BLOG di Luciano Testi

Venerdì 26 Gennaio 2007

Arriva Vista di Microsoft, ma è l’inizio della fine?

Il simbolo M$ non è nato per caso, gran merito è stato del SO Windows, fonte inesauribile di dollari nato copiando altrui creazioni e a oltre dieci anni non si smentisce, è in arrivo sugli scaffali Windows Vista e dalle demo si riconoscono elementi grafici che richiamano ciò che già si vede da un paio d’anni in OSX, ma sicuramente gli aspetti di emulazione non si fermano qui. Di certo è il SO “creato” (le virgolette sono d’obbligo) da MS che ha generato la maggior quantità di pettegolezzi sulla rete a partire dalla data di annuncio del suo arrivo, più di due anni fa, ai rinvi causati anche da falliti tentativi d’integrare funzioni esistenti in OSX, come il search istantaneo, ma anche l’esigenza di porre le basi per un OS meno limitato e più solido del precedente. Sulla rete i potenziali utenti hanno già scandagliato le sue possibilità ed esigenze, ma le loro speranze sono definitivamente crollate quando a pochi giorni dalla sua disponoibilità sugli scaffali, è stato reso pubblico il listino prezzi.
- Le lamentele tecniche si focalizzano sul DRM che rallenterebbe o ridurrebbe la qualità dei media, MS dice solo di quelli illegali, però il player ZUNE (della MS) non è compatibile con Vista.
- I software per la sicurezza del computer su internet non sono ancora disponibili per Vista, le sole Norton Antivirus sarebbero pronte.
- Vista è molto esigente e chi decide di aggiornare il proprio XP rischia di vedere il PC soccombere.
- Non tutti i driver e programmi sono aggiornati per Vista, idem per i giochi.
- Data la scarsità di novità incluse nel nuovo SO, molti dicono che dovrebbe essere un Service Pack 3 di XP, però MS sta già lavorando al Service Pack 1 per Vista e arriverà entro il 2007, le indicazioni dei tester è stata fondamentale, ma non potevano tardare altri mesi dopo due anni di annunci.
- Il supporto per XP è stato annunciato che durerà fino al 2014, questo suppone una transizione lunga e difficile per Vista.
- Effettivamente cosa manca in XP per avere bisogno di passare a Vista?
- Dalla rete non hanno mancato d’evidenziare che alcuni errori attribuiti a XP sono stati bellamente ripetuti in Vista.
- Secondo un gruppo di società rivali di Microsoft Windows, Vista violerebbe ancora le decisioni in materia di concorrenza dell'Unione Europea.
- Si trovano già versioni craccate che combinate a porzioni di codice in versione beta non richiede autenticazione, e costa solo 2,5 $, dove? In Cina!

Prezzi di Vista Prezzi degli upgrade di Vista
Vista Home Basic € 299,99 Vista Home Basic € 149,99
Vista Home Premium € 359,99 Vista Home Premium € 239,99
Vista Business € 449,99 Vista Business € 299,99
Vista Ultimate € 599,99 Vista Ultimate € 399,99

Mac Mini In rete è un fermento di proteste e molti dicono, e con ragione, che aggiungendo 19,00 € ai 600 della versione top di Vista, si prendono un Mac Mini che contiene un Intel Core Duo a 1,66Ghz, 512MB di memoria e un Disco rigido da 60GB, che comprende ovviamente il SO Mac OSX 10.4.8, (la vers. 10.5 in primavera quando arriverà Leopard) e la suite di programmi inclusi, sviluppati da Apple per i quali MS si leccherebbe i baffi mettendoli subito a listino.

Vogliamo vedere i prezzi di OSX?
Versione unica di OSX 10.4.8 € 129,00
Versione family con 5 licenze di OSX 10.4.8 € 199,00

Ecco perché il 50% di chi pensava di passare a Vista, pensa di fare un aggiornamento unico, acquistando un Mac Mini e sfruttando le periferiche già in possesso per avere tra le mani un qualcosa di cui non preoccuparsi più.
Una volta che hai fatto da parte il PC non senti più il ronzio della sua ventolaccia e recuperi dello spazio, il Mac Mini occupa uno spazio veramente mini, 5,08 x 16,51 x 16,51 cm.

Tornando a Vista il prezzo è ancora più scandaloso alla luce del prezzo che ha negli USA, che al cambio tra dollaro ed euro costa quasi la metà! Non è che MS intende recuperare i 280 milioni di Euro per la multa subita in Europa per irregolarità nei confronti della concorrenza? Oppure deve rientrare dei costi di oltre 2000 ingegneri che hanno lavorato (copiando) per la realizzazione di Vista? Alla Apple ne servono circa 300 per ottenere di più e in meno tempo.

Come dice il titolo del post, per la Microsoft è l’inizio della fine?

Martedì 23 Gennaio 2007

iPhone Vs Prada LG KE 850

Presentato ufficialmente il cellulare Prada LG KE 850, metto a confronto alcune caratteristiche, guardo il prezzo e decido che Prada è bellino ma non vuole fare concorrenza a nessuno.

