BLOG di Luciano Testi

Venerdì 11 Agosto 2006

Alcol e incidenti

Si sta avvicinando un’altro fine settimana di passione sulle strade, quasi identico a quello precedente, durante il quale e come da copione non sono mancati gli incidenti e le code per tutto il giorno. Sempre nei fine settimana i giovani riempiono di più le discoteche percorrendo fino a 100 km per raggiungere quella preferita, in questo ambito è subentrato il Ministro Bianchi (prof. di Urbanistica) che ha annunciato in un’intervista che sta lavorando ad un progetto per abbassare l’attuale limite di velocità dei 130 km/h che c’è nelle autostrade.

Io non vedo dove sta la sicurezza se chi consuma bevande alcoliche lo può continuare a fare anche di notte mentre è in viaggio. Con la penuria di personale e mezzi che ha la Polizia di stato e l’Arma dei Carabinieri, come potrebbero fare controlli così massicci da ridurre quasi a nulla gli incidenti per effetto dell’alcol? Non si fa prima a vietarne la vendita dalle 21:00 alle 6:00 in tutti gli autogrill e discoteche, estendendo il divieto al trasporto nella medesima fascia oraria sulle autovetture? I punti da controllare sarebbero molto di meno dei potenziali consumatori con un risparmio da parte dello Stato.

Non capisco perché occorre uno “studio per abbassare la velocità” quando nient’altro è che una decisione se o non abbassarla, invece, dovrebbe essere uno “studio per aumentare la sicurezza sulle strade” in certe fascie orarie contro l’abuso d’alcol o altre sostanze. C’è la volontà di proibire e non di migliorare una situazione di pericolo. Potrebbero venir fuori altre idee, come installare nelle discoteche e nelle aree di servizio più frequentate di notte, degli apparecchi per il controllo gratuito del tasso alcolico. Negli stessi luoghi potrebbero esporre delle tabelle esplicative che indicano in base alla bevanda, birra, vino o superalcolici, quanto ne può bere una persona di un dato peso per rimanere nei limiti accettati per la guida. Fare una campagna educativa in modo che tutti sappiano. Il caffè gratis nei fine settimana dalle 24:00 alle 6:00 solo se ne avevi già preso uno con scontrino nella stessa fascia orario per andare incontro a quelli che fanno lunghe percorrenze di notte.

Sempre in tema di alcol = incidenti leggete questa news da Il Giornale.it:
Autista ubriaco soccorso da un ubriaco
- di Redazione - da Imperia
Va con il carro attrezzi a ritirare la vettura di un automobilista fermato alla guida in stato d'ebbrezza e la polizia stradale trova pure lui ubriaco. È accaduto, la scorsa notte, nell'Imperiese, sulla strada statale Aurelia, in zona Aregai, territorio comunale di Cipressa. Per il dipendente di una società di soccorso stradale della zona di Imperia è così scattata la denuncia, ma n Non il sequestro del mezzo, in quanto è sopraggiunto il titolare, sobrio, a ritirarlo. A fermare l'addetto al soccorso sono stati gli agenti della polizia stradale di Ventimiglia. Erano circa le 4, quando gli agenti, nel corso di un servizio di prevenzione attuato con il telelaser e l'etilometro hanno fermato una Ford Focus condotta da un ventinovenne di Cosenza. Quest'ultimo, sottoposto all'alcoltest, è stato trovato con un tasso alcolico nel sangue decisamente superiore al limite di 0,5 previsto dalla legge. Non potendo contare su nessuno che gli ritirasse il veicolo, i poliziotti hanno così contattato il servizio di soccorso stradale e, poco dopo, sul posto si è presentato il carro attrezzi. Impossibile per gli agenti non accorgersi, a quel punto, che pure l'autista del mezzo di trasporto guidava sotto l'effetto dell'alcol. Sottoposto pure lui alla prova del «palloncino» ha mostrato un tasso alcolico decisamente fuori dai limiti. Per entrambi i «piloti» la notte si è conclusa con una denuncia per guida in stato di ebbrezza e il ritiro della patente.

