BLOG di Luciano Testi

Lunedì 18 Agosto 2008

Oro e Record nell’asta per Yelena Isimbayeva

Ha unghie della mano dipinte di nero, tre anelli alle dita della mano sinistra mignolo, anulare e medio, catenina d’oro con medaglietta, orecchini, trucco agli occhi ben fatto e curato, sa che le faranno dei primi piani e sa che la inquadrano anche da dietro per cui non si cura degli slip che le scoprono parzialmente le natiche, d’altronde fa anche la modella, e fino a qui saremmo tutti d’accordo invece lo fa come attività secondaria perché lei è Yelena Isimbayeva, oggi ha vinto l’oro olimpico nel salto con l’asta facendo pure il record.

Dopo il golden gala di Roma con 5,03 mt ha fatto 5,04 mt a Monaco ed oggi questo straordinario 5,05 mt nelle olimpiadi di Pechino. Yelena dice di voler raggiungere i 35 record di Sergey Bubka, ex primatista russo del salto con l’asta, oggi ne ha già fatti 23 e per arrivarci ad un cm alla volta dovrà riuscire a superare l’asticella a 5,17 mt e secondo me ce la farà.

Yelena_Isimbayeva_01.jpg Yelena_Isimbayeva_02.jpg Yelena_Isimbayeva_04.jpg
Yelena_Isimbayeva_05.jpg Yelena_Isimbayeva_07.jpg Yelena_Isimbayeva_09.jpg

Ginnastica – Anelli: giuria di parte

Confrontate le prestazioni dei due ginnasti Yang Wei (Cina) e Matteo Morandi (Italia) consultando le immagini, e giudicate chi è più bravo.
Fatto?
Bene, allora avrete anche visto l'ultima immagine con una classifica ignobile.
Visto?
Bene (cioè male), in giuria qualcuno non si è lavato bene gli occhi o ci sono dei raccomandati !!!
Ecco i punteggi che i giurati hanno dato all’italiano (punteggio e nazionalità giurato): 9,20 Brasile, 9,10 Corea del Sud, 9,10 Belgio, 9,00 Germania, 9,30 Spagna e 8,90 Nuova Zelanda.
A dire il vero anche il terzo classificato non era stato migliore dell’italiano, mentre il primo si è guadagnato i galloni con un’esecuzione impeccabile, ma avremmo meritato un argento e un bronzo in più.

Nella galleria ci sono 15 immagini commentate.

Il doping di Phelps, 12000 calorie al giorno

Michael Phelps, ad oggi 18-08-2008 ha già messo in tasca 8 ori olimpici battendo il decennale record di Mark Spitz diventando il più grande nuotatore fino ad oggi.
Ma con i tempi che corrono molti dubiteranno sulla sincerità atletica dei risultati. Troppi atleti sono positivi al doping, ma quando sai qual è il lavoro intenso che svolge Phelps e l’alimentazione di cui necessita per disporre delle calorie necessarie, ti cominci a chiedere se più che un atleta è una locomotiva.

Per rendervi conto meglio di che cosa significhi ingurgitare 12000 calorie al giorno, guardate il video, è oltre 6 volte il normale fabbisogno di un maschio adulto.

