Non sono un esperto fiscalista, ma d’altronde non vi è bisogno d’esserlo per rendersi conto di quanto sia ingiusto il sistema italiano nei confronti dei contribuenti. Il prelievo del nostro fisco è tra i più elevati e nonostante ciò l’indebitamento dello stato non si arresta. Tanto per far capire fino a che punto sono arrivati, le attività con partita IVA, attualmente sono obbligati al versamento dell’acconto IRPEF e IRAP relativo all’anno in corso del 98% entro il 30-Nov e di un acconto di circa il 55% dell’IVA a saldo, sempre dell’anno in corso entro il 27-Dic.
Significa che prima ancora che si siano emesse le fatture di novembre e dicembre, lo stato si prende il 98% di tasse e vuole più della metà dell’IVA di saldo. Una volta lo stato concedeva il tempo d’incassare le fatture. Chi ha un’attività ch richiede partita IVA, ha il fatturato che non è stabile come una busta paga, e inoltre le fatture sono pagate (in Italia) a 30/60 o 90 gg dalla data d’emissione (e oltre), a questo si aggiunge anche il rischio di un insoluto, ma intanto lo stato vuole “la sua parte” in anticipo.
Secondo voi se i possessori di partita IVA, si comportano con i clienti esattamente come fa lo stato, cioè, chiedendo il pagamento anticipato di fatture non ancora emesse in base ad uno storico con ognuno di loro, o addirittura per lavori non ancora fatti, che cosa ti risponderebbero?
Farebbero il gesto dell’ombrello!
E noi cittadini che cosa facciamo?
Diamo una mano a chi ci fa star peggio?

I pirati riescono a prenderti solo quello che hai, lo stato invece, riesce a scucirti anche quello che non hai!
È una situazione paradossale!

P.S. E per chi non immagina quante siano numerose le scadenze fiscali, vada per favore a questo link e rimarrà inorridito http://www.recupero-credito.it/scadenze.php e capirete dove spendiamo il nostro tempo, ma soprattutto dove lo perde chi ci deve governare!