BLOG di Luciano Testi

Mercoledì 4 Ottobre 2006

Isola dei Famosi 4 - Pericoli dal mare

Gli incontri sono rari ma possibili, spesso la paura evita il peggio, e la curiosità diventa la peggior nemica se non si è informati prima, ecco quindi alcune specie che hanno procurato ai concorrenti qualche problema.
La seconda foto della murena e quella del barracuda sono realizzate sull'Isola Dei Famosi. La scheda della murena mediterranea, c'è solo per vedere le abitudini di quella nostrana (per farsi un'idea), perché di quella caraibica non ho trovato dati completi.

La murena sull'isola, per fortuna ha creato solo un grande spavento attaccando perché disturbata, Raul dopo la spellacchiatura ha preteso una fasciatura che sembrava avesse il dito spezzato, Aceto ha rifiutato il cerotto, la Pierelli invece presa dal panico piangeva come se avesse un taglio alla gamba come quello subito da Giada De Blanck nella prima edizione.

Il barracuda, sta confermandosi come la minaccia più concreta rompendo i gioielli a tutti, nuota a due all’ora in modo permanente nella zona preferita da Ceccherini per la pesca e appena un pesce abbocca se lo mangia, lasciando solo la testa attorno all’amo. Luca è l'assistente preferito da Massimo, ma appena vede il barracuda fugge.

Il paguro viene usato come esca, ma occorre stare attenti a come maneggiarlo, perché ha le chele che sembrano robuste ed efficienti, ne sa qualcosa Marina Occhiena a cui se né agganciato uno al palmo della mano procurandole dolori fortissimi.


MURENA
Nome comune: Murena
Genere: Gymnothorax
Specie: Gymnothorax funebris
Categoria: Pesci ossei
Commento: Questa murena raggiunge i 2,5 metri di lunghezza. Si trova su fondali misti e in ambienti diversi, fino a 30 metri di profondità. E' presente nell'Oceano Atlantico, dal Massachussetts al Brasile, nel Mar dei Caraibi e nel Golfo del Messico. (12 m., Utila, Bay Islands, Honduras, Mar Caraibico, 8/1998). Il morso delle murene è molto temuto, ed a ragione! I denti aguzzi e ripiegati all’indietro, infatti, non consentono a questi animali di allentare la presa e per liberarsene è necessario provocare dolorose lacerazioni, con il rischio di pericolose infezioni. Il morso delle murene è dolorosissimo e spesso si infetta; le murene, al pari dei gronghi e delle anguille contengono una tossina disciolta nel sangue che perde la sua efficacia con le alte temperature e quindi non si corre nessun pericolo nel mangiare la loro carne ben cotta. Tuttavia, richiedono particolare accortezze nella manipolazione.



MURENA
La murena mediterranea (Muraena helena Linnaeus, 1758 ) è un pesce d'acqua salata dal corpo anguilliforme, lungo e robusto. È un predatore che si nutre di pesci e cefalopodi.
Descrizione
Ha mascelle sottili ma potenti; grande rapidità di azione, gola estensibile, denti lunghi e acuminati ne fanno un predatore temibile capace di attaccare animali di notevoli dimensioni, che digerisce con calma nel suo grande stomaco. Preferisce le seppie o i polpi che caccia di notte e che localizza grazie all'olfatto molto sviluppato. Può raggiungere una lunghezza di un metro e mezzo e pesare fino quindici kg. Le murene sono prive di pinna pettorale mentre sono dotate di una bassa pinna dorsale. La pelle (solitamente di colore bruno scuro screziato di macchie gialle e biancastre) liscia e priva di scaglie è ricoperta di muco. Non possiede la lingua. Ha narici tubulari. Si riproduce nel periodo invernale e depone delle uova pelagiche.

