BLOG di Luciano Testi

Venerdì 28 Marzo 2008

La lady francese, Carla Bruni

Il giorno della visita a Londra della coppia francese più chiacchierata, Carla e Sarkozy, i tabloid inglesi si scatenano, e dopo 24 ore anche i giornalisti di casa nostra riportano la notizia.
Carla aveva un vestito grigio, direi neutro, scarpe senza tacco, in compenso quello del marito era almeno di 4 cm, pure il cinturino e la borsetta erano sì neri ma opachi, come si addice ad una first lady, deve mantenere un profilo discreto dando lustro al marito in visita ufficiale.
Questo era il compito di Carla, quello che prevede il protocollo, ma le hanno riservato forse più attenzioni che a Sarkozy, lei è la più giovane del quartetto, porta una ventata di giovinezza, si fa per dire, ha 40 anni ma è un figurino. La sua conoscenza dell’inglese, le consentiva di rivolgersi ai reali d’inghilterra nella loro lingua e trarre d’impaccio il marito che pagava lo stress evidenziando qualche tic (vedi il video http://multimedia.quotidiano.net/). Quella che doveva essere una visita che metteva alla prova ufficialmente Carla Bruni, lo è stato per il marito, ma il bilancio è positivo, la politica estera con quel paese diventerà più facile.

Senza buttarla troppo in politica, se questa coppia viene in Italia, come sarà accolta e da chi?

Ricordiamo che durante questa visita lampo un’italiana in una gara di nuoto batte una francese facendo il record mondiale, che aiuta a considerare una volta di più la Francia come una rivale e non un concorrente, anche solo in ambito CEE, ma ancora più importante la ex moglie di Sarkozy si è risposata a New York con un pubblicitario, segno che forse Carla non è una ruba uomini come Lory Del Santo voleva far credere a Domenica in.

Per vedere l'album foto dell'evento: http://multimedia.quotidiano.net/

Sabato 22 Marzo 2008

Vestito al cioccolato

Non è per tutti, anche se molti apprezzeranno questa foto dove il connubio tra il cioccolato e donna, raggiunge la perfezione, ma è anche un matrimonio tra cibo ed eros, la fragolina è un tocco in più in tal senso.
Non è casuale il detto: “Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi” e nemmeno un caso che l’uovo di Pasqua sia in cioccolato, e allora gustiamoci il cioccolato in ogni sua forma e contenuto.

L’immagine trovata su ricettextorte.com invita ai piaceri, ma non è certo alla portata di tutti, e anche se qualche pazzo prova a cimentarsi, potrebbe rivelarsi molto impegnativa, lunga e solo a tratti gustosa, rimarrebbero molte cose da pulire e tanta cioccolata finirebbe nelle fognature durante la doccia.

Però se amate la vostra donna e anche il cioccolato ci sono mille modi per avere una Charlotte al cioccolato.

Una mattinata cortissima

Una volta tanto la mattina mi alzo quando me la sento, è sabato e senza impegni particolari mi attardo, lascio alla consultazione dell’orario indicato dal cellulare, l’onere di darmi un senso d’urgenza che mi spinge giù dal letto.
Appena vedo che sono le 11:10 scatto giù, apro la finestra e prima d’uscire comunque trovo il tempo di farmi la barba.

Sono le 11:29 ho il problema di fare anche solo una misera colazione, non voglio andare dove vado di solito quando è chiuso il bar sotto l’ufficio, quindi vado in un paese vicino, a Mirandola, al bar del supermercato, dove sono stato solo una volta, ma strada facendo rinuncio perché in un incrocio a T non semaforizzato dovrei aspettare troppo a lungo, prendo strade alternative per andare in un altro bar adiacente in un centro direzionale in cui ho lavorato qualche anno fa.

Prendo un latte macchiato, vedo con disappunto che è per metà schiuma, non dico nulla, sarà per il sorriso della barista o i suoi occhi dolci.
Nel piattino aveva messo un ovetto di Pasqua, quelli piccolissimi, ma il problema è che devi affrettarti a mangiarlo altrimenti il calore del latte macchiato renderà difficile scartarlo a causa del cioccolato che diventa molliccio, nonostante la premura ho avuto difficoltà ma ho apprezzato.
Nel bar ho visto che era appesa una enorme mascherina rosa in stoffa e commento che forse l’hanno lasciata appesa perché era bella, invece mi risponde che la toglierà quando a Mirandola faranno il carnevale, penso il prossimo anno, ma dico che forse sarà uno di quei carnevalei organizzati da una parrocchia per evitare di mettere in strada i bambini quando ancora fa freddo.