Specifiche iPhone Prada LG KE 850
Screen size 3.5 inches 3 inches
Screen resolution 320 by 480 at 160 ppi 240 x 400 pixel
Input method Multi-touch Touch Screen Capacitivo
Operating system OS X Interfaccia utente Macromedia Flash UI
Storage 4GB or 8GB Interna 8 Mb, esterna con SD 256 Mb
GSM Quad-band (MHz: 850, 900, 1800, 1900) Tri-Band (900/1800/1900MHz)
Wireless data Wi-Fi (802.11b/g) + EDGE + Bluetooth 2.0 EDGE e GPRS Classe 10 + Bluetooth 2.0
Camera 2.0 megapixels 2.0 megapixels CMOS + Led flash
Battery * Up to 5 hours Talk / Video / Browsing n.d.
Battery * Up to 16 hours Audio playback n.d.
Battery n.d. Li-ion 800mAh
Dimensions 115 x 61 x 11.6mm 98,8 x 54 x 12 mm
Weight 135 grammi 85 grammi
Tasti esterni 1 5
Prezzo 499 $ con 4 GB
599 $ con 8 GB
a partire da 600 Euro
Foto

Domenica 21 Gennaio 2007

iPhone è solo un anticipo

Dopo l’entusiasmo iniziale ed anche piccole critiche per quello che non è, si può ragionevolmente desumere che iPhone è un anticipo di altri prodotti, perlomeno contiene delle tecnologie che si prestano per essere impiegate in altri dispositivi.

iPhone è attualmente l’iPod più evoluto fino ad ora presentato ma non è un iPod, del quale dovrebbe avere almeno la stessa memoria, 30 o 80 GB.

iPhone è un computer palmare, OSX lo dovrebbe di diritto rendere tale, ma mancano alcune applicazioni per impiegarlo appieno.

iPhone è anche una fotocamera da 2 Megapixel sufficiente per fare stampe casalinghe di 20 x 30 cm, ma non è una fotocamera, mancano troppe funzioni.

iPhone è anche un GPS con info in tempo reale grazie alla possibilità di connettersi alla rete e a maps.google.com, ma non è un GPS tradizionale anche se questo è migliore.

iPhone è sicuramente un cellulare tecnologicamente avanzato.

Se la Apple avesse presentato un iPod video o un palmare, avremmo detto che gli mancava solo la funzione di cellulare.
Presentando iPhone ci ha presi in contropiede perché adesso non possiamo più dire che gli manca solo il cellulare, quello c’è ed è anche tra i migliori. Due componenti, l’hardware con processore PXA 320 a 806 Mhz della Marvel e il SOX con un cuore che anticipa il futuro Mac OSX 10.5 (in codice Leopard) e i due anni impiegati per lo sviluppo di iPhone, sono troppi per fare solo un cellulare, la Apple ha un’esperienza multisettoriale e il privilegio d’avere una visione più ampia quando pianifica un prodotto, quindi, con quello che c’è dentro a iPhone si può ottenere di sicuro in iPod video e un palmare rinverdendo i fasti e clamori di Newton abbandonato appena Jobs rientrò in Apple.

L’iPod video potrebbe avere un processore più lento per far durare di più le batterie e una memoria di massa ampia come il top di gamma attuale, lo schermo potrebbe anche essere da 3,5” ma per diversificare di più e non intaccare i segmenti di mercato potrebbe anche diventare un 4”, ovviamente OSX con multi-touch, musica, video e giochi con estrema facilità. Come fotografo vorrei la possibilità di scaricare le foto dalla fotocamera digitale senza dover acquistare un kit a parte con cavetto dedicato o in modalità wireless.

Per il palmare le previsioni sono un po’ più difficili, possiamo dire che potrebbe avere un processore più veloce e lo stesso schermo dell’iPod video, per sua natura l’interazione con l’utente è più elevata e se per favorire l’uso di iPhone si usa il multi-touch possiamo supporre, ad integrazione, un input vocale per creare contenuti. In iPhone l'assenza del riconoscimento della scrittura nota con il nome Inkwell e derivato da quello sviluppato per Newton, era presente nella versione di OSX 10.2 e 10.3 ma assente nella versione 10.4, indica che su dispsitivi così piccoli non vedremo a breve modalità di input del genere. Le applicazioni extra ipotizzabili serviranno per la produttività individuale, fare foto o brevi video con qualità web-cam 640*480 px a max 30 fps. Connessione wireless con una intranet e possibilità di connettersi alla rete con un cellulare, ma una versione più costosa potrebbe integrare iPhone diventando un prodotto di nicchia.
MessagePad 2000Però c'è sempre la variabile Steve Jobs che sembra non amare molto questi dispositivi, e come dicevo sopra, quando è rientrato alla Apple, la divisione che si occupava di Newton la cui l’ultima incarnazione fu l'eMate 300 (nella foto il MessagePad 2000) è stata la prima ad essere chiusa. Sarà perché questi dispositivi sono stressanti da usare a causa della loro piccola dimensione e con le stesse esigenze di un computer da tavolo. Il fatto ecclatante è che Cnet.com nel 2006 ha voluto fare un test comparativo tra un MessagePad 2000 di 10 o 11 anni fa della Apple con un palmare attuale il Samsung Q1 UMPC e dati alla mano ha vinto il PDA della Apple le cui batterie, tra l’altro, duravano 30 ore e non due come nel palmare Samsung. Con il Newton la Apple era avanti 10 anni, se ne rendevano conto lo dice la sigla numerica usata nel nome del modello, aveva creato il mercato con un prodotto che segnava la differenza ma all’epoca se non sbaglio costava quasi 1.900.000 di vecchie lire, sicuramente per pochi ma che dava una marcia in più a chi lo possedeva. Oggi perché Jobs dovrebbe decidere di buttarsi nel settore dei palmari, che rende poco per l'elevata competività, dopo aver chiuso la divisione in perdita anni fa? Perché ha fatto iPhone? Sì, ma non solo per quello. Newton diventò presto famoso per il riconoscimento della scrittura che avveniva direttamente sul display con uno stilo, aveva risolto il gap fisiologico per la creazione di contenuti, scrivere con una penna ed essere interpretati in tempo reale all’epoca era la iApp che faceva la differenza tra un prodotto Apple e la concorrenza, all’hardware non era possibile chiedere di più, ma aveva al suo interno un SO scritto da zero e non importa se i dati erano trasferibili ad un Mac o Pc, perché i team di sviluppo diventavano doppi aumentando i costi. Per Newton crearono la Newton Inc. e due fuoriusciti fondarono la Pixio che creò l'OS di iPods. L'arrivo di iPhone è come se avesse chiuso l'era Newton. La potenza dell’attuale hardware, un SOX potente e sicuro e minori costi delle connessioni rendono possibile una convergenza tra SOX e dispositivi mobili, e lo sforzo di Apple profuso su iPhone significa che ci sono molte possibilità di veder spuntare un palmare, quello che abbiamo visto su iPhone, lo renderebbe abbastanza innovativo.

