Un commentatore mi criticò perché equiparai la cannabis all’alcol ma la droga non la posso comprare in farmacia e neppure in drogheria, mentre l’alcol su cui sono applicate delle tassazioni (e qui ci guadagna lo Stato) lo posso comprare regolarmente e con facilità in diversi tipi di negozi.
Per acquistare la cannabis devi rivolgerti ad uno spacciatore, che per sua natura esercita un’attività illegale, in secondo luogo rivolgendoti ad uno spacciatore un domani può convincerti a provare altre droghe oppure rischi di trovarti una cannabis “corretta”, terzo ed ultimo diventi ricattabile dallo spacciatore come lo diventano tutti i consumatori di droghe.
Recentemente il TAR ha stabilito che il raddoppio della quantità di cannabis utilizzabile per uso personale, non è effettuabile e sulla rete infuriano le proteste per questo paese proibizionista che consente la produzione, vendita e consumo d’alcol, basta non essere alla guida sotto i suoi effetti, ma non la libera detenzione di cannabis che è estremamente meno distruttiva dell’alcol.
Personalmente non ho mai consumato droghe, bere un bicchiere di vino mi sembra già troppo ed ogni Legge che limiti o proibisca entrambi i prodotti sono ben visti. Ovvio che spazzare via la cannabis non ci vuole nulla, non si danneggiano attività legali, mentre proibire l’alcol sì, facendo perdere allo Stato anche delle entrate molto care a Prodi. Però un provvedimento che limiti il consumo d’alcol in modo efficace come avviene già in altre nazioni dove non si verificano più le stragi del sabato notte era necessario da oltre dieci anni. Sarebbe corretto dire che serve una Legge che impedisca in modo efficace ad una persona non sobria, di mettersi alla guida, poi non importa se a causa dell’alcol o di altre sostanze. Siccome il costo di un etilometro per la verifica del tasso alcolemico nel sangue costa pochissimo, potrebbe essere integrato nell’auto, lo usi soffiando dentro una cannuccia usa e getta e se il tasso è alto l’auto non si avvia, per partire occorre digitare un codice o aspettare che tiri aria migliore. All’estero chi va alle feste usa mezzi pubblici, taxi o se in gruppo un predestinato non deve bere alcolici, altrimenti le conseguenze in caso si subiscano dei controlli saranno molto gravi e deleterie, anzi, più di tutto è peggio rischiare di morire in un incidente. Vedremo se con questa storia sappiamo copiare dall’estero o se facciamo come al solito: “Fatta la Legge, trovato l’nganno”.

Mi si permetta scrivere che, migliaia di morti in incidenti stradali a causa dell’alcol valgono meno di un paio di morti in Iraq e qui i politici dimostrano d’agire per il loro interesse, non per il paese ed i suoi giovani.

Sabato 26 Maggio 2007 alle 19:07
Spero che la citazione di questo libro segni un punto fermo sugli effetti della Cannabis, in Italia si vuole che sia quello che è per motivi politici.
Claudio Risé
Cannabis.
Come perdere la testa e a volte la vita
San Paolo Ed., 2007