BLOG di Luciano Testi

Lunedì 3 Marzo 2008

Le api muoiono

Se le api dovessero sparire, l’uomo si troverebbe già nella lista d’attesa” di Albert Einstein.

È quello che si sta riscontrando sempre di più ogni giorno, lo scorso anno si dava la colpa alle frequenze dei telefonini, disturbavano il loro orientamento, quest’anno emerge un nuovo insetticida in grado di provocare lo stesso disturbo e lo dice Giorgio Celli, un’autorità nel suo campo. Ora quanto ci vuole per mettere al bando quegli insetticidi che provocano questo disastro? Dovrebbe esistere un organismo scientifico finanziato dalle nazioni del G8 che di fronte a questi pericoli, ha il potere di vietare l’uso di certi prodotti, o sia capace d’attivare i meccanismi per arrivare allo stesso risultato. Non è possibile vedere Giorgio Celli annunciare futuri disastri, perché la sua presenza in TV è sinonimo della mancanza di un’adeguata struttura di controllo e moderazione. Occorre eliminare immediatamente l’uso di certi prodotti dall’agricoltura, il video annuncia chiaramente che stiamo mettendo un piede nella fossa.

Domenica 13 Gennaio 2008

Clima pazzo 2008

Vale la pena ricordare che lo scorso anno il 19 gennaio nel nord Italia in alcune località alle ore 14:00 si registrarono fino a 20°C.
Non lo scrivo perché questa data si sta avvicinando, o perché siamo nello stesso periodo, ma perché proprio ieri la temperatura ha raggiunto i 14/15°C nella provincia di Modena.
Gennaio è storicamente uno dei mesi più freddi dell’anno, con una temperatura massima che è pari alla metà di quella rilevata ieri, difficile non relazionarlo con l’evento dello scorso gennaio e sempre più è indicativo dei cambiamenti che dobbiamo prepararci ad affrontare.
Forse ancora non siamo coscienti che a causa dei cambiamenti climatici, rischiamo di conoscere quella che sarà la più grossa migrazione umana sul pianeta Terra.

I grafici riportano i valori del 12-gen-2008 dell'aeroporto di Bologna.

Monnezza, a Napoli ha le radici

La ragione di questo post è il video che ho trovato postato in questo blog.
Quello che mi ha colpito di più è il lungo periodo d’immobilità nei confronti dei rifiuti, non limitato a qualche mese, ma oltre un decennio, hanno fatto in tempo a costruire un macello per poi chiuderlo per inquinamento proveniente da una discarica.

Davanti la reggia di caccia dei Borboni a Caserta ci sono mucchi di rifiuti, a Campogalliano in Prov. di MO, doveva passare la TAV a fianco della Villa Vandelli, costruzione neoclassica con parco, un gruppo politico ha chiesto l’arresto della costruenda opera perché il passaggio del treno inquinava la vista e produceva rumore, scordando che davanti la medesima passa in ingente traffico di mezzi pesanti su gomma. Però sono riusciti a far interrare il passaggio della TAV. Bazzeccole.

Mi chiedo se i verdi esistono solo dove non servono.

Sabato 1 Dicembre 2007

Questa torre è anche un po’ mia.

Dopo aver percorso con l’automobile, quasi 900.000 km, ritengo d’aver contribuito alla costruzione di questo capolavoro, una piramide del terzo millennio nel deserto. Voi direte che sono ricco, NO! Questa torre si chiama BURJ DUBAI ed è in costruzione a Dubai, da quell’area proviene il petrolio, io con l’auto ho contribuito all’arricchimento di questi signori, quindi, quella torre è anche un po’ mia, ma anche di tutti coloro che nel mondo consumano energia prodotta con il petrolio arabo. Per fortuna che in questo caso costruiscono torri ciclopiche e non armano degli eserciti contro il nemico di sempre, gli infedeli.

Questa torre vuole essere la più alta del mondo, per tale ragione non hanno mai dichiarato quanti piani avrà, per evitare che in corso d’opera nascano progetti con più piani. La costruzione è previsto finisca entro il 2008, ma si sa che fanno un piano a settimana, dopo 136 piani erano ad un’altezza di 493 mt, le previsioni sono che arrivino a 800 mt. Il bello è che un’altra torre enorme, AL BURJ, sarà ufficializzata appena si conosce il numero dei piani del BURJ DUBAI, al solo scopo di farla ancora più alta. E pensare che qui in Italia non si può partire a fare nulla se prima il progetto non è stato approvato nella sua interezza da uffici pubblici e guai ad aggiungere un piano non previsto.