Mi rimetto in macchina per andare in ufficio, per strada c’è un traffico enorme, tutto indirizzato verso il centro commerciale e anche perché a Mirandola è giorno di mercato. Ho dimenticato il telefono, torno a casa a prenderlo, e mentre finalmente ritorno verso l’ufficio, scarico il sacco dell’immondizia, parcheggio e imbuco una lettera commerciale che non avrei voluto inviare perché conteneva i dati del guidatore della mia macchina (io) per una contravvenzione presa per il superamento di 12 km/h del limite di velocità.

Finalmente salgo in ufficio, dove sono solo, faccio un pagamento via web di una bolletta, poi scarico la posta, dai miei account, c’è ancora molto viagra, credo che se nessuno lo compra, la pubblicità si ridurrebbe drasticamente.

Leggo le news su google.it, il Dalai Lama spera d’aprire un fronte di dialogo, ma poi ci si raggela leggendo la dichiarazione della Cina.

Più sotto la notizia che le Ferrari conquistano la prima fila con un buon distacco sulle due McLaren, Massa è in testa.

Ci sono anche 12 milioni di persone sulle strade per fare il ponte pasquale, ma la mia impressione è che abbiano usato gli stessi titoli dello scorso anno, anche i giornalisti sono dei fannulloni come certi impiegati, più che altro ci sono tante persone in giro per i mercati e ipermercati a cercare delle occasioni per spendere poco, ma vedo che anche i parcheggi degli uffici sono quasi pieni.

Sono le 13:09 e chiudo il post.

Mercoledì 19 Marzo 2008

Carla Bruni, che ci piaccia o no è un’italiana all’estero

Prendo spunto dallo spot sulla Lancia Musa per parlare di nuovo di Carla Bruni, testimonial Lancia nel nostro paese e all’estero.
La Musa presentata come la macchina ideale per muse moderne ed esigenti, non poteva trovare un’interprete migliore di Carla Bruni che oltre a cantare è una rispettabile Signora, con il fisico da modella che non vuole invecchiare. Insomma, un’auto per donne importanti, che avrà portato nelle tasche della Bruni un sacco d’Euro, minimo 300.000, cioè molto più dello stipendio del marito.
Ora capisco anche perché gli incassi del prossimo CD, il terzo che farà, sarà tutto devoluto in beneficenza, ovviamente, l’immagine del marito ne guadagna politicamente, ma d’altronde pure lei pur giocando in casa con la Lancia avrà potuto aumentare il suo compenso.
Prevedo per Carla un futuro che per molti versi e frequentemente sarà paragonato a quello di Lady D., purtroppo l’Italia sembra un po’ disamorata di quest’ex modella, e la maggior parte non saprebbe dire se è stata l’Italia a conquistare la Francia o se ci è stata rubata da un francese.
Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto? É questo quello che non capisco, perché gli italiani non riescono a vedere il bicchiere mezzo pieno?

Che ci piaccia o no, adesso Carla Bruni è un’italiana all’estero che si è fatta valere!

Martedì 18 Marzo 2008

Nei parchi sesso libero. Ma fumare è proibito.

Ecco un argomento molto gettonato negli ultimi giorni da blogger, forumisti e commentatori incalliti, in Olanda è hanno approvato un decreto che permette d’avere un rapporto sessuale completo al parco, senza incorrere in denunce, purché alla fine non ti metti a fumare la sigaretta proibita (vada per il fumo) ma lo è anche portare a passeggio il cane negli stessi luoghi.

In pratica adesso abbiamo sancito che nonostante la vita civile sia svincolata da quella selvaggia di qualche millennio fa, dove l’istinto biologico che ti spinge a procreare era esaudito seduta stante, abbiamo civilmente reso possibile all’uomo quello che non consentiamo nemmeno agli animali in un luogo pubblico.

Ma il sospetto, che dietro questa decisione ci sia un istinto che vuole risorgere per sconfiggere l’infertilità maschile sempre più diffusa, si fa concreto.

Io immagino un cospicuo aumento di turisti in Olanda per l’estate in arrivo, sia per chi vuol fare o solo guardare, e dopo tutti su YouTube a vedere i video.
Siccome quest’idea del sesso in pubblico è un po’ volgare oltre che imbarazzante, trovo più divertente l’immagine allegata.