Distribuzione e habitat
È diffusa nel Mar Mediterraneo e nell'Atlantico orientale (dalla Britannia fino al Senegal, comprendendo le zone costiere di Azzorre, Madeira, Isole Canarie, e Capo Verde). Essendo un animale schivo preferisce le coste rocciose ricche di anfratti, da dove esce solo per cacciare.

Curiosità
La murena viene spesso descritta come un animale dal morso velenoso. La realtà è leggermente diversa: la saliva della murena contiene una blanda tossina (termolabile, cioè resa innocua dal calore), secreta da apposite ghiandole poste sulla mucosa palatina, che scorre tra il dente e la mucosa stessa. Il morso della murena può essere estremamente doloroso a causa dei denti molto acuminati, in grado di produrre lacerazioni dei tessuti. La bocca inoltre è piena di residui di origine animale che costituiscono un terreno di coltura per microorganismi che possono sovrainfettare le ferite. Attacca l'uomo solo se infastidita o qualora si senta minacciata.


BARRACUDA

Famiglia:  Sphyraenidae (Sfirenidi)
Ordine:   Perciformes (Perciformi)
Classe:  Actinopterigi (pesci con pinne raggiate)
Nome FishBase: Great barracuda
Dimensione massima:  200 cm TL (maschio/sesso non determinato; Ref. 7251); Peso massimo pubblicato: 50.0 kg (Ref. 6949)
Ambiente:   associati a barriera corallina; distribuzione batimetrica 1 – 100 m
Clima: subtropicale; 45°N - 35°S, 180°w - 180°e
Importanza:   pesca: scarso interesse commerciale; Pesce da pesca sportiva: si; Acquario: Acquari pubblici
Resilienza:  Basso, tempo minimo di raddoppiamento della popolazione 4.5 - 14 anni (K=0.09-0.11; tm=2-4)
Distribuzione: Indo-Pacific: Red Sea and east coast of Africa to Hawaii and the Marquesan and Tuamoto islands. Western Atlantic: Massachusetts (USA), Bermuda, and throughout the Caribbean Sea to Brazil (Ref. 9626). Eastern Atlantic: Sierra Leone, Côte d'Ivoire, Togo, Nigeria, Senegal (Ref. 6949), Mauritania (Ref. 5377), St. Paul's Rocks (Ref. 13121), and São Tomé Island (Ref. 34088).
Morfologia:   Spine dorsali (totale): 6 - 6; Raggi dorsali molli (totale): 9 - 9; Spine anali 1; Raggi anali molli: 10.
Pericoloso:   Causa di traumi



PAGURO
I paguri sono crostacei marini della specie dei decapodi, appartengono alla stessa famiglia dei granchi e dei gamberi. E' diffuso nel Mar Mediterraneo e nell'Oceano Atlantico. Il suo habitat ideale sono i fondali sabbiosi fino a cento metri di profondità. Ha un aspetto asimmetrico, l'addome molle è protetto da una conchiglia, le appendici anteriori terminano a chela, sia le chele che le zampe sono fornite di peluria. Il colore di questo animale varia dal rosso vivo all'arancione e gli occhi sono bluastri. Raggiunge la lunghezza media di otto centimetri. Il paguro è un animale fortemente territoriale che non tollera, entro un breve raggio dal suo territorio, nemmeno la presenza dei suoi simili. Ha acquisito l'abitudine di far crescere sulla propria conchiglia, un'attinia, l'anemone di mare, come ulteriore protezione grazie alle cellule urticanti di quest'ultima; tra questi esseri esiste un rapporto simbiotico, infatti l'attinia si nutre dei frammenti di cibo del paguro. I paguri si riproducono in luglio ed agosto. La larva di paguro ha forma simmetrica, gradatamente la simmetria si perde e si assiste allo sviluppo dell'addome, asimmetrico e molle che viene protetto da un a conchiglia periodicamente sostituita.

Domenica 1 Ottobre 2006

IDF4 e Cayos Cochinos sono compatibili?