La cosa più sconvolgente, sono i numeri e nessuno di questi magnifica il risparmio d’energia. Penso al percorso di un litro d’acqua, deve prima essere desalinizzata da quella del mare, poi in tubazioni orizzontali raggiunge facilmente i piedi della torre ed ora grazie a delle pompe, deve fare 800 mt in salita prima di giungere ad un rubinetto. E fare la pipì o popò, o portare i rifiuti a terra, cose molto stupide fin che siamo in una villa di uno o due piani, ma da 800 mt deve arrivare a terra indenne e senza intasare nulla, quanta energia sarà necessaria anche quando non c’è nessuno?

Per conoscere qualche dettaglio del progetto:
http://www.burjdubai.com/
http://www.archimagazine.com/adubai.htm
http://www.edilportale.com/edilnews/Npopup.asp?IDDOC=6038
http://www.facingyconst.blogspot.com/2006/11/torre-burj-dubai-en-fotos.html


Ma un post di questo genere nella categoria ambiente non ha senso, se non dico che sempre a Dubai, uno studio d’architettura fiorentino e un’altra azienda tutta italiana costruiranno una torre di 250 mt d’altezza, completamente autonoma dal punto di vista energetico e, anzi, è in grado di vendere energia, sfrutta l’eolico e il solare, ogni piano può ruotare autonomamente rispetto gli altri intorno ad un asse comune e disporsi al meglio per un miglior sfruttamento delle risorse energetiche.

Io mi chiedo perché in Italia non sfruttiamo le capacità dei nostri tecnici, che sono pure dei creativi?


Per conoscere qualche dettaglio del progetto:
http://www.ecoblog.it/post/1953/grattacielo-eolico-a-dubai
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2006/08_Agosto/25/dubai.shtml
http://www.universonline.it/_scienza/articoli_tec/06_08_26_a.php
http://www.beniculturalionline.it/index.php?option=com_content&task=view&id=3355&Itemid=162

Domenica 14 Ottobre 2007

Nobel per la pace 2007 ad Al Gore

Per uno che vince il premio Nobel per la pace è facile pensare che la sua corsa, nel 2000, alla Casa Bianca abbia trovato ostacoli insospettabili, infatti, un giudice ha bloccato il riconteggio dei voti nello stato della Florida, quindi, non avendo la maggioranza degli stati perse contro Bush, pur avendo 500.000 voti in più. Però dopo questa sconfitta si è un po’ allontanato dalla politica ed ha coltivato di più i temi a lui più cari, denunciare le cause dell’aumento della temperatura media della terra, il CO2 prodotto dalle abitudini di vita dell’uomo.
Produce e presenta al Festival di Cannes un video documentario sui pericoli che corre l’ambiente che gli ha fruttato un premio alla 79° ediz. dei Premi Oscar come miglior documentario e miglior canzone ("I need to wake up", di Melissa Etheridge).
Pochi giorni dopo l’oscar, esaminando la foto del suo studio, la comunità internet lo accusa di predicare bene ma razzolare male, perché fanno bella mostra di sé 3 schermi LCD da 30” cui segue sicuramente un MacPro con scheda supplementare per il terzo LCD e una TV Sony Bravia da 32” tutti accesi superando in KW il valore di un’abitazione media, però vorrei dire a costoro che il trailer del film e i documentari da montare, di certo non si preparano stando in una caverna, posto in cui finiremo se continueremo con l’attuale trend di vita.
Nel 2007 ha organizzato il concerto Live Earth del 07/07/07, di cui si è tanto parlato nel mondo, pochi giorni fa tutti gli sforzi fatti per divulgare le sue conoscenze sul clima, gli ha fruttato il Premio Nobel per la pace.

Martedì 7 Agosto 2007

Life GAATLE, un motore di ricerca ecologico

Ne parlano quasi tutti i blog che ammirano Google e allo stesso tempo sono sensibili all’ambiente, ma per me hanno scoperto l’acqua calda. Uno studio fatto fare dall’EPA, quell’ente americano detentore dello standard Energy Star, all’Università di Berkeley, California, per individuare nuovi territori d’intervento per risparmiare energia come risultato ha determinato che la differenza d’energia assorbita da un monitor con sfondo bianco o nero può incidere sulla bolletta.