La filosofia è spingere prodotti muniti di tecnologie innovative acquisendo clienti con un prodotto insuperabile prima che la concorrenza tiri fuori le sue armi, poi la specializzazione del dispositivo dipende dalle performance e sempre più secondariamente dal fattore forma, infatti, iPhone dimostra che è possibile avere dispositivi multifunzionali piccoli e leggeri a prezzi accessibili, è la famosa convergenza a cui si appella la Cisco per rivendicare l'uso del marchio iPhone.

Mercoledì 17 Gennaio 2007

iPhone ha già un concorrente, LG KE 850

In dicembre 2006 la LG Electronics ha presentato il suo ultimo gioiellino per la telefonia senza fili, il cellulare LG KE 850 munito di touch-screen, la composizione del numero da chiamare ricalca iPhone, ma ha ai bordi dei due lati maggiori e anche frontalmente alcuni pulsanti, il touch-screen sembra un ausilio per dare rapidità a quelle operazioni ritenute più ostiche ed anche usate più di frequente su un cellulare. iPhone non possiede pulsanti e l’interazione avviene totalmente mediante il sistema multi-touch brevettato da Apple, inoltre, non dobbiamo dimenticare che iPhone è anche il modello di iPod più evoluto prodotto fino ad oggi con un display da 3,5 pollici con il tutto che funziona in modo blindato e sotto il vigile controllo di OSX. Non si può dire che la Apple abbia copiato da LG o viceversa, magari studiando le richieste di brevetto strada facendo, a tal proposito vedi questo post, in un mese di spazio tra le due presentazioni e con prodotti così sofisticati non si fa in tempo a correggere la filosofia. Apple ha cercato in tutti i modi di non dare vantaggi alla concorrenza tardando il più possibile il deposito delle richieste di brevetto che più si avvicinavano alle tecnologie poi realmente impiegate, infatti, il post sopra linkato dovrebbe far pensare che la Apple ha realizzato il tutto in soli sei mesi mentre Steve Jobs nelle interviste ha dichiarato che hanno impiegato due anni prima di giungere al risultato che abbiamo visto. Il cellulare LG KE 850 sarà commercializzato prima di iPhone e fino ad allora non si saprà molto di più, e nemmeno dal sito del produttore, poi vedremo fin dove sono confrontabili.

iPhone, Cisco contro Apple, solo pubblicità

Qualche dettaglio in più è emerso dalla rete, sembra incredibile ma Cisco sapeva di non avere più il diritto d’usare il marchio iPhone ed ha avuto, grazie ai guadagni in borsa +5% in un giorno, più di quello che le spettava. Quando negli USA si deposita un marchio per un prodotto, hai tempo 6 anni per usarlo, dopo puoi recuperare la situazione se entro sei mesi pagando una penalità, presenti il prodotto a cui è abbinato il marchio. Cisco lo ha fatto pochi giorni prima inviando una foto digitale della confezione di una loro preesistente linea di prodotti applicando un’etichetta adesiva con scritto iPhone, ovviamente coprendo il nome sottostante (presumo). Dalle foto rese pubbliche sul web è evidente l’artificio che lascia intuire la finzione. Qualche mese dopo (autunno 2006) Cisco inizia a distribuire una linea di prodotti VoIP con il nome iPhone, probabilmente perché si sono resi conto che la Apple era prossima al lancio di un prodotto che la logica vorrebbe si chiamasse proprio iPhone e tenta l’ultima carta, anzi, l'ultima è crederci fino in fondo e querelano la Apple all'indomani della presentazione dell'iPhone, perciò a fronte della flebile (aggettivo doveroso) possibilità da parte di Cisco di conservare il diritto all'utilizzo del marchio iPhone, tutta la bagarre che ne è nata è pubblicità, e il detto “purché se ne parli” è sempre valido. Staremo a vedere qual'è la prossima mossa, di sicuro ognuno dei due contendenti, tra una carta bollata e l'altra, non mancherà d'informare la stampa di ogni piccolo successo ottenuto per dimostrare che avevano ragione, e noi leggiamo con piacere.

Domenica 14 Gennaio 2007

iPhone in pratica

Belle parole, si sa, potrebbero confondere, uno come Steve Jobs lo si riterrebbe capace di vendere sabbia nel deserto e ghiaccio al Polo Nord, e i giornalisti che hanno assistito alla lunga presentazione desideravano una prova pratica da vicino, alcuni di loro (pochi) sono stati fortunati, come Antonio Dini per macitynet.it, sito che riporta giornalmente informazioni aggiornate e utili per gli utenti Apple.

Effettivamente una dimostrazione a tu per tu di qualche minuto convince, più che altro credo che tutti trovino eccezionale l’integrazione tra tecnologia e l’interfaccia intuitiva proposta da Apple e volerlo vedere di nuovo è un modo per gustarsi la novità più di quanto permesso al keynote del Macworld 2007, un modo di carpire il suo segreto, come quando si guarda un’opera d’arte di successo, attira, come se il solo vederlo permettesse di scoprire qualcosa che altri non vedono, un oggetto che non ha bisogno di convincere, ne di dimostrare che è avanti rispetto al resto della concorrenza, come dice Steve Jobs, di almeno 5 anni. Guardare l’oggetto però non basta, occorre ascoltare attentamente ciò che dice Steve Jobs e capire la sua filosofia, qual è la visione, quella che permette di comprendere cosa sta succedendo oggi e cosa sarà possibile aspettarsi domani.