Domenica 17 Agosto 2008

100 mt, vittoria senza avversari per Bolt

Il giamaicano, Usain Bolt, ha vinto con estrema facilità una gara che poteva fare anche senza avversari.
Dopo il balzo dai blocchi Bolt, prende con facilità un vantaggio importante già a metà gara, a lui servono pochi secondi per passare davanti al branco, poi a 18 passi dalla fine circa 40 o 44 mt, stende il braccio destro lungo il fianco per rallentare, infatti, il movimento di braccia è importante per bilanciare al meglio quello delle gambe.
Solitamente una gara di 100 mt vede tutti i concorrenti protesi in avanti alla ricerca della migliore spinta fino all’ultimo mt, è una gara che si fa quasi in apnea, guardando Bolt, questa regola non vale, ha smesso di spingere così platealmente che l’asse del suo corpo era quasi reclinato all’indietro negli ultimi 4 passi, ciononostante ha fatto il record del mondo con un fantastico 9,68 sec, precedente record olimpico 9,84 sec, mondiale 9,72 sec. In pratica tutti gli altri stavano spingendo al massimo, lui sapeva quanto valevano ed ha calibrato il vantaggio.
Oltre alla medaglia, gli spetta anche un premio, tipo quello dell’astista donna Yelena Isinbayeva, si parla di 50.000 dollari, allora se il tuo potenziale è un 9,3 sec, perché non arrivarci a piccoli passi, il motivo è ovvio, o li prendi adesso o mai più, alla faccia di chi pensa che sia poco sportivo.

Sabato 16 Agosto 2008

Salto con l’asta femminile, già assegnato

L’11 Luglio 2008 al Golden Gala di atletica leggera a Roma, una bella ragazza dall’aspetto molto sexy anche per merito dell’abbigliamento, un due pezzi mini quasi da spiaggia, dal nome Yelena Isinbayeva, prende in mano un’asta e dopo una breve rincorsa supera l’asticella posta a 5,03 mt con un buon margine. La nostra migliore italiana ha uno stagionale di 4,37 mt e non si qualifica per le olimpiadi.

La russa, in ogni caso, incassa 50.000 $ per il record e non è il primo e nemmeno l’ultimo, il 18 di questo mese vincere la medaglia d’oro alle olimpiadi dovrebbe essere solo una formalità, magari con 5,05 mt per avere altri 50.000 $ e visto che per lei è l’anno buono, è facile prevedere che chiuderà la stagione con un meeting autunnale a 5,07 mt.

Il motivo per il quale improvvisamente un’atleta sovrasta la concorrenza è spiegabile in parte con la loro normale provenienza dalla ginnastica, dove la preparazione atletica di base è ottima, ma con l’handicap della statura di norma sotto la media. Non per nulla, Yelena abbandonò la ginnastica a 15 anni perché troppo alta per la specialità (174 cm), e dal 2004 ad oggi, solo vittorie e record, ma l’altezza non è tutto, è un’ottima atleta e un bravo anche al suo allenatore.

Venerdì 1 Agosto 2008

Riccardo Ricco’ falso due volte

Come si fa a non essere maligni con la sequenza di queste notizie:

- Ricco’ si dichiara innocente appena hanno scoperto che ha usato EPO.
- Lo sponsor della squadra abbandona il ciclismo.
- Ricco’ dichiara che ha fatto tutto da solo.

Ergo che la squadra gli ha imposto questa dichiarazione per salvare lo sponsor o favorirne l’arrivo di un altro.
Addirittura mi azzardo a pensare che abbiano progettato la stagione per fare emergere un campione al fine d’aumentare il valore della sponsorizzazione.

Lunedì 25 Febbraio 2008

Un giorno in pretura - Caso Juventus

Mi sono visto la parte finale di “Un giorno in pretura” del 23-Feb-08, era di scena la Juventus accusata di frode sportiva.
Ho assistito all’interrogatorio di due calciatori e del perito che ha fatto la relazione sulle loro analisi del sangue, occorse a seguito di traumi sportivi e controlli generali.
I calciatori di fronte a certe domande sapevano troppo poco e il perito veniva spacciato per un incompetente dalla difesa, ostacolandolo più volte, ma era inconfutabile che le analisi che gli sono state sottoposte portano a concludere che delle semplici vitamine non danno quei risultati e nonostante che non si sia provato l’uso di ematopietina, un potente fattore di crescita, alla Cassazione è bastato il risultato del perito e l’aumento della massa muscolare dei calciatori, per condannare Riccardo Agricola e Antonio Giraudo medico e amministratore delegato (vedi foto). Condanna non eseguita perché il reato è andato in prescrizione, ma che comunque arriva come una brutta stangata sullo sport.
Una prova indiretta e i suoi effetti, mi sembrano, da comune cittadino un po’ pochi, dopo tanto tempo che se ne discute e alla terza sentenza definitiva della Cassazione. Per non avere contestazioni dovrebbero fare come nel ciclismo, praticare a spot prelievi di sangue.
Non è un caso che la tecnologia, da ogni parte la si guardi o utilizzi, pone problemi di etica, ma prima di tutto deve essere salvaguardata la salute degli atleti.
E’ opinione comune che si abusa troppo nell’uso di sostanze non sempre lecite, anche nello sport dilettantistico, che teoricamente si pratica per stare in salute.