Che c’era della differenza lo sapevano tutti, però in quel di Berkeley opportunamente sollecitati, hanno individuato che le pagine di Google hanno una percentuale di bianco molto elevato rispetto la copertura del solo testo e a parte il logo, la grafica è inesistente. In base alle statistiche d’uso di Google hanno dedotto che in un anno, un motore di ricerca nero farebbe risparmiare globalmente (su tutto il pianeta) circa 200.000 Euro. Google ha aderito creando una pagina LifeGaatle, nera in versione beta.

A livello globale, il risparmio non è rilevante, ma Google raggiungendo quasi tutti quelli che fanno delle ricerche può sensibilizzare l’opinione pubblica con più efficacia a comportamenti risparmiosi, riducendo le tonnellate di anidride carbonica immessa nell’ambiente, ottenendo un effetto a catena di rilevanza maggiore rispetto ad un motore nero.

Bene, se l’iniziativa vi ha convinti e pensate a come risparmiare qualcosa subito, posso suggerirvi di ridurre l’uso dell’aria condizionata, o di non tenere in stand-by le apparecchiature per lungo tempo, acquistare solo schermi piatti e possibilmente a Led che promettono maggiori risparmi a fronte di migliori qualità, ma possiamo estendere il concetto all’automobile, guardando quali sono le emissioni di CO2 prima di un nuovo acquisto, attualmente i piccoli diesel, sono più ecologici dei motori a benzina.

Domenica 15 Luglio 2007

Riciclaggio nei Mc Donald’s, un esempio

Biodiesel

Da un po' circola la notizia che in Inghilterra l’olio utilizzato per friggere le patatine nei Mc Donald’s (ma anche nei Burger King) sarà poi riciclato come biocarburante per la flotta di veicoli che effettuano le consegne, riducendo in questo modo l’emissione di CO2.

Cercando un po’ su internet non è difficile trovare questo documento redatto nel 2005 da cui ho estratto una sezione che mette in risalto da quanto tempo e cosa sta facendo Mc Donald’s per ridurre l’impatto ambientale nelle sue attività. Il documento dal titolo “Rapporto Europeo sulla Corporate Responsibility 2005”, contiene interessanti informazioni che permettono di comprendere come il successo di questa catena di ristorazione sia stato poco alla volta costruito anche con molto metodo, qualità e integrazione nei vari paesi dove presente.


Utilizzo dell’energia
McDonald’s Europe è impegnata nel trovare modi per utilizzare l’energia in maniera più efficiente. Il consumo energetico rappresenta l’impatto ambientale più rilevante per i nostri ristoranti e, promuovendo l’innovazione ed impegnandoci nel dialogo con gli esperti del settore per aumentare la nostra comprensione della materia, stiamo facendo dei progressi. Abbiamo introdotto degli standard minimi di efficienza energetica per le nostre società in Europa e stiamo mettendo in atto delle verifiche complete in campo energetico. Le nostre due priorità per ridurre il consumo di energia nel 2005 sono: migliorare lo sfruttamento energetico nei nostri ristoranti ed incrementare l’efficienza energetica delle nostre apparecchiature.


Programmi energetici in atto in Europa
Riscaldamento, Ventilazione, Aria Condizionata che consentano un efficace recupero del calore.
Ispezioni delle utenze per assicurarne l’efficienza di funzionamento.
Filiera di fornitura “Food Towns” dove i partner logistici ed i principali fornitori di energia lavorano nello stesso sito, consentendo l’attuazione di sistemi di recupero del calore e trasporti ridotti al minimo.
Riduzione al minimo del consumo di combustibili fossili nella filiera di approvvigionamento attraverso il trasporto ferroviario ed il back-haulage.
Utilizzare energie rinnovabili dove disponibili. Ridurre al minimo la dipendenza da combustibili fossili attraverso l’uso innovativo di olio di frittura riciclato come biodiesel su alcuni mezzi di trasporto McDonald’s.
Sono state individuate delle attività pan-europee per sviluppare apparecchiature energicamente più efficienti e progettare ristoranti dalle elevate prestazioni energetiche.