Politica del terrorismo. La favorisci usando l'auto.

Un secondo 11-Sett sventato agli sgoccioli.
2000 sarebbero state le vittime, con traffico aereo gestito da militari per giorni, condizioni d'imbarco modificate con effetto immediato. Insomma, l’abbiamo schivata e dal 2001 non sembra essere l'unica volta. Il periodo dell'ultimo mese estivo è il preferito per le grandi azioni di terrorismo. Ad un'azione di terrorismo di questa levatura corrisponde un aumento per prezzo del petrolio, tanti petrodollari significa per i terroristi ottenere dai paesi amici dei finanziamenti, che significa possibilità d'armarsi per aumentare il loro potere.

In pratica basta usare l'auto per favorire i terroristi.

Il petrolio aumenta, ok, il o i paesi occidentali che hanno riserve le immettono sul mercato abbattendo il prezzo, ma non basta, occorre energia da fusione nucleare che non lascia scorie a parte quella necessaria per l'innesco, allora addio caro e odiato petrolio, e a tante altre cose. Chi ha sprecato i petrodollari in armi, dovrà mangiarsi le unghie e non solo.

Ma noi cosa aspettiamo a sganciarci dal petrolio, aspettiamo proprio che si arrivi all’ultima goccia? Un po’ prima non si può?

Affari con capocciata Zidane-Materazzi

Sulla rete si legge:
  • Una canzone con video appositamente realizzato sul tema Zidane/Materazzi
  • Un gioco dove il mouse diventa Zidane, sullo sfondo tanti Materazzi transitano e cliccando Zidane di fronte ad uno di essi, dai una testata con tonfo relativo
  • Un cinese ha registrato la testata Zidane/Materazzi come marchio d’impresa per 200 euro ed è in trattativa per venderlo a 100.000 Euro
  • Il presidente della Danone (francese) vuole Zidane nel consiglio d’amministrazione.
Credo proprio che i limiti siano stati superati un po’ troppo da troppo tempo. Una testata allo sterno, colpo molto pericoloso e proibito per chi fa arti marziali, avvenuta per indisciplinatezza e indole poco pacifica, si trasforma agli occhi del grande pubblico, in qualcosa di positivo perché rende e diverte. Certo, rende in Francia perché hanno perso e Zidane è diventato l’estensore della loro sete di vendetta, la Danone non si accontenta e se ne frega di quello che è avvenuto a Berlino, anzi spera di allargare il mercato nei paesi musulmani. Con lo stesso spirito si vendono anche armi.

Raul Casadei romagnolo doc all'Isola dei Famosi 4

Nel 1998 l'Orchestra Casadei ha festeggiato i suoi primi 70 anni di storia... E' una tradizione che comincia nel 1928 quando Secondo Casadei, zio di Raoul, fonda una delle prime orchestre da ballo romagnole. Nel 1970 Raoul che già da giovanissimo collaborava con lui, prende in mano completamente l'Orchestra. La ringiovanisce e la rinnova scegliendo musicisti e showmen di alto livello, inventa "l'orchestra spettacolo" e lancia la sua nuova orchestra in tutta Italia, giungendo in vetta a tutte le classifiche con la hit "Ciao Mare".

Il suo è un genere popolare, solare e soprattutto ballabile. Non esisteva una parola precisa per descriverlo, così Casadei inventa un nuovo termine ormai entrato a far parte del dizionario italiano: Liscio. Da quel momento in poi comincia un liscio-tour che non ha mai avuto pause. Dalle Alpi alla Sicilia Raoul Casadei l'Orchestra Italiana viaggia con il suo spettacolo in tutta Italia, trovando sempre locali da ballo e piazze gremite di gente con la voglia di ballo di coppia, di tradizione, di comunicazione. L'evoluzione è sempre stato l'obiettivo principale di Raoul Casadei, ribattezzato dalla stampa "il re del liscio", che studia, crea e sperimenta continuamente per far sì che la sua Orchestra continui a rappresentare meritatamente e ufficialmente il ballo italiano.