Il video proposto do Youtube è di bassa qualità e non rende giustizia, ma se avete pazienza e l’ADSL potete cliccare su questi due link per vedere tutto il
Keynote del MacWorld 2007 (120 min)
o solo la presentazione di
iPhone (90 min).
Per vedere il Keynote serve il player gratuito di Apple, QuickTime 7.

Sabato 13 Gennaio 2007

iPhone, marchio in discussione

Forse oggi pochi ricordano che il primo prodotto informatico il cui nome aveva il prefisso “i” è proprio della Apple con l’introduzione nel 1997 dell’iMac, il primo vero prodotto della rinascita Apple da quando è rientrato Jobs, cofondatore e attuale presidente della casa con la mela mordicchiata. iMac è stato un successo con le sue plastiche semitrasparenti e colorate, ed ha cominciato a far capolino come oggetto collaterale in numerosi spot pubblicitari. In quel periodo era quasi diventato di moda mettere una “i” davanti a molti prodotti nuovi, bastava fare una stampante con il case traslucido con uno dei colori dell’iMac ed era fatta, poteva chiamarsi iPrint, ma potevi anche fare la puntatrice da ufficio in stile iMac per essere moderni ed innovativi. La Infogear Technology ha quindi pensato di registrare il marchio iPhone, questa società nel 2000 è stata acquistata da Cisco la quale da due anni è in trattative con la Apple per accordarsi sull’uso del marchio iPhone.

Sei mesi fa Cisco presenta una linea di prodotti VoiIP denominata iPhone, quindi, non si tratta nemmeno di cellulari. Sul web si legge che altre aziende hanno già commercializzato prodotti chiamandoli “iPhone” ma nessuno di loro ha ricevuto querele da Cisco, mentre la Apple sì. Ovviamente attaccare la Apple è più remunerativo per il ritorno d’immagine che farlo contro ad anonime società minori. Per Cisco il risultato è stato un incremento del suo titolo al NASDAQ di circa il 5%, mentre la Apple accusava solo una perdita del 1,5% che poi conteneva in chiusura a –0,5%, come dire nulla visto che i guadagni li aveva gia fatti passando da circa 85$ il 9-Gen-07 a oltre 95$ il giorno dopo mantenendo gli scambi sempre su valori superiori a 94$ la chiusura del NASDAQ di ieri è stata fatta a 94,67$.

Ma quel che appare più sconcertante è il motivo della querela fatta il giorno dopo senza prendere contatti con la Apple visto che si dice che ne avevano avuto fino al giorno prima della presentazione di iPhone, Cisco non vuole un riconoscimento legale ed economico ma essere sicura che la sua linea di prodotti sia compatibile con iPhone di Apple, con ovvi vantaggi sulla diffusione dei prodotti Cisco.

La Apple, prima ad impiegare in quel modo la “i” nel nome di un prodotto si vede costretta a discuterla, è vero che le lettere dell’alfabeto non sono brevettabili ma l’uso creativo come prefisso per identificare un prodotto innovativo sembra vantaggioso, ha permesso alla Apple d’essere distinta ancora meglio nel panorama IT.

La Apple ha fatto un cellulare che si chiama iPhone, essendo un’azienda anche di creativi poteva chiamarlo solo Phone? Guardando le immagini realizzate dai giornalisti che lo hanno ripreso da ogni angolazione possibile, la parola iPhone non appare incisa da nessuna parte, ma ovviamente chi lo acquisterà riceverà una confezione con su scritto iPhone come pure sul sito americano della Apple, c’è una nuova linguetta con scritto iPhone ed è un cellulare con integrato altri dispositivi il cui utilizzo offre un’esperienza positiva ed entusiasmante, come altri prodotti conosciuti non sono in grado di fare, anzi, più li usi e più si rendono odiosi. iPhone di Cisco è un'altra cosa. In Italia due aziende possono avere lo stesso nome solo se la seconda non lo usa per fare concorrenza.


iPhone è il prodotto delle “i” perchè integra le seguenti funzioni:
  • iPod
  • iPhone
  • iPhoto
  • iSurf
  • iTech.
iSurf non l’avevo mai sentito, ora lo registro e se la Apple lo utilizza la querelo, purtroppo io non sono quotato in borsa ;)

Mercoledì 10 Gennaio 2007

iPhone è arrivato, ... ha tutto!

Il prodotto che segna la differenza tra quello che fa la Apple e tutti gli altri è arrivato. Si aspettava finalmente un iPod a tutto schermo TouchScreen, c’è ed ha 3,5 pollici (per una diagonale pari a 88,9 mm), l’aspetto fa supporre che non sia solo un iPod Video, a destra e a sinistra del display ci sono dei sensori, quindi, è un telefonino, anche se chiamarlo così è molto riduttivo, perché non si fermano qui le scoperte.
Ora elenchiamo gli oggetti di cui non avrete bisogno di portarvi appresso se avete iPhone:
- IPod video
- Cellulare
- Fotocamera
- GPS
Utilizzi principali come iPod, cellulare e per navigare in internet, ma spiattelliamo subito le caratteristiche tecniche:

Schermo da 3.5 pollici a 160 ppi (risoluzione da stampa)
Metodo di input Multi-touch (novità)
Sistema Operativo OS X (poteva mancare?)
HD a scelta da 4GB o 8GB
GSM Quadri-band (MHz: 850, 900, 1800, 1900)
Wirelessper Wi-Fi (802.11b/g) + EDGE + Bluetooth 2.0
Fotocamera da 2.0 megapixels
Autonomia batteria, 5 ore Cell / Video / Navigazione, 16 ore con solo Audio (ascolto musica).
Dimensioni 115 x 61 x 11.6 mm
Peso 135 grammi.

