BLOG di Luciano Testi

Domenica 4 Maggio 2008

Velocità – Noi e gli altri

Essere i primi è spesso una sfida che dura una vita, la velocità è solamente un azzardo, un gioco anche mortale, che si sa il più delle volte cerca solo l’applauso, qualcuno che si faccia stupire, questo qualcuno farebbe bene a chiedersi se ne vale la pena.

La regione Emilia-Romagna, ha selezionato questo video per diffonderlo sul canale televisivo Lepida TV, attiva dal 2005 in digitale (DTT).

Widget per controllare il prezzo dei carburanti

Per i fortunati possessori di un computer Apple con installato una delle ultime versioni del suo S.O., può scaricarsi un "antipatico" widget con i prezzi aggiornati dei carburanti in collegamento con il Ministero delle Attività produttive. Credo che una "brutta" mattina (non mancano molti giorni), vedrete il prezzo del gasolio che supera quello della benzina.
Peccato che non vi siano le indicazioni anche in versione self-service, ma proprio ieri alla Shell un litro di gasolio self, l'ho pagato 1,396 €/litro, quindi una differenza a favore del consumatore di 0,023 €/litro.

N.B. Se sei un po' esperto in informatica o hai un iPhone della Apple ma non puoi usarlo in Italia perché bloccato, ti consiglio di visitare il sito del creatore di questo Widget, perchè ha qualcosa per te, una guida per usare ZiPhone e sbloccare il cellulare Apple.

Prezzi benzina

Visco in informatica peggio della media degli italiani

Grazie all’ultimo colpo di coda dell’ex ministro Visco, il grande pubblico ha capito che su internet c’è un qualcosa in grado di far circolare qualunque file.

Prima era argomento solo per gli internauti, per coloro (solitamente un’utenza giovanile) che tra le mura domestiche, con un software particolare ma molto diffuso, scaricava dalla rete musica, programmi, video, foto, e a sua volta con la stessa facilità li condivideva con altri utenti.
Una parte d’italiani che vivrebbe bene anche senza internet, e usa il computer solo per lavoro, email e basta, e un browser solo qualche volta quando proprio serve, ora questa bella fetta d’italiani grazie ai fatti di cronaca citati all’inizio, ha capito che basta il minimo errore, o anche una decisione sbagliata, ed anche i propri dati personali possono andare in pasto a chiunque (cani e porci ho scritto in un precedente post), non limitatamente al territorio italiano, ma del mondo intero.
Il reddito è un dato sensibile, in caso si debba esibirla per la richiesta di un finanziamento ti fanno sempre firmare ‘n’ moduli sulla privacy, quindi, figuriamoci la gaffe di Visco. Certo che una bella mattina sentirsi dire che il tuo reddito è finito su internet senza il tuo consenso, capisci che qualcosa non ha funzionato e ti chiedi come sia stato possibile.

Il pubblico giovanile vuole internet libera da dogmi, non fa distinzione tra un file con diritti d’autore e no, o peggio tra documenti che violano la privacy o no, anzi, se possibile più i documenti sono scottanti e più si diffondono sulla rete a macchia d’olio, è un effetto dello spirito di contestazione dei giovani e adolescenti contro il mondo degli adulti che vuole imporre regole.
Perciò alcuni giorni fa, numerosi utenti hanno scaricato dal sito dell’ufficio delle entrate quanto possibile prima che a causa del sovraccarico, il server andasse in tilt, poi visto il caos nato intorno alla pubblicazione dei dati, tramite eMule, LimeWare, hanno reso disponibile su internet questi file che ancora risiedevano in locale sul loro PC, e chiunque tramite lo stesso software facendo una ricerca con una parola chiave, può rintracciare, scaricare e consultare i redditi 2005.

All’estero ci siamo fatti ridere dietro per le liti in parlamento, la “munnezza” di Napoli ora anche per l’ignoranza informatica di chi ci governa. Non per nulla sono già centinaia le denunce che partiranno da varie città contro Visco e company.

