BLOG di Luciano Testi

Mercoledì 3 Giugno 2009

COSTACROCIERE - Battesimo da Guinness LIVE

In tempo di crisi è quasi un orgoglio nazionale assistere ad un'operazione che non ha eguali in tutto il mondo, l'inaugurazione contemporanea di due navi da crociera, Costa Luminosa e Costa Pacifica, realizzate nei cantieri di Savona saranno inaugurate a Genova.

Rincuorano le previsioni ottimiste per il futuro del turismo, nonostante l'attuale clima da "vacche magre", e che queste due navi faranno lavorare qualche migliaio di persone cadauna. Madrine delle navi saranno la cantante israeliana Noa per Costa Pacifica e Valentina Vezzali, campionessa olimpionica, per Costa Luminosa.

Non mi è chiara l'esibizione gratuita delle “Frecce tricolori”, forse se un'azienda italiana da lavoro a 10.000 persone, ha diritto a questi festeggiamenti?

Il blog di costa crociere http://blog.costacrociere.it/ è in continuo aggiornamento in attesa dell'inaugurazione del 5 di Giugno 2009, qui sotto un articolo del 27 Maggio 2009 con l'annuncio ufficiale.


Un grande e memorabile spettacolo, aperto a tutta Genova! Questo l'invito del Comune alla cittadinanza, per festeggiare il Battesimo di Costa Luminosa e Costa Pacifica. Tutta la città sarà colorata da questi suggestivi manifesti.

Se non abitate a Genova, non preoccupatevi perchè Costa vuole accontentare tutti – in Italia e nel mondo - offrendo l’opportunità esclusiva di assistere alla diretta del Battesimo LIVE, online su MondoCosta.it.

Anche su facebook, potete seguire i preparativi e le notizie, e partecipate al nostro blog, perchè saremo sempre…aperti per festeggiamenti! Durante tutta la giornata del 5 giugno potrete condividere con Costa e tutti gli utenti del mondo online i vostri commenti. E Costa soddisferà tutta la vostra curiosità con video, foto, aggiornamenti di tutto quello che succederà in porto nelle ore precedenti il Battesimo.

Mancano pochissimi giorni all’evento! Vi aspettiamo numerosissimi…

Lo abbiamo già anticipato: questa straordinaria giornata avrà un prologo d'eccezione, con l'esibizione delle mitiche Frecce Tricolori, che rendono omaggio alle due nuove navi, Costa Pacifica e Costa Luminosa, ormeggiate al Ponte Andrea Doria, a Genova.

E' stata scelta, per questo eccezionale Battesimo di due navi in contemporanea, la città di Genova, sede di Costa Crociere da oltre 60 anni. La città ligure vanta nel suo passato una gloriosa storia marinaia, ed è tuttora porto strategico in Mediterraneo. E dal 5 giugno la sua immagine verrà ancora di più valorizzata e conosciuta a livello internazionale.

I festeggiamenti iniziano ufficialmente con lo spettacolo delle Frecce Tricolori, al pomeriggio alle 17, e poi alla sera – alle 22 – l'evento atteso, il Battesimo da Guinness, visibile, ripeto, da tutti online in diretta.

E per concludere – a mezzanotteun grande spettacolo di fuochi e luci, visibile dalla città.

Vi aspettiamo tutti, davanti al vostro pc!
Ci sarete, vero?
facciamo sentire la voce dei blogger!

Lunedì 18 Agosto 2008

Tour turistici con il Segway

Il Segway (vedi foto), prende sempre più piede nel trasporto personale in determinati ambiti come tempo libero, lavoro, per le forze di Polizia e adesso anche per dei veri tour in alcune città italiane.

Da quest’anno è possibile prenotare via internet, una visita guidata a Milano, Verona, Ferrara, Bologna, Roma Fori Imperiali e Roma Villa Borghese, utilizzando come mezzo di locomozione esclusivamente il Segway e l’ausilio di un’audio guida che spero sia un iPod al prezzo base di 75,00 Euro. Ora di partenza le 10:00 e arrivo alle 15:00. È anche possibile prenotare il servizio con guida turistica, al prezzo di 90,00 Euro/cad se il gruppo arriva a sei persone, altrimenti arriva a 399,00 Euro per un partecipante.