Al suo interno c’è un processore Intel e OS X, quindi, è un computer, cioè un Mac in miniatura. Non avete idea di come sia diverso e più entusiasmante l’uso semplice di un oggetto come questo! Quante persone di vostra conoscenza possiedono un cellulare con decine di funzioni ma a malapena riescono a fare telefonate? Ora con la tecnologia Multi-Touch della Apple si è reinventato un oggetto, chi è in movimento non deve distrarsi o perdere tempo su piccoli tasti multifunzione districandosi nei passaggi a volte arzigogolati dei menu gerarchici degli altri cellulari.
iPhone dispone di sensori che lo rendono molto pratico, ad esempio ruotandolo, automaticamente il contenuto si mantiene orientato correttamente, allontanandolo dall’orecchio si spegne, la luminosità si autoregola in funzione di quella ambientale. Per la navigazione si usa Safari, per le email Mail, come navigatore c'è Maps di Google oltre ad una nutrita quantità di Widget di utilità (meteo, titoli in borsa, calcolatrice ed altri).

Dentro iPhone ci sono 200 brevetti detenuti dalla Apple.

Sinceramente fino a ieri pensare che poteva essere il massimo vedere un iPod full screen, ci si rende conto che era molto riduttivo, ma in passato la Apple ci aveva abituato a presentazioni sotto le aspettative degli utenti della mela, sempre molto esigenti. Con questo prodotto molto esclusivo della mela mordicchiata, molte persone inizieranno ad utilizzare per la prima volta l’email o a navigare in internet esclusivamente e solo perché accessibile in un modo incredibilmente facile, forse proprio questo tipo d’utenti potrebbe avvicinarsi per la prima volta al computer, o se già lo possiedono, avvicinarsi ai computer della mela. Personalmente (fino a ieri) rifiutavo l'uso di qualunque opzione dei cellulari che solitamente impiego sul computer da scrivania, il cell è troppo piccolo, troppo scomodo, scarsa flessibilità e intuitività operativa, scarsa integrazione, iPhone si sincronizza sia con Mac che con PC. Molti possessori di cellulari multifunzione, (normalmente dicono: “con tutto”) vogliono mostrare d’essere al passo con i tempi, però parlando con loro occorre limitarsi a fargli i complimenti per il bell’oggetto e zero domande di tipo tecnico, dopo qualche mese lo hanno cambiato con un altro più semplice o dicono che glielo hanno rubato.

Dopo aver scorso in lungo e in largo le pagine del sito Apple in inglese leggendo tutto su iPhone, mi sorgono un paio di domande o critiche da fare alla Apple:
1 - Ma se uno vuole solo un iPod con uno schermo grande senza mettersi in tasca un MAC in miniatura come fa?
2 – Nutro seri dubbi sulla capacità di 4 o 8 Gb della memoria, di fatto ha tutti i numeri per essere un iPod Video ma ha capacità limitatissime di memorizzazione. OS X e le applicazioni per le foto, il cell, Safari e Mail occuperanno buona parte dello spazio a disposizione nel modello base.

Ricordiamoci che l’iPod è in due versioni, 30 o 80 Gb, cioè ben al di sopra, e non vedo in che modo possa subire la concorrenza di iPhone di qualunque HD sia dotato. È evidente che tutto quello che è stato infilato in così poco spazio deve già costare tanto e passare da 4 Gb a 30 GB deve significare qualcosa anche in termini di durata di batterie, ma spero che la Apple introduca presto un modello con almeno 30 Gb.

Inoltre la Apple ha annunciato accordi per la vendita tramite iTunes Store dei video della Paramount (oltre che di quelli della Walt Disney da qualche mese), che ci fa iPhone con solo 4Gb?

Mi viene in mente Zune e il suo wireless lasciati incredibilmente (iPod compreso) indietro.

Cliccando sull'immagine si apre una demo in una nuova finestra.
iPhone

Venerdì 5 Gennaio 2007

iPod Video (futuro oggetto del desiderio)

La flessibilità d’utilizzo dell’iPod sta incrementando non solo l’ascolto della musica, ma anche altri settori che in passato hanno avuto scarso successo, come gli audiolibri, anche i giochi messi lì apparentemente solo per prova o per dare soddisfazione all’estro creativo di qualche dipendente Apple saranno ampliati creando nuovo business, il podcast invece si sta diffondendo a macchia d’olio per effetto dei contenuti quasi sempre gratuiti. Il video invece non ha ancora convinto l’Apple al 100% tanto che nessun iPod del listino Apple si chiama “iPod video”, il suo schermo è di soli 2,5”. Il video è consumabile su un iPod come extra per attirare al proprio sistema utenti che potrebbero sfruttarlo per altri impieghi, archivio dati, foto, propri filmati, musica, audiolibri, giochi e podcast.

Tra non molto potrebbe arrivare un iPod che di diritto si chiamerà “iPod video”, curato nei minimi dettagli come ci ha abituato l’Apple da anni e per la bravura di chi cura il design di questi oggetti, Jonathan Ive che è anche il padre dell’iMac.

Sulla rete ho trovato delle immagini che non lascerebbero dubbi su quello che ci troveremo domani, personalmente se sarà annunciato un iPod video diverso da quello che vedo qui sotto, sarei quasi deluso.

Questi disegni sono dedotti da una richiesta di brevetto depositato dall’Apple per la gestione di un player palmare per video a tutto schermo con parte del bordo dello schermo sensibile al tatto, con menu in sovrimpressione, invece le immagini realistiche (ovviamente non rilasciate da Apple) parlano da sole. Se le dimensioni esterne rimangono quelle di un iPod, lo schermo potrebbe essere di circa 4,5”. Da prendere subito.

disegni_brev_iPod_video

iPod video

iPod video

iPod video

Domenica 31 Dicembre 2006

iTunes (quindi anche iPod) in calo?