Varrebbe la pena anzich’è cercare di sputtanare il vip di turno, cercare di capire come si distribuisce il reddito, perciò ho analizzato due gruppi che si riferiscono alla città di Milano.
Si tratta di 118.134 soggetti in ordine alfabetico per cognome a partire dalla A, divisi in due gruppi, nel primo sono presenti molti nomi arabi o extracomunitari in una percentuale superiore al 10% rispetto il gruppo preso in considerazione, perciò ho considerato anche il secondo (vedi diagrammi), dove per un fattore linguistico il numero dei soggetti di origine straniera sono pressoché assenti, notando un innalzamento del reddito medio verso fasce più alte, ma rimane sconsolante vedere che in ogni caso la percentuale di chi ha un reddito zero è molto alta, e non si tratta sempre di anziani, se si sommano le percentuali fino a 15.000 Euro, nel primo gruppo si arriva al 58,97%, nel secondo al 52,85%. Ovviamente si parla di reddito imponibile, per cui al netto delle tasse, nelle tasche rimane ancora di meno.
Siccome la suddivisione delle fasce di reddito che ho fatto è assolutamente arbitraria, spicca all'occhio che dai 1.000 Euro a 9.999 Euro, in entrambi i diagrammi sono le più affollate con rispettivamente il 24,02% e 21,25%.

Distribuzione reddito 2005 primi 118000 contribuenti
diagramma redditi MI 2005
Altro dato interessante è il valore delle entrate per le casse dello stato dei primi 118.134 contribuenti in ordine alfabetico di Milano (e non si arriva nemmeno alla lettera C), ad esempio tutti quelli che hanno avuto un reddito fino a 24.999 Euro hanno pagato 154.739.232 Euro, chi li ha superati 661.913.459 Euro.

Sabato 3 Maggio 2008

Il pubblico si accorge del file-sharing grazie a Visco

Per effetto della notizia che in internet circolano ancora le dichiarazioni dei redditi del 2005 tramite sistemi di file-sharing, e dopo 11 anni che navigo in internet, anche io di certo non più giovanissimo, non ho resistito alla tentazione di sperimentare uno strumento molto usato su internet per lo scambio di file, ho deciso come utente di sistema operativo OS X dell’Apple, di scaricarne uno e vedere. La versione di eMule per OS X non c’era, ma ho trovato LimeWare, un equivalente molto efficiente e anche senza istruzioni è stato possibile in pochi minuti avere a disposizione molti Mb di file in formato .txt delle contestate dichiarazioni dei redditi del 2005.

C'è proprio di tutto, file audio, video, immagini, programmi e documenti, ma ho notato che esiste anche un’altra faccia della medaglia, un’impiego alla leggera di programmi di file-sharing ti potrebbe trasformare in untore, perché spesso e volentieri dei file che in base al titolo riterresti pertinenti, invece contengono dello spam o dopo la decompressione sono degli .exe, inoltre la condivisione, permette ad altri utenti di prelevare i file condivisi dal tuo computer o peggio di condividere la tua libreria musicale di iTunes, e visto che la mia musica è stata ottenuta tutta legalmente, mi scoccia fare regali, allora ho impostato le preferenze secondo i miei gusti.

In definitiva, usare con cautela e preparazione questi programmi, ma adolescenti e genitori non sono mediamente dei navigatori provetti, anzi, spesso i genitori adorano i figli quando non disturbano perché incollati a internet ma dovrebbero tutti impiegare questo strumento con più preparazione.
In questo ambito, alcune persone, tra le più responsabili perché alla guida non di una famiglia, ma di una nazione intera, per ragioni di trasparenza ha violato la privacy di tutti gli italiani, dimostrando un’ignoranza capitale su come funziona internet che per taluni aspetti rasenta l’imbecillità.

