BLOG di Luciano Testi

Sabato 31 Maggio 2008

X FACTOR, non è un fuoco di paglia

Chi guardava X-FACTOR, probabilmente ama la musica e le belle canzoni più del resto dei telespettatori, e la loro presenza è un successo che ha permesso la selezione del miglior prodotto. Aggiungere al programma delle scenette del cavolo come a Sanremo, si aumentano gli ascolti, ma il televoto diventa più incompetente, in pratica una rovina dal punto di vista della qualità, un po’ come diceva Morgan, “Non si può chiedere al pubblico di fare da chirurghi”.

Conclusione, il successo di X-FACTOR, più che dai numeri è arrivato dalla qualità, andate su iTunes, primi in classifica sia come Album che Singoli, quindi, il 14% dello share della trasmissione in finale, non significa che è stato un insuccesso, anzi, ha raggiunto chi la musica la ascolta e non solo, ma la compra anche, perciò è stato un successo.
Il risultato deve convincere gli autori a non sconvolgere il format e mantenerlo integro, magari se allargano un po’ lo studio è meglio, si sente la mancanza di profondità.

Su iTunes tra gli album la compilation di X-Factor è prima in classifica, i Cluster sono in quarta posizione davanti a dei miti della musica italiana nonostante non siano arrivati in finale, nei singoli tra i primi 10 ci sono ben cinque canzoni e in decima posizione Leona Lewis, che ha vinto X-Factor in versione inglese e che il pubblico italiano ha potuto vedere come ospite straniera a Sanremo (premi "play" di last.fm in fondo alla colonna di sinistra per ascoltare musica similare o il suo singolo).

Mercoledì 28 Maggio 2008

X Factor, la finale

Simona Ventura, che è uno dei tre giudici ma in crisi d'astinenza, vuole fare un'entrata da protagonista scendendo le scale, indossando un baby-doll nero che le gonfia le tette e mascherina rossa con grandi piume dello stesso colore, ho pensato d’aver sbagliato trasmissione, forse uno speciale sulla vita erotica di qualche vip che non vuole farsi riconoscere, poi in campo largo riconosco lo studio di X Factor, capisco, forse ha sbagliato trasmissione Simona Ventura? No, solo egocentrismo, da quando Morgan con il suo trucco o acconciatura attirava l'attenzione, lei ha copiato da par suo.

Solo dopo questo show, la palla finisce nelle mani di Francesco Facchinetti il conduttore, e non la smetteva più di dire che ora tocca al pubblico stabilire chi dei quattro finalisti vincerà il contratto discografico.
Tra i giudici s’inserisce Elio delle storie tese.

Il primo a cantare è Emanuele, il suo inedito è scritto e da lui musicato, l’ho trovato un po’ piatto, poi Morgan è riuscito a dire quello che non mi veniva, le armoniche possono migliorare.

È il momento degli Aram Quartet con un’inedito, scritto direttamente da Morgan, contiene uno slogan che forse sarà sulla bocca di molti il giorno dopo “Chi beve solo acqua ha qualcosa da nascondere”. Più la canzone volge al termine e più capisci che questi ragazzi hanno l’X Factor, con un’esecuzione per niente piatta e molto interessante.
Lo slogan è una frase di Boudelaire, cioè chi si para dietro la normalità, in realtà è un po’ pazzo, interessante, ... io bevo soltanto acqua.
Difficile trovare di che criticare la loro esecuzione, ma Elio ci riesce.

È il momento di Toni, 19 anni, scelto da Mara, il suo inedito “Mi toglie il respiro” scritto da Saverio Grandi e Antonio Galbiati.
Come dice Elio, mi sembra migliore di quando canta le cover.

Giusy è un uraganao che si è abbattuto su X Factor (parole di Simona V.), il suo inedito lo ha scritto Tiziano Ferro “Non ti scordar mai di me”, non vedo l’ora di sentirglielo cantare, con quella voce unica che ha.
È il suo momento, si trova a proprio agio con quest’inedito, ne ha fatto un’interpretazione che mi è piaciuta, con colore, più degli Aram Quartet, almeno in personalità.

