BLOG di Luciano Testi

Domenica 30 Dicembre 2007

Televisori piatti e luoghi comuni

L’altro ieri quasi mi sono sgolato con mia zia, ha un vocione che andrebbe bene a recitare in teatro ma la sua testardaggine non gli è da meno. Ha comprato un nuovo e meraviglioso televisore al plasma della SAMSUNG da 32”, in formato Wide Screen, in pratica non è un 4:3 della TV normale e nemmeno un 16:9, una via di mezzo, ma come fosse una regola i commercianti mettono in mostra lo schermo e qualunque cosa facciano vedere, ogni pollice disponibile deve essere sfruttato. Tale modalità d’esporre il prodotto è ben lungi dall’essere una demo di buon funzionamento di tutti i pixel, l’ho capito dopo un’ora di discussione con mia zia che impaziente mi accende la TV e subito noto che i soliti canali analogici di Mediaset o Rai si vedono deformati, cioè allargati, glielo dico e lei mi risponde che era una di quelle cose che voleva sapere da me, cioè “Perché tutte le persone sembrano ingrassate?”. Io non aspettavo altro che me lo chiedesse, ho cominciato a navigare nel menu fino a che non ho trovato la regolazione dei formati, c’era anche il 4:3, l’ho subito settato e immediatamente ho avuto le sue proteste, ovviamente la TV normale in un WideScreen lascia due strisce nere ai lati e quando guardi un film saranno presenti sopra e sotto altre due strisciette. Spiegare che le pentole e i coperchi non sono più tondi ma ovalizzati, e le ruote delle macchine non sono tonde, che il pallone da calcio sembra quello per il rugby, non è servito a nulla, quelle due strisce nere la sconvolgono, lei ha comprato un 32” ed io incautamente glielo riducevo a circa 28”. Non importa che cosa guarda, basta che sia grande 32”, ma ho insistito tanto fino a che non gli ho fatto dire che gli piace guardare le immagini deformate, ma gli scappava da ridere, perché oramai si rendeva conto che quello che dicevo era corretto. Siccome sono testone anch’io, ho guardato per bene il menu, ed ho trovato la funzione zoom che porta ad allargare la schermata senza deformazione fino ad occupare l’intero schermo. Adesso si vede tutto il 32” acceso (che espressione impropria), ma le immagini sono proporzionate, significa che la TV normale ha un taglio sopra e sotto e con i film ci saranno due fette ai lati che non si vedono (ma mia zia mi ha già detto che non guarda film ‘n’ volte), ma questo non importa, l’ho spiegato per bene altrimenti lo racconterà a tutto il condominio.

Nelle immagini Nina Senicar a DISTRACTION
Visione TV analogica "allargata" su un televisore in formato WIDE.

Visione TV analogica con il suo formato 4:3.
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In pratica i commercianti visualizzano a schermo pieno qualunque cosa perché se si vedessero delle strisce nere, la gente non comprerebbe quel prodotto, chiunque anche se non preparato tecnicamente si chiederebbe perché deve comprare un televisore da 32” se riesce a sfruttarne solo una parte e molti rinuncerebbero all’acquisto, allora uno schermo WideScreen anche se non sarà mai usato per vedere film poteva essere sostituito da un altro che a parità d’ingombro in altezza rispetti il rapporto di 4:3, ottenendo un risparmio sulla diagonale e quindi sulla spesa d’acquisto, ma quanti sono quelli che ci pensano?

Quello che mi preoccupa di più, non sono i soggetti come mia zia, ultrapensionata, ma giovani ben più preparati tecnicamente di me sui quali questa tattica commerciale riesce ad avere efficacia, ma almeno loro guarderanno ogni tanto un film.