All’estero ci siamo fatti ridere dietro per le liti in parlamento, la “munnezza” di Napoli ora anche per l’ignoranza informatica di chi ci governa.

Venerdì 2 Maggio 2008

Buona camicia (Grandemilia VS Oviesse)

Il titolo non scimmiotta in nessun modo un motto costanziano, ma si riferisce ad un recente acquisto, appunto, di una buona camicia.
Come spesso capita, gli acquisti si fano a Grandemilia, mi immergo nel reparto camice, e il caso vuole che tutte quelle che mi sembravano buone camice costavano da 30 a 44 Euro, e poi si passava a offerte da 5 Euro, che manco filo di striscio perché forse reggono si è no un lavaggio. Alcune camicie erano belle e mi sarebbero piaciute, tanto che sono rimasto lì a cercare a lungo, fino a che non mi sono convinto a tornare all’Oviesse, uno dei negozi all’interno di Grandemilia, presso cui non acquistavo più perché la parete dietro le casse era una vetrofania gigantesca la cui luce m’infastidiva parecchio, ora l’hanno tolta lasciando spazio ad un muro multifunzione dal gusto metropolitano e finalmente non più luminoso.
Qui la ricerca della buona camicia, ha avuto esito positivo, e quella che in apparenza aveva il minimo di qualità che cercavo, l’ho pagata 19,90 Euro.

Ora io mi chiedo per quale ragione alla COOP non si riescono più a trovare certi articoli al miglior prezzo, e quanti sono quelli che convinti che proprio alla COOP si spenda meno, poi alla fine spendono di più?
Quanti sono gli articoli che non sono proposti al miglior prezzo di mercato?

(Immagine dal sito OVS)

Petra Magoni Vs Patty Pravo

È da poco che ho scoperto la voce fantastica di Petra Magoni, subito metto on-line uno spezzone di video e vedo che sono in compagnia d’altri che utenti di YouTube che, al pari di me (credo), hanno trovato che ha una voce fantastica, però capita che se rimani affascinato da un’esecuzione, per esempio “Non andare via”, poi su YouTube appaiono tutte le voci pertinenti, ivi comprese alcune di Patty Pravo sulla medesima canzone.
La voglia di fare un confronto, è molto alta raggiungendo l'arduo.
So benissimo che è un paragone improponibile, perché l’esecuzione della Pravo a Canzonissima del 1970, è stato uno dei suoi migliori capolavori, con un forte pathos, e questo timbro di voce triste trascina l’ascoltatore. È stata un’esecuzione unica, altri video della stessa Pravo, più recenti, non danno più la stessa emozione, lei stessa non riesce a ripetersi.
Anche di Petra Magoni esistono su YouTube più versioni di “Non andare via”, ho scelto una sua esecuzione parigina (mia supposizione), davanti un pubblico dall’orecchio fine che apprezza quest’artista più di noi stessi italiani e ascoltando questa voce cristallina cantare una versione più corta e forse con un ritmo più veloce, lascia, comunque, in chi ascolta una notevole impressione. Petra ha poco da invidiare, anche se, come si dice, l’originale è sempre l’originale.

Petra Magoni - Non andare via (2007) Patty Pravo - Non andare via (1970)

