BLOG di Luciano Testi

Domenica 8 Giugno 2008

Lo stato finanzia la distruzione della fauna ittica

Negli ultimi decenni per salvaguardare la categoria dei pescatori dalla concorrenza straniera, lo Stato italiano ha elargito finanziamenti a fondo perduto, i più furbi riuscivano a comprarsi un appartamento ogni anno. Parlo di quelli che senza un soldo, si sono ritrovati con un peschereccio oceanico pagato, e oggi il prezzo del loro carburante è di circa 0,7 Euro/litro, mentre nel 2006 lo pagavano circa 0,33 Euro/litro.

Il gasolio denso BTZ, è un carburante con una viscosità molto bassa che non riusciremmo ad utilizzare sulle auto, con l’1% di zolfo e una componente fiscale ridottissima, nel 2006 era di 0,06 Euro/litro, oggi presumo sia raddoppiata, è un trattamento di favore enorme, su cui tutto il comparto marittimo ci guadagna.

Le conseguenze derivate da queste facilitazioni hanno favorito l’impoverimento della fauna ittica dei nostri mari a tal punto che sono oramai 10 anni che la pesca sportiva dei tonni non si fa più perché sono finiti, e molte specie sono a rischio estinzione.
In pratica, il pesce che si compra al mercato, in parte l’abbiamo pagato con le nostre tasse, ma abbiamo anche contribuito all’arricchimento di una categoria che oggi vorrebbe finanziamenti per continuare l’attività di pesca, ma che cosa potrebbero ancora pescare non lo so!
La fauna ittica è una risorsa che va gestita adeguatamente, così genera lavoro per una certa quantità di persone, e non va lasciata alla mercé di chiunque voglia finanziamenti. Oggi chi ripopola i nostri mari?

Adesso vorrei proprio vedere se lo stato ha il coraggio d’usare le nostre tasse per aiutare ancora la pesca.

Dovremmo mangiare solo pesce allevato in aree marine costiere racchiuse e lasciare che il mare ritorni quello che era prima, poi se ne riparla ma con responsabilità.

Trovo altresì, irritante l’ignoranza di certi giornalisti abituati a fare solo gossip (di cui non voglio fare nomi), quando spiegano per radio che il pesce aumenta perché il costo del trasporto dal porto al consumatore è aumentato, dimenticando tutto il resto.

Lunedì 2 Giugno 2008

Evitabile aumento gasolio? Cosa faranno i governi EU?

Adesso che il prezzo del gasolio ha raggiunto quello della benzina, stanno crescendo in parallelo, ma sorge una domanda spontanea: “Per avere lo stesso prezzo il gasolio ha subito degli aumenti più elevati per lungo tempo, ora per quale motivo non prosegue la sua corsa?”.
Posso solo rispondere che il gasolio ha corso fino ad oggi per pareggiare con la benzina per motivi politici, se domani il governo introdurrà una regola per contenere le accise, entrambi i carburanti forniscono il massimo d’entrate per lo stato, quindi, quello che hanno aggiunto al gasolio si userà per ridurre con un D.L., il prezzo di entrambi, in parti uguali senza che lo stato abbia di che rimetterci.
In futuro è importante che il prezzo dei carburanti non aumenti a causa delle accise, basta il costo industriale.

Il ritmo degli aumenti conferma che si arriverà a 2 Euro/litro entro l’anno.

Quanto succede in Francia, diventa un problema europeo, ma anche i camionisti iniziano a farsi sentire.

Quello che si profila, non ha riscontri con il passato, è bene che i governi prendano decisioni in anticipo per attutire l'impatto.