Ebbene la notizia era alle porte, tutti aspettavano che dopo tanto regnare iPod segnasse qualche punto di flessione, e infatti pochi giorni prima di Natale, qualche società americana di analisi di mercato, dichiarava le vendite su iTunes Store in flessione, imputandola all’arrivo di Zune (il player mp3 di Microsoft), notizia che poi nei giorni seguenti è stata smentita da altre fonti, compresa la Apple pur non dichiarando qual è il trend.

Sono passati pochi giorni da Natale ed ecco qual è il tono del mercato in base ai titoli e anteprime del contenuto, prelevati da Macytinet.it:
Apple, traffico alle stelle il giorno di Natale
Apple nel giorno di Natale batte tutti i record: il sito del software iTunes quadruplica gli accessi rispetto allo scorso anno.

Apple domina le classifica di vendita di Amazon
La classifica di vendita di Amazon è dominata dai prodotti Apple. La Mela domina sulle graduatorie per lettori di musica digitale, desktop e laptop.

iPod-Zune scontro senza storia. Apple domina le vendite pre-natalizie
Secondo alcune stime di mercato, la sfida fra iPod e Zune nel periodo pre-natalizio ha segnato una sonora vittoria del lettore mp3 di Cupertino. Poca popolarità e vendite in calo per il dispositivo di Bill Gates.
Non credo che leggere certe notizie da fonti non dedicate a prodotti monomarca, possano fornire notizie che ribaltano tutto. iPod rappresenta un indice di costume e stile di vita, certe notizie potrebbero essere di diritto scritte in altre categorie.
A fronte di quest’andamento il responsabile del progetto Zune continua a dire (nelle interviste che rilascia) che entro giugno-2007 ne avranno venduti 1 milione. Auguri di Buon Anno!

Da Mac OS X bloccato al futuro ZFS in Leopard

Sul mio G5 avevo ancora la versione 10.4.7 del SO ed ho fatto pochi giorni prima di Natale l’aggiornamento alla v. 10.4.8, sapevo della skin aggiornata di iTunes, qualcuno aveva scritto che gli piaceva di più la vecchia e ho deciso di fare l’aggiornamento soprattutto per stare aggiornati con la sicurezza del sistema e stabilità. Visto che la maggior percentuale di lettori è un utente WIN, specifico che otto aggiornamenti gratuiti dopo una major release del SO non sono da interpretare come le patch postume per Windows XP, ma sono delle anticipazioni contro quello che potrebbe capitare e per migliorare un prodotto pure copiato (in parte) alla Microsoft. L’aggiornamento è una passeggiata, si fa attivando un menu dal pop-up con l’icona della mela, confronta il software installato con le versioni più recenti disponibili per ognuna delle quali decidere se installarla o no. Scelgo d’aggiornare tutto e subito provo iTunes per scoprire cosa c’è di nuovo nei menu e nella grafica, in effetti il menu della LIBRERIA sembra più lungo, ci sono nell’ordine: Musica, Filmati, Spettacoli TV, Podcast e Radio, clicco su iTunes Store per vedere se ci sono dei contenuti dall’italia, trovo dei Podcast di Markette, interviste delle Invasioni barbariche, poi vedo anche molti file del National Geographic, tutti download gratuiti, comincio a cliccare, avviando (senza contarli) quasi una trentina di podcast, tanto se la sbriga l’ADSL, su alcuni ho cliccato pure più volte. Tutto bene fino a che non cerco di vedere un podcast del National Geographic, qui il mio MAC si blocca. La macchina si riavvia come se niente fosse, ma cancello subito i Podcast completati e incompleti di N.G. poi faccio un check con le utility del SO e scopro che alcuni dati sono sovrascritti e l’indice dei file non corrisponde al reale, ma la cosa più preoccupante è che l’applicativo che sto usando avvisa di non essere in grado di fare la riparazione, il computer funziona benissimo però mi rendo conto che occorre mettere ordine al più presto, una volta usavo le Norton Utilities, sono anni che non le uso e non vi è una versione utilizzabile per il SO 10.4.x, allora decido per le Techtool Pro vers. 4.5.2 che è pure in italiano. Arriva il pacchetto e durante il loro utilizzo scopro delle soluzioni per la sicurezza veramente ottime, vale la pena di citare l’eDrive, un volume di 4 Gb nuovo creato sul tuo HD senza doverlo riformattare con l’indispensabile per avviare la macchina da lì e fare la manutenzione sul resto dell’HD senza usare il DVD. Non è tutto, per garantire il recupero di file eventualmente persi, effettua il backup d’elementi vitali dei dati, appena ho visto questa funzione, mi sono ricordato d’aver letto che una cosa simile ma architettata in grande stile sarà integrata nella futura versione del SO Apple, che ha il nome in codice Leopard. In primavera 2007 Leopard (Mac OS X 10.5) avrà una funzione chiamata TimeMachine, della quale Jobs ha già dato un assaggio, che permette di ritrovare un file distrutto 15 giorni o una sola ora indietro nello stesso tempo che impieghi per aprire un file qualunque. Per riuscire in quest’operazione c’è un doppione di tutto e un File System doppio, in uno di questi due, i file che l’utente distrugge sono sempre recuperabili, basta andare indietro nel tempo.

Per saperne di più su ZFS, riporto un estratto di un art. di Macytinet.it del 19.12.06:
Sun ha sviluppato ZFS pubblicandolo con licenza open source per processori Sparc e X86, questo significa che il porting a altri sistemi operativi può essere completato senza l'intervento diretto di Sun. Nella utility disco contenuta nell'ultima Build di Leopard compare il supporto a ZFS, alcune schermate sono disponibili su Internet, per esempio Macrumors

Ma che cos'é ZFS e per quale ragione potrebbe rappresentare un importante passo avanti per gli utenti della Mela?