Redditi 2005 in pasto a cani e porci

Beppe Grillo ha tutte le ragioni di questo mondo, ad essere doppiamente incavolato contro il ministro delle finanze Vincenzo Visco (vedi foto) e company, che hanno deciso nell’ultimo giorno del loro mandato di mettere in chiaro tramite il sito dell’agenzia delle entrate le dichiarazioni dei redditi del 2005 di tutti gli italiani.
Pubblicare sul web i redditi degli italiani è stato l’ultimo colpo di genio del governo uscente, che ha agito pensando di fare un atto dovuto in virtù di una trasparenza, senza fare la benché minima consultazione con le parti interessate. Invece, quest’azione si è rivelata ai confini della deficienza professionale perché mettere on-line dei dati sensibili senza l’autorizzazione dei diretti interessati significa violare la Legge sulla privacy.
Beppe Grillo scrive nel suo blog che in questo modo si dà una mano alla mafia per andare a chiedere il pizzo a colpo sicuro, casomai sarà vero per le piccole realtà economiche, ma in passato i rapimenti li hanno sempre fatti e non si sono mai sbagliati e di certo non avevano bisogno dell’aiuto dell’ufficio delle entrate.
Uno degli aspetti più assurdi è che l’ex ministro Visco, ha dichiarato che il provvedimento era pronto da tempo ma ha evitato d’attuarlo durante la campagna pubblicitaria per par condicio, la qual cosa mi fa scappare da ridere, perché se non lo ha fatto pensando che la sua “trasparenza” potesse essere un fattore decisivo a vantaggio della sinistra, non ha capito una mazza ed è stato un bene che se ne sia andato.
Pubblicare quei dati in campagna elettorale, significava solamente perdere non altri 10 punti in percentuale nel risultato elettorale, ma 20 come minimo, in ogni caso rimane nella memoria degli italiani, come l’ultima frase famosa di Prodi durante la precedente campagna elettorale, “Noi ridurremo le tasse”, poi si è visto com’è andata.
All’inizio dicevo di Beppe Grillo doppiamente incavolato, la prima volta perché durante il mandato di Prodi ha cercato in tutti i modi di aiutarlo incontrandolo per portargli “Le primarie dei cittadini”, sarà perché non è stato ascoltato che dopo l’ha mandato a “V-Day”. La seconda incavolatura è perché con questa trasparenza è saltato fuori che il reddito imponibile del Sig. Grillo dell’anno 2005 è stato di ben 4.272.591 d’Euro, insomma, non sono bazzeccole, verrebbe da chiedersi come ha fatto, ci è riuscito solo con la vendita di libri e DVD?

Uova d’autore

L’ultimo mio post nella categoria gastronomia evidenziava che la cottura di un uovo è un fatto tecnico che può mettere in difficoltà anche il miglior cuoco, ma c’è chi, come in questo breve video divertente, per amore delle sue invenzioni mangia le uova cucinate come vengono.
Il video è tratto dal film Chitty Chitty Bang Bang.

Giovedì 1 Maggio 2008

No Drink_3 – Testimoni della coscienza

E se ne stava immobile ad occhi chiusi cercando di convincersi che anche lei era nel paese delle meraviglie, sebbene sapesse che bastava aprirli e tutto sarebbe ripiombato nella cruda realtà.

La regione Emilia-Romagna, ha selezionato questo video per diffonderlo sul canale televisivo Lepida TV, attiva dal 2005 in digitale (DTT).

Riscossa da piccole fregature

Non vi è mai capitato per alcune volte di seguito di rischiare d’essere fregati in piccoli acquisti? A me sì, e di recente, ma poi è arrivata anche l’inversione di tendenza, ma quello che mi rompe di più è essere obbligato a stare attenti per ogni scambio commerciale, come se avessi sempre a che fare con persone che potenzialmente “ci provano”. In realtà alcune volte si tratta di errori non voluti, ma in altre hai dei dubbi, vi farete un’idea anche voi dopo la lettura dei micro episodi accaduti tutti in due o tre giorni.