Utilizzando il programma Google Earth ho verificato la lunghezza del percorso del tour a Firenze, che è di 5170 mt, non sono molti in cinque ore, e consiglio a chi non ha problemi a camminare di fare a meno del Segway, così siete ancora più ecologici, ma se avete qualche problema o volete fare un’esperienza usando uno dei prodotti più tecnologici e a zero impatto ambientale, è l’occasione buona senza doverne comprare uno.

L’avvio del servizio è stato preceduto da presentazioni nelle città interessate, destando l’interesse dei media come a Ferrara nel video.

Martedì 1 Maggio 2007

Il Marocco che il turista non conosce.

Cercando documenti sulle rose mi sono imbattuto in questo video ben fatto e dal titolo poetico ma adeguato. Non calpestare le rose nel deserto. E noi quante ne abbiamo calpestate fino ad oggi? Questo video è girato e montato da viaggiatori, non turisti, persone che vogliono conoscere e non solo consumare un pacchetto tutto compreso.

Non calpestare le rose nel deserto
Some rights reserved by Michela Bellino, Chiara Mossetti,
Matteo Nobili. Clicca l'immagine per far partire il video.
La storia che vi vogliamo raccontare parla di un Marocco che non è quello inventato dalle agenzie turistiche, nè quello degli uomini blu e degli incantatori di serpenti Jmaa el Fna, ma un Marocco impegnato nella protezione dell'ambiente e della cultura., un Marocco di gente comune, che grazie alla solidarietà e alla gestione partecipativa riesce a realizzare progetti eccezionali.

Pensiamo che non vi poissa essere alcuna possibilità concreta di sviluppo e di salvaguardia del patrimonio architettonico e culturale senza il coinvolgimento passionale e la consapevolezza dell'ambiente umano che un giorno produsse quei beni. (da Ermes I-TV ver1.0 - Servizio sperimentale)

Lunedì 4 Settembre 2006

Riassunto dei post su Tenerife 2006


Las Galletas, Tenerife - Tra breve a pochi km
Per fortuna non era un pacco
Immigrati
Autonoleggio a Tenerife occhi aperti
Alcune regole di guida a Tenerife
Remodelacion a Santa Cruz de Tenerife
Oggi salita al pico del Teide
Garachico onore a Cristoforo Colombo
Sergio Muñiz inviato di Quatro' per El Traidor
Da Tenerife, imbranataggine o segnali
Un po' di tv spagnola con molti toreri casalinghi

Sabato 2 Settembre 2006

Tre giorni a Konya (Turchia) - Europa lontana

Ho fatto due notti ma la prima notte alle 4:30 di mattina mi sveglio perché sentivo come una specie di filodiffusione e pure ad alto volume, la TV l'avevo spenta, allora mi sono detto che se è la filodiffusione avrei staccato i fili, sono ancora a letto ma più sveglio e realizzo che il parlato proviene dall’esterno dell’Hotel Özkaymak e sembrava una preghiera, allora ho capito e mi sono rassegnato e mi sono chiesto come fanno qui a resistere, se alla stessa ora in Italia suonassero le campane in città ci sarebbe un coro di proteste incredibile. In lontananza si sentiva l'eco di altre preghiere in modo che tutta la città potesse sentire.

L’entrata dell’Hotel di tipo internazionale aveva il metal detector come negli aeroporti, non l’avevo mai visto in un’Hotel ma non ero mai uscito dall’Europa, e la presenza fissa della Polizia.

I bambini appena hanno un minimo di capacità a trattare, si mettono sulle vie più frequentate per vendere thè pronto da bere nel classico bicchierino a forma di vaso con un paio di piccole zollette di zucchero, oppure ti lustrano le scarpe o vendono frutta del posto. Questo non sarebbe lavoro minorile ma darsi da fare per guadagnare la pagnotta a causa della povertà.

Una cosa che mi ha colpito è il rito del thè, il sapore è diverso dal nostro, quando entri in un ufficio di un’azienda arriva improvvisamente un signore che mai prima s’era visto e aveva sempre il numero esatto di thè per le persone presenti, bicchierini con un sottobicchiere in ceramica su cui era posato cucchiaino e un paio di zollette di zucchero. Il bicchiere dovevi prenderlo in prossimità dei bordi superiori con indice e pollice ruotandolo di 90° rispetto il normale per evitare di scottarti mentre lo sorseggiavi perché erano sempre pieni fino all’orlo.

