire le loro performance musicali.

Infatti, se un musicista deve catturare l'attenzione con una scenetta del genere, è una dichiarazione di fallimento.

Venerdì 16 Maggio 2008

RTV - La tv della realtà (due programmi in uno)

Nella trasmissione “RTV - La tv della realtà” su Italia1, i servizi sono intervallati da un gradevole stacco, e per quanto è bello ed anche sexy, ogni volta mi sembra appartenga ad un'altro programma, come avessi fatto zapping. Addirittura ogni stacco è diverso dall’altro, e si potrebbe pensare di metterli insieme per ricavarne un video musicale da gustarsi tutto in un fiato, infatti quasi non si sa se stai davanti la TV per vedere il documento o l’intervallo successivo.

Non per nulla la bionda e attraente fanciulla in versione sexy e ricoperta di poco o nulla, è Cristina Chiabotto, ex Miss Italia del 2004.
Eppure si tratta della trasmissione che ha beccato il maggior numero di telefonate di protesta per la violenza dei servizi e il cambio di rotta della Chiabotto da acqua e sapone a sexy.
Direi che per violenza nella stessa fascia oraria ci sono dei TG che a volte in nome del diritto di cronaca lo sono molto di più e poi la Chiabotto è bella ma non va oltre quello che a volte ti si mostra in molti spot pubblicitari.
Spesso il pubblico preferisce profferire parola sui gusti e poi attraverso Annozero gli si può propinare qualunque contenuto.

Love Bugs e la simpatia di Michelle

A volte ti piacciono trasmissioni ma non fai nulla per vederle assolutamente, o al contrario non le apprezzi ma fai di tutto per vederle. Questa fa parte della prima categoria e ogni volta che mi capita di vederla, mi sorprendo della simpatia che trasmette Michelle. Nella realtà, non tutto si risolve positivamente, anzi, ma almeno all’ora in cui fanno vedere in TV Love Bugs, aiuta a stemperare una giornata di lavoro ed è bello che si possa sorridere sulla vita di coppia, un po’ di positività non guasta mai.

Martedì 13 Maggio 2008

Con l'amichevole partecipazione di LORENZO CRESPI?

Così distrattamente faccio zapping, approdo a “Mogli a pezzi”, lo seguo per qualche secondo per capire cos’è, ancora non sapevo cos’era, e vedo Lorenzo Crespi, in un’insolita (per chi lo ha visto in “Gente di mare”) veste di chi per essere sicuro d’accompagnare una ragazza carina a casa, buca tutte e quattro le gomme della sua auto. Una breve ricerca su internet e trovo tutto quello che voglio sapere, ma nel cast artistico, il nome di Lorenzo Crespi era preceduto dalla dicitura “con l’amichevole partecipazione di”, cioè che cosa significa, che per 4 puntate lavora gratis? Come quando un calciatore viene ceduto ad un’altra squadra per qualche partita?
A parte quest’interrogativo, di “Mogli a pezzi” mi piace la fotografia, i personaggi, gli intrecci, ma sembra un Sex and the city al contrario, esattamente “Mogli a pezzi” che si scontrano con una sfilza di situazioni che sembrano prelevate di sana pianta dalle riviste di gossip, due esempi, infiltrazioni antirughe, carriera professionale in concorrenza con marito, figlia che fugge con fidanzato (Crespi), moglie che cerca di farsi vecchio amore, divorziata che s’invaghisce di un ex-donna (questa non l’avevo mai sentito, forse come donna aveva un clitoride extra large?), non manca chi in una festa frega l’orologio alla moglie del sindaco e da la colpa alla donna di servizio pugliese, la cronaca di alcune donne a cui il tempo non è più a loro favore oppure che a un passo dall’ottenere il loro obiettivo, lo vedono allontanarsi sempre di più. Del cast artistico fa parte anche Manuela Arcuri (vedi foto).