1° Episodio
Sono ad un distributore automatico di carburante, inserisco la carta di credito, ma non c’è connessione, scocciato prendo fuori 20 Euro, la ragazza che c’era dopo di me mi segnala di cambiare il verso d’introduzione, aveva ragione, premo il pulsante della mia pompa e mi affretto a fare il prelievo ma non esce nulla. Torno davanti alla pompa e vedo che di due pompe è selezionata solo quella che sta usando la ragazza. È un grosso distributore ed ha sempre una o due persone disponibili a risolvere piccoli problemini, se non è nei paraggi occorre suonare il citofono, lo faccio senza controllare, subito dopo vedendolo richiamo la sua attenzione, gli spiego la situazione, subito mi avverte che devo sempre verificare che la grafica mutasse dopo aver premuto il pulsante, non era la prima volta che la usavo e ho agito automaticamente. Nel frattempo, la ragazza sopra accennata, era ancora lì che stava facendo il pieno, il gestore le chiede quanto contante ha inserito, lei risponde 20 Euro, sul display c’era scritto 40, quindi, la ragazza spendendo 20 prelevava l’equivalente di 40 con il mio contributo. Vistasi scoperta, ha finto di non essersi accorta di nulla e al termine facendo una colletta con la sua amica mi hanno restituito 10+10 Euro. Comunque la ragazza ha avuto due occasioni per accorgersi che stava utilizzando anche i miei Euro, sul display dopo che ha inserito i suoi 20 Euro, c’era scritto 40, e quando stava facendo il prelievo, l’importo indicato sulla pompa era superiore. Io invece per un semplice fattore psicologico, la ragazza mi aveva appena aiutato per l’introduzione della banconota, manco ho pensato che se ne stava approfittando, però la sua amica aveva una faccia scocciata per essere obbligata a partecipare con 10 Euro, credo che in seguito ne hanno discusso per un po’.

2° Episodio
Sono in un McDonald’s, dopo l’ordinazione la ragazza urla qualcosa a chi sta in cucina, poi mi guarda e mi chiede se avevo capito, non capii nulla e mi disse che aveva segnalato l'ordinazione prima che il sistema informatico lo facesse al posto suo. Pago con 20 Euro un acquisto di 5,60 Euro e mi dà il resto come se avessi pagato con 10 Euro e si allontana subito, non me ne vado e quando torna le mostro il resto che mi ha dato e che mancano 10 Euro. Ah, scusa, e rimedia immediatamente. Non ho capito se mi ha preso per un addormentato (non avendo capito subito i suoi urli alla cucina), o se si è sbagliata veramente.

3° Episodio
Sono sempre in un McDonald’s, debbo aspettare il filetto di pesce, ma aspetto direttamente al banco facendomi da parte, nel frattempo mi accorgo che nel vassoio non c’era la confezione di maionese, se fossi andato ad un tavolo era difficile tornare indietro a chiedere una cosa che essendo sempre disponibile in quantità te la mettono subito sul vassoio, insomma, a me da fastidio dover essere creduto, chiedere qualcosa senza poter dimostrare che è vero. Lo segnalo prima ancora che arrivi il filetto e vengo subito accontentato.

4° Episodio
Prendo in un grosso centro commerciale un panino e una crostata, sbaglia a fare lo scontrino, lo riprende e ne fa un altro, al momento sono l’unico cliente e dietro il banco sono in due, la ragazza che consegna il cibo mi prepara solo la crostata, ed io aspetto il panino, quando ho capito da come si muoveva che lei aveva finito di servirmi, gli dico sorpreso: “E il panino?”, lei guarda la cassiera e lei prontamente le dice: “Si ha anche il panino” e tutto si sistema. Fuori dal centro commerciale, appena ho appoggiato il sacchettino dentro la macchina, mi viene voglia di guardare lo scontrino, e capperi, la ragazza aveva ragione, nello scontrino c’era solo la crostata, quindi controllo la moneta che ho in tasca anche se è difficile sapere esattamente quanta ne hai in ogni istante, avevo l’impressione d’averne di più, se era vero in questo caso era a mio vantaggio, invece al momento dell'acquisto, l'impressione era opposta.

5° Episodio
Sono in un self-service, alla cassa pago 9,85 euro con 10 Euro, ma restituisce 2,15 Euro, non c’è nemmeno bisogno di fare conti, appena mi mette nelle mani i due Euro, l’avviso subito che me ne sta dando di più. È stata un’azione piccola, ma essere onesti ti fa sentire bene, poi a chi non ti conosceva, rimane un ricordo positivo.