BLOG di Luciano Testi

Martedì 19 Settembre 2006

Luci accese. Ma quanto mi costano!

Secondo il nuovo codice della strada, in vigore dal 01/07/03, è obbligatorio, per tutti i veicoli a motore, accendere le luci anabbaglianti, le luci di posizione e quelle della targa, in qualsiasi strada extraurbana ed in autostrada. In città abbiamo invece la facoltà di scegliere se tenerle accese o meno. L'obbligo di accendere le luci è invece valido anche in città per tutti i veicoli a due ruote (ciclomotori e motocicli). Fino a qui è tutto regolare ma nella mia auto e come penso capiti a tante altre, se rispetti in toto questa regola dopo 3 anni o 1250 ore di fari accesi, le parabole riflettono circa metà luce rispetto a nuova. Il problema a questo punto è vederci bene di notte. Un'eventuale riparazione non è possibile, non è prevista la sostituzione della sola parabola, ma del gruppo fari intero, costo cadauno 260 € per 2 fanno 520 €. Fosse necessario cambiare solo le lampadine non mi scandalizzo, ma dover cambiare il gruppo fari non è poco.

Per risolvere questo problema, le nuove auto potrebbero essere munite di una parabola di qualità e durata maggiore o utilizzare sistemi alternativi.

Quando si passa un cartello con il nome di una località sbarrato come quello della figura, è obbligatorio per tutti i veicoli a 4 ruote, accendere le mezze luci.

Tubi di scarico in ALTOOO!

Siete dietro ad un camion in un semaforo, arriva il verde, una fumata nera vi investe, poi dopo pochi metri ne arriva un'altra. Altra situazione, ma questa volta il camion è di quelli grossi con lo scarico laterale, dalla parte dove in Italia usualmente si sorpassa ed ecco il momento giusto, strada libera e il camion riprende velocità e lo passi in accelerazione proprio nel momento di massima fumata degli scarichi, in taluni casi (molto gravi) è a rischio la visibilità. Gli scarichi ad altezza uomo, sembrano studiati per massimizzare i danni agli automobilisti i quali nonostante la presenza di filtri antipolline si ritrovano l'abitacolo "fumato". Io mi chiedo se è molto difficile negli automezzi con portata sopra i 35 q.li orientare gli scarichi fin sopra la cabina, almeno non dobbiamo usare i nostri polmoni come filtro per pulire l'aria, o quanto meno la dose si ridurrebbe in modo evidente a tutto vantaggio della salute e sicurezza. Negli USA lo hanno capito da un po' e noi cosa aspettiamo, che l'Europa diventi una provincia americana prima di metterci in regola?

Domenica 17 Settembre 2006

Segway (progetto Ginger) - Assistenza lodevole

É un bellissimo oggetto e alternativo alla mobilità cittadina con mezzi elettrici. Per usarlo basta saper camminare, non ha freni, non ha acceleratore e nemmeno il volante o sterzo ma porta con docilità pesi fino a 100 kg o 130 Kg, dove vuoi con un'autonomia di 30 km alla max velocità 20 km/h. Non serve la patente. Si va diffondendo più in fretta negli USA, qui da noi si comincia a vedere in dotazione alla Polfer e in occasione di certi eventi. Bene, detto questo di recente la casa madre ha richiamato 23.000 esemplari con una letterina per aggiornare il software perché in talune condizioni di bassa velocità può darsi in casi eccezionali che generi degli impulsi per fare retromarcia. La cosa sorprendente è che il piccolo difetto non è mai stato causa di problemi di marcia, ma il produttore vuole la perfezione.
Un 10 e lode per il servizio a tutela del consumatore.

A quando in Italia una cosa del genere?
Spesso capita che parti innocue ma difettose, siano sostituite fuori garanzia a carico del proprietario.

Il Segway in Italia.
Fino alla fine di settembre-2006 o ad esaurimento dei pezzi disponibili, c'è una promozione di 1.000 € per chi porta i documenti di rottamazione di un veicolo a motore.

Martedì 5 Settembre 2006

Camionista pirata

Ieri ho assistito con i miei occhi all'abbattimento di un lampione della luce. Con un camion vengono giù facilmente e senza danni all'automezzo.