Mercoledì 2 Gennaio 2008

Oscar Pistorius, più veloce senza gambe

Entro pochi giorni si deve esprimere la IAAF sulla partecipazione di Oscar Pistorius alle olimpiadi di Pechino del 2008.
Pistorius, attualmente non è in “quarantena” per doping o in accertamento, ma per motivi che appaiono alquanto inconsueti, visto che per una malformazione alla nascita a 11 mesi gli hanno amputato entrambe le gambe sotto il ginocchio, questo non gli ha impedito dal praticare nuoto e rugby e dopo un incidente passare alla più sicura atletica leggera sulle distanze 100, 200 e 400 mt.
Vi chiederete che cosa c’entra la IAAF con Pistorius, ebbene, consapevole dei suoi mezzi, a luglio 2007 chiede di partecipare al Golden Gala di Roma insieme ai normodotati e sulla distanza dei 400 mt arriva secondo.
Avevo letto di lui sulla rivista FOCUS, il segreto di quest’atleta, sono le protesi utilizzate durante le gare, sono in fibra di carbonio, elastiche e leggere e contribuiscono ad incrementare le prestazioni per compensare alla spinta aggiuntiva dell’articolazione della caviglia mancante, ma questo è proprio il punto che fa maggiormente discutere.
È scontato che una protesi, adeguatamente progettata può fornire risultati più che esaltanti rispetto lo standard, facendo riferimento alla foto, le loro dimensioni e flessione sono calibrate alla distanza tra l’articolazione del ginocchio e la testa del femore sull’anca ed il peso dell’atleta, la posizione d’appoggio a terra un po’ avanzata per evitare che con la spinta tendano a ruotarsi sui monconi di gamba naturali che gli sono rimasti sotto i ginocchi, sembra, comunque, che dall’appoggio a terra al ginocchio ci sia una distanza maggiore rispetto ad un arto naturale. Per queste ragioni a Roma lo hanno messo nella nona corsia, quella più esterna, ma quando è arrivato nel rettilineo finale ha incrementato costantemente la velocità passando dall’ultima posizione a conquistare la piazza d’onore. Indubbiamente in rettilineo sembra che galleggi, deve solo imprimere un po’ di spinta in avanti per prendere velocità, unico limite la frequenza del passo che riesce a reggere.
Ma l’analisi dei risultati non si ferma qui, ci sono altri fattori che determinano il risultato finale, ad esempio, avete mai provato a correre (io ho fatto atletica leggera per tre anni) con delle zavorre alle caviglie e poi farlo senza e a piedi nudi? Vi sembrerà d’avere le ali ai piedi, ora immaginate la situazione di Pistorius, senza il peso della muscolatura dei polpacci e quello dei piedi, al loro posto qualche etto di carbonio, con risparmio di lavoro a carico della coppia cuore-polmoni e alla possibilità di muovere gli arti con una cadenza superiore con un dispendio energetico inferiore, inoltre, la maggiore lunghezza della protesi rispetto l’arto naturale, fornisce un tocco in più. Se nei 400 mt non dovesse fare due curve e non avesse problemi alla partenza, avrebbe già fatto il record dei 200 e 400 mt. In futuro non è detto che le sue protesi migliorino ulteriormente, con materiali tecnologicamente più evoluti, quest’atleta vedrebbe le sue prestazioni ulteriormente incrementate, mentre un normodotato al massimo può usufruire di un paio di scarpette che calzino meglio e con qualche grammo in meno di peso che di certo non decidono nulla in una gara, visto che le possono indossare tutti.
L’atipicità di Pistorius, l’uomo che senza gambe corre più forte di uno normale grazie all’aiuto della tecnologia, solleva discussioni a riguardo la sua partecipazione alle prossime olimpiadi. Normalmente chi avrebbe il coraggio di rifiutare ad un handicappato la partecipazione ad una gara, e poi in una specialità dove l’integrità è basilare per un pieno risultato, questo è quello che deve aver pensato Pistorius dopo aver visto che tempi faceva con le nuove protesi del valore di qualche decina di migliaia di Euro.
In passato senza materiali tecnologicamente avanzati come le fibre di carbonio, chi subiva l’amputazione delle gambe sotto le ginocchia non poteva competere con i normodotati, se oggi questo avviene è, quindi, per merito della tecnologia, cioè è un doping tecnologico e la sua esclusione definitiva dalle olimpiadi del 2008 da parte della IAAF, sarebbe comprensibile.
Oscar, nonostante, l’handicap, vive sereno ed ha già raggiunto un certo successo, sconosciuto a molti normodotati, spero che altri in condizioni fisiche simili, possano trarne un beneficio nell'immediato.