Respect Business Leaders Iniziative on Climate Change (BLICC)
McDonald’s è una delle sei aziende leader che partecipano al programma BLICC 2003/2004, che consente alle aziende partecipanti di creare una agenda interna, basata su punti di azione finalizzati a ridurre l’emissione di gas che causano l’effetto serra e di scambiare esperienze e competenze con industrie leader e stakeholder su questioni relative ai cambiamenti climatici. Per ulteriori informazioni, consultare il sito www.respecteurope.com/rt2/BLICC


Packaging
Il nostro obiettivo è di trovare per le nostre confezioni un equilibrio tra funzionalità e richiamo sul pubblico da un lato ed impatto ambientale dall’altro (dalla produzione allo
smaltimento). La lista sotto riportata mostra come stiamo impostando le priorità nel miglioramento dei nostri imballi al fine di minimizzare l’impatto ambientale.


Priorità nel packaging
1. Utilizzare meno materiale – cioè ottimizzare il design dell’imballo
2. Scegliere materiali e processi produttivi meno inquinanti – ad esempio sbiancatori per la carta senza cloro
3. Dare la preferenza a materiali da fonti rinnovabili – ad esempio, più del 70% degli imballi è a base cartacea
4. Impiego efficiente dei materiali – ad esempio mantenere un uso ottimale del contenuto percentuale di carta riciclata
5. Progettare per il riutilizzo ed il riciclo – ad esempio tramite una revisione costante delle possibilità di riciclaggio dopo l’uso.

Per tutto il 2004 e nei primi mesi del 2005, abbiamo lavorato su un gruppo di stakeholder per sviluppare una politica ed un programma forestale per incoraggiare pratiche responsabili nella nostra filiera degli approvvigionamenti. Stiamo inoltre esplorando nuove opzioni per utilizzare polimeri biodegradabili e per incrementare la percentuale di risorse rinnovabili impiegate nei nostri imballi.


Altre priorità ambientali HFC (Idro-fluoro-carburi) nei frigoriferi
Fin dagli anni ’80 ci siamo impegnati a lavorare per la eliminazione dei fluoro-carburi dai nostri processi, sin da quando abbiamo eliminato i CFC (cloro-fluoro-carburi) dai nostri packaging. Stiamo ora operando per eliminare gli HFC, comunemente usati nei frigoriferi.

Refrigerare Naturalmente. Parte del nostro impegno a lavorare in favore di un futuro senza HFC, è la nostra partecipazione, in collaborazione con Coca Cola e Unilever, nell’iniziativa denominata “Refrigerants Naturally” supportata dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) e da Greenpeace. Tutte le società partecipanti stanno sviluppando sistemi di refrigerazione senza HFC e tramite questa iniziativa hanno la possibilità di combinare gli sforzi, condividere le conoscenze e promuovere tecnologie che aiutino a ridurre il riscaldamento globale causato dalla refrigerazione commerciale. L’iniziativa è stata recentemente insignita dalla Agenzia per la Protezione Ambientale statunitense del premio Climate Protection Award 2005. Per ulteriori informazioni, si consulti il sito www.refrigerantsnaturally.com

Riciclo
Il nostro approccio al riciclo ed allo smaltimento rifiuti, è quello di creare un circolo chiuso per i prodotti impiegati nei ristoranti e poi tradizionalmente gettati via. Entro la fine del 2003 la maggior parte dei ristoranti in Europa erano in grado di implementare schemi di riciclo per le scatole di cartone e per l’olio fritto esausto. Altre iniziative di riciclaggio sono state sviluppate da singoli ristoranti, ma variano da luogo a luogo in base alle legislazioni ed alle culture locali.


Esempi di programmi di riciclaggio
La maggioranza dei paesi (ad esempio Germania, Francia ed Austria) stanno riciclando i grassi usati nei ristoranti, alcuni dei quali vengono trasformati in biodiesel.
Oggi il biodisel rappresenta circa il 18% del carburante utilizzato da McDonald’s in Europa.
In Austria, i camion usano biodisel da olio riciclato (AME), incluso l’olio di friggitura esausto.
McDonald’s Svizzera utilizza camion a biogas, che usano i rifiuti organici prodotti da di tutti i ristoranti McDonald’s Svizzera.
In Portogallo tutti i ristoranti stanno riciclando l’olio di friggitura esausto trasformandolo in biodiesel e donando i ricavati delle vendite all’ente di beneficenza locale dedicato a Ronald McDonald’s.


Peccato che sul sito di greenpeace.org ci sia una pesante critica ai McDonald’s perché coresponsabili della deforestazione nel Mato Grosso, sfruttato per la coltivazione della soia poi consumata nei McNuggets.