Non era previsto fosse possibile, ma rimane un’ora di tempo per visitare il museo di Mevlana che è anche il nome della dottrina e del suo fondatore, un filosofo mistico che raggiungeva l’estasi roteando sulla punta di un piede. Mevlana significa “La nostra guida”. Questo museo è meta di pellegrinaggi ed è la principale attrazione di Konya. Rientrato a casa ho consultato internet ed ho capito perché il rappresentante turco di Ankara insisteva per accompagnarmi, lui non poteva non andarci. Entri mettendo una cuffia di plastica sulle scarpe, dentro posso fare foto, i musulmani si fermano a pregare di fronte alla tomba del filosofo. Il silenzio che si sente è religioso più distante voci basse, in altri locali sono in mostra vari oggetti, un turco che sapeva qualche parola d’italiano, mi fa notare che da due piccole asole alla base di una teca che custodiva un cofanetto contenente la barba del filosofo, usciva profumo di rosa. Però lo stesso tipo insieme alla gentilezza d’informarti chiedeva anche troppe informazioni su quello che facevo in Turchia, ma comprese quando pensai che faceva troppe domande e mi indicò dov’erano le persone con cui ero arrivato lì, infatti io avevo chiesto di muovermi solo per far foto indisturbato, li avevo persi, ma il tipo facendo domande aveva capito se ero solo o no. La struttura del museo comprendeva le ali dove abitavano i monaci e hanno riprodotto o conservato tal quali gli arredi con tanto di manichini, uno spaccato di vita del 12° secolo per ogni ambiente.

Durante l’attesa in aeroporto a Konya per il ritorno abbiamo subito un ritardo di 90 minuti perché il cielo era di dominio dei militari, saranno decollati una ventina di caccia biposto e tornati uno dopo l’altro un’ora dopo come per una normale operazione di pattugliamento aereo e facendo due conti in un’ora alla loro velocità potevano raggiungere il nord dell’Iraq e tornare. Io e gli altri abbiamo immaginato che i piloti di quegli aerei militari fossero quelli che abbiamo visto in divisa a colazione in Hotel, erano francesi. Sempre in quell’aeroporto vi erano anche dei bambini in attesa ed ho notato che tutti quanti avevano i capelli lunghi al massimo 4 o 5 mm, come fosse una misura di prevenzione per i pidocchi, comunque, a parte questo riescono a divertirsi con pochissimo, uno di loro usava una bottiglia di plastica da 1,5 litri vuota per sparare il tappo, lo ha fatto e rifatto fino a che non si è stancato, i nostri bambini non riescono a divertirsi con così poco, rimangono a lungo appiccicati alla playstation o la xbox ma non è altrettanto ricreativa e sana come il gioco povero, perché almeno il bambino aguzza l’ingegno, allena le abilità manuali oltre a fare del moto per rincorrere il tappo e soprattutto non dà dipendenza.

Sul territorio turco ho fatto solo cinque pasti (calcolando anche le due colazioni), ma appena sono arrivato a casa ho avuto problemi gastrointestinali per una settimana. I cibi con i quali si rischiano questi problemi sono la frutta e verdura, ho resistito dall'acquistare un po' di frutta rossa magnifica in mucchio su un carretto da campagna (che trainano a mano) ma ho mangiato in un pasto della verdura non cotta. Dovessi tornare lì inizio a prendere dell'enterogermina qualche giorno prima sperando sia efficace. Poi notavo la differenza nel servizio del thè con quello del caffè in Italia, qui le zollette di zucchero sono manipolate a mano e posate sul sottobicchiere da chi ti serve il the, da noi lo zucchero per questioni igeniche è solo in buste monodosi, per non parlare delle condizioni igeniche nelle fabbriche di prodotti alimentari, in entrambi gli stabilimenti dove sono stato ho visto situazioni per le quali in Italia verrebbero chiusi a tempo indeterminato. In Italia gli zuccherifici vengono dismessi, poi compriamo lo zucchero dalla Turchia. Allargando l'argomento, posso anche affermare che non sono abituati a dare affidamento alla tecnologia nelle fabbriche, ma ad una manodopera molto volenterosa e privilegiata sì, tra l'altro per dimostrare che gli impianti italiani non sono così affidabili non fanno manutenzione se non quando si sono già prodotti dei danni allora intervengono e peggiorano.

Per ragioni logistiche a Istambul sono transitato solo per l'aeroporto, sembra d'essere in un'altra Turchia, tutto appare allineato agli standard europei, ma il resto del paese non è pronto per entrare nell'area Euro.