E in Italia? Per ora è reato ma saremmo costretti a farlo in mezzo alla monnezza, il colmo di soddisfazione per le persone comuni, sarebbe vedere arrestato per atti immorali ed osceni in luogo pubblico (con il contorno di cui sopra), un politico che ci ha costruito su un impero. Almeno se non va dentro per una ragione, ci va per un’altra.

Lunedì 17 Marzo 2008

A pranzo con la sua ragazza: arrestato

Durante un controllo dei carabinieri di Corato avvenuto pochi giorni fa, un giovane agli arresti domiciliari in custodia cautelare è sttao trovato in casa sua a pranzo con quella che ha definito la sua ragazza, violando di fatto gli obblighi di sorveglianza cui era sottoposto.
Fonte: http://www.coratolive.it/

Capisco che non possa uscire di casa quando vuole, ma che non possa andarlo a trovare la sua ragazza, mi sembra una regola esagerata.

Domenica 16 Marzo 2008

Persepolis, da un fumetto ad un film animato

“Persepolis è il titolo di un fumetto storico/autobiografico, scritto in lingua francese e disegnato dall'autrice iraniana Marjane Satrapi.”

Così inizia la pagina Wikipedia sul fumetto pubblicato tra il 2002 e il2003, che è diventato un film d’animazione premiato a Cannes nella scorsa edizione e uscito in Italia nelle sale il 29-Feb-2008, e di cui mi sono perso le web-cronache, ma poco importa, nella clip d’anticipazione, avente lo scopo di mostrare il caratterino del personaggio di questo fumetto, ho sentito una frase che mi sembra sia stata utilizzata anche in un film credo spagnolo, di cui ho visto solo il trailer (forse qualcuno leggendo riesce ad aiutarmi), non mi ricordo il titolo, ma il punto è un altro, finalmente una donna iraniana racconta senza bugie la sua esperienza di studio in occidente e il ritorno a casa, e a farla da padrone sono i costumi e usi utilizzati, visti con occhio ironico.

In Iran gira una versione ufficiale tagliata in più punti ma una versione integrale è possibile vederla privatamente.

Recentemente le autorità Libanesi hanno bandito il film perché secondo loro potrebbe surriscaldare le frange estremiste (vedi Hezbollah, … e ti pareva).

Giovedì 21 Febbraio 2008

Spettacolo gratis

Questa notte, quella del 21-feb-2008 ci sarà un’eclisse totale di luna, cioè il sole, la terra e la luna saranno allineati nell’ordine scritto, di conseguenza all’ombra della terra, la luna si vedrà di colore rossiccio anziché del suo giallino pallido.
Bene, lo spettacolo vale la pena guardarlo, nubi permettendo perché inizia alle 01:42 e termina alle 07:15, ma il fenomeno si potrà gustare in pieno solo per 51 minuti, quindi, se durante la notte dovete andare in bagno, aprite la finestra non solo per un banale motivo o andate sul balcone e mentre prendete una boccata d’aria date un’occhiata alla luna, lo spettacolo è gratis.

Quando l’uomo credeva che i segni della natura fossero forieri di sfortune, una luna che cambia colore durante il sonno diventando più scura, gettava delle ombre che non predicevano nulla di buono ed erano utilizzate per giustificare le avversità cui si andrà incontro.
Non crediate che ai nostri giorni sia cambiato molto, perché l’uomo civilizzato che elegge i suoi capi liberamente, è da loro tenuto al guinzaglio con il caro vita, raccontando che tutto ha origine per colpa dell’oro nero, quando invece esiste anche il sole gratuitamente.

Qualcuno mi spiega perché siamo rimasti così indietro pur essendo così avanti?
Per fortuna ogni tanto si guarda la luna rossa.