Sabato 26 Maggio 2007

Api e telefonini: odio a prima vista?

api

Una ricerca condotta da un gruppo di scienziati tedeschi avrebbe stabilito un legame tra il "Colony Collapse Disorder" che sta diventando un'epidemia tra le api e le radiazioni emesse sulle frequenze dei telefoni cellulari, scrive il britannico The Telegraph. Negli Stati Uniti, ma anche in Italia, in Grecia, Gran Bretagna, Polonia, Portogallo e Spagna pare che i casi di alveari abbandonati tra primavera ed estate dalle giovani api siano sempre più in aumento forse per cause legate al diffondersi dei telefoni cellulari.

Permalink della notizia: nova.ilsole24ore.com

Se bastasse, occorrerebbe non utilizzare certe frequenze e/o ridurne la potenza in certe aree per un breve periodo dell'anno. Il rischio è l'interruzione d’alcuni cicli vitali per le piante e fiori. Sarebbe una catastrofe, evitabile facilmente. Se la causa non è questa, c'è poco da stare allegri, è sempre colpa d'inquinamento fatto da noi umani.

P.S. Sarei curioso di sapere quanti sarebbero disposti a rinunciare al cellulare per difendere le api, ci si incontrerebbe di più? I carrier di telefonia mobile faranno controinformazione e diranno che i loro ripetitori sono in aree controllate, bla, bla, bla …

Martedì 1 Maggio 2007

Rose in anticipo

Rosa di casa miaNel piccolo giardino di casa mia, puntualmente il 15 maggio d’ogni anno sboccia la prima rosa rosa, oggi, e senza rendermene conto, ho notato che non solo sono in anticipo ma due di colore rosso hanno i petali che stanno già per cadere segno di un anticipo di almeno 20 giorni. Le rose sono così puntuali che sbagliano al massimo di qualche giorno. Mi aspetto di mangiare le ciliegie e duroni di Vignola entro il c.m. e le ultime saranno raccolte entro il 10 giugno e mi verrebbe voglia di dire, finalmente in anticipo rispetto prodotti d’importazione ma pure là il clima è in anticipo, quindi fregati ieri, fregati pure oggi. Torniamo alla rosa molto utilizzata per omaggiare o per dichiarare i propri sentimenti per quanto belle richiedono d’essere colte con una certa cautela, e nei giorni giusti, dopo non si apprezza più allo stesso modo, metaforicamente un po’ come le donne.

Alcuni link che possono essere interessanti:
Roseto dialettico. Fenomenologia di un fiore
Il Parco del Tassino
La messa a dimora delle rose.
Hotel "a cinque stelle"? Meglio quelli a "cinque rose del deserto"
IL SIMBOLO DELLA ROSA NEL MEDIOEVO

Domenica 22 Aprile 2007

Giornata della TERRA

Oggi 22-Aprile-2007 Google con il suo logo ci ricorda che è la giornata della Terra. Indovinato il logo (un iceberg) che ricorda il problema dei ghiacci che progressivamende si sciolgono a causa dell'aumento della temperatura media della Terra per effetto serra, ma le cause potrebbero essere più d'una. L'unica possibilità per l'essere umano di estinguersi, può avvenire solo se distrugge le risorse della terra e rompe i suoi equilibri irreparabilmente e incompatibilmente con le proprie capacità di sopravvivenza.

Lunedì 16 Aprile 2007

Impatto aviaria sulle rondini

Ripubblico volentieri una nota informativa del Ministero della Salute, che si pone lo scopo di raggiungere tutti i soggetti che potenzialmente con il proprio comportamento potrebbero nuocere alle rondini a causa di timori infondati, tipicamente gli abitanti di case di campagna o contadini. La nota era d’attualità lo scorso anno quando la cronaca segnalava ogni caso d’aviaria reale e presunta, ma non importa, non c’era ancora questo blog, e le rondini sono d’attualità in questo periodo. Leggendo mi sono accorto, che la Legge 157/92 e art. 635 del Codice Penale, proteggono alcune specie selvatiche d’uccelli che comprendono le rondini, i loro nidi e uova, vietandone l'uccisione o distruzione.
Clicca per leggere la nota informativa ...