Recenti dati ufficiali Abacus dichiarano che Raoul Casadei è conosciuto dal 90,3% degli italiani (secondo i dati ufficiali, più dell'ex Presidente Scalfaro al momento della sua carica!). Un altro particolare importante scaturisce da questi dati: la percentuale delle persone che conoscono Raoul Casadei è più alta nella fascia d'età che va dai 35 ai 54 anni (93,5%). E comunque anche le altre fasce d'età danno un ottimo risultato: 83% 14/24 anni, 90,4% 25/34 anni, 91,8% oltre i 55 anni.

Canta i valori della famiglia, della tradizione, dell'amore, dell'amicizia con parole e melodie semplici fatte per essere facilmente recepibili dal grande pubblico, quello più popolare, ma caratterizza tutte le sue produzioni con un'altissima qualità dal punto di vista tecnico e musicale per essere anche più vicino ad un pubblico più attento.

Da sempre gli spettacoli della sua Orchestra sono eseguiti rigorosamente dal vivo. Nel 1980 Raoul "appende la chitarra al chiodo". Non partecipa più alle serate live per dedicarsi completamente alla parte artistica ed organizzativa dell'enorme meccanismo che ha creato intorno al ballo. Decide di conquistare anche i più giovani, o per lo meno avvicinarsi di più a loro. Per questo inventa un nuovo slogan: la Musica Solare. Un ritmo nuovo che non dimentica valzer, polka e mazurka ma è arricchito da nuovi strumenti e suoni. La tradizione italiana "rinfrescata" ed avvicinata alle nuove generazioni, sempre mantenendo un genere popolare.


Il testo sopra citato appartiene al sito: http://www.casadei.it/

Questo personaggio è un romagnolo doc, il secondo da quelle terre ad andare sull'isola, sono certo che farà più bella figura di un certo Kabir Bedi che avendo ben 10 anni di meno se lè passata con tanta flemma mascherata da filosofia spiccia. Come ogni romagnolo, tende ad essere trasparente, non si potrà ignorare ciò che dice.

Fernanda Lessa, modella sull'Isola dei Famosi 4

Nata a Rio de Janeiro il 15 aprile del 1977, alta un metro e 78 centimetri, misure perfette: 88-62-90. Da almeno cinque anni vive e lavora in Italia nel campo della moda, delle sfilate e della tv. Nel suo curriculum compaiono quasi tutti i più grandi stilisti e le griffe più affermate: Armani, L'Oréal, Swatch, Alfa Romeo e Campari. Ha condotto in terza serata su Raiuno il programma "Oltremoda", ultimamente anche dj di successo, Fernanda è sempre al centro del gossip per la sue (presunte?) love story con Bobo Vieri, Valentino Rossi, Niccolò Oddi. Ha 3 tatuaggi: un ariete sul polso, una rosa sul piede, un segno cinese d'amore sul collo. Si dice che volesse fare la biologa marina.

Fernanda Lessa su Maxim
Dopo il calendario di GQ dello scorso anno, Fernanda Lessa posa per Maxim e si cimenta nel monologo. Nel 2003 la modella brasiliana, diventata celebre per lo spot delle linea adsl Alice, aveva al suo fianco Federica Fontana e come sfondo la natura californiana. Nel 2004 ha la ribalta del palcoscenico: foto in studio ( realizzate da Ron Kedmi) sfondo scuro per far risaltare la sua silouhette pressoché perfetta.


OK, fisicamente non le manca nulla per fare sfilate, indossatrice, calendari. Ora vediamo chi è veramente, se la bellezza per lei viene prima di tante cose, o se vuol dimostrare che non le serve. Avrà la forza di andare fino in fondo? Comincerà a dare ordini e fare pettegolezzi? Sarà una ragazza alla mano e simpatica? Insomma, purché non sia una seconda Ribas. O dimostrerà di amare il mare, visto che voleva fare la biologa? Già, ma che ci fa sull'isola? Dal curriculum, non appare essere ad un bivio! Forse l’hanno pagata bene!