Lunedì 28 Agosto 2006

Un po' di TV spagnola con molti toreri casalinghi

La guardo pochissimo perché quando la vorrei ascoltare dalla piazza antistante bar e ristoranti gareggiano in opzional musicali per richiamare clienti, io in camera non ho l'aria condizionata e non voglio chiudere la porta/finestra della terrazza per riuscire a capire meglio una o due parole in più dalla TV, ma qualcosa posso raccontarvi.

Far vedere Berlusconi che fa le corna con la mano sinistra fa divertire, (qui sembra abbastanza conosciuto).

Nei TG si dilungano molto nei fatti di cronaca nera, di solito omicidi.

Ho visto un servizio sulle ultime abitudini sociali, di notte in spiaggia si fa sesso nascosti dalle brandine o nell'acqua. Il servzio sembra sia stato realizzato in virtù delle numerose denunce fatte alla Polizia da parte dei derubati mentre erano impegnati in una "intensa attività di relazione". Le riprese notturne non ho capito se erano vere.

In questi giorni non mancano immagini di tori liberi per le strade di Valencia dove é morto un giovane incornato da un toro che attaccava tutto ció che si muoveva perché infuriato da due dardi incendiati conficcati sulle spalle come coreografia notturna. Mentre in un'altro video, molto bello se l'avessi visto a colori, si vedevano uscire i tori dalle loro stalle e scendere in controluce dalle colline seguiti da toreri a cavallo muniti di una lancia sollevando un po' di polvere con gli zoccoli e fatti arrivare in paese fin dentro all'arena dove i giovani si divertono a mostrare il loro coraggio e nulla di piú, a parte il fatto che qualche toro ogni tanto riesce a prendersi una rivincita. Ecco qui per un giovane mostrarsi coraggioso é importante, un segno che al suo fianco nessuna donna deve aver paura, ma anche un modo per attirare l'attenzione, una tradizione, crudele, ma che qui fa crescere in fretta generazioni. Però come ogni tradizione, anche qui non ha lo stesso vigore di una volta, non per tutti è così significativa.

A proposito di tori, voglio aggiungere un episodio raccontatomi da un mio amico gommista che ha fatto il giro della Spagna in vespa. Un giorno si é fermato in una cittadina vicina al mare in una località tra Valencia e Barcellona, c'era la Feria con tanto di tori che partendo da alcuni km dalla spiaggia in tre giorni venivano sospinti a valle fino a raggiungere l'acqua. L'ultimo giorno uno di questi tori che aveva già preso alcune staffilate giungendo in acqua di mare si è infuriato per il bruciore, ha trovato un tedesco che faceva il bagno, era ubriaco, con il costume rosso e salutava, il toro fuori di senno ha visto rosso, preso la mira, fatto una carica e stecchito il tedesco.

Sabato 26 Agosto 2006

Da Tenerife - Imbranataggine o segnali?

Da quando sono qui ho visto alcune cose curiose e anche divertenti (a volte).

Passeggiando dopo cena sul lungomare Martianez, in un marciapiede con lieve pendio diviso in due rampe, con qualche scalino e senza, l'inizio nella parte bassa ha alcuni paletti di separazione distanti un passo poi la separazione diventa un muretto, una ragazza é passata in mezzo ai paletti come se non ci fossero e ha fatto un capitombolo da ricordare, sembrava mi dovesse investire e con la mano sinistra (nella destra tenevo la fotocamera) ero pronto a soccorrerla, ma improvvisamente ha cambiato traiettoria sembrava volesse schivare me, é rovinata a circa, e lo sottolineo, tre metri dall'ostacolo. Quelli che erano con lei, preoccupati al massimo hanno cominciato ad esibirsi in palpeggiamenti degli arti. Le é andata bene, solo qualche escoriazione. In questo posto con la mania di rispettare l'ambiente e usare la pietra vulcanica nera (non hanno altro) fanno anche certi complementi di colore nero, quei paletti erano si e no alti 60 cm, di colore nero opaco, senza nessun tipo di segnale distintivo, ad esempio altrove hanno dipinto la sommitá di rosso per poterlo vedere meglio, se lo lasciano nero con pavimento lastricato di nero e l'illuminazione scarsa é ovvio che possa capitare quanto ho visto.
Nella stessa serata un'altra ragazza ha inciampato su un piccolo cornicione arrotondato, questa volta bianco, che separa due corsie, come prima, ed anche questa guardava il mio obiettivo o in senso generale cosa ci facevo con quella fotocamera che non aveva nulla di compatto e tradizionale, comunque questa é riuscita a non cadere, anche se stava andando in discesa.
C'é qualcosa di strano, nero non lo vedono, bianco neppure, ho qualcosa di strano io?