Leggere il seguito

Sabato 14 Aprile 2007

Una rondine non fa primavera

Il detto sarebbe corretto, ma quest’anno dopo una battuta d’arresto di tipo invernale, in pochi giorni siamo passati al clima che dovrebbe esserci a maggio, con giornate assolate e più calde di circa 6°C rispetto la norma, con una vera esplosione della natura. Proprio ieri mattina 13 Aprile 2007, ho visto la prima rondine volteggiare più di una volta nella finestra aperta del bagno in cerca di un luogo riparato per costruire il nido.

Un altro detto popolare delle mie parti vuole che quando si vede la prima rondine, devi voltarti dall’altra parte, ora su questo da bambino non ho mai avuto spiegazioni, solo che portava fortuna e lo credo, con il sole che arriva l’erba nei campi cresce, le coltivazioni fanno progressi tangibili i fiori dalle piante sono caduti tutti lasciando spazio al frutto. L’arrivo delle rondini, quindi, sancisce l’inizio della buona stagione, quella che permette dopo appena due mesi d’iniziare a fare dei raccolti e quindi, guadagnare. Perché ci si deve voltare? Forse nel momento in cui la rondine sta cercando una nuova casa, la presenza umana potrebbe disturbarla, fingendo di non averla vista le si evita di preoccuparsi di te, e quindi cercare altrove il posto giusto per costruirsi il nido. Il loro mancato arrivo sarebbe inteso come un’anomalia che ci porta ad aspettare qualcosa di negativo dalla natura. Ecco perché i contadini di una volta guardavano alla rondine con occhi particolari e accettavano i piccoli ricordini intorno a casa.

Ho sempre guardato con ammirazione il volo delle rondini elegante come la loro livrea, veloci e silenziose, quando nei campi si falcia l’erba le si vedono a drappelli volteggiare in scia all’attrezzo agricolo in cattura degli insetti che si sollevano, o in cerca di uno specchio d’acqua da sfiorare con il petto per portare qualche goccia al nido da sistemare, o vederle portare cibo ai piccoli con i beccucci spalancati sporgersi dal nido e dopo un po’ quando riescono a volare ma non a cacciare cedere il cibo anche in volo, infine un bel giorno, silenziose come sono arrivate se ne vanno via.

Purtroppo gli insetti sono nemici delle coltivazioni e combattuti con prodotti chimici, le piante nella pianura Padana negli ultimi 40 anni hanno lasciato spazio alle coltivazioni intensive e le stalle piccole di una volta sono sparite, e in giro si vedono meno rondini.

Suggerisco alcuni link informativi sul tema rondini:
http://www.swallowschool.it/
http://www.lipu.it/Fp_ps.htm
http://web.tiscalinet.it/lacimiceonline/anno1numero2maggio-giugno2000/Animali/Ambiente
http://www.ecoblog.it/post/3191/ospedale-delle-rondini
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2004/04_Aprile/05/rondini.shtml

Mercoledì 14 Febbraio 2007

Specie killer

“Nelle ultime centinaia di anni gli esseri umani hanno aumentato il tasso di estinzione delle specie di 1.000 volte rispetto a quello del passato, tipico della storia del pianeta nel lungo periodo”. Frase contenuta nel rapporto di Valutazione dell'Ecosistema del Millennio, MILLENNIUM ECOSYSTEM ASSESSMENT, detto MA (qui potete scaricare la sintesi in formato .pdf in italiano). L’uomo, quindi, guadagna i titoli per essere definita la specie killer di tutte le altre viventi sulla terra. Un esempio per tutti è la pesca nel mare del Nord Atlantico, dove il pescato per ogni anno non ha mai superato le 280.000 tonnellate, ma negli anni 60 è stata introdotta la pesca industriale, il pescato per anno è arrivato fino a 800.000 tonnellate nel 1970, ma dopo un paio di decenni, il valore del pescato è calato a picco di continuo fino a che nel 1992 era zero. Il Merluzzo era scomparso da quelle acque, praticamente estinto e l’uomo ha continuato a pescare fino a che ce n’era. Alla faccia delle famiglie di pescatori che con il po’ che la natura offriva loro, potevano anche campare. Molti ristoranti aderiscono all’iniziativa di non servire Merluzzo pescato al Largo di Newfoudland in Atlantico, perché illegale e favorire il ripopolamento (ma sono passati 15 anni e non succede nulla).

