Così distrattamente faccio zapping, approdo a “Mogli a pezzi”, lo seguo per qualche secondo per capire cos’è, ancora non sapevo cos’era, e vedo Lorenzo Crespi, in un’insolita (per chi lo ha visto in “Gente di mare”) veste di chi per essere sicuro d’accompagnare una ragazza carina a casa, buca tutte e quattro le gomme della sua auto. Una breve ricerca su internet e trovo tutto quello che voglio sapere, ma nel cast artistico, il nome di Lorenzo Crespi era preceduto dalla dicitura “con l’amichevole partecipazione di”, cioè che cosa significa, che per 4 puntate lavora gratis? Come quando un calciatore viene ceduto ad un’altra squadra per qualche partita?
A parte quest’interrogativo, di “Mogli a pezzi” mi piace la fotografia, i personaggi, gli intrecci, ma sembra un Sex and the city al contrario, esattamente “Mogli a pezzi” che si scontrano con una sfilza di situazioni che sembrano prelevate di sana pianta dalle riviste di gossip, due esempi, infiltrazioni antirughe, carriera professionale in concorrenza con marito, figlia che fugge con fidanzato (Crespi), moglie che cerca di farsi vecchio amore, divorziata che s’invaghisce di un ex-donna (questa non l’avevo mai sentito, forse come donna aveva un clitoride extra large?), non manca chi in una festa frega l’orologio alla moglie del sindaco e da la colpa alla donna di servizio pugliese, la cronaca di alcune donne a cui il tempo non è più a loro favore oppure che a un passo dall’ottenere il loro obiettivo, lo vedono allontanarsi sempre di più. Del cast artistico fa parte anche Manuela Arcuri (vedi foto).