Martedì 19 Febbraio 2008

Seduzione

Non è facile parlare di seduzione senza cadere in frasi fatte o luoghi comuni, ma questo termine mi sovviene pensando a come deve aver fatto una ex modella di successo ad essere arrivata alla conquista dell’uomo idealmente più potente e aitante che poteva sognare. Parlo della Signora Carla Bruni, avrei dovuto dire Signora Sarkozy, ma pare di dire un nome russo e di rendere difficile dire di chi si parla, perché lei è certamente molto più conosciuta di lui e da molti anni, almeno in Italia, e forse in questo sta parte del suo fascino, ammesso che contribuisce a rendere una vip più seducente.
Ebbene, penso che ne il successo personale nel mondo del lavoro o l’appartenenza ad una famiglia borghese, le servono per sedurre, pensate che sarebbe stato sufficiente con personaggi del calibro di Mick Jagger, Eric Clapton, Donald Trump e Vincent Perez? Lei è un’arma letale, tanto provocante risulta essere quanto fredda è, la sua seduzione sarebbe da provare ancor prima di volerla, in questo mondo che ti guarda come se volesse dirti che non è nato ieri, dove lo spazio per certe cose è relegato in cantina e quando riappaiono occorrono le istruzioni d’uso, è bello vedere gli sprazzi di notizie pensate, anzi, provocate da fugaci apparizioni. Scusate, temo che il post dia troppo spazio all’invidia e qui terminerà.

Venerdì 15 Febbraio 2008

Acquisti faraonici con i petrodollari


C’è un blog che segue gli acquisti faraonici del principe saudita Waleed Bin Talal perché sarà il primo proprietario privato di un AIRBUS A380 che normalmente può trasportare 520 persone, ma dopo le sue personalizzazioni, forse solo 50.
Sembra che il gioiellino sia costato 300 milioni di dollari, modifiche comprese, ma una recente richiesta, che ha fatto un po’ parlare di sé, gli costerà ben 58 milioni di dollari in più, e consiste nel far riverniciare l’aereo con una patina d’oro, che ai prezzi attuali se sarà di 50 micron gli consentirebbe di trattare oltre 1000 metri quadri compresa la manodopera. Sarà pronto tra un paio di anni.
Mi vengono spontanee alcune considerazioni tecniche:

  • Ma con un rivestimento metallico le comunicazioni tra l’aereo in volo e la terra saranno in difficoltà o no?
  • Di certo non è come placcare in oro un rubinetto di casa (non fatevi idee, da me sono in ottone cromati), per cui il trattamento sarà abbastanza complesso e delicato, ma soprattutto io avrei paura che durante il volo si stacchi nelle zone dove c’è maggiore pressione aerodinamica e non lo farei mai fare, ma di certo la vanità del principe saudita, è molto più forte.
  • Di sicuro quando atterra in un aeroporto sarà un’attrazione incredibile vederlo apparire, sembrerà di sognare, a me pareva già molto la pistola tutta in oro dell’agente 007 James Bond.
  • Ma anche quando è in volo, quel rivestimento metallico dovrebbe conferirgli una visibilità eccezionale sugli schermi radar, il contrario della filosofia degli aerei militari, e non è detto che quando è in volo ne abbia un paio di scorta a fargli compagnia.

A parte il diritto di spendere il suo denaro dove vuole, anche se avendo già un Boeing 747-400 poteva farne a meno, rimane la consolazione si sapere che almeno questi petrodollari non hanno armato le braccia di teste calde, come quelle di terroristi o nazioni bellicose.

Domenica 27 Gennaio 2008

Il vestito di capelli di Julia Reindel

Per fortuna si tratta del risultato di un concorso organizzato dalla Royal Academy of Art a Piccadilly presso il London College of Fashion Awards cui partecipano solo degli studenti. Tra tutte le idee viste, si parla solo del vestito di capelli umani pensato e realizzato da Julia Reindell.

Al di là dell’idea, e del fatto che sia tecnicamente possibile utilizzare capelli per fare un tessuto (o pelliccia?) e, quindi, un abito, è incontestabile che a me farebbe un certo effetto indossare qualcosa che ha origini umane, se tocchi una donna che indossa un abito simile, ti sembrerà di toccargli sempre la passerina, o di non arrivarci mai. Mi chiedo anche se la Reindell ha potuto decidere di che colore doveva essere il vestito, o se è andata avanti secondo la disponibilità di materia prima.
Il lavaggio di un vestito del genere, certamente non richiede detersivi ma shampo e al posto del ferro da stiro il classico asciugacapelli.

Un aspetto assurdo è vedere quali e quanti sforzi fanno le donne per depilarsi accuratamente ed essere più desiderabili, per poi indossare vestiti realizzati con i capelli umani. Certamente questa Reindell ha un futuro, ma dovrebbe anche sapere che qualche decennio fa c’era chi realizzava delle poltrone in pelle umana, ne ho visto una alla Biennale d’arte di Venezia, e oggi il solo sapere che la materia di un vestito è di origine umana, mi ricorda quella poltrona, e la coincidenza vuole che sia avvenuta proprio il 27-Gen-’08.