Anche in Italia non siamo certo dei campioni, le regole del profitto hanno distrutto buona parte dell’ecosistema del mediterraneo, perciò sono a rischio squali, tonni, pescespada, sembra incredibile, i pescatori non capiscono che se finisce il pesce sono finiti anche loro?

Mi sorge un dubbio, ma se il mare ricoprendo i due terzi della superficie della terra, sta esaurendo le sue risorse di cibo per gli esseri umani, quale altra fonte distruggeremo? E noi non potremmo adottare uno sviluppo controllato della proliferazione umana per non incorrere nelle problematiche d’alimentazione? L’essere umano è o no in grado di avviare progetti più lunghi della sua vita?

L'uomo è la "killer application" dell'ecosistema terra.

In mezzo a tante notizie negative ne esiste una buona, il Capodoglio, sembrava presente nel mediterraneo in poche decine d’unità, ma un particolare telescopio marino in corso d’installazione alla caccia di neutrini, ha permesso di registrare con particolare nitidezza lo schiocco del sonar di numerosi capodogli, lasciando supporre dopo un anno di registrazioni che ve ne siano qualche centinaio. Per fortuna che questo pesce ha abitudini molto profonde e nonostante sia un mammifero ed emerga per riossigenarsi, riesce a sfuggire alle abitudini dei pescatori.

Sabato 20 Gennaio 2007

Clima pazzo

Ciclone Kyrill in GermaniaIo sono un tipo freddoloso, se sto seduto a lungo davanti al computer ho bisogno di una temperatura media di circa 2°C in più rispetto a quello che andrebbe bene a chiunque altro, invece il sottoscritto d’inverno incappa di frequente in ambienti dove la regola tende al contrario, perciò non potete immaginare quanto ero contento dell’arrivo di un clima un po’ meno rigido di quello invernale. Oggi dovevo recarmi a Rimini in auto e solitamente tengo l’aria condizionata accesa anche d’inverno ma solo per deumidificare e con la temperatura, quasi, sempre regolata al massimo. Partendo da Modena e per fare il viaggio comodo mi levo il giaccone invernale, c’è una giornata di bellissimo sole, si sentiva che la temperatura è più alta del normale, in mattinata per radio dicevano che nel nord Europa c’è una forte depressione impropriamente chiamata ciclone Kyrill (vedi foto), che provoca precipitazioni e fortissimi venti, oltre i 150 km/h, aeroporti e servizi pubblici di alcune aree bloccati a lungo e 38 vittime, l’Italia sembra protetta per il momento dalle Alpi, quantomeno, fungono da filtro, ma per effetto di quella depressione delle correnti d’aria calda ci hanno raggiunto. Tra Bologna e Imola il regolatore della temperatura interna dell’abitacolo l’ho dovuto portare al minimo, come nel periodo estivo, ed avevo acceso pure l’aria condizionata, già mi dispiaceva non aver preso con me la fotocamera digitale, sarei andato in spiaggia a vedere se questo clima pazzo e il fine settimana, convinceva qualcuno a spingersi in attività tipicamente estive, poi dopo l’uscita per Cesena, ho dovuto regolare la temperatura ad un valore medio, fuori era molto più freddo.
Stasera davanti al mio Mac ho consultato www.wunderground.com ed ho visto che a Maranello (per chi non lo sa, è il paese dove ha sede la Ferrari), la temperatura è rimasta sopra i 20°C dalle 13:00 alle 19:00, a Modena ha raggiunto i 24,7°C anche se nei TG dicevano che ha raggiunto i 25,6°C e solo per curiosità mi sono guardato negli anni qual è stata la temperatura di Bologna e Milano il 19 Gennaio:

BOLOGNA aeroporto MILANO Linate
Data °C Max °C min °C Max °C min
19 gen 2007 18 3 20 4
19 gen 2006 0 -5 8 -1
19 gen 2005 3 0 6 -3
19 gen 2004
19 gen 2003 5 -4 4 -2
19 gen 2002 6 -4 3 -9
19 gen 2001 3 0 7 2
18 gen 2000* 15 3 18 3
19 gen 2000 11 0 13 0
19 gen 1999 10 -3 6 3
19 gen 1998 10 3 7 3
19 gen 1997 2 0 4 1
* Non è il 19/Gen ma è una data da ricordare per l'eccezionalità, oramai superata dal record del 2007.