Una mattina a colazione una tipa si siede al tavolo di fronte a un tipo, una coppia normalissima come tante altre, invece pochi istanti dopo un'altro lui, si volta indietro e dice alla lei: "Bhe, dove vai?". Lei solo in quel momento s'era accorta d'aver sbagliato uomo, s'alza in tutta fretta ridendo e cambia tavolo.

La sera nella piazza antistante suonano tutte le serate e un barbone ha trovato un posto gratuito in una gradinata del giardino, gli piace tanto sentire suonare la chitarra, a tal punto che batte una bottiglia d'acqua vuota da 1,5 litri su un gradino e nel massimo dell'esaltazione la batte sulla sua testa a tempo di musica.

In un pomeriggio (l'unico) che decido di riposare nella camera a fianco avviene una minitragedia, una coppia litiga, lei piange e lo implora, qualche rumore, l'uscio della camera che si apre e chiude piú volte, è lui che entra ed esce perché quando non c'é lei si sfoga lasciandosi andare di piú con il pianto. La sera stessa dopo le 21:00 rientrando sento un rombo di motori dalla loro camera, volume alto, mi dico ok, hanno fatto pace, e questo suono fornisce quel quid per fare un po' di sesso a ritmo sfrenato. Divertente. Alle 24 rientro e odo lo stesso rumore, strano, sará un fenomeno a letto, apro la porta della mia camera e il rumore é piú forte, insospettito vado sulla terrazza, vedo lui joystick alla mano che gioca con le automobiline virtuali? C'é qualcosa che non vá. Altro che fenomeno, speriamo si scarichi, cos¡ almeno non litiga, l'unica cosa che non capivo é come ha fatto a collegare il gioco alla TV, io non sono riuscito a usare il cavetto della fotocamera digitale per vedere le foto perché l'attacco non é standard. La sera dopo idem ma con la TV della sala ricreativa, forse lei ne aveva piene le scatole di sentire brrrooommmm di continuo e non fare brrrommm.

Ma il massimo credo d'averlo superato io, sono miope di quelli che gli occhiali non possono mai scordarli, e in tanti anni non hanno mai subito danni, mi trovo senza occhiali in camera mia, la TV é accesa e improvvisamente sento parlare di Ferrari e Renault, guardo e vedo due macchie di colore rosso e bleu, allora mi siedo sulla punta del letto per vedere meglio, non ho completato l'operazione perché sotto c'erano i miei occhiali. Li avevo messi lí perché sul lenzuolo bianco facevano contrasto e li vedevo subito, ma nel culo non ho ancora gli occhi ... Da quel momento era la mia prioritá, non stavano affatto a cavallo del naso, ho smontato la stecca di destra e ho impiegato due ore per sistemare il tutto, impiegando anche un po' della mia esperienza in meccanica. Nel frattempo sono arrivate anche a rifare la camera, ma le ho mandate via, neppure il bagno le lo lasciato sistemare, gli occhiali prima di tutto, altrimenti non riesco a tornare a casa. Da quel momento poso gli occhiali solo dove non mi metteró mai a sedere.

Ora sarebbe facile parlare a lungo di imbranataggine o segnali, si é in vacanza e si sa, si é meno attenti a certi dettagli, per fare un esempio quante sono le cose che si possono trovare disperse in spiaggia alla fine della giornata? L'unico caso su cui mi sento di dire che si tratta di un segnale forte é quello del pomeriggio con lite, lei ha avuto chiaro e limpido un'anteprima di cosa é lui, spero abbia capito e che sappia staccarsi.

Venerdì 25 Agosto 2006

Garachico di Tenerife, onore a Cristoforo Colombo

É solo qualche anno che in questo paese é stato installato un mezzo busto dedicato al nostro Cristoforo Colombo. Fu lui a fondare questa bella cittadina. Andando nel nuovo continente scoprirono queste isole, piccoli paradisi che ai naviganti offriva cibo ricchissimo e nutriente e cosa molto importante all'epoca, degli alberi con tronchi resistenti per riparare le navi danneggiate.