File system a 128 bit
La dimensione massima gestibile dei dati è miliardi di volte più grande degli attuali file system a 64 bit

Copy on Write
Nessun blocco del disco contente dati attivi viene mai sovrascritto in operazioni di modifica. I dati modificati vengono scritti in un nuovo blocco assegnato per l'operazione.
Deduco che con Leopard, non capiterà quello che mi è successo risolvendo alla radice il problema e rendendo meno utili certi applicativi di terze parti, però mi chiedo se è stata la SUN a prendere spunto dalla MICROMAT (il produttore delle TechtoolPro) o quest’ultima?

Mercoledì 13 Dicembre 2006

iPod nello spazio

Sono un utente Apple ma non possiedo un iPod, e non ho collegamenti commerciali con questo marchio, però la notizia è ghiotta, un iPod torna nello spazio a bordo dello Space Shuttle grazie alla scelta dell’equipaggio, penso dopo aver assaggiato le sue qualità per la prima volta grazie a una donna astronauta e turista Anousheh Ansari (beata lei) di origini iraniane. Per i patiti della fotografia, faccio notare che in questa foto s’intravede una serie d’apparecchi e obiettivi il cui valore permetterebbe l’acquisto di un miniappartamento. Forse non sapevate che durante i primi voli dello Space Shuttle, lo sforzo per rendere confortevole e rilassante la vita a bordo, ha spinto la NASA ad una valutazione della musica più adeguata e la scelta è caduta su “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi, io personalmente dopo questa notizia ho provato l’ascolto ripetuto durante la giornata lavorativa dello stesso CD con musica diversa, ma spesso ho dovuto rinunciare a proseguire dopo i primi brani, mi distraeva e confermo la teoria NASA, quei brani di Vivaldi al volume giusto di sottofondo si possono ascoltare continuativamente. Sarei curioso di sapere oggi quali sono i brani, anzi la play-list o se ve ne sono più d’una secondo i gusti di ogni singolo astronauta. Da ricordare che l’iPod non è stato il primo prodotto Apple a salire a bordo dello Space Shuttle, il primo è stato il costosissimo (a causa dello schermo a matrice attiva) Macintosh Portable nel 1991, dallo spazio fu inviata la prima email grazie al servizio AppleLink.

Su internet esiste un filmato dove potete vedere un floppy-disk da 3”1/2 uscire dal Macintosh Portable con modalità inusuali per noi terrestri.

A questo link trovate un filmato in alta qualità della NASA sullo Space Shuttle, occorre la vers. 7 di QuickTime, formato del video: AAC, Stereo (Sx Dx), 48,000 kHz Decodificatore H.264, 960 x 540, Milioni di colori.

Clicca la foto per aprirla in una nuova pagina a dimensioni di 3032x2064 pixel.

Venerdì 8 Dicembre 2006

iTunes, contenuti non solo a pagamento

Non aspettatevi l'ultimo successo della star preferita, mica so' scemi.

Non mi ero accorto che la musica su iTunes non è solo a pagamento, l'ho visto per caso cercando la parola chiave Whatever will be l'esatta corrispondenza di un brano da cui non erano state identificate in un primo momento le informazioni dal database on-line Gracenote CDDB, che fornisce i nomi degli album, i titoli dei brani e altre informazioni relative ai CD audio abbinandoli automaticamente ai brani importati dal CD stesso. Bene, nel risultato della ricerca dopo i primi brani al prezzo di 0,99 € ve ne sono alcuni gratis. Leggo meglio e molti sono podcast, registrazioni di trasmissioni radiofoniche, pochi i brani effettivi, ma si ascolta musica.

Tra i contenuti, e non è una novità, ci sono i video, dei quali mi sono stupito per la qualità, sapevo che gli algoritmi e codec Apple, erano buoni, ma quello che vedi su YouTube e altre piattaforme, appare parecchio arretrato. Si possono vedere anteprime a 640 px e poi scaricare il video in HD (con doppia risoluzione) pagando spesso solo 0,99 €.

È pure risaputo che i primi video ad essere stati messi su questo store sono i cartoni animati della Disney, ovviamente non con la definizione di un DVD, ma quanto basta per goderseli pagando molto di meno, in ogni caso questa manovra ha provocato ritorsioni da parte della grande distribuzione che non privilegia più i titoli Disney come prima. Purtroppo i video della Disney sono scaricabili per adesso solo negli Stati Uniti, ma le cose sono andate benissimo, perché nei primi due mesi di disponibilità su iTunes, hanno venduto mezzo milione di video.

Per riuscire in questa mossa vincente, Steve Jobs, Ceo Apple, ha venduto la Pixar di cui era proprietario e che realizzava i cartoni animati della Disney, alla Disney stessa, diventando il maggiore azionista con il 5%, entrando nel consiglio d’amministrazione.

Il recente avvicinamento di Google a Apple e le insistenti voci di corridoio per un vero iPod-video, rimarranno solo voci per molto? Sempre per non scordare iPhone, un telefono che integra un iPod e che forse arriverà prima.

A leggere queste brevi note, è evidente che dietro a tutto questo, vi è una strategia lungimirante e un ruolino di marcia che farebbe invidia a tantissime aziende. Per essere i primi della classe, occorre lavorare bene, poi si sa non sono in tanti ad esserlo ma questo è un altro discorso.

Lunedì 4 Dicembre 2006

CD originali Vs iTunes + iPod

Questa sera mi sono fatto un regalo, non ho resistito ad un cofanetto con una raccolta di 3 CD con “Le più belle musiche da film in versione originale” e 1 CD dei Depeche Mode “The Best”, A chi mi legge parrà strano che dopo tanto favoleggiare dei successi Apple con il loro store musicale e player digitale non mi si legga in qualche cosa dove sia coinvolto a qualsiasi titolo il gioiellino dell’Apple. Ebbene sì, lo confesso ho trasferito tutta la mia libreria di CD in digitale (mai scaricato un brano illegalmente) e la sto ascoltando mentre scrivo queste righe, tramite iTunes, ma non ho ancora un iPod.