Il giorno 19-Gen-2007 è da ricordare.
Purtroppo seguiranno altri fenomeni naturali estremi e/o di natura violenta con sempre maggiore frequenza.
La nostra casa è il pianeta, non le quattro mura che abbiamo pagato, non basta pensare a se stessi, purtroppo l'essere umano si è diffuso sul pianeta Terra perché è riuscito a sfruttare la sua intelligenza per impiegare le risorse naturali producendo CO2 nel processo di trasformazione e per la sua mobilità, causando un effetto serra che oggi ridisegna la mappa del clima. Ora stiamo facendo autogol, i politici che ci governano non stanno facendo nulla per incentivare abitudini compatibili con il protocollo di Kyoto, anzi alcune centrali di produzione dell'energia elettrica saranno convertite a carbone raddoppiando l’emissione di CO2 (già scritto QUI). L’essere umano ha una vita troppo breve e con la sua avidità, non prende decisioni utili per le generazioni successive se non ne ha un guadagno immediato. Il clima non si corregge in una generazione, dal 1860 al 2004 la temperatura media a Modena è passata da 12,6°C a 14,2°C come scrive www.ossgeo.unimore.it in un loro documento primeanalisi2004.pdf

Domenica 14 Gennaio 2007

Italia e protocollo di Kyoto, quanto ci costerà?

Noi italiani critichiamo tanto gli USA perché con hanno sottoscritto il protocollo di Kyoto, poi scopriamo che in Italia delle centrali Enel saranno dalla stessa convertire a carbone e anche se più efficienti hanno il difetto di produrre una quantità di gas imputati dell’effetto serra, pari al doppio di prima, invece di dimezzarlo come dovremmo fare. La domanda naturale è, cosa ci sta dietro a questa scelta? Chi ha firmato (o firmerà) i necessari permessi all’Enel? Per ottenere una sia pur minima riduzione delle emissioni si CO2 si sfruttano anche le risorse rinnovabili come il solare, l’eolico e l’idroelettrico.

Tralasciamo l’idroelettrico perché già ampiamente sfruttato nel nostro territorio mentre il solare con il fotovoltaico, gode di incenitivi in conto energia, grazie a un decreto del 25 luglio 2005 e reso attuativo dal 19 settembre 2006, ma gli obiettivi dell’iniziativa non arriveranno nemmeno alla metà dei risultati ottenuti in Germania che si trova a latitudini meno favorevoli.
Cosa vuol dire incentivazione in conto energia? Significa che ad essere incentivata non è la realizzazione dell’impianto, ma l’energia che esso produrrà che farà risparmiare sulla bolletta dell'energia, ti pagano bene quella prodotta in più c'è uno sconto in bolletta per ogni KWh prodotto con il fotovoltaico. Con il nuovo meccanismo, si è fortemente motivati a mantenere efficiente l'impianto per tutta la sua vita prevista in 20 o 25 anni.

L’eolico invece è stato stralciato dalla finanziaria, qualcuno l’aveva giustamente previsto tra le fonti da incentivare, ma poi il governo Prodi ha detto no, eppure in Spagna funzione bene. Non mi si venga a dire che c’è un impatto ambientale sgradevole, e gli edifici, fonte di numerosi inquinamenti, che cambiano in modo permanente anche la geografia vista dal satellite, vanno bene o non devono più essere realizzati? Ci vorrà una regola in ogni cosa o no?

Il protocollo di Kyoto prevede che se una nazione non riesce a ridurre (l’Italia sembra che non voglia) l’emissione di CO2 del 93% rispetto a quella del 1990, può comprare dei crediti da chi è stato più bravo e finirà che per ottemperare dovremo rivolgerci a paesi dell’est entrati nell’Europa di recente, come la Russia o Ucraina e saranno dei finti crediti perché nessuno di questi due paesi sa quanta energia ha prodotto nel 1990 e con quale carburante. A causa di una politica energetica clientelare, il prezzo dei crediti per il mancato rientro nei limiti di Kyoto sarà a carico dei cittadini i quali se hanno l’utilitaria vecchia si vedono penalizzati e colpevolizzati.

L'Enel si vanta di ridurre di 4 milioni di tonnellate di CO2 all'anno con le rinnovabili per poi emetterne 40 in più con il carbone, vedi la tabella sotto.
La centrale di Porto Tolle è localizzata all’interno del parco Delta del Po. Questo parco il 2 dicembre 1999 è entrato a far parte della Lista stilata dall’Unesco come patrimonio mondiale. http://www.parcodeltapo.it/