BLOG di Luciano Testi

Sabato 5 Aprile 2008

Stambecchi in vista?

Sono pochi gli automobilisti che non si lamentano dello stato delle strade, spesso anche la segnaletica lascia a desiderare, ma ogni tanto si eccede in direzione opposta, come nella foto (il cui link geolocalizza il cartello).
Siamo al centro della Pianura Padana, quindi, lontano almeno 50 o 60 km da zone collinari, e una coltura intensiva che non lascia spazio nemmeno ad un topo, ciò nonostante ogni tanto si vede un cartello di pericolo con un capriolo, o stambecco, ma per il codice della strada significa solo “Animali selvatici vaganti”. Al massimo potrei incontrare una mucca vagante se fugge da un allevamento, ma oggi sono organizzati molto bene, capitava solo a mio nonno che ne aveva una decina.
Vi sembra che in pianura sia possibile trovare ancora dei caprioli? Per l'Ufficio tecnico di qualche amministrazione comunale sì!
L’altro cartello è di “Banchina pericolosa”, se notate anche l’asfalto appare nuovo, perché rifatto probabilmente durante la realizzazione dello svincolo adiacente il cartello, ma il cartello rimane lì, non fa male a nessuno, è vero, ma chi li vede si fa un’idea di inutilità, perciò quando faccio una statale qualunque e sono fuori dai centri abitati, posso fare i 90 km/h ma appena arrivo sulla tangenziale di Modena, c’è il limite di 70 km/h, voi come lo interpretate?

Purosangue a benzina

I due personaggi con la kefiah in testa, oggi possono ammirare da vicino una Ferrari ai box del Bahrein, grazie all'oro nero, senza il quale al posto della rossa ci sarebbe un purosangue.

Finito il petrolio, possono permettersi di sfruttare altre fonti energetiche, prima fra tutte quella solare, presente in abbondanza e catturabile con facilità grazie agli ampi spazi del deserto.

Se non avessero la sfortuna d'avere una religione causa principale dei conflitti nell'area, sarebbero di fatto uno dei popoli più ricchi e grazie alle nostre tecnologie quelli con un consumo pro capite tra i più alti al mondo.