La rete ne parla:
http://www.repubblica.it/
http://www.corriere.it/
http://sportemotori.blogosfere.it/
http://www.gazzetta.it/
http://pechino2008.blogosfere.it/
http://video.libero.it/

Martedì 9 Ottobre 2007

Maratona fatale

Verrebbe da pensare a quella di Atene, ma non c’entra nulla con i nostri giorni dove si pratica solo per sport.
Allora perché fatale?
A Chicago si è svolta una maratona dove un atleta è morto, altri 49 sono stati ricoverati e 250 soccorsi sul posto, eppure il clima non era dei più impossibili, lo era invece per la località, cioè 31°C e 86% di umidità ha colto impreparati atleti che hanno mantenuto un ritmo come se il clima fosse più mite e l’organizzazione che sul percorso magari ha previsto punti di ristoro non proprio così frequenti come sarebbe richiesto da quel caldo improvviso.
Quello che mi sorprende di più sono gli atleti, che avvezzi ad allenarsi tutti i giorni e confrontarsi con ogni clima che non si sono trattenuti, ma tant’è che i primi fanno l’andatura e chi ci riesce li segua.
Io stesso ho fatto atletica leggera, solo mezzofondo, ma vi giuro che ad un atleta di 30 anni non occorre segnalare certi rischi, li conosce molto bene, mentre diversa è la questione per atleti giovani, che hanno bisogno di assidui consigli, ma a 20 anni tutti sconsigliano d’iniziare a fare le maratone.

Mi sorge un dubbio, forse la legge di Murphy ha colpito la gara, chi stava male era sempre dietro ad un altro che sarebbe successivamente crollato, determinando un mancato avviso a catena.

Eppure mi risulta difficile credere che un atleta superpreparato come chi affronta una maratona, arrivi a tali limiti e non abbia ancora imparato a conoscersi a sufficienza, forse appellarsi a Murphy è la spiegazione più plausibile anche se non c’è da ridere.

Chad Schieber, 35 anni, originario del Michigan, ha perso conoscenza mentre percorreva il quartiere di South Side. Il suo decesso è stato accertato poco dopo all’ospedale dei veterani, secondo la polizia giudiziaria della contea di Cook. Oggi sarà praticata l’autopsia.

Citazione dal sito: www.lastampa.it/sport/