Per San Valentino regala un iPod rosa

Non sono sponsorizzato dalla Apple, ma l’idea dell'iPod rosa calza a pennello, non solo il regalo è carino, ma potreste fare di più, registrarci l’album delle foto dell’ultima vacanza, la vostra canzone preferita, un video dove le dite delle cose carine, non è una banalità, ma uno strumento che modifica il modo con cui si comunica, sicuramente più coinvolgente, anche se consiglio caldamente d’accompagnarlo con qualche rosa rossa.
Mi piacerebbe sapere se qualcuno ha pensato di fare un regalo simile.

Questa ricorrenza, che coinvolge gli innamorati, spesso produce iniziative a volte discutibili, si legge di regalini erotici per ravvivare la coppia, spesso avviene tra persone che non hanno una relazione stabile, a volte si è solo colleghi d’ufficio, e se non si riesce a far ridere, l’essere trasgressivi a tutti i costi trasforma una serata in qualcosa di squallido anziché aprire nuovi orizzonti. Ok, se proprio dovete far sapere alla vostra donna che di lei v’interessa solo il lato porchetta, non proponetelo come se fosse la cosa principale, abbiate un po’ d’intelligenza, almeno trovate il modo d’essere intriganti senza essere volgari.

27 Gennaio: giorno della memoria

Oggi pomeriggio mi sono visto La Rivolta, ottimo film sulla situazione gravissima degli ebrei nel ghetto di Varsavia.

Più tardi vedo Pippo Baudo con ospiti ebrei in studio e scopro un paio di cose, la prima mi pare ovvia, che oggi è il giorno della memoria della liberazione dei deportati di Auschwitz.
La seconda scoperta è legata alla scaletta di domande che Pippo Baudo rivolgeva ai suoi ospiti ebrei, in pratica una serie di luoghi comuni che per qualche istante mi hanno fatto pensare che da quel fatidico gennaio 1943, non siano affatto passati 65 anni. Baudo ha sempre avuto risposte intelligentissime cui non era in grado di replicare, ogni volta mi sorprende la cultura di questa popolazione.

Credo che la memoria, sia un atto dovuto, ma in considerazione della scarsa presenza in TV nazionale di questa piccola comunità, dopo i ricordi mi sembra altrettanto doveroso parlare di più della loro realtà ai giorni nostri.

Grandemilia: FAI-DA-TE vs SPESA-E-VIA

Di recente vi avevo parlato dei nuovi cestelli della spesa, più grandi in versione trolley, introdotti all’unico scopo d’aumentare l’ambito desiderio di fare acquisti e versare sempre più Euro nelle casse della COOP, le novità non sono finite, sono arrivate le casse FAI DA TE nuove.

Ho preso un libro che ho pagato nelle nuovissime casse FAI DA TE che oggi si chiamano SPESA E VIA. Le casse FAI DA TE, erano stazioni per chi ha meno di 15 articoli, dove fai tutte le operazioni necessarie come in una cassa assistita da operatore, se avevi la tessera socio la passavi sotto il lettore e a seguire ogni articolo, che deponevi nella sportina di plastica appesa (la cui apertura era un’operazione odiosa, non si aprivano mai) il cui fondo era su una bilancia che segnalava anomalie come il mancato deposito di un oggetto dopo averlo letto o un incremento senza averlo conteggiato, un modo banale per controllare la correttezza delle manovre anche se sicuramente qualcuno passava al lettore un oggetto e ne infilava due nella sportina. Terminate le operazioni al lettore, paghi con le modalità a te gradite (non si fa credito), ritiri lo scontrino, il resto e la borsina di plastica con i tuoi articoli e te ne vai. Preciso che tutte le operazioni avvengono davanti ad un’unica stazione, e che le borsine di plastica erano gratuite per invogliare i clienti a sfruttare il servizio e quando ritiri la spesa, hai le mani libere e devi solo uscire. Ovviamente questo tipo di casse ha avuto successo, perché per un unico addetto quattro funzionavano da sole e per molti clienti erano pratiche.

Che cosa hanno deciso di fare?