In questo periodo chi vi arriva, trova la scritta GARAHICO 2006. Bellissimi sono gli addobbi semplici e significativi per indicare la multietnicitá di questo paese, nella piazza principale con tre lati occupati da edifici, hanno installato tra i tetti delle striscie di plastica di diversi colori in modo da formare un ventaglio. L'effetto visivo é formidabile e offre ai turisti un motivo in piú per fermarsi a fare una foto e stare con il naso all'insú. I bambini del posto si divertono per vedere chi é capace di calciare il pallone sopra le striscie. Alcuni turisti si siedono nelle panchine a guardare e discutere a lungo con davanti gli occhi questo spettacolo.

A Garachico c'é un bel castellino da visitare, la balneazione é stata ottenuta in modo naturale tra le rocce facendo scalette e camminamenti d'accesso, vi é pure una bella piscina dove fanno corsi di nuoto, un campo di calcio, un centro sub, parcheggi, negozi con prodotti tipici, sigari, etc ...

Martedì 22 Agosto 2006

Oggi salita al Pico del Teide di Tenerife

Dopo una settimana di permanenza sull'isola é giunto il semaforo verde per la salita fino alla bocca del vulcano Teide grazie al permesso rilasciato dall'uff. del Ministero dell'Ambiente, si parte per fare i 40 km di strada in salita, da quota +100 mt a +2400 mt che in auto richiedono circa un'ora, di piú per le irrinunciabili soste fotografiche. Sono preoccupato per la fatica che c'é da fare, mi piace camminare, ma fare anche solo gli ultimi 300 mt di dislivello a piedi per raggiungere i 3718 mt boccheggi immancabilmente visto che ho una vita sedentaria e aver fatto sport qualche anno fa non serve a nulla. Arrivo e guardando il permesso m'accorgo che non ho due ore d'anticipo ma solo una scarsa, e la fila per prendere la teleferica é molto lunga, quasi un'ora.

La salita al Teide l'avevo giá fatta lo scorso anno ed era stata traumatica, ero vestito con pantaloni lunghi scarpe giuste per avere buona presa a terra, maglietta a maniche corte e il giubbino fotografico sopra. A quota 2400 mt dove si prende la teleferica, si sta benissimo, molti sono saliti anche con meno indumenti, ma raggiunta la quota appena usciti dalla cabina hanno cominciato a tremare. Il clima nei due giorni precedenti era stato tipicamente invernale (per il Teide) con anche pioggia, la temperatura era sicuramente inferiore ai 5 ºC, c'era molto vento e dovetti mettere la borsa fotografica a tracolla per evitare mi sbilanciasse a causa del fortissimo vento (se molto elevato non si puó scendere a quota 2400 mt usando la teleferica), dopo neanche 100 mt mi chiedevo chi me lo faceva fare, avevo giá la lingua fuori, non potevo fermarmi per non prendere freddo e magari farmi venire un crampo, non potevo continuare perché respiravo come un mantice, allora al primo apparente riparo prendo fiato, dal freddo cominciano a farmi male le orecchie (come d'inverno a Modena), arrivo a stenti alla cima e disperato vedo che la vista all'orizzonte é limitata dalla presenza delle nubi a quota 1000 mt in su e su entrambi i versanti dell'isola, non mi rimane che prenderne atto, fare qualche scatto e casomai ritornarvi.