Passerò a iPod quando sul mercato appariranno le prime fotocamere digitali (DSLR) professionali da 20 Mpx, prodotte dalla SONY, con un set d’obiettivi Minolta non posso fare diversamente, solo in quel momento e se mi fa comodo caricherò la libreria musicale sull’iPod che possiederò.

Non mi ci vedo ad andare in giro con degli auricolari dentro le orecchie, ho già sentito di persone che soffrono di sordità a causa dell’uso di auricolari usando miniregistratori a cassette (il problema è vecchio, solo le polemiche sono nuove), oggi la Apple è intervenuta sul software per adattare progressivamente il livello sonoro se ad un brano ne segue un altro a volume più elevato, ma ha fatto un manualetto a parte “Guida sulla sicurezza di iPod” con note per evitare danni all’udito con l’utilizzo di auricolari e cuffie. Per me è strano andare in giro isolandosi dall’ambiente perché ti sei cacciato dentro le orecchie l’orchestra sinfonica della Scala di Milano.

Insomma, potrei acquistare musica online se il CD è atteso (da me ovviamente) a lungo, metti che i Pink Floyd si riuniscano per fare un altro capolavoro, sicuramente iTunes mi offre un’occasione per disporre a buon prezzo della musica di un complesso storico. Ma a volte le offerte di collezioni di CD (prezzo di 1 per 3) sono ancora più economiche. L’unico aspetto che m’irrita dopo l’acquisto di un CD, è la sua apertura, sono sigillati così bene che prima di riuscire ad aprirli senza incidere con le forbici la custodia t’innervosisci (non sempre hanno la striscietta d’aiuto), ma pochi istanti dopo ecco uscire dagli altoparlanti JBL le prime note musicali.

Se fossi un maniaco dell’alta qualità, dovrei quanto prima convertirmi totalmente al digitale per i nuovi acquisti perché il formato musicale Apple Losless è superiore a un CD musicale acquistato pagando i regolari diritti SIAE.

Mercoledì 29 Novembre 2006

Zune, questo sconosciuto

Per ora il player digitale di Microsoft è in distribuzione solo negli USA. Curioso notare che per come era stato annunciato, davanti ai negozi dovrebbero esserci le file per diventare i primi a possederne uno, probabilmente in molti negozi c'è la fila, ma per svuotare i magazzini dell'iPod Shuffle.

Dal lancio di iPod ad oggi quanti passi in avanti ha fatto la Apple prima che la concorrenza considerasse seriamente la musica digitale? Tanti. La Sony ha provato sul suo territorio in Giappone a produrre l'iPod killer e dopo sei mesi ha chiuso la divisione per perdite, dopo oltre un anno, ha proposto alla Apple la vendita dei suoi brani musicali su iTunes Music Store, perché rende di più. Quello della Apple è un successo commerciale e tecnologico indiscutibile.

In apparenza le filosofie per il mondo digitale sembrano perseguire lo stesso scopo ma la Microsoft con la Xbox realizza un media-center la Apple con il futuro iTV realizzerà il media expander, il collante per fruire all’interno delle mura domestiche di contenuti digitali senza cablare una rete e in piena libertà. Ne parleremo ancora. Intanto l’articolo che segue traccia al meglio le difficoltà di un prodotto sul nascere.

Ho già scritto su Zune a questa pagina:
http://blog.lucien.it/msg/index.php?2006/09/17/116-nuovi-ipod-vs-zune

I commessi americani raccomandano iPod nel 75% dei casi, ma in qualche altro neppure sanno che cosa sia Zune. La sconcertante scoperta in una indagine svolta presso alcuni grandi retailers dove viene venduto anche il player di Microsoft.
di Redazione
(28-11-2006)

"Zune? E che cos'è?" Questo quello che potrebbe sentirsi rispondere un ipotetico cliente americano interessato al player di Microsoft entrando in un negozio per acquistarlo. La possibilità che un addetto alle vendite non abbia neppure mai sentito parlare di quello che qualche sito ha, forse un po' troppo frettolosamente "iPod killer", emerge da una indagine svolta da Gene Munster sulla visibilità che Zune ottiene nei punti vendita retail nei consigli dei commessi.

Secondo la ricerca, presentata oggi e che ha coinvolto 40 grandi punti vendita, solo l'8% dei clienti si sente raccomandare l'acquisto di uno Zune. Il confronto con iPod è impietoso visto che ben il 75% dei consigli indirizza verso iPod. In aggiunta a questo, dice Munster, "alcuni addetti neppure sanno che cosa sia uno Zune, e questo a dispetto del fatto che viene venduto nel negozio dove lavorano".

I dati di raccomandazione sembrano, per altro verso, confermare una delle supposizioni avanzate nei mesi scorsi, ovvero che Zune avrebbe finito per sottrarre quote di mercato e visibilità agli altri player basati su standard Microsoft. Mentre infatti l'iPod sale (dal 68 al 75%) nelle raccomandazioni degli addetti alle vendite, rispetto al 2005, scendono (dal 18 al 5%) i dispositivi di Creative e passano dal 4 allo 0% quelli di Olympus e Philips. Salgono solo (dal 2 al 3%) le raccomandazioni per i player di Samsung e dal 4 al 10% quelli di SanDisk che, a questo punto, si configura come la più seria concorrente di Apple.

In conseguenza di ciò e alla luce del fatto che Zune nella classifica di un grande rivenditore on line continua a scendere (dal giorno del lancio ad oggi è passato dal settimo al 22° posto) e che le recensioni dei giornalisti che hanno avuto occasione di provarlo sono state se non poco entusiaste addirittura negative, Munster ritiene che il player di Microsoft non avrà alcun impatto sulle vendite di iPod per il trimestre.

Fonte: http://www.macitynet.it/macity/aA26365/index.shtml