Alcune cose scritte su internet non sono completamente vere e mettono ingiustamente in cattiva luce l’operato della RAI, non saranno dei santi, ma come tutte le TV commerciali avranno preso accordi percorribili ed ecocompatibili. Ho quindi approfondito l’argomento cercando su internet qualche risposta.

Scelta location.
Siamo tutti coscienti che IDF non sarebbe quella che conosciamo se la location non avesse alcune caratteristiche base, spiaggia e mare bellissimi, caldo, possibilità di pescare e cibarsi con frutti, fuso orario che permetta dirette con il sole mentre qui è notte, essere indisturbati da eventuale traffico turistico di curiosi, deve essere un’isola non abitata, nelle precedenti edizioni non era una vera isola ma erano ugualmente isolati perché raggiungere via terra o via mare il primo centro abitato era improponibile, infine deve essere gestibile nel senso che se capita un’urgenza un elicottero deve poterla raggiungere in pochi minuti. Queste condizioni si avverano raramente contemporaneamente, e si comincia a guardare proprio i piccoli paradisi protetti. La concessione si ottiene facilmente (…) perché le regole del gioco sono compatibili con l’ambiente, non sono previste attività inquinanti o l’abbandono di qualunque oggetto prodotto industrialmente. La pesca si fa a mano con un piccolo amo, una lenza e senza canna stando a mollo in acqua e quindi senza possibilità d’allontanarsi molto (poche decine di mt). Per i vuoti in metallo delle scatolette di razioni K e quant’altro, avranno predisposto cestini per raccoglierli, d’altronde ci sono anche diversi cameramen e autori giorno e notte.

Inquinamento spiaggia precedenti edizioni.
Verso la fine delle precedenti edizioni poteva capitare che la mattina i concorrenti rimasti vedevano la spiaggia invasa da tronchi misti a frutta, e altri prodotti non biodegradabili reperibili solo al supermercato. Sono rifiuti galleggianti che arrivano lì per effetto delle correnti del mare e che non c’entrano nulla con i concorrenti, è solo una coincidenza se le telecamere possono denunciare dove finiscono i rifiuti gettati a mare, mi ricordo che Kabir e Schillaci (seconda ediz.) si aggiravano per trovare qualcosa d’utile e curiosare che cosa era arrivato dal mare, sul sito RAI credo sia ancora possibile vedere le immagini. Alcuni concorrenti erano dediti alla pulizia della spiaggia, per togliere quello che era rimasto dalle mareggiate antecedenti l’inizio del gioco, ma quello che si è visto alla fine di IDF2 era un’eccezione.

Storia del Monumento Naturale Marino Cayos Cochinos
L’attuale situazione delle Cayo Cochinos, tanto per sapere con chi si ha a che fare, è merito di una persona, Stephan Schmidheiny svizzero d’origine, che negli ultimi 15 anni ha dedicato gran parte del suo tempo e capitali per incidere sullo sviluppo sostenibile nei paesi in forte crescita dell’America Latina. Quest’obiettivo diventa la missione della società AVINA da lui fondata nel 1994. Nel 1993 acquistò insieme ad altri industriali locali, Cayo Paloma, Cayo Menor e una porzione di Cayo Mayor e tramite la AVINA fa pressione sul governo honduregno per proteggere questi meravigliosi atolli e crea la “Honduras Coral Reef Fund" (HCRF) per monitorare la situazione. Nel 2003 arriva il Decreto Legislativo 114-2003 che designa le Cayos Cochinos Monumento Naturale Marino e la HCRF sarà l’agenzia che si occuperà per i prossimi 10 anni di stabilire le regole per il suo mantenimento. La HCRF ha un centro ricerca sull’isola Cayos Cochinos Menor e il suo piano di difesa delle Cayos Cochinos ottiene l’approvazione del Governo honduregno nel 2004. Questo centro è utilizzato come base da alcune università e per preparare degli studenti che formulano numerose tesi di laurea sull’ambiente.