Con l’intento d’aumentare il profitto, mascherandolo come un servizio per il cliente, hanno separato la funzione di lettura degli articoli dal pagamento, nel senso che le postazioni sono separate fisicamente, già questo suggerisce che sia possibile fare la fila due volte. La postazione con il lettore d’articoli è a pistola, ve ne sono due, prelevi quella che s’illumina, non vi sono controlli, quando hai finito rimetti nel suo vano il lettore e la macchina emette un ticket con codice a barre della tua spesa. Ritiri la borsina di plastica della spesa che non è più gratuita e il ticket, ora con entrambe le mani impegnate ci si leva dai piedi, scegli una cassa, dove non c’è la fila, solitamente quelle abilitate solo per la CoopCard sono sempre libere ma io non ce l’ho. Le casse per il pagamento, sono organizzate come se il cliente non avesse le mani impegnate, metti a terra le borsine, il libro l’ho appoggiato sopra anche se la stazione non non è predisposta, sono come dei bancomat al contrario. Per pagare devi mettere il ticket davanti una finestrella che legge la tua spesa e si predispone per darti il resto e stampare lo scontrino fiscale, ma dulcis in fundo, ti stampa un’altro ticket con un codice a barre da usare per aprire il cancello d’uscita dall’area SPESA E VIA!
Sicuramente il codice per l’apertura del cancello, legato ad un pagamento, riduce i microfurti, perché mentre l’addetto assisteva un cliente, forse altri uscivano senza pagare, se il problema era questo, bastava stampigliare un codice sullo scontrino nelle casse FAI DA TE precedenti, ed eliminare il controllo peso che spesso dava problemi. Ora in pratica fai due postazioni, accumuli tre pezzi di carta, prendi su la spesa due volte, se hai due sportine quando sei davanti al cancello per orientare bene il ticket davanti al lettore forse una la metti per terra di nuovo.
Credo che SPESA E VIA, serva solo se le code alle casse tradizionali sono lunghe, in tal caso qualcuno penserà di potersela cavare più in fretta nonostante i vari passaggi.
Ed è quello che ho fatto io dopo pochi minuti, infatti, avevo dimenticato di prendere un libricino interessante sui trucchi delle false magie, e pagandolo a peso è costato 1,31 Euro al posto di 12 Euro, al momento di pagarlo ho utilizzato una cassa assistita libera in quel momento, facendo con la commessa dei commenti su SPESA E VIA, la quale dovendone parlare bene, ha detto che sono state pensate per favorire chi ha la CoopCard, ma ho qualche dubbio.

Le cooperative sono obbligate per Legge a reinvestire gli utili, se proprio volevano migliorare il servizio, potevano inventarsi qualcosa di più creativo, ad esempio ai soci Coop o per chi ha la CoopCard potrebbero consentire di fare la spesa via internet, indicando l’orario del ritiro e pagando un extra e solo per spese da 50 Euro in su di poterla ricevere a domicilio. Il motto “La COOP sei tu” o ancora “Dalla parte del consumatore” recentemente stanno un po’ ribaltandosi, a me è capitato di trovare medicinali a prezzi inferiori in una farmacia “normale”, ma anche pullover di lana a 4 Euro in meno alla Oviesse, nonostante in Coop vi fosse la promozione per soci del 50%.

Immagine dal sito lucaturi.it che annuncia un'analoga iniziativa nell'ipermercato COOP di Bari.

GrandEmila, vendita libri a peso, 5 Euro/kg

Sì, avete letto bene, ho acquistato un libro fotografico a peso, come nel banco delle verdure me lo hanno messo in un sacchetto, pesato e apposto l’etichetta con il codice a barre come sigillo. Ho trovato ottima l’iniziativa, libri che dopo un certo numero di giorni non sono stati venduti, sono riapparsi tutti insieme in un’area promozioni, più che altro svendita perché proposti a 5 Euro/kg, questa trovata mi ha fatto venir voglia di d’acquistarne uno anche se non ne avevo bisogno e come me tanti altri leggeranno un libro in più solo perché allettati dal prezzo finale bassissimo. I libri fotografici sono da sempre molto costosi per la qualità superiore di stampa su carta patinata, come appassionato di fotografia non potevo tirarmi indietro, ho scelto “Archeologia dell’eleganza dal 1980 al 2000” pubblicato dalla nota agenzia Contrasto, aveva un prezzo di listino di 75 Euro, ma che a peso ho pagato solo 14,58 Euro, in pratica 5 volte di meno.

Piuttosto che vedere tonnellate di libri finire al macero, è molto meglio proporli a peso.

Iniziativa lodevole, anche se non originale, su blublog.it si legge che nel 2006 in un ipermercato Carrefour di Marcon a Venezia, era già in uso.