In un parcheggio ricavato ai bordi di una strada con marciapiede i camioisti devono stare attenti ad accostare per non urtare con lo specchietto retrovisore destro i lampioni che sono installati ai bordi del marciapiede stesso. Un camionista andandosene, aveva un camion davanti e uno dietro, ha sterzato tutto a sinistra e uscendo la coda del camion ha invaso un po' il marciapiede, a sufficienza per riuscire ad abbattere il lampione che guarda caso si trovava sulla traiettoria. Quando ha sentito dei rumori, si è quasi fermato, accortosi che era solo il lampione e che non sarebbe caduto in testa a nessuno ha proseguito, fermarsi significava perdere il fatturato del giorno, il palo si è piegato fino a terra come fosse di carta velina, altre due persone presenti sono rimaste sbigottite e abbiamo guardato questo bilico vuoto andarsene con questo grosso logo disegnato dietro la cabina e sul retro del camion, un’ovale con i colori della bandiera italiana. Forse non si vedrà mai più parcheggiare lì, forse non tornerà mai più da queste parti a Castelfranco Emilia. Gli automezzi pesanti producono tanta usura all’asfalto, compresi i bordi in porfido dei marciapiedi o aiuole che se investiti si distruggono dopo il primo passaggio, ora distruggono anche i lampioni che sono sicuramente ben più utili dei bordi di un marciapiede, ma soprattutto un atteggiamento nei confronti di un bene pubblico sufficiente per accusarlo di vandalismo e pirateria.

Venerdì 1 Settembre 2006

Strade avventurose in Turchia

In giugno per lavoro sono stato in Turchia a konya (un altopiano a 1000 mt ad un’ora di volo da Istambul e 100 km da Ankara), vi ho sostato un solo giorno ma è stato sufficiente per riscontrare notevoli differenze d’abitudini, cultura e stili di vita. Il primo notevole impatto è il modo in cui guidano, hanno mezzi vecchi, con motori poco potenti da cui spremono tutto quello che possono dare, ammortizzatori scarichi, inquinanti, selleria con le molle che non aspettano altro che uscire dal fodero alla prima occasione. I semafori quando sono rossi, un display piccolo mostra un conto alla rovescia a zero il semaforo diventa verde. Il risultato di quest’informazione porta ad iniziare a dare gas al motore ben prima del verde, con persone che sapendo che arriverà il verde tra due secondi si avventurano nell’incrocio, ma pronti a fermarsi sapendo che chi ha il verde può eccedere qualche secondo oltre il giallo ed il rosso. In numerose occasioni critiche non ho mai visto delle incavolature come sarebbe avvenuto qui da noi, anche se l’impressione è che la segnaletica stradale sia più un consiglio che un qualcosa da rispettare. Sono numerosi i casi in cui abbiamo visto pedoni, motociclisti o automobilisti darsi da fare per non essere investi da un veicolo che non avrebbe fatto in tempo a frenare, Le moto che circolano sono quelle che c’erano qui almeno 35 anni fa, ma per strada si vedono con una certa frequenza piccoli carri agricoli trainati da un mulo, di sera occorre stare molto attenti perché i ciclisti non hanno segnaletica visibile, come fossero pedoni, sempre vestiti di scuro, ti accorgi di loro solo appena in tempo. Durante un trasferimento fuori città, l’autista ogni tanto faceva sterzate improvvise a 130 km/h (il massimo che poteva fare il furgone), poi abbiamo visto che cercava di centrare dei topi strani che attraversavano la strada con la testa alzata, stabilì il suo record giornaliero di due in una sola andata. Ma l’episodio che ci ha tenuto con il fiato sospeso tutti quanti e più pericoloso è avvenuto in piena città, stavamo percorrendo una strada a doppia carreggiata, in prossimità di un incrocio l’autista mette fuori la freccia a sinistra, tutti si aspettano che svolti a sinistra, invece prende la carreggiata opposta contromano occupando la corsia di destra, quella di sinistra per quelli che ci venivano incontro. Nessuno fiatava ma avevamo gli occhi sbarrati, prima i due topi ammazzati al volo, ora contromano e non era ubriaco, teneva una velocità più moderata, non si sa mai che qualcuno non s’accorga che c’è un pazzo che sta arrivando contromano, dopo poche centinaia di mt indica un cantiere che ostruiva il passaggio nella carreggiata che avremmo dovuto percorrere. La giustificazione non ci ha tranquillizzati, perché non vi era nessuna segnaletica che segnalasse la trasformazione a doppio senso di marcia di quella carreggiata ma dalla sicurezza che metteva nel suo agire s’intuiva che non era la prima volta che lo faceva. All’incrocio successivo ritorna con gran sollievo di tutti alla carreggiata di destra. L’opposto è stato l’ultimo taxi che abbiamo preso, era nuovo, l’interno sembrava un salotto, aveva aggiunto un giro di pizzo al bordo superiore interno e bamboline o ballerine agli angoli come sui tavolini di casa, era pulito dentro e fuori, rispettava la segnaletica per non dire che era disturbato da come guidavano gli altri.