È bene ricordare che Stephan Schmidheiny ha tenuto numerosi discorsi e fatto pubblicazioni sullo sviluppo sostenibile e fu nominato consigliere speciale del Segretario Generale del Commercio e Industria della Conferenza dell’Ambiente e Sviluppo delle Nazioni Unite (UNCED), meglio conosciuta come il Summit della Terra, avvenuto a Río de Janeiro, nel 1992.

Questo è il quadro in cui la RAI sta operando e credo sia difficile voler fare qualcosa se l’HCRF dice che non va bene per l’ambiente. Dai documenti rintracciati su internet si evidenzia che gli ultimi dati certi di presenza delle tartarughe Carey sulla Cayo Paloma è del 2002, ma prima di dire sì alla RAI l’HCRF avrà fatto le sue verifiche. Tutti i giochi e il soggiorno delle 100 persone necessarie per mandare avanti la baracca, sono stati mandati giustamente dove si può stare, il tutto nel rispetto dell’ambiente.

Problemi con popolazione garifuna
Alle Cayos Cochinos, quindi, dal 2004 ci sono regole nuove anche per la popolazione di quelle isole che dovranno pescare fuori dalle aree protette e con limitazioni in altre, a queste di recente si sono aggiunte le problematiche legate alle riprese per fare l’Isola Dei famosi, cioè transitare troppo vicino a Cayos Paloma nel tratto di mare a nord crea l’impressione di luogo frequentato, facendo cadere l’illusione di ISOLA e lasciando spazio a supposizioni fuori luogo. Questa situazione ha prodotto delle reazioni da parte della popolazione locale (i garifuni), che anzich’è essere coinvolti nel progetto come stabilito dall’ HCRF si stanno sfoltendo perché le aree dove possono pescare sono più vicine alla terraferma o a Roatan che alle Cayos Cochinos. Nella sorveglianza e applicazione delle sanzioni nei confronti di chiunque non rispetti il regolamento sono impegnate guardie e mezzi dell’esercito honduregno. L'assurdo è che la protezione delle specie marine rischia di far estinguere la popolazione garifuna. Non siamo ancora a questi livelli ma sono notevolmente disincentivati dalle restrizioni del regolamento.

Link con articoli che metto in discussione e/o da cui ho attinto informazioni:
http://www.poverosub.com/
Forum su cui un abitante di Roatan (italiano) ha scritto un messaggio di protesta ecologica con una certa dose d’accidia.

http://blog.angeloferrari.com/
Il blog di uno degli autori dell'Isola Dei Famosi.

http://italy.peacelink.org/
Sito pacifista che cita un articolo del sito www.ilmanifesto.it che descrive quella che secondo me è una caricatura della vera situazione.

http://www.avina.com/
Fondazione AVINA creata da Stephan Schmidheiny per lo Sviluppo Sostenibile in America Latina.

http://www.stephanschmidheiny.net/
Sito personale di Stephan Schmidheiny.

http://www.cayoscochinos.org/
Sito della Honduras Coral Reef Fund (HCRF). In questo sito trovate dei pdf informativi molto utili.

http://www.hawksbillwwf.org/index.php
Sito del WWF dedicato alla tartaruga Carey. É possibile scaricare una publicazione ben realizzata e documentata sulle Carey, in lingua spagnola o inglese.

http://www.cayoscochinos.com/aboutus.html
Sito commerciale rivolto a turisti.

http://005c18b.netsolhost.com/home.htm
Il sito del Plantation Beach Resort delle Cayo Cochinos.

http://www.isola2004.rai.it/R2_IsolaFamosi_photogallery/0,10039,14-11-2004,00.html
Pagina del sito ufficiale dell'Isola dei Famosi, 2° Edizione con la galleria di foto del 14-Nov-2004 dove si vede e comprende benissimo che quei rifiuti non possono essere opera dei due concorrenti rimasti (il giorno prima non c'era nulla).