Se un ministro della precedente legislatura si fosse comportato come Antonio Di Pietro, si sarebbe detto che il governo è in sfacelo, mentre oggi l’opposizione mi pare si limiti a mostrarsi esterrefatta di fronte a simile dissenso all’interno della coalizione di maggioranza. Non sono d’accordo neanche sugli indulti, nemmeno per i reati minori, occorre provare a mettersi nei panni di chi ha subito una rapina, chiedetegli se è d’accordo. Lo Stato (Antonio Di Pietro se lo vuol fare) dovrebbe invece far funzionare meglio la giustizia, con meno burocrazia, tempi brevi, più Giudici, etc. In questo modo il carcere preventivo si ridurrebbe enormemente evitando sia più lungo della pena. Il governo se pensa di resistere quanto basta per fare qualcosa di serio, faccia questa riforma della Giustizia e non provvedimenti frettolosi, e ogni tanto pratichi la decantata (quanto disattesa) concertazione promessa da Prodi. L’Italia, la patria del Diritto deve ritornare un punto di riferimento per tutti. Poi qualche carcere nuovo servirà lo stesso, ma che non sia un albergo con comodità che, forse, non ho neppure io come libero cittadino.