MATRIX promozione delle promozioni Mediaset

Nella puntata del 29-Dic-2007, a MATRIX il tema portante è la pubblicità, e Mentana, il conduttore, ha come ospite in studio Mike Bongiorno, e chi più di lui è stato protagonista negli spot degli ultimi 40 anni? Premetto che il video di Mike Vs Antonella lo conoscevo già, è per questo che ho notato che Mentana per evitare qualunque irritazione dell’ospite, ha tagliato la parte finale dove brutalmente diceva alla valletta che poteva andarsene, e lei se ne va senza pensarci. A PAPERISSIMA quando hanno fatto il contratto con Antonella, potevano inserire delle clausole precise, o non farlo visto l'incompatibilità delle opinioni della valletta con lo sponsor che avevano. Credo che quest’episodio, in realtà abbia aumentato la pubblicità alla nota pellicceria, la quale doveva ringraziare anziché chiedere danni (sempre che sia vero), infatti, mi chiedo perché MEDIASET mostra spezzoni indimenticabili delle liti sulle sue reti se queste procurano dei danni. Poi qualcuno mi deve spiegare perché Mentana quando si rivolge agli ospiti (nell'immagine stava parlando con Mike), mostra il dito medio, che ha tutt'altro significato che richiamare l'attenzione, lo usa come se gli avessero tagliato l'indice, o lui crede d'essere un giornalista che non se lo fa mettere in quel posto o è semplicemente un modo romanesco per distrarre gli ospiti, fossi un ospite sarebbe la prima cosa che faccio notare, ieri sera gli ospiti erano tre, ma nessuno ha profferito verbo in merito a ciò.

Appena credo d’aver visto il pezzo chiave della serata cambio canale, ma poco dopo torno su MATRIX, in tempo a vedere lo scontro tra Mike e Sgarbi. Su entrambi i casi Mike afferma che aveva ragione lui e non i personaggi con cui si era scontrato.

Antonella è stata fedele alle sue idee e non le ha cambiate per i soldi di Mediaset, Mike invece dopo anni potrebbe guardare a certi episodi con occhi diversi, il mondo grazie alla pubblicità è migliorato, ma è anche molto peggiorato dietro casa. Mike a distanza di tanti anni, non ha mutato minimamente il suo atteggiamento, il denaro è più importante dei principi, invece contro Sgarbi non ha armi intellettuali e di contratto, semplicemente all’epoca non misero in onda il video, mi domando perché visto che Mike dice ancora oggi che Sgarbi aveva torto!

Pressione fiscale, peggio dei pirati dei Caraibi

Non sono un esperto fiscalista, ma d’altronde non vi è bisogno d’esserlo per rendersi conto di quanto sia ingiusto il sistema italiano nei confronti dei contribuenti. Il prelievo del nostro fisco è tra i più elevati e nonostante ciò l’indebitamento dello stato non si arresta. Tanto per far capire fino a che punto sono arrivati, le attività con partita IVA, attualmente sono obbligati al versamento dell’acconto IRPEF e IRAP relativo all’anno in corso del 98% entro il 30-Nov e di un acconto di circa il 55% dell’IVA a saldo, sempre dell’anno in corso entro il 27-Dic.
Significa che prima ancora che si siano emesse le fatture di novembre e dicembre, lo stato si prende il 98% di tasse e vuole più della metà dell’IVA di saldo. Una volta lo stato concedeva il tempo d’incassare le fatture. Chi ha un’attività ch richiede partita IVA, ha il fatturato che non è stabile come una busta paga, e inoltre le fatture sono pagate (in Italia) a 30/60 o 90 gg dalla data d’emissione (e oltre), a questo si aggiunge anche il rischio di un insoluto, ma intanto lo stato vuole “la sua parte” in anticipo.
Secondo voi se i possessori di partita IVA, si comportano con i clienti esattamente come fa lo stato, cioè, chiedendo il pagamento anticipato di fatture non ancora emesse in base ad uno storico con ognuno di loro, o addirittura per lavori non ancora fatti, che cosa ti risponderebbero?
Farebbero il gesto dell’ombrello!
E noi cittadini che cosa facciamo?
Diamo una mano a chi ci fa star peggio?

I pirati riescono a prenderti solo quello che hai, lo stato invece, riesce a scucirti anche quello che non hai!
È una situazione paradossale!

P.S. E per chi non immagina quante siano numerose le scadenze fiscali, vada per favore a questo link e rimarrà inorridito http://www.recupero-credito.it/scadenze.php e capirete dove spendiamo il nostro tempo, ma soprattutto dove lo perde chi ci deve governare!