Il pubblico boccia Toni, ora c’è una seconda manche, che passa di nuovo con delle cover, come nelle altre puntate, ora tutto dipende da quello che piace di più al pubblico e il trio perde Emanuele.

Ora siamo ad un duello finale tra gli Aram Quartet e Giusy, i primi eseguono un “Per elisa” bellissimo, la seconda un brano adatto a lei “Remedios”.

Ascoltare Giusy mentre canta, sembra di sentire un disco strano, la sua timbrica e alcuni passaggi vocali sembrano su una traccia che subisce alterazioni tonali e di velocità brevissime, ma prima di stabilire chi vince i due finalisti ricantano il loro inedito.
Non saprei chi scegliere tra i due, mi piacciono entrambi, se vincono gli Aram Quartet con “Chi” è un po’ per merito di Morgan, se vince Giusy è di più per il suo carattere, e che alla fine la spunterà (penso).

Sono 2 minuti dopo le 24:00 ed ora tocca a Giusy ricantare il suo inedito.

Il televoto è chiuso si aspetta il risultato, Morgan e Simona salgono sul palco per aspettare a fianco dei loro beniamini il risultato finale.
Simona prende la parola come se fino a quel momento avesse condotto lei X Factor, fa i ringraziamenti iniziando da Armani che ha vestito i suoi cantanti e tutto il resto, (com'è brava a fare le marchette, ci manca solo che anche Morgan citi lo sponsor dei suoi succhini), poi Francesco dice ai giudici che devono scendere dal palco, non ho capito se lo ha fatto apposta, Simona prende atto e scende insieme a Morgan.

Il pubblico di X Factor alla fine ha scelto gli Arem Quartet, il loro CD sarà nei negozi e su iTunes dal 30 Maggio 2008.
Bravi.

Nella foto da sinistra: Morgan, Francesco Facchinetti e gli Aram Quartet, i vincitori di X FACTOR

Per i vincitori, il premio è un contratto da 300.000 Euro per fare un CD, con stampa, distribuzione e pubblicità, che comprende la stessa spesa per l'inviato Bossari che ci mostra la copia del primo CD direttamente dalla fabbrica. Sarebbe bastato predisporre le quattro copertine dei finalisti e alla fine mostrare quello di chi ha vinto, ma ora non è più un gioco, nella testa del pubblico deve entrare che gli Arem Quartet sono un prodotto a tutti gli effetti.

Vedremo se riescono a vendersi come Leona Lewis, la vincitrice di X Factor in Inghilterra.

Venerdì 2 Maggio 2008

Petra Magoni Vs Patty Pravo

È da poco che ho scoperto la voce fantastica di Petra Magoni, subito metto on-line uno spezzone di video e vedo che sono in compagnia d’altri che utenti di YouTube che, al pari di me (credo), hanno trovato che ha una voce fantastica, però capita che se rimani affascinato da un’esecuzione, per esempio “Non andare via”, poi su YouTube appaiono tutte le voci pertinenti, ivi comprese alcune di Patty Pravo sulla medesima canzone.
La voglia di fare un confronto, è molto alta raggiungendo l'arduo.
So benissimo che è un paragone improponibile, perché l’esecuzione della Pravo a Canzonissima del 1970, è stato uno dei suoi migliori capolavori, con un forte pathos, e questo timbro di voce triste trascina l’ascoltatore. È stata un’esecuzione unica, altri video della stessa Pravo, più recenti, non danno più la stessa emozione, lei stessa non riesce a ripetersi.
Anche di Petra Magoni esistono su YouTube più versioni di “Non andare via”, ho scelto una sua esecuzione parigina (mia supposizione), davanti un pubblico dall’orecchio fine che apprezza quest’artista più di noi stessi italiani e ascoltando questa voce cristallina cantare una versione più corta e forse con un ritmo più veloce, lascia, comunque, in chi ascolta una notevole impressione. Petra ha poco da invidiare, anche se, come si dice, l’originale è sempre l’originale.

Petra Magoni - Non andare via (2007) Patty Pravo - Non andare via (1970)