Un nuovo articolo sul blog, che parla ancora della Grande Punto significa solo Grande Guaio.
Partiamo con ordine, sono arrivato ai 107000 km, da poco ho fatto il tagliando presso un'officina autorizzata FIAT, tutto bene, anzi no, il vecchio problema della trazione ai bassi regimi di rotazione rimangono e rimarranno in quanto lo sviluppo del software ora avverrà per i modelli EVO.
Ma torniamo alla rottura che avrebbe potuto avere anche conseguenze extra. La mattina come il solito ho sempre i minuti contati, anzi i secondi, tanto che valuto all'istante percorsi alternativi in base al traffico che mi si presenta, la fortuna vuole che prima di uscire da casa, con alcune manovre e l'attesa che si chiuda il cancello, la macchina si scalda un po', non che in questo periodo ce ne sia un gran bisogno, ma c'è l'indubbio vantaggio che ciò avviene molto più in fretta permettendo un piccolo risparmio di carburante. Ho appena fatto due km sulla strada, per fortuna fino al prossimo incrocio davanti a me non c'è nessuno, sono a circa 90 Km/h e all'improvviso manca il motore, un colpo d'occhio rapido al cruscotto mi permette di vedere la spia motore accesa, qualcosa di grave è successo, non vale la pena rimanere in strada sperando di poterla riavviare come se nulla fosse usufruendo dell'inerzia del veicolo, mentre ha ancora un po' di velocità la fermo a cavallo di un passo carraio di campagna. Giro la chiave per spegnere il quadro strumenti e dopo un po', tanto se è quello che penso il danno è già stato fatto, ma se mi sbaglio e c'è una possibilità di ripartire senza disturbare nessuno è meglio provare, accendo il quadro, tutto ok, giro ulteriormente e sento il motore che gira, ma ho la netta sensazione che nelle camere di scoppio non avvenga nulla.
Non ci voleva proprio, è fuori garanzia con più di 100.000 km, ma le sorprese non sono finite.
Una volta consegnata alla più vicina Officina Autorizzata Fiat, spiegando quello che è successo, mi azzardo a fare la mia diagnosi, rottura della cinghia di distribuzione, mi chiede che motore ha la macchina e i Km, e mi assicura che essendo la distribuzione con una catena che è impossibile che si sia rotta e la sua sostituzione è consigliata verso i 230.000 km.
Prendo atto con soddisfazione della notizia e spero in un difetto d’elettronica.
Nel pomeriggio invece arriva la doccia fredda, il capo officina con una telefonata mi comunica che effettivamente quello che è successo è ascrivibile alla rottura della catena di distribuzione, ma che dopo aver aperto il carter in alluminio hanno scoperto che la catena era intatta ma non più chiusa ad anello perché si era sfilata una maglia determinando, ovviamente le stesse conseguenze di una rottura.
Una maglia che si sfila è un difetto indipendente dall'usura, poteva capitare a soli 1000 km e rimaneva un difetto.
Secondo voi che cosa ho fatto?
Mi sono informato sulle procedure da seguire per farmi riconoscere un po' di danni, e l'unica possibilità è telefonare al numero verde il fatidico 800342800, dove spiego che cosa mi è successo, non capisco quanto ne capisce la signorina che mi risponde al telefono, ma deve chiedere afferma all'ufficio competente, quello che in seguito dovrebbe esaminare la pratica per avere in anticipo un responso, aspetto e dopo un po' la risposta è NO. La cosa mi altera un po', cerco di mettere in difficoltà la signorina spiegandole che trattandosi di un difetto e non usura, è inutile guardare ai km fatti o se è fuori garanzia, lei con calma irritante, continua con la tattica del muro di gomma anche dopo che le ho detto che la FIAT se riceve dai suoi fornitori un lotto di particolari difettosi, lo mette in croce, mentre i poveri utenti finali devono arrangiarsi, non è valso a nulla evidenziare che se a causa di un inconveniente del genere mentre facevo un sorpasso e vi fosse stato un grave incidente, le assicurazioni si sarebbero rivalse sulla FIAT al 100%, ma lei non conosce le questioni legali, ovviamente, è ignorante e onnisciente allo stesso tempo.
Dopo quasi 10 minuti di telefonata, chiudo, ringraziandola per l'aiuto, ricalcando le parole, lei ha risposto quasi dispiaciuta per non aver potuto fare nulla si capiva dal tono della voce, forse avevo convinto la persona sbagliata. Mi chiedo se queste ragazze si rendono conto di fare uno sporco lavoro? In 10 minuti ha risparmiato il rimborso di una fattura di circa 2500 Euro, tra materiali, manodopera e officina meccanica di rettifica, la cifra ammonta ad un bel pacchetto "all inclusive" per una bella vacanza con molte stelle. La tecnologia e certi criteri organizzativi delle grandi aziende per avvicinarsi sempre di più al pubblico, usano strumenti con i quali invece si allontanano sempre di più.
Una volta era possibile concordare un incontro con l'ispettore di zona, qualcuno che ne capisca qualcosa e che si renda conto dell'effettivo danno, e lo possa anche comunicare a chi di dovere per i provvedimenti del caso. Non è che si ottenga molto ma è significativo il riconoscimento, oggi nulla di tutto questo è possibile.
Con un'assistenza clienti del genere, mi chiedo come faccia la FIAT ad ottenere le percentuali di vendite che ha, forse tanta pubblicità rivolta ai giovani che non guardano più alla sostanza ma se c'è l'impianto audio hi-tech, il GPS, la presa USB, il Bluetooth ed altre balle simili, tanto la prima macchina la paga sempre papà.
A pensarci bene Euro 2500 mi sembrano troppi, e poi visto che sono in spesa, a causa di un difetto, qualcuno deve pagare, in fin dei conti, un incidente del genere, meriterebbe un'indagine almeno per capire se vi possono essere gli estremi per una campagna di richiamo, questa volta mi appello ad ogni fonte possibile.
Non mancherò di scrivere dei commenti per segnalare gli sviluppi, ma se intanto qualcuno che ha avuto la mia disavventura per la stessa causa mi dice come l'ha risolta, mi farebbe piacere.