Domenica 11 Maggio 2008

Assegnati gli Anatomy Awards 2008 (1/2)

Quest'anno sono un po' in ritardo ma gli Anatomy Awards rappresentano un appuntamento annuale cui il mondo dello spettacolo e il pubblico guarda con un po' di curiosità da voyeurismo, misto ad ammirazione per i soggetti che ricevono questo riconoscimento non per virtù recitative ma intrinseche. Un aspetto interessante degli Anatomy Awards è la trasversalità dei risultati perché non sono estratti da una fonte omogenea ma da tutto il mondo dello spettacolo, perciò, a meno che un evento italiano abbia superato i confini nazionali, quello che ne viene fuori rappresenta per lo più il meglio dagli USA, comunque, anche al di qua dell'Atlantico s’apprezza volentieri. Vediamoli.


BEST PICTURE
Good Luck Chuck - Charlie viene prima di tuo marito (Tutte pazze per Charlie dvd vers.)

Miglior immagine di seno.
Questa ragazza, Jessica Alba, sprizza simpatia solo guardandola, sarà per questo motivo che si è vista graziata con questo premio? Vedendo il film, ho capito che il merito va all'amico di lui, chirurgo estetista specializzato in seni, che ha fornito molte occasioni per sollevare la media.


BEST NUDE SCENE
Marisa Tomei - Onora il padre e la madre
(Before the Devil Knows You're Dead)

Nel film "Onora il padre e la madre", che ha ricevuto buone critiche, mi lascia dubbioso vi sia la miglior scena di nudo, forse di sesso.


BEST UNDERWEAR
Jessica Biel - I Now Pronounce You Chuck and Larry (Os declaro Marido Y Marido)

Se si preoccupano della qualità della biancheria intima da essere notata e premiata, mi lascia immaginare che al posto dei due protagonisti, avremmo potuto mettere Massimo Boldi e Cristian De Sica.


BEST CHEST
Keeley Hazell - Cashback

Il miglior petto, in questo caso è il soggetto delle fantasie del creativo commesso di supermercato nel turno di notte, che condivido. Un premio non solo oggettivo, ma anche soggettivo, che aiuta gli Anatomy Awards a distaccarsi da quello che sembrano gli Oscar degli attributi.


BEST TV SHOW
Tell Me You Love Me (HBO)

In Italia, l'avrebbero classificato come un "reality show", programmi con una marcia in più per fare ascolti. La traduzione automatica delle prime frasi del programma: "Una provocatoria e onesta esplorazione di intimità, 'Tell Me You Love Me' offre uno sguardo non filtrata a tre coppie in cui navigare periodi critici della loro vita.", fa capire che stimola al dialogo le coppie, e questo è già lodevole di per sè.



BEST CARTOONY BOOBIES
Angelina Jolie - Beowulf

Miglior prodotto d'animazione applicato a soggetti reali.

A parte la coda che si vede nel filmato, appare molto reale.



BEST LESBIAN SCENE
Katherine Moennig and Kristanna Loken - The L Word

Le migliori scene di lesbo.
Rispetto lo scorso anno, hanno avuto più fantasia, anche se in rete ci finiscono spesso solo i pochi minuti di rapporti lesbici. Questo video almeno è per tutti, la fotografia sembra buona. É una serie televisiva americana, le uniche protagoniste sono le donne.


BEST UNRATED DVD SCENE
Heather Graham - Adrift in Manhattan

In pratica, il film meno visto e finito dalle sale negli scaffali a tempo di record.


BEST SHORT-FILM NUDE SCENE
Natalie Portman - Hotel Chevalier

Miglior scena di nudo in un corto.
La Portman non avrebbe mai girato scene nuda, ma nel video di buon gusto non è fine a se stesso, inoltre sembra che il rapporto tra la coppia non vada a gonfie vele, nel finale guardano Parigi dal balcone come per portarsi via l'ultimo ricordo.



BEST GROWN UP (AND OUT) CHILD STAR
Christina Ricci - Black Snake Moan

Dovevano inventarsi anche un premio per una ragazzina cresciuta in fretta?