Quello che non ci si inventa per offrire una colazione che sembri speciale e appetitosa è degno di nota e osservazione.

Stamane mentre in uno dei soliti bar dove consumo la prima colazione, con la coda dell’occhio ho visto la barista prendere due piattini con una sola mano e posarli con estrema abilità, sembravano incollati, poi vedo che mette il cappuccino sul piattino che stava sopra, su quello sotto che sporgeva poco più della metà, ha posato con un tovagliolino di carta una brioche, poi volevo vedere come prendeva su questi due piatti. Idem quello che avevo visto con la coda dell’occhio. Allora mi sporgo e guardo la pila da dove li aveva presi e sono un pezzo unico di ceramica, quindi col piffero che la barista era abilissima a manipolare i piatti, tant’è che ancora appeso ad un filo di nylon c’è un coccio di una tazzina rotta da lei. Avrà preso quei piattini per evitare di rompere le tazzine o no?

Scusate la mia ignoranza ma non ho mai visto un servizio così, mi sono però reso conto che ci sono persone che pensano a come rendere più gradevoli e semplici delle cose che normalmente appaiono già semplici per loro natura e senza complicarle a chi fornisce il servizio. Tutto al modico prezzo di qualche decina di centesimi d’euro in più.

Un’altra cosa carina è il dispensatore di cacao in polvere sopra la schiuma del cappuccino, che quando cade ha la forma di un cuoricino. Ma per ora ho visto solo donne che lo richiedono.

Invece per le mie modeste esigenze di fare colazione per rifornirmi, quando è il momento di prendere le bustine di zucchero, la cui confezione cambia con la stessa frequenza dei film in uscita nelle sale, a volte ti sbagli e becchi quella che di solito eviti, anche se per me sbagliare significa prenderne due di canna e se va male dietetiche, ma lì è difficile sbagliare perché sono più piccole e sottili. Impossibile sbagliare con le confezioni di miele, in compenso è facilissimo fare del gran “pacciugo”.

Adoro invece chi mette a fianco d’ogni tipo di zucchero dei pezzettini di torta di vario tipo, da spiluccare o per fare assaggini, e mentre prendo il latte macchiato mi solleticano, ma non riesco ad abbandonare l’abitudine per la mia brioche. Una mattina ho visto uno che ha consumato quasi tutti i pasticcini (quasi 15), poi si sposta e si fa servire il caffè, ed io sembravo essere il goloso che ha svuotato il vassoio. Per questo “cliente” il servizio di quel bar (diverso da quello della tazzina rotta) appare altrettanto gradito e “disponibile” allo stesso prezzo.