Allora eccomi qua alla salita di quest'anno, dunque, avevo solo 45 minuti di anticipo ma c'era una coda lunghissima, dalle 14:15 e compresi gli 8 minuti di teleferica ho raggiunto il punto oltre il quale occorre il permesso alle 16:12 e non voleva lasciarmi passare, poi ho promesso di essere di ritorno dalla bocca del vulcano per le 17:00 e mi ha dato l'OK. Ha ritirato permesso e lo ha messo sotto un sasso, a loro serve per sapere quante persone devono ancora tornare dal Teide. Prima di salire c'era un avviso che indicava la temperatura alle 8:50 AM al punto d'arrivo della teleferica, 12 ºC, vento a 45 km/h che produceva un effetto apparente di 2 ºC, effettivamente all'ombra l'aria era ancora fresca. Gli indumenti erano i medesimi dello scorso anno, ma ho aggiunto una giacca a vento sotto il giubbino fotografico. Con me avevo pile, rullini ed il 20 mm, quest'ultimo lassú mi sarebbe stato utilissimo, quindi, niente pericoli per borsa fotografica pesante e instabile. Un po' guardo il tempo che mi rimane ma piú sono vicino alla cima e piú spesso mi debbo fermare a riprendere fiato, a 3700 mt nell'aria manca il 37% di ossigeno rispetto al livello del mare. Comincio a sentire odore di zolfo, significa che sono molto vicino al traguardo, su sento che c'é gente, da sinistra le folate maleodoranti (vapori) s'intensificano, da quella parte il colore del vulcano é di un verdino chiarissimo, faccio con molta calma gli ultimi mt, raggiunta la cresta piú alta, aspetto che se ne vadano alcuni spagnoli, in pratica sono l'ultimo. Metto su il 20 mm e faccio il panorama, mi riempio un po' gli occhi , riposo ancora un po' e inizio il ritorno. Da subito ho avuto difficoltá a vedere il percorso, forse a causa della stanchezza e sono finito per passare ai margini della zona da dove veniva la puzza, lí il terreno scottava, me ne sono accorto perché ho appoggiato una mano per essere piú stabile. Il ritorno l'ho preso con calma, davanti c'era una ragazza che aveva paura a scendere, l'assisteva la madre prendendola per mano e tranquillizzandola. Cambio il rullino e faccio qualche scatto ancora. Giungere in vetta é stato come raggiungere una meta, quest'anno il panorama mi permetteva di vedere le altre isole, Hierro, La Gomera e La Palma.

Obiettivo raggiunto.

Ora le vacanze mi sembrano finite anzitempo anche se continuo a fare scatti molto belli.

Sabato 19 Agosto 2006

Remodelacion a Santa Cruz De tenerife

Il viaggetto di max 32 km mi serviva oltre che per rivedere la zona della cittá dove alloggiavo lo scorso anno, anche per prenotare in anticipo la salita al Pico del Teide a 3717 mt. Quando arrivo in prossimitá di Plaza de España non ritrovo piú i percorsi conosciuti perché la viabilitá é stravolta da lavori in corso. La piazza non é piú accessibile é circondata da un perimetro di protezione alto due mt che non permette la vista all'interno, ma sporgono montagne di terre e i bracci delle gru. Lo scorso anno ho potuto vedere e ammirare la piazza, era bellissima e maestosa, permetteva anche il parcheggio di una gran quantitá d'auto, per il quale ho avuto discussioni con i parcheggiatori abusivi, l'ultimo giorno uno di loro mi aveva minacciato e convinto piú tardi a spostare l'auto. Mi sono detto "Guarda forse hanno risolto il problema degli abusivi", detto fatto, punto gli occhi su uno dei grandi poster che rivestono il recinto e vedo "Remodelacion del Plaza De España". Straordinario, lo scorso anno non mi sembrava incompleta, e non mancavano nemmeno gli elementi che richiamassero la cultura canaria, una piazza circolare forse piú 100 mt, una piazza di rilievo, la piú importante delle isole canarie che molte grandi cittá in Italia vorrebbero. Il rifacimento s'ispira ad una modernitá totale di forme, l'architetto Manrique é un ricordo, ma ora le altre presenze artistiche sparse per la cittá appaiono fuori luogo. La nuova piazza non ha piú un punto di riferimento, che attiri l'attenzione e stimoli i turisti a utilizzarlo come sfondo per farsi riprendere, perché tutta la piazza sembrerá un'installazione d'arte e niente si stacca. Guardando bene ci sono alcuni gradoni concentrici rispetto ad un cerchio eccentrico, dá l'impressione di un teatro all'aperto, sembra che la presenza di gente diventi un naturale completamento della piazza, se poi in futuro sará impiegata per spettacoli o rappresentazioni, mi sembra un po' esagerato rifare una piazza da zero solo per questo.

Scommetto che la nuova piazza sará inaugurata insieme alla costruenda metropolitana di superficie che collega la stazione delle corriere di Santa Cruz de Tenerife all'aeroporto del nord passando per la Laguna e facendo diverse fermate nella capitale. In questo periodo buona parte del suo futuro tragitto crea cambiamenti da un giorno all'altro alla viabilitá normale. L'impressione é che la spinta generata dal turismo sia ben lontana dall'essere arrivata al top e il nord dell'isola si sta organizzando sempre di piú con servizi efficienti dando una mano anche alle attivitá produttive locali.

Il sud dell'isola ha la maggior concentrazione di turismo, con Adeje e altri centri sono sorti appositamente hanno scalzato il primato turistico a Puerto Cruz, a 15 km c'é un aeroporto anche se con una pista più corta, ma per il momento ha perso la corsa con il nord per i servizi. Gli arrivi dall'europa costano meno con destinazione Nord per due ragioni, 70 km di meno e soprattutto 700 mt sul livello del mare, significa risparmiare carburante sia per il decollo che l'atterraggio. Santa Cruz de Tenerife é la cocapitale insieme a Las Palmas di Gran Canaria delle 7 isole canarie (per saperne di più Gobierno de Canarias), inoltre é una cittá portuale con il 5º porto al mondo (la zona marittima sará lunga circa 7 km, parte dall'auditorim e arriva fino al primo paesino sul lato opposto), é una cittá con una economia propria indipendente dal turismo, i turisti per andare alla spiaggia piú vicina debbono fare in media 10 km con il bus o un'auto a noleggio. É pure vero che molti atterrano al nord e vanno al sud.

Martedì 15 Agosto 2006

Tenerife. Per fortuna non era un "pacco".

Oggi giorno di viaggio. Destinazione Puerto de La Cruz a Tenerife (il porto vecchio). Tutto bene fino a quando non ritiro l'auto a noleggio, un disatro, frena male (sembra abbia i tamburi anche davanti), il volante tira un po' a sinistra, la frizione un pericolo, stacca alla fine strappando, nel 30% delle partenze da fermo il motore si ferma, tutte le minime pendenze sono da affrontare usando il freno a mano. Ma il vero problema é l'hotel, non lo trovo, le mappe di cortesia su internet segnalavano una localitá mentre nella realtá era a due km di distanza. Individuata la piazza in cui si trova ho continuato la ricerca a piedi (mi é dispisciuto parecchio lasciare le valige in macchina, visto che me le hanno giá rubate una volta a Cannes), ho chiesto dov'é, quando l'ho trovato era una vetrina di un RENT A CAR chiuso con ancora le vecchie insegne dell'Hotel Tropical ... boia ... mi hanno ciulato, ero stanco la mattina mi sono alzato alle 4:30, poi una donna mi dice che l'entrata é dall'altro lato dell'edificio, ma c'era un'altro hotel, non il mio, entro ugualmente e chiedo informazioni, insomma cercavo l'Hotel TROPICAL ed entrando al APARTAMIENTOS PARK PLAZA ero a destino. Non immaginate quanti accidenti gli avrei detto. Non potevano scrivermi due righe? La Stanza ... ok é grande ma manca la TV che ho richiesto e mi danno domani. Piú tardi scocciato del "coche" (auto) vado a cambiarla e al pòsto della Citroen Saxo mi danno una piú affidabile e recente Punto della Fiat (non la grande, quella precedente), allo stesso prezzo, almeno questa ha gli alzacristalli elettrici.

É la giornata di viaggio, che io metto sempre persa, ma certe cose meglio se non capitano, comunque ho fatto ugualmente qualche foto con la SONY DSC-R1.

Comunque la mattina (tengo a precisare che é il 15-Ago-2006) attendendo a Bologna la navetta alle 6:00 la gente tremava dal freddo, credo ci fossero circa 14 o 15 ºC e abbastanza ventilato, io avevo un giubbino in pelle di renna e stavo bene, qui a Tenerife ce ne sono 29 ma con tanta umiditá. P.S. Appena rientro metteró alcuni dettagli sulla prenotazione che mi ha procurato dei problemi.

Lunedì 14 Agosto 2006

Las Galletas, Tenerife - Tra breve a pochi Km


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Venerdì 4 Agosto 2006

Vacanze cercasi

Come al solito, all'ultimo secondo e con una piccola coda di lavoro ancora da finire, sto freneticamente cercando la combinazione che mi sta bene per volo, hotel e auto. Sembra si possa fare in due secondi, poi passano le ore e si riducono le possibilità. Ma io voglio andare proprio lì e dovrò essere flessibile con le date. Quello che mi rompe sono i voli con uno o più scali intermedi e non mi capacito del perché costano meno dei voli diretti. Il ragionamento è questo: per raggiungere una meta che richiede 4,5 ore di volo, ti fanno fare 3 decolli e un’ora di volo effettivo in più, si sa che il momento di massimo consumo di carburante avviene in fase di decollo, se poi rimani per aria più a lungo qualcuno mi spiega perché un volo diretto che farebbe risparmiare del carburante e ore alla compagnia aerea, deve costare dai 500,00 € ai 1000,00 € in più?